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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

La vicepresidente: “Stiamo portando avanti tutto ciò che avevamo promesso. Alle risorse nazionali aggiungeremo, per il 2016, 20 milioni dal bilancio regionale, 15 ora e 5 in assestamento. Dal 2017 stanzieremo 35 milioni, per un intervento complessivo di 70-75 milioni”

“Capisco l’invidia del Movimento 5 Stelle perché stiamo portando avanti tutto ciò che avevamo promesso. Non pensavo però alla malafede”. Così la vicepresidente della Giunta regionale Elisabetta Gualmini risponde alle critiche del consigliere Andrea Bertani sul reddito di solidarietà. “Abbiamo spiegato più e più volte – prosegue Gualmini – che dal governo nazionale arriveranno circa 35-37 milioni, a cui aggiungeremo i nostri 35 milioni, presi dal bilancio regionale. Si badi bene, senza togliere un euro a nessun altro servizio per i cittadini. Per il 2016 stanzieremo 20 milioni, 15 ora e 5 in assestamento, perché la misura potrà partire solo da giugno-luglio prossimi visto che prima occorrerà aspettare la convenzione con il governo e fare la legge regionale, nonché costruire la rete organizzativa per l’erogazione. Dal 2017 stanzieremo 35 milioni, per un intervento complessivo di 70-75 milioni”.
Dopo l’istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza negli anni passati, “oggi – continua la vicepresidente – si va avanti con un secondo intervento nuovo di zecca e molto importante, che risponde ai bisogni che stanno emergendo, grazie anche all’impegno di Sel. Tutti ce lo hanno riconosciuto, fuorché il Movimento 5 Stelle. Peccato, perché l’onestà in politica significa raccontare la verità ai cittadini e non distorcerla per accaparrarsi uno strapuntino di visibilità. Noi comunque – conclude Gualmini – andiamo avanti e ci preoccupiamo solo di dare risposta a chi è in una condizione di fragilità: i cittadini ci giudicheranno sulla base dei fatti”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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