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Difesa del suolo. Partito puntuale il collaudo funzionale della Cassa del Panaro: a due giorni dalla chiusura delle paratoie invasati già 3 milioni 400mila metri cubi d’acqua.

Sopralluogo dell’assessore regionale Irene Priolo: “Le operazioni procedono senza intoppi e nella massima efficienza. Grazie a chi è al lavoro per un traguardo storico posto a garanzia di sicurezza e piena efficienza di una delle Cassi più grandi d’Italia per capacità di invaso”.

Bologna – Le paratie si sono abbassate e, in poco più di due giorni d’invaso, il Panaro ha già riempito la Cassa di Sant’Anna di 3 milioni e 400 mila metri cubi d’acqua, come previsto per la prima fase del collaudo funzionale dell’invaso e nel pieno rispetto del deflusso minimo vitale del fiume.

Il sopralluogo per verificare lo svolgimento delle operazioni si è svolto questa mattina alla presenza dell’assessore regionale Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo,e delsindaco di San Cesario sul Panaro, Francesco Zuffi.

“Stamattina è stato registrato il livello di sei metri e mezzo accumulati in seguito alla chiusura delle paratoie, avvenuta mercoledì scorso- spiega Priolo-. Si tratta dello step iniziale del percorso di collaudo, preceduto dall’autorizzazione della direzione Dighe del ministero delle Infrastrutture e da un’ampia fase di preparazione perché le operazioni si svolgano senza intoppi e nella massima efficienza”.

“L’avvio del collaudo- sottolinea il sindaco Zuffi– si è svolto nel pieno rispetto delle misure previste dal Documento di protezione civile e dal Piano di emergenza diga e quindi con la massima attenzione alla sicurezza della popolazione locale. Rinnoviamo la nostra collaborazione con Aipo e con tutti gli altri enti interessati affinché le operazioni procedano secondo le modalità e i tempi previsti, per raggiungere insieme questo importante e atteso traguardo”.

L’acqua sarà ora trattenuta nella Cassa per sette giorni consecutivi, in modo da consentire al personale dell’ufficio di Aipo – Agenzia interregionale per il fiume Po – di Modena di svolgere le attività di ispezione, monitoraggio piezometrico e misure di controllo sul manufatto principale. A partire da venerdì 9 maggio prenderanno il via le operazioni di rilascio, con la riapertura delle paratoie.

“L’obiettivo è portare a termine il primo step del collaudo in sicurezza, così come le ulteriori due fasi che ancora ci attendono: a tal proposito, fondamentale è la collaborazione tra Aipo, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e gli enti locali- aggiunge l’assessore-  ricordando che nei prossimi mesi saranno svolti altri due invasi sperimentali con volumi via via crescenti, fino a raggiungere, nell’ultimo, oltre 23 milioni di metri cubi d’acqua con un livello di 40,83 metri sul livello del mare”.

Le fasi del collaudo saranno tre, ognuna caratterizzata da invasi sperimentali con volumi d’acqua via via crescenti, fino a raggiungere, appunto, nell’ultima fase, oltre 23 milioni di metri cubi.

“A tutti coloro che sono all’opera in questi giorni e lo saranno di nuovo in futuro- conclude Priolo– va un ringraziamento particolare perché stanno lavorando per un risultato particolarmente atteso dalla popolazione, una garanzia di sicurezza e piena efficienza di una delle Cassi più grandi d’Italia per capacità di invaso dell’intero Paese”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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