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Il PD sottoscrive con i Cinque stelle la risoluzione pro Commissione Segre

Articolo pubblicato il 6 Novembre 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Calvano (Pd): “Il contrasto a violenza e discriminazioni dovrebbe unire tutti i partiti. Invece c’è chi le fomenta”.

Il Pd in Emilia-Romagna ha sottoscritto la risoluzione presentata da Andrea Bertani e Raffaella Sensoli (M5S) che chiede alla Regione Emilia-Romagna di dare il massimo appoggio alla Commissione straordinaria contro fenomeni di razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio istituita dal Senato. Il documento è stato infatti firmato, tra gli altri, dal segretario regionale del partito, Paolo Calvano e dal capogruppo Stefano Caliandro.

“Dopo il voto al Senato, che ha davvero lasciato di stucco chi crede che si faccia politica per migliorare la coesione delle comunità di cui facciamo parte, penso che sia giusto dare pieno appoggio, in ogni sede, a tutte le iniziative che contrastano la violenza, il razzismo, le discriminazioni di ogni sorta. Questa Commissione straordinaria istituita dal Senato è già stata ribattezzata come Commissione Segre. Porta il nome di chi l’ha proposta, una donna che oltre alle incredibili doti umane e personali che la contraddistinguono, è anche un simbolo. Una testimone dei peggiori crimini della storia del Novecento, che ha visto e sa come il male e l’odio si insinuino nella società cambiando i connotati della storia” commenta il consigliere e segretario regionale Paolo Calvano.

“Ho deciso di appoggiare il documento presentato dai colleghi 5 Stelle, anche dopo aver visto che in Lombardia la maggioranza a traino leghista ha respinto la proposta del Pd di istituire una commissione regionale analoga a quella del Senato. – aggiunge Calvano – La destra continua a chiudere gli occhi di fronte al dilagare di intolleranza, antisemitismo e razzismo e mi auguro che qui in Emilia-Romagna voti favorevolmente al documento presentato e prenda le distanze dai senatori che si sono astenuti. E spero che anche a Ferrara, dove i consiglieri comunali di opposizione hanno depositato una mozione di appoggio alla commissione Segre, la maggioranza faccia altrettanto. I fenomeni di chiusura nei confronti del diverso stanno diventando la normalità e solo se si guarda attraverso il fitto velo dell’ipocrisia si può affermare il contrario. È importante non voltarsi dall’altra parte e lavorare per far tornare alla normalità il clima nel quale la politica può scontrarsi, ma senza il venir meno dell’umanità”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani