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Mese: Gennaio 2018

Ferrara, una città alla ribalta

Questa settimana, si sono succeduti alcuni eventi che hanno portato Ferrara al centro della cultura non solo cittadina, ma nazionale. Tra i più importanti: la riapertura del Centro studi bassaniani, l’inaugurazione dello slargo dedicato a Paolo Ravenna, l’apertura del restaurato Mof, l’edificio che ospitava gli uffici del mercato ortofrutticolo, ora divenuto la sede dell’Ordine degli architetti e dell’Urban Center con i begli affreschi di Galileo Cattabriga. E poi anche altri e importanti eventi, tra cui la presentazione al Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah della seconda edizione ampliata di un libro fondamentale uscito la prima volta nel 1994: quello di Michele Sarfatti, ‘Mussolini contro gli ebrei. Cronaca dell’elaborazione delle leggi del 1938’. Basterebbe, per chi è ferrarese, citare i nomi dei protagonisti degli eventi per ricostruire, secondo il titolo del volume complessivo di Giorgio Bassani, ‘Il romanzo di Ferrara’, ciò che da cronaca si è presentata nel suo aspetto artistico e da qui è stato di nuovo collocato nel flusso della Storia attraverso la memoria.

Si potrebbe allora riassumere il significato di queste celebrazioni proprio attraverso il filo rosso della memoria.
E di quale memoria.
La generosità della compagna di Giorgio Bassani, Portia Prebys, che ha stipulato una convenzione con il comune di Ferrara per attuare il progetto di trasportare in un palazzo storico della città, la casa Minerbi-Del Sale, i luoghi abitati dal grande scrittore con tutto quello che ha rallegrato gli ultimi sereni anni della sua vita. C’è la sala da pranzo con il tavolo attorno al quale s’alternavano, invitati, grandi scrittori suoi amici; c’è il salotto con le poltrone rosse su cui sedevano Portia e Giorgio; c’è parte della straordinaria collezione delle stampe di Piranesi, tutte in primo stato tra cui le due vedute della Colonna Traiana e quella di Marco Aurelio lunghe tre metri; ci sono gli argenti, le porcellane, i servizi di piatti e le preziose posate; c’è il ritratto di Bassani dipinto da Carlo Levi che ci trafigge con l’intensità dello sguardo; ci sono le foto, le porcellane, i ricordi del nonno Cesare Minerbi e quelli più attuali e commoventi della sorella Jenny, pittrice, allieva di Galileo Cattabriga e straordinaria bricoleuse, regalati dai figli Davide Dora Claudio Liscia. E c’è il fac-simile del manoscritto del Giardino dei Finzi-Contini donato al Comune da Ferigo Foscari Widmann Rezzonico nipote di Teresa Foscolo Foscari, amata dallo scrittore alla quale il manoscritto fu dedicato e regalato. Il manoscritto è ora custodito alla Biblioteca Ariostea. E c’è il manoscritto originale de Gli occhiali d’oro che arricchisce filologicamente e storicamente il progetto perseguito dalla professoressa Prebys, quello cioè di offrire un luogo di studio e di lavoro che raccolga le testimonianze più importanti per coloro che sono interessati non solo allo scrittore ma alla cultura del Novecento letterario italiano. Con pazienza e dedizione Portia Prebys ha raccolto negli anni tutto quello che si poteva reperire su Giorgio Bassani e il volume che contiene l’indicazione bibliografica di questo lavoro non a caso si chiama La memoria critica su Giorgio Bassani e un secondo che raccoglie la più esaustiva Bibliografia di Giorgio Bassani. I documenti debitamente schedati in Internet sono consultabili al Centro in cinque copie cartacee che possono essere fruite senza toccare gli originali. Si aggiunga una biblioteca di più di settemila volumi e si capirà la portata di questo Centro che da marzo offrirà a tutti la possibilità di trascorre un tempo di studio e di relax tra le mura di uno dei palazzi storici più belli della città, di proprietà di quel grande intellettuale che fu Giuseppe Minerbi responsabile della sezione di Italia Nostra di Ferrara a cui Bassani dedica la prima edizione dell’Airone.

Giuseppe Minerbi affidò a una grande archistar del Novecento, Piero Bottoni, la sistemazione della quattrocentesca casa Del Sale in cui si può ammirare uno dei più bei cicli d’affreschi del tempo. Il rapporto tra i luoghi e i suoi abitanti si fa stringente: Minerbi, Bassani, Paolo Ravenna, il figlio del podestà ebreo. E quasi a ribadire quello stretto legame tra ebrei che sono prima di tutto intellettuali e italiani, a seguire l’apertura del Centro si è svolta la cerimonia della dedicazione di una piazzetta titolata a Paolo Ravenna nel luogo più carismatico di Ferrara, la via degli Angeli ora Corso Ercole I d’Este dove Bassani collocò il giardino del suo romanzo più famoso. Paolo Ravenna è stato amico e allievo di Giorgio Bassani. Un intellettuale che ha svolto il suo mestiere di avvocato privilegiando l’aspetto culturale della sua professione, prodigandosi in campagne culturali prodotte da Italia Nostra che hanno fatto il giro del mondo: da quella sul restauro delle mura ferraresi a quella del cimitero ebraico, agli studi sulla Sinagoga dei Sabbioni, alla rivelazione delle lapidi delle tombe ebraiche divenute materiale per la costruzione della colonna su cui si erge la statua del duca nell’Arco del cavallo pensato dal grande architetto Leon Battista Alberti per l’ingresso al palazzo degli Estensi.

