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Da: Consorzio Visit Ferrara

Il 31 dicembre 2018 c’è lo spettacolo piromusicale dell’incendio del Castello Estense, nei palazzi rinascimenti i cenoni a tema, nelle piazze musica ed eventi speciali. Il Capodanno è unico con il Consorzio Visit Ferrara.

Scenografie di luci e colori, cascate di fuoco, storie antiche e giochi visivi danzano sulle antiche mura del Castello Estense, mentre la musica pervade di suoni l’aria rendendo unica la notte più attesa dell’anno. L’incendio del Castello Estense è l’evento di punta del Capodanno a Ferrara, con un programma ricco di grandi sorprese. Uno spettacolo piromusicale di 20 minuti, allo scoccare della mezzanotte, che emoziona e attira migliaia di persone provenienti dall’Italia e dall’estero per vivere l’esclusiva festa ferrarese, che ogni anno si arricchisce di iniziative, cenoni nei preziosi palazzi del Rinascimento, eventi enogastronomici, musica. Una festa – organizzata da Delphi International, Made Eventi e Sapori dAmare – per dare il benvenuto al 2019 e tutta da vivere grazie a Visit Ferrara, main sponsor del Capodanno a Ferrara, e consorzio che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia promuovendo i migliori eventi sul territorio, con pacchetti e vantaggi per i visitatori.
Quest’anno lo spettacolo dell’incendio del Castello si intitola “Tempus”: sarà una narrazione fatta di fuochi, suoni e luci, e racconterà di dame, cavalieri e amori. Un viaggio in un mondo lontano in cui amore, guerra e arte riportano la vita nel Castello Estense. Ma in attesa dello show, sono tante le esperienze da vivere. Al Giardino delle Duchesse, dalle 18.00 alle 23.00 c’è lo Scuola ZOO Evento, il media degli studenti italiani con 6 milioni di utenti. Mentre in Piazza Trento e Trieste ci sono i mercatini del Fideuram Christmas Village, villaggio di Natale a cielo aperto decorato di luminarie, chioschi in legno e artigiani. Dalle 18.00 cominciano anche gli aperitivi e poi le cene a tema negli splendidi palazzi rinascimentali. Nel piano nobile di Palazzo Municipale si può partecipare dalle 18.00 ad una gustosa apericena a cui seguirà lo spettacolo teatrale, in collaborazione con Stileventi, “Makkeroni a Capodanno Makkeroni tutto l’anno” alle 20.30 nel Teatro Nuovo (si può acquistare un biglietto unico). Nel palazzo è allestita anche un’area giochi per bambini. Inoltre, alle 20.45 si apre il Gran Buffet a Palazzo, una cena a buffet con animazione e musica.
Nel Castello Estense due cene speciali: “A tavola con… gli Estensi” negli spazi degli Imbarcaderi, dove dalle 19.00 sarà servito un aperitivo con cena in stile rinascimentale, a base delle ricette più famose che sono state tramandate dal cuoco di corte Messimbugo; invece nel piano nobile c’è il “Gran Cenone in Castello”, cenone classico con accompagnamento musicale.
L’eleganza delle sale del Ridotto del Teatro Comunale ospiterà il “Gran Cenone a Teatro”, con un ricco buffet, musica e poi una cena raffinata con accompagnamento di vini di pregio e animazioni a tema.
Fuori dal grande maniero che domina il centro storico ferrarese, in Piazza Castello, dalle 21.30 comincia la serata con spettacoli e musica. A condurla, Laura Sottili e Nicola Franceschini. Sul palco, si esibiranno diverse band, come la Yano Project live concert, gruppo di musicisti e cantanti dai ritmi coinvolgenti, e i 60 lire che condurranno il pubblico nelle canzoni che dagli anni Sessanti arrivano fino ad oggi. Poi, il countdown e l’incendio del Castello, a cui potranno partecipare anche gli ospiti dei vari eventi enogastronomici, accompagnati in piazza prima della mezzanotte. E dopo lo spettacolo la festa continua con il Scuola ZOO Dj set fino alle 2.00.

Con Visit Ferrara, pacchetti ed esperienze si possono prenotare direttamente su www.visitferrara.eu
Scegliendo il programma “Capodanno a Ferrara” è incluso il soggiorno di 2 o 3 notti con prima colazione, cena in ristorante tipico (esclusa quella del 31 dicembre 2018), una visita guidata della città, e un kit di benvenuto con prodotti tipici e sconti sui prossimi viaggi. Il prezzo è da 165 euro a persona.
Si può prenotare anche il pacchetto “Capodanno a Ferrara tra enogastronomia e cultura”, con 2 notti in hotel e colazione, biglietto d’ingresso alla mostra di Palazzo dei Diamanti “Courbet e la natura”, sconto del 10% sul catalogo della mostra, una visita guidata della città, una cena in ristorante e il cenone di Capodanno in centro. Il prezzo è da 315 euro a persona.
Il programma “Capodanno in centro storico a Ferrara” valido dal 30 dicembre 2018 al 2 gennaio 2019 comprende 2 notti in hotel: il primo giorno, tempo libero per visitare la mostra di Palazzo dei Diamanti e poi cena tipica in trattoria in centro, il secondo visita guidata della città, pranzo e cenone di Capodanno, il primo colazione fino a tarda ora e pranzo di Capodanno al piano nobile del Castello Estense. Il prezzo è da 390 euro a persona.
Un’altra soluzione è la proposta “Il tuo Capodanno in Castello”: 2 notti, cenone nelle sale degli Imbarcaderi del Castello Estense con ricette rinascimentali, e pranzo del 1° gennaio 2019 nel piano nobile del Castello, inclusa una visita guidata e il biglietto per la mostra di Palazzo dei Diamanti. Prezzo da 335 euro a persona.
Altri due pacchetti sono: “Capodanno light” di una o 2 notti con colazione e cenone in ristorante centrale, bevande incluse, da 125 euro a persona. Restando 2 notti – prezzo da 195 euro – è compresa anche la visita guidata della città.

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CONSORZIO VISIT FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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