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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Donini: “Un’esperienza di intermodalità su cui abbiamo deciso di investire. Per i cittadini è oltremodo conveniente”

E’ iniziata oggi la vendita, nelle biglietterie Trenitalia dell’Emilia Romagna e Tper, del nuovo abbonamento annuale per viaggiare in treno con bici al seguito. Intanto, nell’arco di un mese, sono già arrivate più di 30 richieste di rimborso da parte di altrettanti pendolari che hanno acquistato una bicicletta pieghevole. “Mi Muovo bici in treno è un’iniziativa in cui crediamo – è il commento dell’assessore ai Trasporti della Regione Raffaele Donini – , un’esperienza di intermodalità treno-bici su cui abbiamo deciso di investire. Per i cittadini è oltremodo conveniente: non solo l’abbonamento costa la metà rispetto a prima, ma consente di girare, contrariamente a quanto accadeva in precedenza, anche sulla rete Fer”.
Il costo di “Mi Muovo bici in treno” è di 60 euro, praticamente dimezzato rispetto al vecchio abbonamento annuale per bici al seguito (122 euro), grazie al contributo a carico della Regione per l’impresa ferroviaria che lo emette. L’abbonamento, riservato alle persone residenti in Emilia-Romagna, potrà essere utilizzato dal 1° aprile, acquistato in qualunque giorno dell’anno e avrà una validità di 12 mesi. La Regione ha esteso inoltre anche ai treni Tper il biglietto giornaliero per bici al seguito (costo 3,5 euro), finora valido solo sui servizi Trenitalia.
Rimane gratuito il trasporto delle bici pieghevoli chiuse, con una novità: l’incentivo, da parte della Regione, all’utilizzo dei pendolari – provvisti di abbonamento annuale ferroviario – delle biciclette pieghevoli attraverso l’erogazione di un contributo. Questo significherà concretamente un rimborso di 100 euro a chi acquista un abbonamento annuale regionale (nominativo) su rete nazionale Rfi e regionale Fer, con almeno un estremo del viaggio in Emilia-Romagna. Per accedere del rimborso bisogna risiedere in regione, aver acquistato un abbonamento annuale con validità residua di almeno tre mesi e una bicicletta pieghevole nuova (chiusa deve avere dimensioni non superiori a 80x110x40 cm). Le risorse messe a disposizione dalla Regione ammontano a 100mila euro: 1.000 bici pieghevoli per altrettanti abbonati

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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