Sembra quasi che una stella benigna presiedesse a questo 19 gennaio 2018 poiché nello stesso pomeriggio si è svolta la riunione di studio del comitato nazionale per la commemorazione della morte del più grande architetto ferrarese, Biagio Rossetti.
Il giorno seguente si è poi inaugurato il Mof restaurato, l’antica sede del mercato ortofrutticolo ornato da bellissimi affreschi del pittore bondenese Galileo Cattabriga. E qui il cerchio si chiude. Alla scuola di Cattabriga studiarono pittura Paolo Ravenna e Jenny Bassani Liscia, sorella dello scrittore. Ma implicitamente quel luogo mi ha coinvolto personalmente. Il direttore del Mof, dottor Cocchi, sposò l’amica più cara di mia madre, Clinia, proprietaria con le sorelle di un piccolo negozio unico nel suo genere proprio alla fine della via Mazzini, la via principale del Ghetto. Il negozio, una profumeria si chiamava ‘Il piccolo Parigi’ e i miei ricordi infantili evocano sulla toilette di mamma un profumo dalla bottiglia bellissima, blu cobalto. Il profumo si chiamava ‘Soir de Paris’ e ancora ne ricordo l’aspetto. Così come ricordo i tempestosi giochi con i figli di Clinia e mio fratello, che facevano risuonare di vita le figure stupefatte degli affreschi di Cattabriga.
Potenza della memoria che mi ammonisce ancora una volta che per conoscere Ferrara l’unica possibilità è quella di uscire dalle sue mura per tornarvi solo e con un passato che, escludendola, la riconquista.

Vaccini. L’assessore Venturi: “Basta speculazioni elettorali dal M5S sul tema della salute, soprattutto dei bambini. La legge sull’obbligo funziona”

“Lo avevamo già detto: quando saremo sopra la soglia di sicurezza del 95% di copertura vaccinale potremo togliere l’obbligo, ma questo dovrà avvenire su tutti i bambini e la popolazione giovanile, in tutte le fasce d’età e con dati strutturali confermati in un periodo di tempo necessario”

Bologna – “La consigliera Sensoli dovrebbe parlare delle cose che conosce, evitando di speculare su un tema così serio come la salute pubblica e, in particolare, quella dei bambini. E’ incredibile che di fronte al largo consenso che si registra fra le famiglie, i genitori, la comunità scientifica sull’obbligo vaccinale, sul quale l’Emilia-Romagna è stata apripista a livello nazionale, cosa di cui rimaniamo orgogliosi, continui a strumentalizzare solo per motivi elettorali, andando in cerca di qualche voto in più”.
Così Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute, dopo le dichiarazioni della consigliera regionale M5S sul tema vaccini, in particolare per quanto riguarda gli obblighi previsti dalla legge.
“Di fronte poi a quale novità?- si chiede Venturi- Lo abbiamo detto fin dall’inizio, quando approvammo la legge regionale, nel novembre 2016, che nel momento in cui fossimo tornati sopra la soglia di sicurezza del 95% di copertura vaccinale indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità, avremmo potuto togliere l’obbligo, ma questo dovrà avvenire su tutti i bambini e la popolazione giovanile, tutte le fasce d’età e con dati strutturali confermati in un periodo di tempo necessario. Intanto, la nostra legge funziona, visto che a poco più di sei mesi dal via libera del provvedimento, nel giugno 2017, già si registrava una copertura complessiva del 96,6% tra i bambini nati nel 2015 per la vaccinazione contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B, per le quali la legge regionale aveva introdotto l’obbligo per l’iscrizione al nido: una inversione di tendenza straordinaria, che ci fa capire come siamo sulla strada giusta”.
“Quanto alle famiglie e ai genitori dubbiosi- conclude Venturi- verso i quali abbiamo sempre avuto il massimo rispetto e piena comprensione, proseguiremo col fornire informazioni e risposte a tutte le loro domande, attraverso il personale dedicato presente nelle aziende sanitarie, il materiale informativo disponibile nelle strutture e nei siti sia delle aziende stesse, sia della Regione”.

