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Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

Cultura e Paesaggio. “Macinare Cultura”, teatro, musica e danza in nove eventi ospitati da otto località per la prima edizione del Festival dei Mulini Storici dell’Emilia-Romagna. Felicori: “Una manifestazione preziosa per i suoi elementi culturali ma anche perché legata a un turismo sostenibile”

Organizzata da Ater Fondazione con Regione Emilia-Romagna e Aiams, la manifestazione si svolge dal 25 luglio al 27 settembre tra le provincie di Bologna, Forlì Cesena, Modena, Piacenza, Ravenna e Rimini. Tra i protagonisti Silvio Castiglioni, Ginevra Di Marco, Angela Baraldi, Ambrogio Sparagna, La Toscanini Next

Da La Toscanini Next (nuovo progetto della Fondazione Arturo Toscanini) alla cantante e attrice bolognese Angela Baraldi in duo con il chitarrista Federico Fantuz, passando per i ballerini della Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto, i giovani musicisti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi – A. Tonelli” di Modena e Carpi, l’attore drammaturgo e regista Silvio Castiglioni, i musicisti Ambrogio Sparagna ed Erasmo Treglia e la cantautrice Ginevra Di Marco con Francesco Magnelli.

Da sabato 25 luglio a domenica 27 settembre avrà luogo in otto Mulini storici “Macinare Cultura – Primo Festival dei Mulini Storici dell’Emilia Romagna”, un progetto di valorizzazione dei mulini associati ad Aiams (Associazione italiana amici mulini storici) e dei loro luoghi, in genere piccoli comuni posti in luoghi geograficamente straordinari. Nove spettacoli in otto Mulini tra teatro musica e danza in altrettanti luoghi suggestivi e pieni di fascino, che coinvolgono il territorio dell’Emilia-Romagna con le province di Bologna, Forlì e Cesena, Modena, Piacenza, Ravenna e Rimini.
Un modo originale di vivere l’esperienza teatrale e i suoi linguaggi performativi sul territorio, in location singolari e non comunemente pensate per lo svolgersi di spettacoli, e invece capaci di innescare proprio per questo un cortocircuito emozionale negli spettatori.

“Macinare Cultura” è un’iniziativa finalizzata a valorizzare, anche a scopo di richiamo turistico locale e provinciale, identità culturali diverse con particolare attenzione ai Mulini Storici della Regione Emilia-Romagna, è stata presentata questa mattina in viale Aldo Moro, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato l’assessore regionale a Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, la referente Aiams per l’Emilia-Romagna Rosanna Pasi e Pasquale Vita, direttore Circuito regionale multidisciplinare Ater.

“Si tratta di una manifestazione molto importante- ha commentato l’assessore Felicori- che si interseca con significati culturali ma anche turistici, coinvolgendo elementi di archeologia industriale che hanno costituito una parte fondamentale nella nostra storia, e che sono oggi caratteristici del nostro paesaggio, soprattutto montano”.
“I mulini e l’ambiente che li circonda sono preziosi per un turismo sostenibile- ha aggiunto Felicori- lento, legato alla salute, alla cura del proprio corpo, a un dialogo riflessivo interiore con sé stessi e con la natura. L’Italia è il Paese turistico più desiderato al mondo, ma non raccoglie quanto potrebbe: iniziative culturali e paesaggistiche come questa, specie in un periodo segnato dall’epidemia, vanno in questa direzione”.

L’iniziativa è organizzata da Ater Fondazione con il suo Circuito Regionale Multidisciplinare, dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali, da Aiams Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni di Castelbolognese, Monghidoro, Montefiorino, Montese, Nibbiano, Novafeltria, Premilcuore e Ravenna; partner Bcc Credito Cooperativo ravennate forlivese & imolese, e EmilBanca Credito Cooperativo.

Tutti gli eventi si svolgeranno nel pieno e assoluto rispetto della normativa di contenimento Covid. Biglietto unico per tutti gli spettacoli al costo di 10 euro, tranne lo spettacolo al Mulino delle Coveraie di Montese (Mo) il 9 agosto che è a ingresso gratuito.

I luoghi

Mulino Mazzone in via Villa di Mezzo 15 a Monghidoro (Bo) – Info e prenotazioni: 0516771189, info@lodole.com
Mulino Mengozzi in località Fiumicello a Premilcuore (Fc) – Info e prenotazioni: 0543975425, cultura@comune.galeata.fc.it
Agriturismo Podere Operaio Al Vecchio Mulino in via Borre Macognano 32 a Montefiorino (Mo) – Info e prenotazioni: 3287811905, podereoperaio2012@gmail.com
Mulino delle Coveraie in via Lazzari 164 a Maserno di Montese (Mo) – Info e prenotazioni:3396487370, scodellino@gmail.com
Mulino del Lentino in località Lentino a Nibbiano (Pc) – Info e prenotazioni: 3494661152, info@mulinodelelntino.it
Molino Benini in via Cella 380 a Santo Stefano di Ravenna (Ra) – Info e prenotazioni: 0544563506, molinobenini@gmail.com
Molino Scodellino in via Canale 7 a Castelbolognese (Ra) – Info e prenotazioni: 3396487370, scodellino@gmail.com
Mulino della Polvere in via Piave 15 a Novafeltria (Rn) – Info e prenotazioni: 0541 0845661, urp@comune.novafeltria.rn.it

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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