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Da: Agenzia Stampa Regione Emilia Romagna
Il provvedimento è stato assunto dalla Protezione civile a causa “delle persistenti condizioni di tempo secco, con temperature superiori alla media del periodo, e i numerosi incendi registrati nei giorni scorsi”
Bologna – Stato di attenzione per gli incendi nei boschi, da martedì 12 a martedì 26 marzo 2019.
Il provvedimento è stato emesso dal direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Maurizio Mainetti, a seguito di un vertice in Regione con i rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, del Comando Regione Carabinieri Forestale e di Arpae ER.
Le ragioni del provvedimento sono le persistenti condizioni di tempo secco, con temperature superiori alla media del periodo, e i numerosi incendi registrati nei giorni scorsi.
Inoltre, le condizioni del terreno e le temperature che si manterranno sopra le medie stagionali, associate alla quasi assenza di piogge, potrebbero innescare nuovi focolai di incendio, come nei recenti episodi avvenuti nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena e Rimini, che richiesto l’intervento di squadre a terra e in qualche caso anche di elicotteri.
Dalla Protezione Civile si fa sapere che “si fa stringente la raccomandazione a gestire con cautela gli abbruciamenti di stoppie, legname e altri residui vegetali durante i lavori agricoli e forestali. Vanno considerati, inoltre, gli eventuali, locali divieti emanati dai singoli Comuni”.
Gli abbruciamenti non sono, dunque, generalmente vietati, ma severamente disciplinati. Il Regolamento Forestale regionale (in vigore dal 1° agosto 2018), precisa che “l’abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli (…) deve terminare entro le quarantotto ore successive al momento in cui viene dato l’avviso, il terreno su cui si effettua l’abbruciamento deve essere circoscritto e isolato con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco, si deve procedere (…) in assenza di vento e in giornate particolarmente umide (…), raggruppando il materiale in piccoli cumuli”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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