La newsletter del 24 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

SALA NEMESIO ORSATTI – Venerdì 26 gennaio alle 16 a Pontelagoscuro. Incontro-conferenza promosso dalla locale Pro loco

Presentazione dell’Archivio della fondazione ‘Associazione Famiglie Caduti e Dispersi di Guerra di Ferrara’

24-01-2018

Venerdì 26 gennaio alle 16, alla sala Nemesio Orsatti del Centro civico di Pontelagoscuro (piazza Buozzi/via Risorgimento), verrà presentato il riordino, a cura del ricercatore GianPaolo Bertelli, dell’Archivio dell’Associazione Famiglie Caduti e Dispersi di Guerra di Ferrara nel centenario della fondazione. La conferenza-presentazione, aperta a tutta la cittadinanza, è promossa dalla Proloco di Pontelagoscuro e organizzata in collaborazione con ANCI Associazione Nazionale Carristi d’Italia e ANGET Associazione Nazionale Genieri Trasmettitori e patrocinata dal Comune di Ferrara. Verranno presentati documenti inediti provenienti dagli archivi e da ulteriori ricerche in ambito nazionale e internazionale.

Nella stessa occasione verrà commemorato il 75° anniversario della battaglia di Nikolajewka l’ultimo grande scontro che permise alle divisioni Alpine Italiane nel gennaio 1944, di sfondare le linee Russe e uscire dalla sacca del Don.Saranno Presenti Autorità, Associazioni, familiari e discendenti.

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 26 gennaio alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale

Presentazione del percorso formativo di gestione della sicurezza in luogo d’interesse storico

24-01-2018

Venerdì 26 gennaio 2018 alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la presentazione del percorso formativo culturale dell’Istituto ITI“Copernico-Carpeggiani” di Ferrara. Il Progetto, denominato “Impianti e gestione della sicurezza in un luogo di interesse storico-artistico sede di attività amministrativa: il Palazzo delle Poste di Ferrara”, vede coinvolte due classi della sezione di Elettronica e comprende, tra l’altro, un incontro e una visita guidata al complesso architettonico. L’iniziativa è organizzata dal medesimo istituto, in collaborazione con il Comune di Ferrara e Poste Italiane.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessore ai Lavori pubblici e beni monumentali Aldo Modonesi, il dirigente scolastico dell’ITI Roberto Giovannetti, il responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune Francesco Scafuri, i docenti Paolo Zabini e Laura Cristando, e la direttrice filiale Poste Italiane di Ferrara Patrizia Zagnoli.

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Presentata dagli organizzatori la rassegna in programma nella sede di viale Alfonso I d’Este

‘Uno, nessuno, centomila’: ecco la programmazione invernale del teatro Ferrara Off

24-01-2018

Uno, nessuno, centomila… La programmazione invernale del teatro Ferrara Off è stata ufficialmente presentata questa mattina, mercoledì 24 gennaio 2018 in residenza municipale a cura degli organizzatori Marco Sgarbi e Giulio Costa, insieme ai collaboratori del teatro e alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto.

Alla presentazione sono intervenute anche Carola Peverati (Ass. Cittadini del Mondo) e Francesca Gallini (Agire Sociale) per illustrare la terza edizione della rassegna “MONDOVISIONI – Quando l’Uomo si affianca all’Uomo. Visioni di umanità e frontiere liquide”, ciclo di docufilm organizzato da una rete di associazioni ferraresi – Agire Sociale, Gruppo giovani di Amnesty International Ferrara, Cgil, Cittadini del mondo, Emmaus, Ferrara Off, Ibo, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia Santa Francesca Romana, Pax Christi, Segnidipace – ospitato nella sede del Teatro Ferrara OFF e inserito nella programmazione ufficiale invernale.


LA SCHEDA – “Uno, nessuno, centomila” 
Inverno 2018 – Programmazione culturale di Ferrara Off

A distanza di un mese dall’inizio reale dell’inverno, parte la programmazione invernale del teatro Ferrara Off che in questa pausa natalizia ha rinnovato e rinfrescato i propri spazi grazie al bando Por Fesr 2014-2020, asse 3, Azioni 3.3.2 e 3.3.4 – Contributi per le imprese operanti nel settore turistico, commerciale, culturale/creativo.

Se la stagione passata, “Forme umane”, si era ispirata ai percorsi di crescita e formazione dell’individuo, la nuova stagione di Ferrara Off “Uno, Nessuno, Centomila” si compone di una serie di appuntamenti che, tramite varie discipline artistiche, esplorano la condizione della persona all’interno della comunità.
Sabato 27 gennaio, alle ore 21, in occasione del Giorno della Memoria, va in scena “Venti mesi”, il primo titolo della programmazione teatrale. A dare vita alla storia vera di Renzo Segre sarà Giulio Costa che, tramite la lettura del diario dell’autore, porterà alla luce una vicenda, poco conosciuta, di un ebreo che sfugge alla deportazione rifugiandosi in una clinica psichiatrica. La serata è patrocinata dal Comitato provinciale 27 gennaio – Ferrara.
Il secondo appuntamento teatrale è tratto dall’omonimo romanzo di Andrej Longo “Dieci”, interpretato da Elena Dragonetti, in scena sabato 3 febbraio, alle ore 21. Si tratta di una grande prova di recitazione per l’attrice genovese che, ambientando il suo racconto a Napoli, porterà il pubblico in dieci storie differenti ispirate ai dieci comandamenti. Lo spettacolo, prodotto dalla celebre compagnia di teatro civile Narramondo, ha vinto il Premio Calandra 2014 e la menzione speciale al Bando Storie di Lavoro 2015.

