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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Sessantatré interventi, di cui 25 finanziamenti a nuove strutture e 17 a sedi operative collocate nell’area del cratere del sisma 2012. L’assessore Gazzolo: “Un ulteriore sostegno della Regione agli enti locali per migliorare la capacità di risposta dei territori in caso di emergenze e calamità”

Il sistema regionale di protezione civile si irrobustisce e consolida la propria organizzazione sul territorio emiliano-romagnolo. La Regione ha approvato il Programma 2015 degli interventi a potenziamento della rete dei centri e presidi di protezione civile a livello comunale, sovracomunale e provinciale, con uno stanziamento di risorse complessive pari a tre milioni 200mila euro sul bilancio 2015. Nel complesso si tratta di 63 interventi di finanziamento, di cui 38 destinati a strutture già esistenti o già sostenute in passato, mentre 25 sono indirizzati a sedi operative nuove o mai finanziate in precedenza. I fondi sono stati assegnati con la delibera di Giunta n. 1926/2015.
E’ la prima volta che la Regione stanzia e destina agli enti locali risorse proprie per rafforzare e completare i presidi di protezione civile sul territorio. Dal 2000 ad oggi, gli oltre 20milioni di euro investiti per interventi sulla rete territoriale dell’Emilia-Romagna sono state risorse statali messe a disposizione attraverso il Fondo regionale di Protezione civile, istituito dalla legge 388/2000, e non più rifinanziato dal 2008.
“Si tratta di un ulteriore sostegno della Regione Emilia-Romagna agli enti locali – ha dichiarato l’assessore alla Difesa del suolo e della costa e Protezione civile Paola Gazzolo – per migliorare la capacità di risposta dei territori in caso di emergenze e calamità. Questi finanziamenti si inseriscono in una programmazione quindicinale che, dopo l’interruzione dei finanziamenti statali nel 2008, riprende ora con risorse regionali. Abbiamo voluto potenziare in modo particolare il sistema di protezione civile nei Comuni collocati nell’area del cratere del sisma del 2012, a cui si affianca l’attenzione a completare iniziative e interventi, già avviati dagli enti locali”.
Dei 63 interventi programmati, 17 vanno a potenziare, strutturare o dotare di attrezzature più moderne centri e sedi operative collocate nell’area del cratere del sisma del 2012: si tratta in particolare di interventi a sostegno di strutture collocate nei Comuni di Guastalla, Luzzara e Rolo (RE); Bomporto, Carpi, Finale Emilia, Mirandola, San Felice sul Panaro e San Prospero (MO); Baricella, Crevalcore, Malalbergo, Sant’Agata bolognese e all’Unione dei Comuni Reno Galliera (BO); Bondeno e Vigarano Mainarda (FE).
Tra gli interventi finanziati, il potenziamento di strutture operative esistenti a livello sovracomunale (sale operative dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, della Polizia municipale, delle Unioni di Comuni), anche attraverso l’acquisto di attrezzature più moderne (informatiche, radio); miglioramenti e ampliamenti di aree di ammassamento o di prima assistenza per i soccorsi; interventi di manutenzione straordinaria o di adeguamento delle sedi in funzione; realizzazione di sedi operative ex novo (come la “Casa della protezione civile” a San Prospero).

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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