Giorno: 14 Ottobre 2021

Sabato 16 ore 15.00 al CPA di Ferrara: Straliani Theatre in scena con “Dove comincia l’ascolto?”

Spettacolo teatrale

sabato 16 Ottobre ore 15 nel cortile del CPIA di Ferrara in via Ravera 11

STRALIANI THEATRE di nuovo in scena con ” DOVE COMINCIA L’ASCOLTO?”

Regia: Cosquillas Theatre Methodology

Uscire allo scoperto con attori, non professionisti, bisognosi di emergere raccontando e raccontandosi. 

STRALIANI THEATRE è la compagnia di apprendisti attori del CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti)
Nata ormai da oltre quattro anni grazie alla collaborazione con l’esperienza teatrale di Cosquillas Theatre Methodology, vanta la presenza attiva di studenti ed abitanti del territorio, uniti in un percorso teatrale che intende dare vita a nuove forme di aiuto reciproco e a nuove possibilità di comunicazione.

Il teatro diventa un’opportunità di condivisione di pensieri e azioni, dove si vogliono generare nuove competenze in materia di conoscenza di sé e dell’altro, portando elementi di ricchezza e crescita a favore degli studenti che frequentano i nostri percorsi di istruzione.

il Teatro a scuola, dunque, diventa il mezzo per aprire quei nuovi orizzonti tra le parti che la quotidianità difficilmente potrebbe consentire, soprattutto con l’avvento pandemico che ha evidenziato nuove esigenze di socialità e comunicazione.

Ferma opposizione al taglio degli alberi di Viale Carducci al Lido degli Estensi

“Riqualificazione” di viale Carducci a Lido degli Estensi
Le associazioni ambientaliste  al fianco del Comitato contro l’abbattimento dei pini

In un periodo in cui sembra finalmente diffondersi la coscienza della necessità di una riconversione ecologica e del rispetto diffuso dell’ambiente, può sembrare incredibile che il progetto di “riqualificazione” del viale centrale di una nota località balneare parta dall’abbattimento di 47 alberi adulti, alberi in buona parte sopravvissuti alla furia della speculazione edilizia degli anni sessanta e settanta del Novecento. E’ ciò che sta per accadere al Lido degli Estensi, per volontà del Comune di Comacchio, dove inizieranno a giorni i lavori di “riqualificazione” di viale Carducci sulla base di un progetto che nasce vecchio, impostato su presupposti superati che ignorano le norme più elementari di rispetto dell’ambiente.

Eppure nel 2015 il Comune di Comacchio era partito col piede giusto con un concorso di idee per riqualificare il viale Carducci del quale risultò vincitore, nel 2016, un progetto impostato sul rispetto dei valori ambientali presenti nel luogo, anche secondo le indicazioni, è bene ricordarlo, dell’articolo 23 bis della normativa tecnica di attuazione del Piano Regolatore Generale, che risulta tuttora vigente, che inserisce il viale Carducci nelle “zone di salvaguardia di qualità urbana” .

In seguito il Comune, dopo un lungo periodo di gestazione, non conferì l’incarico di progettazione  al vincitore del concorso, come sarebbe stato giusto e logico aspettarsi, ma all’ACER-Azienda Casa Emilia Romagna di Ferrara che, nel dicembre 2018, presentò uno studio di fattibilità nella sostanza ancora rispettoso dei valori ambientali presenti nel luogo.

Nel 2019 venne poi commissionato ad ACER il progetto definitivo di riqualificazione del viale Carducci, che Acer subappaltò ad altro studio tecnico, che elaborò un nuovo progetto, diverso dai precedenti, che prevedeva, tra l’altro, il totale abbattimento di tutti gli alberi adulti, in buona parte pini marittimi, presenti sul viale. Occorre aggiungere che il percorso scelto dal Comune di Comacchio venne nell’aprile 2020 censurato da una delibera dell’ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione, interpellata nel merito dall’Ordine degli Architetti di Ferrara, e che pertanto il nuovo progetto era pesantemente viziato da aspetti di dubbia legittimità.

Sorprendente che la nuova amministrazione del Comune di Comacchio, subentrata alla precedente nell’autunno 2020, anziché annullare il progetto contestato e ripartire dai risultati del concorso, lo abbia fatto proprio emettendo, nell’estate 2021, un bando per la progettazione esecutiva,  vinto da nuovi progettisti che mantengono, forse peggiorandole, tutte le criticità del progetto precedente.

Tutto questo ha provocato la reazione e lo sdegno di molti cittadini che hanno dato vita al Comitato di Salvaguardia Civico Ambientale per cercare di evitare lo scempio dell’abbattimento degli alberi esistenti in viale Carducci e nel viale delle Querce, con iniziative, appelli e anche con esposti alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti, Comitato al quale le Associazioni che sottoscrivono il presente comunicato esprimono la propria solidarietà ed il proprio convinto appoggio.

E’ evidente che l’abbattimento delle piante adulte dei viali Carducci e delle Querce, attuato direttamente su iniziativa del Comune di Comacchio con lo scopo dichiarato di “riqualificare”, impedirà in futuro al Comune stesso di negare il permesso di abbattere piante adulte a chiunque ne farà richiesta per iniziative immobiliari volte a “riqualificare” immobili privati, con conseguenze devastanti per la residua qualità urbanistica dei lidi ferraresi già  fortemente compromessa, in passato, da politiche dissennate di espansione edilizia a scapito degli straordinari valori ambientali un tempo presenti  in modo diffuso nella nostra costa.

Le associazioni ambientaliste firmatarie:
Garden Club
Italia Nostra
Legambiente
Lipu
Naturalisti Ferraresi Amici del Delta
Rete Giustizia Climatica
WWF

SETTIMANA DANTE A FERRARA:
dal 15 al 17 ottobre, al Teatro Abbado, Elio Germano e Teho Teardo per Paradiso XXXIII

Venerdì 15 e sabato 16 ottobre ore 20.30 e domenica 17 ottobre ore 16.00
Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo

Incontro con la compagnia aperto al pubblico: sabato 16 ottobre ore 12 al Ridotto del Teatro

Si entra nel vivo della Settimana Dante, cinque giorni di eventi al Teatro Abbado per celebrare il poeta in occasione del 700° anniversario della morte. Dopo il debutto al Teatro Alighieri di Ravenna lunedì, lo spettacolo Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo arriva a Ferrara, proposto in tre date: le due date serali del 15 e 16 ottobre (ore 20.30) e nella versione pomeridiana domenica 17 ottobre (ore 16).

Con lo spettacolo di Elio Germano e Teho Teardo inaugura anche il ciclo di appuntamenti di incontro con le compagnie di prosa presenti quest’anno in cartellone. Aperto al pubblico, a ingresso gratuito, l’incontro con i protagonisti di Paradiso XXXIII è previsto per sabato 16 ottobre ore 12 al Ridotto del Teatro fino a esaurimento posti (necessari green pass e autocertificazione all’ingresso). Modera il direttore artistico Marcello Corvino.

Sul terreno delle terzine dantesche germoglierà la musica inaudita e imprevedibile di Teho Teardo, compositore di un’avanguardia senza etichette, e l’immagine visionaria di poeti dello sguardo come Simone Ferrari e Lulu Helbæk. Lo spettacolo è una coproduzione con Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni e Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Teatro Amintore Galli di Rimini. Catturato dalla complessità, dalla dimensione infinita di Dante, dalla sua ansia e dalle sue inesauribili scoperte, Elio Germano ritorna sui luminosissimi versi del XXXIII canto del Paradiso, che a settembre 2020 aveva letto a Ravenna per l’apertura delle celebrazioni dantesche, in presenza del Presidente Mattarella. Un anno dopo, con la complicità di un musicista-esploratore quale Teho Teardo, Germano chiude il cerchio perfetto del tributo al Poeta. Info e biglietteria: www.teatrocomunaleferrara.it e  www.vivaticket.it.

La “commedia” dell’uomo, sospesa fra ambizione del divino e perdizione diabolica – così come è stata portata in scena nelle altre due produzioni di questa Trilogia, Dante Metànoia di e con Sergei Polunin e Faust rapsodia di Luca Micheletti – forse può trovare soluzione solo nella poesia, abbagliante, del Paradiso. L’ultima parte della terza cantica, quella che mise Dante di fronte al paradosso di dire l’indicibile e comunicare l’ineffabile, si fa spettacolo: Elio Germano e Teho Teardo sono la voce e la musica che ci avvicinano al mistero e ci accompagnano al cospetto dell’immensità, attraversando il Canto XXXIII parola per parola, ogni verso esaltato da immagini ed effetti speciali, “con la voglia di arricchire la materia con aspetti visivi e sonori che non siano solo la parafrasi del testo – ha dichiarato Germano – e che accentuino i contenuti in modo appariscente, condivisibile e circolare. Partendo con energia dalla fine della Commedia”. In scena anche Laura Bisceglia e Ambra Chiara Michelangeli, rispettivamente al violoncello e alla viola. Il disegno luci è di Pasquale Mari, mentre i contributi video sono firmati da Sergio Pappalettera e Marino Capitanio; Matteo Oioli cura il design delle scene.

Attore e regista italiano di fama internazionale, Elio Germano è vincitore di premi come il Prix al Festival di Cannes, l’Orso d’argento al Festival di Berlino, un Nastro d’argento e tre David di Donatello. In campo cinematografico, ha collaborato con i Fratelli D’Innocenzo, Paolo Virzì, Gabriele Salvatores, Giorgio Diritti, Gianni Amelio. In quello teatrale, oltre che interprete e regista, è anche autore di testi quali Segnale d’allarme. La mia battaglia, scritto a quattro mani con Chiara Lagani, a cui ha fatto seguito Così è (o mi pare), riscrittura del testo pirandelliano Così è (se vi pare) firmata dello stesso Germano.

Teho Teardo è compositore, musicista e sound designer. Si dedica all’attività concertistica e discografica pubblicando album che indagano il rapporto tra musica elettronica e strumenti tradizionali e vanta collaborazioni con Blixa Bargeld, Enda Walsh, Erik Friedlander, Charles Freger, Michele Riondino e Vinicio Capossela. Ha inoltre composto colonne sonore per registi come Sorrentino, Vicari, Molaioli, Salvatores e molti altri, aggiudicandosi anche un David di Donatello, il Ciak d’Oro e il Premio Ennio Morricone.

Lulu Helbæk e Simone Ferrari, registi e direttori creativi di fama internazionale, sono riconosciuti per l’audacia e l’originalità della loro visione artistica. Attivi internazionalmente, hanno un’enorme esperienza nella creazione di spettacoli dal vivo tra cui: spettacoli del Cirque du Soleil, Cerimonie Olimpiche, spettacoli teatrali, show televisivi, esperienze immersive e video. La multidisciplinarietà delle loro creazioni permette loro di affrontare ogni progetto in maniera unica, trascendendo i limiti di ogni contesto e cercando attraverso la contaminazione dei linguaggi di creare delle esperienze spettacolari uniche. Eleganza, armonia, suggestioni ed energia sono i pilastri di questa ricerca, dove mescolano sapientemente teatro, nuove tecnologie, videoarte e scenografie dal forte impatto visivo.

Proseguono anche gli incontri al Ridotto del Teatro Comunale, dove il pubblico sarà condotto dagli studiosi Vittorio Robiati Bendaud, coordinatore del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia, traduttore e saggista, giovedì 14 ottobre alle ore 17 su “La Volgar lingua e la Qabbalah. Un viaggio teologico e linguistico tra Dante e l’ebraismo”, e Federico Sanguineti, ordinario di Filologia italiana e Filologia dantesca all’Università degli Studi di Salerno, venerdì 15 alle ore 18 sul ruolo pedagogico di Dante e sabato 16 ottobre alle ore 17 sugli autografi perduti del Poeta. Questi tre incontri saranno visibili anche sul canale Youtube del Teatro Comunale di Ferrara. Infine, domenica 17 ottobre alle ore 11 la musicologa Ida Zicari e il pianista Carlo Bergamasco, con voce recitante di Michalis Traitsis, saranno protagonisti di una lezione concerto dedicata ai rapporti tra la poesia di dante e la musica di Franz Liszt. Ingresso gratuito.