Sabato 10 febbraio, alle ore 21, il primo dei quattro appuntamenti musicali di questa stagione è animato dal trio composto dal “poeta delle percussioni” Peppe Consolmagno, dalla voce della brasiliana, ferrarese di adozione, Daniella Firpo e dal chitarrista Rocco Papia. Il concerto “Come un’onda” creerà un’atmosfera sudamericana con canzoni originali e tradizionali brasiliane.

Domenica 11 febbraio, alle ore 21, torna a Ferrara Off Daniele Timpano che, dopo gli spettacoli “Dux in scatola” e “Digerseltz”, mette in scena sul palco ferrarese uno dei suoi più celebri lavori: “Ecce Robot!”. Molto personale e identificativo della poetica di Timpano, lo spettacolo è il divertito e autocritico racconto di una generazione, quella cresciuta tra gli anni ’70 e ’80, che ignara di vivere negli anni di piombo, cresceva nel mondo dei robot d’acciaio dei cartoni giapponesi.

Nella settimana di San Valentino, non a caso, sabato 17 febbraio, alle ore 21, va in scena lo spettacolo più romantico della stagione. Ispirato al romanzo di Tobias Wolff “Due ragazzi e una ragazza” la performance “Banana Split”, con Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino, è il racconto della nascita dell’amore tra due ragazzi impacciati, in una cornice musicale basata sui “Sonetti” di Shakespeare interpretata dal vivo dai due attori.

Il 24 febbraio, alle ore 21, significativo appuntamento con la danza, frutto di un percorso intrapreso dalla coreografa e ballerina Elisa Mucchi che, sostenuta da Ferrara Off, mette in scena il terzo capitolo dello spettacolo “Poema degli atomi_quanti”. Il lavoro, nato come un solo nel 2016, sviluppatosi in un duo nel 2017, giunge ora a una dimensione più ampia coinvolgendo un gruppo di performer di differenti culture ed etnie.

Altro esempio di lavoro in evoluzione è lo spettacolo “Ci si vede ancora”, produzione di Ferrara Off, tratto dal testo “Presque Jour” di Sylvie Neeman Romascano, con Roberta Pazi, Matilde Buzzoni e Sofia Chioatto per la regia di Giulio Costa. La storia, l’incontro tra una ragazza e una donna, mette in risalto il disagio del dialogo tra adulti e adolescenti. Lo spettacolo, che in ogni replica prevede una modalità differente di incontro tra le attrici sul palcoscenico, andrà in scena a Ferrara Off sabato 3 marzo alle ore 21.
Venerdì 9 e sabato 10 marzo, alle ore 21, doppio appuntamento con la musica e la poesia. Due eventi strettamente collegati tra loro in due luoghi della città che consentono un rapporto di vicinanza col pubblico: il Jazz Club Ferrara e Ferrara Off.
“Il salotto di Clara” e “Il salotto di Robert” – Clara e Robert Schumann – restituiscono allo spettatore l’atmosfera dei salotti romantici dove la musica e la letteratura si incontravano in un ambiente familiare. La selezione musicale, curata dal progetto LAUTER, sarà eseguita dalla pianista Elisabeth Brauß e dal violinista ferrarese Nicola Bruzzo, mentre la selezione dei testi è curata da Monica Pavani. Per la serata del 10 marzo, grazie al partner tecnico, ppIANISSIMO, la sala teatrale di Ferrara Off si trasformerà nel perfetto luogo per ospitare la musica da camera.

Ultimo appuntamento teatrale, sabato 17 marzo alle ore 21, con Roberto Anglisani e il suo “Giovanni Livigno”, ispirato al romanzo “Il gabbiano Jonathan Livingston”. Il celebre narratore terrà, nello stesso weekend, un workshop di narrazione dedicato all’arte del racconto.
Oltre a questo workshop, durante la stagione invernale, Ferrara Off propone altri due approfondimenti formativi: “Lo sguardo dell’altro”, sabato e domenica 24 e 25 febbraio, dedicato al ritratto fotografico in relazione col teatro, tenuto da Rachele Cassetta; sabato 14 aprile “Feldenkrais workshop. La forza del centro” tenuto da Lisa Haardt Spaeth.

