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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Nessun problema né di operatività né di sicurezza, la Regione Emilia-Romagna è già attiva, il mese di ritardo nella consegna degli uffici sarà contestato”. L’assessore Palma Costi replica alle polemiche del M5S sulla partecipazione regionale alla manifestazione milanese

“Nessun boomerang, nessuna beffa: la Regione Emilia-Romagna è già attiva negli spazi espositivi collettivi dell’Expo di Milano e dal 1 giugno saranno pronti gli uffici regionali, attrezzati e sicuri per il nostro personale”. L’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, risponde così al Movimento5Stelle, che ha presentato un’interrogazione in cui si chiede una contestazione dei ritardi della manifestazione milanese e si avanzano perplessità sulle condizioni di sicurezza e agibilità degli spazi destinati all’Emilia-Romagna.

“Il nostro contributo a Palazzo Italia è già operativo – ha affermato l’assessore Costi -, e gli spazi espositivi destinati alla Regione sono previsti dal 1 agosto al 31 ottobre, dunque anch’essi non subiranno ritardi”.
Un ritardo che si verificherà invece nella consegna dell’ufficio della Regione nello stesso Palazzo Italia, che non sarà consegnato prima del 1 giugno. “Ma in ogni caso – specifica Palma Costi – il ritardo sarà contestato in sede di saldo e l’Emilia-Romagna sarà ospitata dalla Regione Veneto per un mese, quindi opereremo comunque al meglio e saremo pronti per agosto. E comunque, il costo complessivo per spazi e facilities sostenuto dalla Regione non è di 2 ma di 1,1 milioni di euro”.

Per quanto riguarda il problema della sicurezza, infine, l’assessore specifica che “in ogni caso il personale regionale, per cui sono state stipulate assicurazioni speciali, entrerà solo alla consegna di uffici attrezzati e sicuri, in seguito a un sopralluogo preventivo effettuato da tecnici incaricati dalla Regione”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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