Skip to main content

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Nevicate 2012, province di Forlì-Cesena e Rimini – Via libera dalla Commissione europea al riconoscimento dei contributi per i danni subiti dalle attività produttive. Riaperti i termini per la presentazione delle domande per gli immobili ad uso produttivo e gli immobili abitativi rurali danneggiati. C’è tempo fino al 25 marzo. L’assessore Gazzolo: “Un risultato importante, ottenuto assieme alle colleghe Caselli e Costi, che ci permette di essere in regola con i criteri stabiliti dall’Ue e di avviare in tempi rapidi i risarcimenti”

É giunto dalla Commissione europea il via libera al riconoscimento dei contributi per i danni provocati alle attività produttive dalle eccezionali nevicate di febbraio 2012 nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. Per consentire a tutti i soggetti interessati di essere in regola con i criteri stabiliti dall’Ue sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande di contributo per gli immobili ad uso produttivo e gli immobili abitativi rurali danneggiati. La nuova scadenza è stata fissata per il 25 marzo e le domande vanno presentate direttamente al Comune in cui ha sede l’immobile distrutto o danneggiato; naturalmente saranno salvaguardate quelle già presentate che siano in linea con quanto richiesto dall’Europa.
Il provvedimento è stato adottato dalla Giunta regionale e pubblicato nel Bollettino ufficiale telematico della Regione n.34 del 23 febbraio 2015.
“Si tratta di un risultato importante- commenta l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo -. Come ci eravamo impegnati a fare, abbiamo tempestivamente riaperto i termini per la presentazione delle domande: una procedura che allunga un po’ i tempi di rimborso, ma è necessaria per rendere legittimo il contributo ai fini comunitari. Non correremo il rischio, come è successo ad altre amministrazioni regionali, di dover revocare gli aiuti concessi a causa di vizi riguardanti gli aiuti di stato”.
Completate le richieste, si avvierà la concessione dei contributi: “Il via libera della Commissione al regime di aiuti – aggiunge Gazzolo – ci permetterà di risarcire imprese e privati con oltre 3 milioni di euro, a cui si aggiungono i 7 milioni disponili per le aziende agricole e ulteriori 9 destinati al ripristino delle opere pubbliche. Un risultato che è frutto del buon gioco di squadra effettuato con le colleghe Caselli e Costi”.
Per quanto riguarda il settore agricolo, la riapertura dei termini consente di presentare domanda per le abitazioni rurali danneggiate che abbiano regolarizzato la propria posizione con il catasto e che risultino iscritte, o abbiano presentato domanda di iscrizione, entro il 30 novembre 2012.
I contributi sono previsti – fino all’80% della spesa sostenuta, al netto della franchigia di 5.000 euro e comunque in misura non superiore a 200 mila euro – per interventi di riparazione, ripristino, demolizione, ricostruzione o acquisto di un nuovo immobile volti a ristabilire la piena funzionalità degli edifici destinati all’attività produttiva. I danni devono essere compatibili e congruenti con l’evento calamitoso.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it