Incontro con la compagnia aperto al pubblico: sabato 16 ottobre ore 12 al Ridotto del Teatro 

 

16 OTTOBRE, IN 331 PUNTI VENDITA DI COOP ALLEANZA, LA RACCOLTA DI BENI DI PRIMA NECESSITÀ “DONA LA SPESA”

 

L’iniziativa è promossa dalla Cooperativa insieme alle associazioni del territorio in collaborazione con le istituzioni locali e col supporto dei soci volontari nel rispetto della disciplina per il contrasto del Covid-19

Il 16 ottobre, giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebra ogni anno in tutto il mondo per ricordare l’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, conosciuta come FAO, la solidarietà trova ancora più spazio nei negozi di Coop Alleanza 3.0 con “Dona la spesa”.

Dona la spesa” è l’iniziativa di raccolta di generi alimentari di Coop Alleanza 3.0, che trasforma un’attività di routine in una scelta di valore per sostenere chi si trova in difficoltà, promossa per sabato 16 ottobre in 331 punti vendita nei territori in cui opera la Cooperativa.

L’iniziativa rientra tra le azioni previste dal Piano di sostenibilità di Coop Alleanza 3.0 ispirato ai 17 goal dell’Agenda Onu 2030. In particolare, questa iniziativa risponde agli obiettivi di Equa distribuzione delle risorse.

La raccolta è organizzata con la rete di volontariato e le istituzioni locali, in collaborazione con oltre 330 realtà su tutto il territorio e col sostegno dei soci volontari Coop per la parte di presidio e promozione. Le donazioni andranno in favore di persone e famiglie in difficoltà, rimanendo all’interno della stessa comunità che partecipa alla raccolta.

L’appuntamento con “Dona la spesa” tenutosi il 15 maggio 2021 ha permesso di donare oltre 235 tonnellate di prodotti alimentari, distribuite fra le 341 associazioni presenti.

Nella giornata sarà assicurato il presidio dei volontari delle associazioni, ma data l’emergenza sanitaria, si dovranno mantenere le distanze di sicurezza e indossare i dispositivi obbligatori per legge, come le mascherine. Per questo il materiale informativo e le shopper saranno messi a disposizione di soci e clienti che potranno prenderli autonomamente, su invito dei volontari che spiegheranno loro i dettagli dell’iniziativa. Una volta terminata la spesa, poi, la pasta, l’olio, la passata di pomodoro, lo zucchero, il latte confezionato e i prodotti per l’infanzia donati dovranno esser riposti in un contenitore riservato, che sarà segnalato fuori dalla barriera casse. Solo successivamente i volontari delle associazioni stoccheranno la merce, in sicurezza, per distribuirla alle persone e famiglie beneficiarie sul territorio.

Al link all.coop/donalaspesa tutte le informazioni su questa iniziativa.

Parole a capo
Ivan Pozzoni: “Jana went to Prague” e altre poesie

 

“Il mare non parlava per frasi ma per versi.”
(Jack Kerouac)

Ridatemi i miei versi

Se non sono ancora in grado di scrivere versi
mamma, è perché sono finito tra gli encefali persi,
mamma, amavo una donna prima che fosse nata
e la mia serotonina si è trovata abbandonata.

Ho cantato dei deboli, dei distrutti, i miei scarti di magazzino
non credevo di diventare anche io flessibile come un manichino,
della consistenza di un esacerbato Krusty il clown
detonato senza miccia da giorni up e giorni down.

E io scrivo, versi disprezzati da me stesso e dalla popolazione,
mentre tu, con una valigetta rosa, prendevi il largo alla stazione,
senza nemmeno renderti conto che io ero caduto
nel fango dei miei neuroni come se fossero un anacoluto.

Se mi riuscisse un nodo scorsoio mi appiccherei a un albero
perché a me non resta l’alternativa tra il suicidio e il ricovero,
io nel mio fegato so che è cosa mia
in pubblico continuiamo con la terapia.

 

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere,
in nome della loro mancanza di ispirazione,
hanno la fortuna di non aver niente da ridere,
come nel ritornello de La donna cannone.

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere,
una bottiglia di vino come amico fragile,
gli occhi gonfi pieni di dispiacere,
gli occhi gonfi di sangue come uno sbandato pugile.

