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Da:Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Banchetti informativi, ‘kit sicurezza’ distribuiti ai cittadini e momenti di incontro con il personale sanitario, oltre alla campagna di comunicazione ‘Sicurinsieme’. Ecco il programma della giornata

Tanti palazzi pubblici e monumenti dell’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, saranno illuminati di arancione domani, giovedì 17 settembre, in occasione della “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”, alla seconda edizione.

Un colore comune e molte iniziative promosse sul territorio dalla Regione e dalle Aziende sanitarie e ospedaliere in collaborazione con i Comuni – banchetti informativi, video, ‘kit sicurezza’ distribuiti ai cittadini, momenti di incontro con il personale sanitario – per richiamare l’attenzione e la responsabilità di tutti sul fatto che una sanità sicura dipende anche dallo sforzo collettivo di cittadini e operatori.  Piccoli gesti che possono fare la differenza, come portare con sè la propria documentazione sanitaria quando si va dal medico, comunicare agli operatori le medicine che si stanno assumendo, seguire precise norme igieniche quando si va a far visita a un paziente in ospedale, ma anche attenersi alle nuove regole imposte dall’emergenza sanitaria: sono alcuni dei consigli promossi dall’assessorato regionale alla Sanità anche attraverso la campagna di comunicazione “Sicurinsieme” per accedere e usufruire dei servizi sanitari in tutta sicurezza, contribuire a migliorare ulteriormente le cure e, soprattutto, ridurre i rischi inevitabilmente collegati all’assistenza sanitaria.

“La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute- sottolinea l’assessore regionale alle Sanità, Raffaele Donini- e questa pandemia ci ha ricordato come la garanzia della sicurezza per cittadini e operatori sia un valore e un obiettivo fondamentale per le organizzazioni sanitarie. La Regione Emilia-Romagna è da diversi anni impegnata a garantire elevati standard di qualità delle prestazioni attraverso la costruzione di un ‘sistema sicurezza’ di livello regionale e aziendale. E come coordinatori del gruppo nazionale- aggiunge l’assessore- per accendere i riflettori sul tema abbiamo chiesto, assieme alle altre Regioni, l’istituzione di questa giornata nazionale, che viene celebrata insieme al World Patient Safety day, come ha stabilito l’Organizzazione mondiale della sanità. Il nostro servizio sanitario, dunque, anche per il 2020 ha messo in campo tante iniziative e appuntamenti informativi, anche sulle buone pratiche relative al Covid-19, per sensibilizzare cittadini e operatori; la Regione ha poi rilanciato con un nuovo video la campagna di comunicazione ‘Sicurinsieme’, per ricordare che una sanità ancora più sicura comincia da ognuno di noi”.

La Regione Emilia-Romagna per la sicurezza delle cure

Da anni la Regione è impegnata a promuovere la sicurezza nelle strutture sanitarie e a prevenire, evitare o mitigare i potenziali esiti indesiderati e i danni che sono possibili nei processi assistenziali. Anche quest’anno – in concomitanza con la Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti e quella nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita – promuove il terzo appuntamento con l’Open Safety Day nei principali presidi ospedalieri.

Le attività che si svolgono a livello regionale e nelle Aziende sanitarie prevedono analisi, valutazione e prevenzione dei rischi, applicazione e monitoraggio di buone pratiche per la sicurezza, gestione di eventi avversi e azioni di sostegno e riparazione per eventuali eventi negativi che si dovessero verificare. Esistono molti modi per evitare gli errori in ambiente sanitario, che sono possibili come in tutte le attività umane, ma per migliorare la sicurezza delle cure c’è bisogno della collaborazione di tutti. Per questo la Regione, con le Aziende del servizio sanitario, ripropone la campagna informativa  “Sicurinsieme”, con un nuovo video di 1 minuto che quest’anno si concentra sulle misure adottate e i comportamenti da osservare all’interno delle strutture sanitarie in conseguenza dell’epidemia da Coronavirus.

Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita: come nasce

Il 17 settembre 2020 si celebra per la seconda volta la Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, promossa da ministero della Salute, commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Istituto superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Agenzia per i servizi sanitari regionali. Nata su richiesta della sub Area ‘Rischio Clinico’ della commissione Salute coordinata dalla Regione Emilia-Romagna, è ufficialmente indetta nel nostro Pase il 17 settembre di ogni anno, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 2019.

Il 28 maggio dello scorso anno, nell’ambito della 72ª Assemblea mondiale della Salute dell’Oms, è stato istituito il World Patient Safety Day nella medesima data, che prevede la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e la simbolica illuminazione in colore arancione di monumenti nazionali dei Paesi aderenti.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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