Emilia-Romagna. Bernini: “settore agricolo non sia lasciato indietro”
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Da: Organizzatori
Nessun settore deve essere lasciato indietro o, peggio ancora, da solo a fronteggiare le difficoltà che seguiranno alla fine dell’emergenza sanitaria. E questo vale anche, in particolare, per il settore agricolo che rischia di pagare uno dei prezzi più alti di questa fase drammatica. Per gli agricoltori, che hanno già conosciuto il flagello della cimice asiatica, l’emergenza Covid-19 si somma adesso a quella della siccità, che si sta drammaticamente presentando già nelle terre della Romagna e del Ferrarese. Mi rivolgo alla Regione Emilia-Romagna e al Governo affinché siano attivati, con urgenza, tavoli regionali e nazionali per una programmazione condivisa sulla gestione della risorsa acqua e per concordare sgravi fiscali e incentivi per la ripartenza. Ricordiamo che le nostre imprese agricole, nonostante la crisi e le difficoltà, hanno garantito gli approvvigionamenti di frutta, verdura e derivati di ogni genere, e devono essere messe in condizione di poter continuare a farlo. L’emergenza che stiamo vivendo deve, ad ogni costo, diventare occasione per valorizzare, riscoprire e incentivare le produzioni made in Italy.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani