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“Droga, dati allarmanti”

Da: Forza Italia Ferrara

Peruffo: “Droga, a Ferrara dati allarmanti. Oltre al contrasto serve la prevenzione”

I dati recentemente apparsi sulla stampa, relativi all’uso di droghe accertate dai servizi sanitari a livello locale, sono decisamente allarmanti.
Un aumento del 14,5% in cinque anni, con il passaggio da 2114 a 2421 persone coinvolte, (oltre 300 soggetti in più nda), pone molti interrogativi, collocando il territorio ferrarese ben oltre la media regionale di questa triste classifica.
La visione complessiva è ancora più grave se si osserva che i giovani dai 15 a 24 anni dediti agli stupefacenti sono cresciuti del 153%. Il trend indica che l’accesso ai servizi sanitari per problemi di droga segna un’età sempre più bassa.
Ecco allora che politica e istituzioni non possono più rimanere inermi di fronte a questo fenomeno.
In questi anni si è parlato ripetutamente di contrasto – essenziale – allo spaccio di sostanze stupefacenti, oramai diffuso in diversi quartieri della città e che non risparmia neppure il centro storico.
Ho personalmente invocato, anni addietro, la necessità dell’Esercito per meglio vigilare su aree disagiate e plaudo all’auspicabile e necessario incremento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine. Ma tutto questo non basta.
La diffusione dello smercio di stupefacenti esiste a fronte di un consumo sempre più diffuso, come emerge dai dati.
Le istituzioni, a cominciare dal Comune di Ferrara, devono raddoppiare i propri sforzi in termini di dialogo con scuole, Ausl, Università e associazioni presenti sul territorio. L’educazione è alla base della prevenzione sul proliferare dell’uso dei vari tipi di droghe, allo scopo di informare i giovani sui rischi a cui vanno incontro sia nel breve che nel lungo periodo.
La commissione comunale Pari Opportunità, tutelando in primis i più deboli, può essere uno dei centri di interesse per mettere a punto iniziative di tutela della salute dei nostri ragazzi.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)