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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Giovani in agricoltura – In Emilia-Romagna 1600 nuovi agricoltori con i contributi del Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013. I dati per provincia. Rabboni: “Per questa Regione si tratta di un investimento strategico. Il ricambio generazionale sarà al centro anche della nuova programmazione”. Ulteriori 2 milioni 400 mila in arrivo grazie a un nuovo bando che scade il 30 maggio.

Bologna – Si diventa agricoltori anche grazie al Programma regionale di sviluppo rurale. Sono oltre 1600 i giovani che in Emilia-Romagna hanno avviato un’azienda agricola usufruendo dell’aiuto del Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013. Sessanta milioni di euro il plafond complessivo assegnato che si è tradotto in un contributo medio per azienda di circa 36 mila euro.
Altri neo imprenditori agricoli potranno aggiungersi, grazie a un nuovo bando regionale che stanzia ulteriori 2 milioni 400 mila euro per il primo insediamento e per il quale è possibile presentare domanda fino al30 maggio prossimo.
“Per questa Regione si tratta di un investimento strategico perché l’età media dei titolari di azienda è intorno ai 60 anni: troppo elevata. “Senza ringiovanimento – spiega l’assessore regionale Tiberio Rabboni – difficilmente ci potranno essere investimenti aziendali per l’ammodernamento e l’innovazione che hanno spesso tempi di ritorno medio-lunghi. Non caso le aziende condotte da giovani sono in media più grandi, più specializzate e a maggior valore aggiunto”.
Nel Psr 2007-2013 il 25% dei progetti finanziati sono stati presentati da giovani con un picco del 50% per gli investimenti aziendali. “Continueremo questo impegno per il ricambio generazionale anche nel nuovo Psr 2014-2020 – aggiunge Rabboni – Con i contributi per il primo insediamento, ma anche con una corsia privilegiata di accesso a tutte le misure e forme di tutoraggio specifiche per i giovani che decideranno di aprire un’azienda agricola in montagna, contrastando spopolamento e perdita di terreno coltivabile”.
Il nuovo bando è l’ultimo rivolto ai giovani agricoltori della programmazione che si sta avviando a conclusione e segue di pochi mesi un precedente avviso che, grazie a risorse per 2 milioni 800 mila ha permesso di dare una risposta a tutte le domande per il primo insediamento presenti nelle graduatorie provinciali. Con questo ulteriore stanziamento la Regione si rivolge espressamente a quanti hanno iniziato la loro attività agricola dopo l’ 1 ottobre 2013 e non avevano i requisiti per partecipare al precedente avviso pubblico.

Un premio che varia tra i 15 mila e i 40 mila euro

Il premio per il primo insediamento è un contributo previsto dalla misura 112 del Psr 2007-2013 per i neo imprenditori agricoli con meno di 40 anni. Consiste in un aiuto compreso tra i 15 mila e i 40 mila, variabili in funzione del Piano di sviluppo aziendale presentato. Il nuovo bando della Regione prevede come termine ultimo il 30 maggio 2014 . Le domande dovranno essere presentate alle Amministrazioni Provinciali competenti per territorio, tramite il Sistema Operativo pratiche predisposto da Agrea. L’istruttoria si concluderà entro il 12 settembre 2014 con l’approvazione della graduatoria unica regionale.

Il 46 % dei contributi per la competitività a giovani agricoltori

Più grandi e più capaci di fare innovazione. Questo in sintesi l’identikit delle aziende agricole condotte da agricoltori con meno di 40 anni. Dati dell’ultimo censimento alla mano, le aziende condotte da giovani agricoltori sono mediamente più estese (23 ettari contro una superficie media regionale di 14) e allevano più capi (60 contro 54). Molto spesso sono aziende che fanno agricoltura biologica, che diversificano puntando sull’attività agrituristica, che investono di più.

Quello del ricambio generazionale è dunque uno snodo strategico per l’Emilia-Romagna, così come, peraltro, per il resto del Paese. Il Psr 2007-2013 ha spinto molto in questa direzione, non solo con il sostegno al primo insediamento, ma anche destinando ai giovani facilitazioni nelle altre misure. Lo dimostra il fatto che il 25% del totale delle domande ammesse e il 24% del totale dei contributi complessivi del Psr è andato a under 40, a fronte di un’incidenza reale di tale classe d’età sul totale degli imprenditori agricoli pari a circa l’8%. Con un picco del 46% dei contributi per la competitività e del 50% per le domande di investimento aziendale.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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