Ad aprire ufficialmente e a chiudere la stagione invernale (21 gennaio – 18 marzo) è la rassegna cinematografica “Mondovisioni – I documentari di Internazionale” che, dopo l’esperienza dello scorso anno, torna a Ferrara Off riproponendo tutti e otto i documentari proiettati lo scorso ottobre per il Festival di Internazionale.
La rassegna, che occuperà tutte le domeniche della stagione alle ore 18, ad eccezione dell’11 febbraio, è iniziata domenica 21 gennaio con il film “An insignificant man” e proseguirà con “Boiling point” domenica 28 gennaio, “Stranger in Paradise” il 4 febbraio, “Brexitannia” il 18 febbraio, “The workers cup” domenica 25 febbraio, “Jaha’s promise” il 4 marzo, “Free lunch society” l’11 marzo e si concluderà domenica 18 marzo con “Entre os homens de bem”.
La programmazione dei film, che trattano temi di attualità e di informazione, è un progetto della rete di associazioni formata da: Agire Sociale, Gruppo giovani di Amnesty International Ferrara, Cgil, Cittadini del mondo, Emmaus, Ferrara Off, Ibo, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia Santa Francesca Romana, Pax Christi, Segnidipace, sostenuta dal contributo del Comune di Ferrara.

 

 

Pagina ufficiale Teatro FerraraOFF http://www.ferraraoff.it/

 

 

 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

FERRARA FIERE – Sabato 27 e domenica 28 gennaio negli spazi di via della Fiera in mostra un quarto di secolo di motori e storia

Appuntamento alla 25.a edizione di ‘Auto e Moto del Passato -Salone d’Inverno’

24-01-2018

Si è svolta in mattinata (mercoledì 24 gennaio) nella residenza municipalela conferenza stampa di presentazione dell’evento “Auto e Moto del Passato 2018 – Salone d’inverno“, storica manifestazione del motorismo d’epoca in programma al Quartiere fieristico di Ferrara sabato 27 e domenica 28 gennaio.

Per illustrare l’iniziativa erano presenti il sindaco Tiziano Tagliani, il presidente e AD di Ferrara Fiere e Congressi Filippo Parisini, il presidente e AD di “Marcello Eventi srl” organizzatori della manifestazione Marcello Trevisan, il project manager dell’evento Mario Pellegrini, il responsabile della comunicazione dell’evento e storico capo redattore di Auto Sprint e Moto Sprint Arturo Rizzoli.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

La storica manifestazione approderà il prossimo fine settimana (27 e 28 gennaio) nell’ormai classica location del quartiere fieristico di Ferrara ad aprire il calendario eventi di Ferrara Fiere 2018.

“Un pezzo di Italia che tanto piace all’estero – è l’apertura del padrone di casa Filippo Parisini, presidente e AD di Ferrara Fiere e Congressi – un cardine nel mondo dei motori e per tutti gli appassionati, la tappa estense di ‘Auto e Moto’ ambisce anche quest’anno a confermare nel panorama fieristico la propria leadership anche in questa edizione, proponendo un programma vincente, con tante novità, come la maggiore presenza di auto in vendita, grazie all’arrivo di affermati operatori specializzati.
Nei 15.000 metri quadri di Fiera ci saranno 400 aree espositive per ripetere ed aumentare le già numerosissime presenze delle passate edizioni, l’invito è assolutamente quello a non mancare”.

Il primo cittadino Tiziano Tagliani apre così il proprio intervento:

“E’ un piacere in qualità di sindaco dare il benvenuto in città ad un evento che racchiude tante passioni, assecondando i gusti di mondi di osservatori e anche di visitatori specializzati. ‘Auto e Moto del Passato’ mette sempre insieme un pezzo di storia e di economia e di territorio.
Ed è bello che ciò avvenga in un quartiere fieristico che da mesi sta riqualificando i propri spazi, per essere ancora più competitivo e accogliente. Penso si possa tranquillamente affermare che in questo segmento di mercato non siamo da meno di due realtà da sempre leader nel settore come Modena e Bologna”.

“Oltre al fronte commerciale , – spiega Mario Pellegrini, organizzatore della manifestazione – cerchiamo sempre di curare con attenzione la parte storica e culturale. Ci collochiamo in una città di arte e cultura, ‘Auto e Moto’ del passato intende fare quindi cultura motoristica. Siamo partiti l’anno scorso con la mostra interamente dedicata ai motori giapponesi e quest’anno proseguiremo con l’Off Road, per far comprendere ai visitatori l’origine del fenomeno SUV e Enduro nel mercato delle auto e delle moto, proprio in occasione dei 40 anni della Parigi Dakar”.

“L’allestimento della mostra tematica, – spiega Arturo Rizzoli, storico giornalista del settore e coordinatore della comunicazione dell’evento – è stata pensata per essere agevole e di facile godimento per tutti i visitatori, non solo per gli appassionati. Abbiamo cercato l’osmosi con le altre componenti dell’allestimento fieristico, per consentire al pubblico di imbattersi nella parte tematica che sarà continua e costante nei padiglioni, insieme agli altri allestimenti.
‘Auto e Moto’ cerca da sempre di creare mercato per chi vuole vendere e comprare, ma anche creare curiosità e consapevolezza nel pubblico visitatore”.

