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Welfare. Riapre i battenti a Pieve di Cento (Bo), in una nuova sede più moderna e funzionale, il Centro diurno per anziani non autosufficienti ‘Luigi Galuppi’, dopo il lungo periodo di chiusura dovuto all’emergenza Covid. L’inaugurazione con la vicepresidente Schlein: “Un segnale incoraggiante riaprire realtà importanti come questa”.

Dalla Regione oltre 260mila euro per la riqualificazione della struttura restaurata dopo il sisma del 2012. Può accogliere fino a 25 ospiti con un aumento dei posti. Presenti alla cerimonia inaugurale anche i sindaci di Pieve di Cento Luca Borsari, di Argelato Claudia Muzic, di Bentivoglio Erika Ferranti, di Castel Maggiore Belinda Gottardi e di San Pietro in Casale Claudio Pezzoli.

Bologna – Torna in piena attività il Centro diurno per anziani non autosufficienti “Luigi Galuppi” di Pieve di Cento, nel bolognese.

La struttura assistenziale, accreditata con il Servizio sanitario regionale, riprenderà infatti ad accogliere fino a 25 persone anziane non autosufficienti, dopo il lungo periodo di chiusura determinata dall’emergenza Covid.

L’inaugurazione questa mattina con la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein, il sindaco di Pieve di Cento, Luca Borsari, la sindaca di Argelato e presidente dell’assemblea dei Soci Asp Pianura Est, Claudia Muzic, la sindaca di Bentivoglio e presidente del Comitato di distretto Pianura Est, Erika Ferranti, il presidente dell’Asp Pianura Est, Andrea Belletti, la sindaca di Castel Maggiore Belinda Gottardi e Claudio Pezzoli, sindaco di San Pietro in Casale.

“Quella che inauguriamo oggi, con una nuova sede più moderna e funzionale, è una realtà importante nel panorama delle strutture assistenziali bolognesi, che finalmente riapre anche grazie alle risorse regionali, dopo tanti mesi di forzata inattività- ha dichiarato la vicepresidente Schlein-. E a questa riapertura ne seguiranno altre, le persone anziane hanno pagato il prezzo più alto dell’emergenza sanitaria, la Regione Emilia-Romagna è ora più che mai al loro fianco e al fianco di tutto il personale socio-sanitario”.

Il Centro Galuppi:

La nuova sede del centro Galuppi occupa due piani dell’antico palazzo Casa Martinelli, restaurato dopo le lesioni subite a causa del sisma del 2012.

Il centro diurno è un servizio socio-assistenziale a carattere semi-residenziale rivolto ad anziani, parzialmente o totalmente non autosufficienti. Per alcune ore del giorno offre assistenza a queste persone attraverso servizi adeguati alle loro esigenze, assicurando attività riabilitative finalizzate a preservarne le capacità psicofisiche, cognitive ed intellettive.

Dalla Regione oltre 260mila euro di contributi:

L’edificio Casa Martinelli che ospita il nuovo Centro diurno è stato realizzato dall’Asp Pianura EST anche grazie ai contributi concessi dalla Regione nell’ambito dei finanziamenti per la ricostruzione post sisma. Il costo complessivo dell’opera di restauro supera i 650mila euro, 261.500 dei quali messi a disposizione dalla Regione.

Dal 2019, la Regione sostiene l’attività dell’Azienda servizi con ulteriori finanziamenti: 384mila euro sono stati infatti assegnati all’Asp Donini-Damiani, confluita nell’Asp Pianura Est, per la ristrutturazione e l’adeguamento normativo della Cra San Domenico a Budrio (BO), e 157.488 provenienti dal Fondo per il “Dopo di noi” per la ristrutturazione di due alloggi destinati all’accoglienza di persone disabili prive del sostegno famigliare.

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Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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