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere,
che si sentono da buttare via
e non hanno agli occhi zanzariere
che permettano di scacciare ogni fobia.

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere,
stanati sulle labbra di un amore,
non trovano la forza di vivere
quando hanno strappato loro il cuore.

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere,
sbattuti sulla riva come Ulisse,
nuovi eroi che non hanno niente da vincere
lacrime sulle ordinate e sangue sulle ascisse.

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere,
ta-ra-da-dà, e le seconde strofe sono tutte da inventare,
devono apparire come stessero per sopraggiungere
come buche carsiche sulle strade dell’amore.

A tutti quelli che hanno qualcuno da piangere,
piangete, piangete, non lesinate
le lacrime si rimpiazzano con un buon bicchiere
smezzato a sorsi di lacrime bicarbonate.

 

Caronte, in riva al lago

Seduto su una roccia, in riva alle acque turbolente
macchiate di ricordi del mio Lete lacustre,
mi tramortisco col rumore ombroso delle onde
che cantano dei miei vent’anni, d’amori e attese blande.

Cerco un Caronte astioso e ansante,
che meni la mia barca sui fiumi d’Occidente,
rodato dosatore d’ansiolitici, seduta stante,
scorbutico maleducato, rude bifronte.

Cerco un Caronte, un Caronte vero,
temerario consulente abituato a transumanze d’ogni genere,
con remi, barba stanca,
obolo di scorta che difenda all’arma bianca.

Seduto su una roccia, rinvio a domani
l’insulsa immaturità delle mie mani.

 

Jana went to Prague

Jana went to Prague
chiudendo a chiave in un cassetto
tutta la dolcezza dei suoi cristalli di bohèmienne,
si sente in trappola, chiusa fuori da ogni gabbia,
e, rimanendo alla finestra, abbracciata alle sbarre,
osserva incuriosita la confortevolezza della non libertà.

Jana went to Prague
mettendo nella sua borsa tutti i suoi dipinti, le sue idee,
la sua interpretazione triste della ferinità brutale di ogni maschio,
inchiodato sulla carta, condannato, come mero organo,
a suonare nelle chiese durante i funerali,
a trasportare l’inaffidabilità dei propri ormoni
come macigni di Tantalo.

Jana went to Prague
col cuore scoraggiato dalla noia della solitudine,
dimenticando il coraggio di noi free spirits
nel resistere alle svendite o ai saldi di emozione,
moderando i nostri istinti alla soddisfazione,
tiene stretti nelle sue mani d’artigiana,
fredde come sanno essere fredde le mani delle ragazze di Karlovy Vary,
i disegni di un drago, i segni degli incisivi dell’amore di sua figlia
incastonati, come fosse ambra, nella dura plastica di un sex-toy.

Jana went to Prague
con il suo sorriso da diamante smarrito in un giardino
a mettere in discussione il suo indiscutibile valore
davanti a un bicchiere di vino e di imbarazzo,
l’imbarazzo angosciato di noi dirty persons,
quando cerchiamo di rateizzare le nostre schiavitù,
affidandoci alle braccia di chi ci mostra scarso interesse.

Jana è andata a Praga, e non so se tornerà,
inebriandomi ancora col sapore del suo sorriso
con la contagiosità del suo profumo,
con l’entusiasmo della sua pelle,
Jana è andata a Praga, e io sarò lì, con lei.

Ivan Pozzoni è nato a Monza nel 1976. Ha diffuso molti articoli dedicati a filosofi italiani dell’Ottocento e del Novecento, e diversi contributi su etica e teoria del diritto del mondo antico; collabora con numerose riviste italiane e internazionali. Tra il 2007 e il 2018 sono uscite varie sue raccolte di versi. Ne evidenziamo alcune: Underground Riserva Indiana (A&B Editrice); Il Guastatore (Cleup Ed.); Lame da rasoi (Joker Ed.); Patroclo non deve morire (deComporre Edizioni); Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni (Limina Mentis).

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

Tutte le informazioni per ascoltare e partecipare a l’Ultimo Rosso : Ferrara, 15 e 16 ottobre 2021 [leggi Qui]

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