Skip to main content

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Nella delegazione, che ha concluso oggi la visita, le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Aster, Cineca e Cnr. Partenership anche su dottorati internazionali e progetti di ricerca bilaterali nei settori automotive, Ict, life science e restauro

Bologna – Sviluppare la collaborazione scientifica tra gli Atenei e la Rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna e il sistema universitario di Israele. Creare occasioni di crescita per le imprese regionali nei settori high tech e identificare strutture israeliane di riferimento per dare vita a nuove partnership.
Sono gli obiettivi della missione, che si è conclusa oggi, della Regione Emilia-Romagna in Israele, guidata dall’assessore al Coordinamento delle politiche europee e all’Università e Ricerca, Patrizio Bianchi, e di cui hanno fatto parte anche Università di Bologna, Università di Modena e Reggio Emilia, Aster, Cineca e Cnr. La destinazione rientra nella strategia regionale di dialogo e tessitura di relazioni stabili con i principali players internazionali della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, e con selezionati investitori finanziari.
Gli incontri si sono concentrati sulle eccellenze scientifiche e tecnologiche del Paese, con la visita alla Beersheva University, alla Tel Aviv University, al centro di ricerca Technion di Haifa, a quello di Ibm, il secondo più importante al mondo dopo la sede di New York, e all’Accademia di Belle arti e design Bezalel di Gerusalemme. Le aree di potenziale collaborazione tra Emilia-Romagna e Israele riguardano in particolare i dottorati internazionali e i progetti di ricerca bilaterali negli ambiti delle tecnologie Ict, automotive, restauro e life science (che riguarda, tra i vari ambiti, biotecnologie, farmaceutica, sanità, tecnologia medica, chimica). E già dai prossimi mesi, su questi temi, è prevista la partecipazione di entrambi i Paesi a eventi internazionali sia in Israele che in Italia.
“Abbiamo portato in Israele le eccellenze che il nostro sistema scientifico e produttivo sviluppa a livello internazionale nell’ambito dei big data, dell’automotive, del food, della salute e della creatività- sottolinea l’assessore Patrizio Bianchi-. Su questi temi l’Emilia-Romagna può accreditarsi nella propria azione di partner scientifico e leader produttivo. Una scommessa importante e una sfida da giocare fino in fondo per l’importante ruolo che l’Italia e la nostra regione, con le proprie università, i centri di ricerca e le filiere produttive, vogliono giocare a livello internazionale”.
Uno dei punti di forza dell’Emilia-Romagna per cui Israele guarda con interesse a questa regione è rappresentato dalla qualità e dall’estensione del suo sistema manifatturiero, oltre che dagli interventi che la Regione sta realizzando, come lo sviluppo delle infrastrutture telematiche, la creazione del nuovo Bologna Big Data Technopole e gli investimenti nelle tecnologie innovative, soprattutto nell’ambito di Industria 4.0.
“I nuovi investimenti e i programmi futuri potrebbero ricevere un forte sostegno costruendo partnership globali- aggiunge l’assessore Patrizio Bianchi-. In Israele molto importante nella creazione di relazioni stabili tra i due Paesi il ruolo dell’Ambasciata e di Ice, che desidero ringraziare per la collaborazione”. /BM

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it