Info utili:

Orari di apertura della fiera
Sabato 27 dalle 9.00 alle 18.00
Domenica 28 dalle 9.00 alle 17.70

Prevendita biglietti alle casse della Fiera dalle 7.30

Prezzo biglietti: 12,00 euro intero; 10,00 ridotto

Da segnalare infine la “carta fedeltà”, che permette l’acquisto dei biglietti di Auto e moto del passato a prezzi scontati e di essere sempre informati dalla newsletter, richiedibile anche nelle giornate di fiera, durante la prevendita a partire dalle 7.30.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 25 gennaio alle 17 nella sala di lettura di viale Krasnodar

“Storie da ridere e sognare” per bambini dai 3 ai 7 anni

24-01-2018

Giovedì 25 gennaio 2018 alle 17.15 alla Biblioteca G. Rodari, in viale Krasnodar 102 a Ferrara, si terrà l’incontro dedicato a “Belle Storie da ridere e sognare”: attività di promozione della lettura per bambini dai 3 ai 7 anni.
In questo ormai consolidato appuntamento con le “Belle Storie” del giovedì pomeriggio saranno Anna Venturoli e Irene Catani a leggereo “Shh! Abbiamo un piano” di Chris Haughton (Lapis, 2014), “Dalla testa ai piedi” di Eric Carle (La margherita, 2009), “Voglio il mio cappello!” di Jon Klasse (ZOOlibri, 2012).
La partecipazione è gratuita e non servono prenotazioni.

Per info: biblioteca Rodari, viale Krasnodar 102, Ferrara, tel. 0532 904220, email bibl.rodari@comune.fe.it

 

 

 

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 25 gennaio alle 17 conferenza in via Scienze

Olimpia Morata: gli anni della formazione umanistica raccontati da Antonella Cagnolati e Sandra Rossetti

24-01-2018

E’ incentrata sugli anni della formazione culturale di Olimpia Morata la prima delle tre conferenze, giovedì 25 gennaio 2018 alle 17nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara) che Antonella Cagnolati e Sandra Rossettidedicheranno alla celebre umanista ferrarese del ‘500. Il ciclo di incontri, che ha per titolo ‘Genius in abiti femminili: Olimpia Fulvia Morata’, è promosso dal Servizio Biblioteche e archivi del Comune, dall’Associazione Olimpia Morata di Ferrara e dall’Associazione Amici della biblioteca Ariostea, e proseguirà con le conferenze in programma il 22 febbraio 2018 alle 17, con il titolo ‘Esilio religionis causa: Olimpia in Germania’, e il 22 marzo 2018 sempre alle 17 alla biblioteca di via Scienze, con il titolo ‘La creazione del mito’. (v. locandina in allegato a fondo pagina)

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Ciclo di conferenze sulle biografie di donne ferraresi
Il ciclo di conferenze che verrà proposto annualmente ha l’esplicito scopo di illuminare alcune figure nate e/o vissute a Ferrara che si sono distinte nell’ambito della cultura, lasciando cospicue tracce di sé nell’epoca in cui vissero, per essere tuttavia in seguito dimenticate e talvolta obliate completamente. Per il 2018 si è scelto di dedicare tre conferenze alla figura di Olimpia Fulvia Morata, prodigio di erudizione, le cui vicende giovanili si dipanarono nella Ferrara rinascimentale.
Ella nacque nel 1526 a Ferrara, fu allevata ed educata dal padre Fulvio Pellegrino Morato all’amore per la cultura classica. Avendo creato una piccola “accademia femminile” presso la corte ferrarese, Renata di Francia aveva chiamato a vivere nel castello alcune giovinette che avrebbero formato un ideale gruppo di scolare per condividere gli insegnamenti con la figlia Anna, la quale avrebbe così trovato in loro compagne di studio e di giochi, ma anche esempi da emulare. Fra queste giunse anche Olimpia nel 1540, anno che possiamo indicare verosimilmente come data del suo ingresso a corte. Dunque Olimpia si trovò a vivere in un ambiente colto: grazie alla fornita biblioteca di corte e ai libri che Renata aveva acquistato espressamente per le compagne di studio della figlia Anna, anche Olimpia ebbe facoltà di dedicarsi all’approfondimento delle opere classiche: nei suoi scritti si può sempre sentire l’eco di un profondo conoscimento, non solo formale o retorico bensì culturalmente meditato, della classicità greca e latina, con frequenti riferimenti e citazioni che ben esprimono richiami a momenti personali di vita e di riflessioni filosofiche. L’anno 1548 può davvero dirsi annus horribilis per il destino della giovane Olimpia: il padre muore e la condizione della sua famiglia diventa oltremodo precaria. La sorte le avrebbe riservato ancora pochi anni di vita, donandole brevi sprazzi di serenità grazie all’amore del marito, il tedesco Andreas Grundler, e molte sofferenze fino alla precoce morte avvenuta a soli 29 anni nel 1555 ad Heidelberg.
La prima conferenza intende analizzare gli anni giovanili di Olimpia: la famiglia, il decisivo ruolo svolto dal padre nella formazione della giovane, nonché l’atmosfera dotta dell’ambiente ferrarese che gravitava intorno a Renata di Francia, in cui la giovinetta ebbe modo di interiorizzare una vasta e profonda cultura classica sotto la guida di maestri oltremodo eruditi quali Kilian Sinapius.

