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Il 25 e 26 novembre al Teatro Comunale di Ferrara, un convegno internazionale fa il punto sull’accessibilità degli archivi fotografici teatrali. A confronto le esperienze dei più interessanti archivi teatrali italiani e stranieri e dei più importanti fotografi di teatro

Venerdì 25 e sabato 26 novembre, al Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, si tiene il convegno internazionale La fotografia di teatro: attualità e potenzialità degli archivi fotografici, organizzato dalla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e curato da Giuseppina Benassati, studiosa esperta di catalogazione fotografica, che metterà a confronto le esperienze dei più interessanti archivi teatrali italiani e stranieri.

L’obiettivo delle due giornate di studio è tracciare lo stato dell’arte sull’accessibilità degli archivi fotografici teatrali, a partire dall’esperienza di catalogazione e digitalizzazione realizzata dall’Archivio fotografico del Teatro di Ferrara, apripista nel settore e che, a oggi, conserva più di 350.000 immagini fotografiche.

A discuterne sono i rappresentanti dei più interessanti archivi teatrali italiani e stranieri e dell’ICCU – Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche.

Le varie esperienze di catalogazione e di inventariazione saranno messe a confronto e verranno proposti possibili punti unificati di aggregazione e consultazione.

Coinvolti per l’occasione sono i rappresentanti degli archivi del Dipartimento delle arti e dello spettacolo della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, del Centro di documentazione delle arti sceniche e della musica del Ministero della Cultura di Spagna a Madrid, dell’Archivio Fondazione Teatro alla Scala di Milano, dell’Archivio Ravenna Festival, dell’Archivio del Piccolo Teatro di Milano, dell’Archivio Teatro delle Albe di Ravenna, dell’Archivio Emilia Romagna Teatro di Modena, dell’Archivio Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, del Centro Studi Teatro Stabile di Torino, il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, dell’Istituto del Teatro e del Melodramma della Fondazione Cini di Venezia, della Biblioteca Museo Teatrale SIAE di Roma e dell’Università Roma Tre.

Nella seconda giornata, il convegno offre un’occasione di incontro e confronto con i più illustri fotografi di teatro. Il critico teatrale Massimo Marino coordina la tavola rotonda con Massimo Agus, Vasco Ascolini, Marco Caselli Nirmal, Tiziano Ghidorsi e Silvia Lelli. Moni Ovadia, direttore generale del Teatro Abbado, leggerà per l’occasione una dichiarazione del fotografo di teatro Maurizio Buscarino.

Il convegno presenta infine il nuovo catalogo della mostra La pelle del teatro. Sguardi diretti e inconsuete trame di Marino Pedroni, e inaugura l’esposizione Volti della regia, con le fotografie di Marco Caselli Nirmal dell’Archivio del Teatro Comunale di Ferrara. 

L’evento, realizzato grazie al contributo della Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, si svolge venerdì 25 novembre (dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19) e sabato 26 novembre (dalle ore 9.30 alle 13) nel Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara. L’ingresso è libero, su prenotazione online.

Immagini ufficio stampa Teatro Comunale di Ferrara

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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