Ricominciano le conferenze di Apertamente all’Istituto Einaudi di Ferrara:
mercoledì 22 novembre con la sociolinguista Vera Gheno parlerà del potere delle parole.
Si proseguirà lunedì 27 novembre con gli scrittori Pietro Rivaroli e Cecilia Gallotta e, il 30 novembre, con la poetessa Stella N’Djoku, ricercatrice presso l’Università della Svizzera italiana.
I successivi incontri saranno di ambito scientifico: sabato 16 dicembre la divulgatrice Valentina Brombin, parlerà di Antropocene, mentre sabato 13 gennaio la professoressa Maria Giulia Luguresi (Unife) concentrerà il suo intervento su Pitagora e il suo teorema.
Il 2024 proseguirà con Ilaria Potenza, collaboratrice di Sole24Ore, Rolling Stone e Linkiesta, che il 20 gennaio discuterà con gli studenti proprio del lavoro della giornalista. Il 30 gennaio sarà la volta di Alice Bernardi, fornaia e titolare di Filonificio, che parlerà di imprenditoria creativa e sociale.
Nei mesi a seguire, lo storico Andrea Baravelli (Unife) investigherà le ragioni profonde del conflitto in Ucraina (8 febbraio), mentre sabato 24 febbraio si parlerà di transizione di genere con Nicolò Sproccati (interprete del documentario “Nel mio nome”, andato in onda su Sky) e Giovanna Cristina Vivinetto, autrice di “Dolore minimo”, prima raccolta poetica in Italia a infrangere il tabù della transessualità. Il 21 marzo si toccheranno le tematiche della disabilità e della rinascita dopo un incidente con Alessandra Santandrea e Marianna Casciani che presenteranno il libro “La sedia di Lulù”, mentre il 26 marzo si ricorderà, a vent’anni dalla morte, la figura di Tiziano Terzani, con Alen Loreti, curatore del Meridiano Mondadori a lui dedicato. Continueranno infine le collaborazioni con Ente Palio, che organizzerà una dimostrazione di giochi e feste di epoca estense (20 aprile) e con l’associazione Libera, che in due incontri, a febbraio e maggio, porterà anche quest’anno a scuola testimonianze di vittime della mafia.
Ferrara film corto festival
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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
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