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Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

Due i percorsi proposti: il primo è dedicato all’uso dello smartphone e insegna anche a difendersi dai pericoli del web, il secondo – più avanzato – si concentra sull’utilizzo del personal computer. Si aggiunge al programma un ciclo di webinar più specifici, tra i temi anche gli acquisti online e l’educazione dei minori. Ecco come partecipare

Informarsi, comunicare con i propri cari, accedere a tanti servizi che con il lockdown e la pandemia si sono sempre più informatizzati, ma anche imparare a tutelare la propria privacy e difendersi dalle fake news e dalle truffe. Le competenze digitali sono sempre più indispensabili, e per svilupparle, migliorando l’utilizzo di smartphone e computer da parte dei cittadini emiliano-romagnoli, ripartono dopo la pausa estiva i corsi online, gratuiti e aperti a tutti, di Pane e Internet, il progetto di inclusione digitale della Regione Emilia-Romagna.
“Con l’inizio della scuola riprendono anche le attività di Pane e Internet, e non possiamo che esserne soddisfatti- dichiara l’assessore all’Agenda Digitale, Paola Salomoni-.  Le tecnologie digitali mai come ora sono diventate fondamentali, ce ne siamo resi conto quando in tutto il mondo abbiamo visto più di 500 milioni di utenti attivi sulle principali piattaforme di riunioni online-. Lo scoppio della pandemia ha portato con sé un’accelerazione senza precedenti nella digitalizzazione, un potenziamento dell’informatizzazione che si traduce in una aumentata consapevolezza su come la tecnologia e le sue applicazioni non sostituiscano i rapporti interpersonali ma aiutino l’uomo a vivere meglio. È dunque importante- aggiunge Salomoni- che le attività formative proposte dalla Regione attraverso ‘Pane e Internet’, uno dei tanti strumenti dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, continuino a consentire a tutti gli emiliano-romagnoli ad utilizzare appieno le tecnologie”.
I corsi disponibili
Pane e Internet si articola su due percorsi, uno di primo livello dedicato all’uso dello smartphone e uno di secondo livello rivolto a chi vuole acquisire maggiore autonomia informatica utilizzando anche un personal computer.
Il corso di alfabetizzazione online di 1° livello introduce all’uso dello smartphone. I partecipanti, dopo un primo modulo introduttivo via WhatsApp in cui ricevono le istruzioni per accedere alle successive videolezioni, impareranno a usare la posta elettronica, gestire lo spam, riconoscere truffe e sapere come tutelare la privacy. Il programma prevede un modulo sulla navigazione, la ricerca di informazioni e contenuti digitali, con un’attenzione particolare a come evitare le fake news, e un altro sulla gestione dello smartphone e delle applicazioni. Per accedere al corso basta avere uno smartphone con WhatsApp e la connessione a Internet.
Il corso di alfabetizzazione online di 2° livello al pc è rivolto invece a chi vuole acquisire maggiore autonomia ed è già dotato di una propria casella di posta elettronica e di un computer con connessione, microfono e webcam. Tra gli argomenti che saranno trattati i sistemi di videochat, i social network, l’uso di browser, motori di ricerca e programmi di videoscrittura.
Come partecipare

Per partecipare ai corsi online di Pane e Internet basta compilare la scheda di iscrizione presente sul sito www.paneeinternet.it: gli iscritti saranno quindi contattati dalla segreteria organizzativa che fornirà tutte le indicazioni relative all’avvio delle lezioni, con date, orari e nominativo del docente.
Sul sito di Pane e Internet (https://www.paneeinternet.it/public/corsi-eventi) è inoltre disponibile il calendario dei webinar per lo sviluppo delle competenze digitali: dall’educazione dei figli agli acquisti online, la scelta è ampia e presto si arricchirà di ulteriori proposte. Per partecipare ai webinar è sufficiente seguire le istruzioni presenti nella scheda descrittiva di ciascun appuntamento e accedere alla piattaforma nella data ed orario prestabilito.
Per avere supporto e informazioni è possibile contattare il numero verde 800 590 595 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00).

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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