 

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

MUSEO STORIA NATURALE – Il 27 e 28 gennaio alle 15,30 attività didattiche per bambini e ragazzi

Apprendisti scienziati alle prese con la ‘Natura geometrica’

24-01-2018

Due pomeriggi riservati ai giovani ‘Apprendisti scienziati’, per scoprire che la natura parla anche con i numeri. L’appuntamento è per sabato 27 gennaio, alle 15.30, per i bambini dai 5 ai 7 anni e domenica 28, sempre alle 15.30, per i ragazzi dagli 8 ai 12 anni, che potranno partecipare ai laboratori organizzati dal Museo civico di Storia Naturale di Ferrara (via de Pisis 24) sul tema ‘ Natura geometrica’.
I laboratori rientrano nel calendario di attività didattiche ‘Apprendisti scienziati inverno 2018’, organizzate dal Museo civico di Storia Naturale in collaborazione con l’Associazione Didò, che conduce le attività. Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo al numero 0532 203381 (lunedì, mercoledì, venerdì – dalle 9 alle 12.30) o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com. Potranno partecipare 20 persone per pomeriggio al costo previsto di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto. E’ necessaria la presenza di un adulto accompagnatore pagante.
Ulteriori informazioni alla pagina: http://storianaturale.comune.fe.it

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Natura geometrica
Sabato 27 gennaio, ore 15.30,
 per bambini dai 5 ai 7 anni
Domenica 28 gennaio, ore 15.30, 
per bambini dagli 8 ai 12 anni
Se numeri e geometria sono per te cose strane, vieni a riconciliarti con loro e a scoprire i misteri della simmetria e delle spirali: scoprirai che la natura parla anche con i numeri! Sabato giocheremo con le simmetrie e i quadretti, mentre domenica faremo conoscenza con gli specialissimi numeri di Fibonacci, giocheremo con i “suoi” conigli e scopriremo quali legami ci sono fra pigne, rettangoli, margherite, ananas e tanto altro ancora.

 

MUSEI CIVICI – Domenica 28 gennaio alle 16 attività per bambini e ragazzi

Esperimenti di ceramica graffita per piccoli artisti alla Palazzina Marfisa

24-01-2018

Un pomeriggio alla Palazzina di Marfisa d’Este alla scoperta dei segreti della ceramica graffita ferrarese. L’appuntamento è per i bambini e i ragazzi dai 5 ai 12 anni che domenica 28 gennaio 2018 alle 16 vorranno partecipare, nella sale della Palazzina di corso Giovecca 170 a Ferrara, al nuovo appuntamento con ‘Giocando si impara’, dal titolo ‘Coppe amatorie: pegno d’amore’, organizzato dai Musei civici d’Arte antica di Ferrara in collaborazione con l’associazione culturale Artena.
I partecipanti potranno scoprire la tradizione della lavorazione artistica della ceramica di epoca rinascimentale a Ferrara, con le sue varie tipologie di realizzazioni, fra cui anche le coppe amatorie, dono fra gli innamorati. In vista della festa di San Valentino, i piccoli partecipanti potranno poi decorare un piatto a tema con la tecnica dello sgraffio.
Le attività per bambini e ragazzi accompagnati da un adulto avranno una durata di un’ora e trenta minuti, con un costo di 6 euro per bambini + 2 euro per gli adulti. E’ richiesta la prenotazione all’associazione culturale Arte.Na da effettuare telefonando al n. 328 4909350 oppure scrivendo a: ferrara@associazioneartena.it (www.associazioneartena.it – FB: Arte-Na Associazione culturale).

In allegato il calendario completo degli appuntamenti di ‘Giocando s’impara’ previsti per l’inverno 2018

Raccontò il tumore con un sorriso: arriva a Bologna la mostra “In viaggio con Wondy”

Da Loto Onlus

Arriva a Bologna, dopo varie tappe in Italia, la mostra fotografica “In viaggio con Wondy” dedicata alla giornalista e scrittrice Francesca Del Rosso, morta nel dicembre 2016 per un tumore al seno: un omaggio alla “cultura della resilienza” di cui la protagonista degli scatti era una convinta sostenitrice. L’esposizione, voluta dal giornalista di Radio 24 Alessandro Milan in memoria della moglie e portata in città dall’associazione Loto Onlus, inaugura sabato 27 gennaio alle 16 presso la Sala Museale del Baraccano in via Santo Stefano, alla presenza del neo-assessore comunale Marco Lombardo. La mostra, con ingresso libero, prosegue fino a domenica 4 febbraio

