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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

La nuova struttura sostituisce quella danneggiata dal terremoto del 2012. Il presidente Bonaccini al taglio del nastro: “Dalla Regione oltre un milione di euro perché crediamo fortemente nella forza di un sistema educativo per l’infanzia tra i primi al mondo per qualità. Nel 2016 un piano d’investimenti per l’edilizia scolastica che supera i 100 milioni”

Nonantola ha un nuovo nido d’infanzia, il “Piccolo Principe”. Aperto a inizio anno scolastico, è stato inaugurato ufficialmente oggi pomeriggio nella cittadina modenese; l’edificio sostituisce il micronido “Torre Incantata”, reso inagibile dal terremoto del 2012. Il complesso, che si sviluppa su un’area di mille metri quadrati e può ospitare fino a 63 bambini in tre sezioni separate, è stato realizzato grazie ai contributi concessi dal Commissario delegato alla ricostruzione: più di un milione di euro, a cui si aggiungono 480 mila euro di finanziamenti della Provincia di Modena e del Comune di Nonantola.
“L’inaugurazione di oggi – ha affermato il presidente della Regione Stefano Bonaccini al taglio del nastro – è la dimostrazione di un’Italia che funziona. Investire sulla scuola significa investire sulla risorsa più preziosa che abbiamo: i nostri figli e i nostri nipoti. La Regione ha destinato a questa struttura oltre un milione di euro perché crede fortemente nella forza di un sistema educativo per l’infanzia, tra i primi nel mondo per qualità. Non sarà un caso che la nostra sia la regione che offre il più alto livello di risposta alle domande di accoglienza negli asili nido”. “Questo è un evento importante anche nell’ambito della ricostruzione post terremoto – ha aggiunto Bonaccini -. Colgo l’occasione per ringraziare il senatore Vaccari, che ha svolto un prezioso lavoro per presentare l’emendamento nella commissione bilancio destinato ad ottenere ulteriori 160 milioni di euro per la ricostruzione delle opere pubbliche. Non chiediamo un euro in più di ciò che ci spetta, ma neanche un euro in meno. Voglio anticipare – ha concluso il presidente – che a breve annunceremo un piano di investimenti per il 2016 di oltre 100 milioni di euro sull’edilizia scolastica, grazie anche ad importanti contributi del Governo. Si tratta di investimenti che non solo renderanno più belle e sicure le nostre scuole, ma che, grazie all’apertura di centinaia di nuovi cantieri, concorreranno a garantire occupazione”.
All’inaugurazione erano presenti anche il sindaco di Nonantola Federica Nannetti, Emilia Muratori – consigliere provinciale con delega a Scuola, Istruzione e Formazione professionale – e Davide Faraone, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. “È un piacere essere qui a Nonantola – ha sottolineato il sottosegretario – per inaugurare una nuova scuola dell’infanzia in un territorio che è stato colpito dal terremoto appena tre anni fa e che ha avuto subito una straordinaria forza di reazione. Un territorio che proprio nel settore dell’educazione e della formazione dei più piccoli rappresenta un modello esportabile nel mondo. Al punto tale – ha aggiunto – da essere punto di riferimento anche nei lavori di questi giorni della delega prevista dalla legge 107/2015 sul sistema integrato 0/6 anni. Il governo nazionale e quello regionale lavorano in sinergia nei settori dell’istruzione e dell’edilizia scolastica investendo sempre maggiori risorse. Siamo convinti – ha concluso Faraone – che dall’istruzione dipendano lo sviluppo e la crescita del Paese”.
Le caratteristiche del nuovo nido a ‘impatto zero’
Il nuovo edificio, realizzato dall’impresa Gencos di Parma, è totalmente antisismico e prevede tre accessi di cui due pedonali, con ampie zone di sosta attrezzate pubbliche: uno da via Maestra di Redù per gli utenti della struttura, uno da Via Fratelli Cervi che conduce alla zona di sevizio interna alla struttura e uno ciclopedonale da via Verdi.
Gli spazi – che si sviluppano su una superficie di mille metri quadrati, ampiamente superiore agli standard per dimensione e volumetria – sono suddivisi in tre corpi di fabbrica differenti per tipologia architettonica e caratteristiche volumetriche, tutti a pianta rettangolare, uno con copertura piana e due con copertura a falde, separati da androni e collegati con percorsi vetrati trasversali. Proprio l’ampio uso di vetrate consente un contatto immediato con la natura e l’ambiente esterno. L’ingresso conduce all’ampia sala polivalente a doppio volume, che svolge la funzione di vera e propria agorà e mette in comunicazione tutte le zone del nido: tre sezioni capaci di accogliere fino a 63 bambini, l’area insegnanti, la zona servizi e l’atelier.
Il nido è a impatto zero: sul tetto del corpo principale è stato installato un impianto fotovoltaico per ottenere la massima efficienza energetica e oltre il 70% degli arredi è frutto del recupero di materiale già presente nei nidi comunali del territorio. Vecchie seggioline, tavoli e panchette, scaffali e armadi che potevano essere recuperati sono stati restaurati e collocati nei nuovi spazi in condizioni ottime e sicure. Questi arredi sono stati contrassegnati, proprio per valorizzarne la storia, con il simbolo “nido a impatto zero”.
Nel nuovo plesso, che sarà gestito direttamente dal personale educativo comunale, sono confluite le sezioni di nido d’infanzia attivate in via provvisoria dopo il terremoto del 2012 nelle strutture “Don Beccari” e “Perla Verde”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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