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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il bando in uscita ai primi di marzo. L’assessore Mezzetti: “L’obiettivo è quello di moltiplicare imprese, occupazione e visite turistiche sul nostro territorio”. Il direttore della Cineteca Farinelli: “Un fatto storico per mondo del cinema della nostra regione”.

Bologna- Uscirà i primi di marzo il bando relativo al Fondo a sostegno per l’audiovisivo della Regione Emilia-Romagna, che mette a disposizione di produttori nazionali ed esteri un milione e 200 mila euro nel 2016 per venire a girare in Emilia-Romagna. La novità rispetto allo scorso anno e’ che il bando sarà a sportello. La gestione dell’istruttoria è affidata alla Emilia-Romagna Film Commission. Le domande potranno essere presentate dal 2 marzo al 31 luglio. I progetti potranno essere di vario genere: lungometraggi, film e serie per la tv, documentari/docu fiction e serie web (realizzati anche con tecniche di animazione) e dovranno prevedere almeno sei giorni di lavorazione sul territorio regionale. Le domande saranno valutate da un nucleo di esperti, in base alla fattibilità, alle strategie di marketing e distribuzione, alle ricadute economiche sul territorio, e soprattutto alla qualità culturale ed artistica del progetto. Ogni impresa potrà presentare fino a due progetti.

L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti nell’ambito della Berlinale, alla presenza delle autorità italiane a Berlino, dei rappresentanti delle film Commission Italiane e della presidente Stefania Ippoliti, di Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, di Andrea Romeo direttore artistico del Biografilm festival, di produttori nazionali e stranieri e della stampa nazionale ed internazionale.

“Torniamo soddisfatti da Berlino – ha riferito l’assessore Mezzetti -. Abbiamo registrato grande interesse da parte di diversi addetti del settore internazionali e nazionali presenti alla Berlinale”. “Dopo un primo bando di rodaggio – ha aggiunto – oggi siamo pronti per reggere un impatto più consistente anche grazie a maggiori risorse a disposizione”. “C’è stato apprezzamento per il lavoro svolto – ha aggiunto – e soprattutto per il taglio che abbiamo dato all’iniziativa, non solo tesa ad attrarre nuove produzioni ma anche ad investire sulla filiera produttiva del settore cinematografico e audiovisivo regionale”. “L’auspicio – ha concluso – è che questa operazione possa moltiplicare l’occupazione e le imprese che operano nel nostro territorio nonché un ritorno economico e turistico”. Attualmente sono 800 le imprese che operano nel settore per un totale di circa 3800 addetti.

“E’ stato un momento storico – ha commentato Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna”-. “L’Emilia-Romagna – ha aggiunto – finalmente non ha solo una legge ma anche un sistema operativo per far sì che il cinema possa svilupparsi completamente nella nostra regione”. “Qui già operano moltissimi professionisti – ha sottolineato Farinelli – e realtà che adesso hanno finalmente anche un sostegno consolidato dalla Regione, potendo quindi lavorare in maniera più rafforzata, guardando anche fuori dai confini nazionali. E’ un momento importante, che rimarrà nella storia di chi ama il cinema e di chi vuole che questo settore sia sempre più determinante nel nostro territorio”.

Soddisfazione anche da parte di Claudia Belluzzi, responsabile dell’Emilia-Romagna Film Commission : “Abbiamo raggiunto un obiettivo che vede con l’approvazione della legge regionale prima, e con l’avvio del fondo dopo, una crescita di interesse intorno al nostro territorio, riscontrata anche dai numerosi contatti avuti nel corso della Berlinale”. “A questo bando – ha concluso Belluzzi – si affiancano anche un bando per lo sviluppo ed uno per il sostegno alla produzione, riservati alle imprese regionali”.

Info: filmcom@regione.emilia-romagna.it

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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