Resilienza: la capacità di auto-ripararsi dopo un danno e di riorganizzare in modo positivo la propria vita. Una parola che, da sola, può spiegare chi era Francesca «Wondy» Del Rosso, giornalista e scrittrice che per sei anni ha affrontato e raccontato il tumore che l’aveva colpita. Wondy ha concluso la sua battaglia circa un anno fa: quel male l’ha uccisa, ma non è riuscito a toglierle l’ironia e il sorriso con cui, fino all’ultimo, ha raccontato le sue «chemio avventure».
È in omaggio alla sua capacità di essere resiliente che nasce la mostra fotografica «In viaggio con Wondy», a lei dedicata: dopo numerose tappe in giro per l’Italia, da Milano a Taranto, la mostra approda in Emilia-Romagna e viene inaugurata a Bologna sabato 27 gennaio alle 16 presso la Sala Museale del Baraccano in via Santo Stefano, dove a tagliare il nastro sarà il neo-assessore alle Politiche del terzo settore Marco Lombardo. La mostra prosegue fino a domenica 4 febbraio, l’ingresso è gratuito e, anzi, se ne esce più ricchi.

L’esposizione è un percorso fatto di immagini e brevi testi che ripercorrono la storia Francesca-Wondy. A partire dall’agosto 2010, quando scopre quei «due sassolini» nel seno destro. Le foto, che ritraggono lei e la sua famiglia, raccontano i viaggi «veri» fatti da quel momento in poi, e le tappe della malattia, l’avanzamento del tumore e le reazioni di Wondy. Diciassette tavole che ripercorrono la «vita da resiliente» di Francesca, partendo dalla giornata in Valsassina, in cui Francesca scoprì i due sassolini al seno, per poi lasciare spazio alle foto degli innumerevoli viaggi tra cui Minorca, Cuba, Hong Kong ma soprattutto l’ultimo in famiglia, nell’agosto 2016, in Malesia. Esplorazioni del mondo che si alternano con il faticoso viaggio nella malattia alleviato da un set fotografico improvvisato nel momento della rasatura dei capelli, vivaci parrucche rivelatesi occasione di gioco in famiglia, una festa a tema per i suoi quarant’anni. Istantanee che conducono in un viaggio emozionale intriso della resilienza della giornalista milanese, che traspare pure nei pensieri accanto agli scatti.

Intervengono all’inaugurazione la scrittrice Caterina Guttadauro La Brasca, la psicologa Margherita Galli, Roberta Marescalchi, Miria Bastoni e Marina Testoni.

La mostra è il primo atto dell’associazione “Wondy sono io”, fondata da Alessandro Milan, il marito di Francesca, con Francesca Ravelli e la collega giornalista Alessandra Tedesco. Un gruppo creato per promuovere la cultura della resilienza. Quella che serve per affrontare la malattia, ma anche la mafia e le guerre, o gli eventi personali come la perdita del lavoro o le separazioni. “Questa mostra è la massima espressione della resilienza di Francesca. Dalle foto dei nostri viaggi, fatti da quando Francesca si è ammalata fino alla sua morte, emergono la sua forza e la sua positività, che riesce ad andare oltre al dramma vissuto” commenta Alessandro Milan, che è anche presidente dell’Associazione: “Per questo credo che, al di là della tragedia, i messaggi che escono sono di positività e di ottimismo. Perché anche nelle difficoltà si può vivere la vita appieno, fino all’ultimo”.

Condivide questo pensiero Sandra Balboni, presidente di Loto Onlus, associazione bolognese che opera contro il tumore ovarico e che ha portato la mostra in città: “E’ necessario cambiare il punto di vista sui tumori femminili e sulla malattia in generale. Di cancro si vive, il cancro è un percorso che chiede di trovare dentro di sé ragioni profonde, percorrere cammini a tratti difficili ma che, davvero, possono essere pieni di vita. Per questo abbiamo fortemente voluto che questa mostra arrivasse a Bologna: è un invito a tutti alla resilienza e al cambiamento”.

Informazioni:
La mostra, a ingrasso gratuito, viene inaugurata sabato 27 gennaio, alle ore 16, dal neo assessore alle politiche del terzo settore Marco Lombardo e rimane esposta fino a domenica 4 febbraio presso la Sala Museale del Baraccano in via Santo Stefano.
Vi si può accedere nei seguenti orari: 27 gennaio dalle 16 alle 19, 28 gennaio dalle 10 alle 19, 29-30-31 gennaio dalle 14 alle 18, 3 febbraio dalle 10 alle 24 (apertura serale in occasione della Art City Whgite Night 2018), 4 febbraio dalle 10 alle 19.

L’Associazione Wondy Sono Io è nata per realizzare una serie di attività sulla scia del movimento che Francesca Del Rosso aveva creato dopo la pubblicazione del libro “Wondy – ovvero come diventare supereroi per guarire dal cancro”. Francesca ha lasciato una grande eredità intellettuale e umana, ha insegnato a donne e uomini come nella vita le difficoltà di varia natura possano e debbano essere affrontate, possibilmente con il sorriso. L’Associazione organizza iniziative concrete come la realizzazione del Premio Wondy per la letteratura resiliente e più in generale eventi che puntino alla diffusione della lettura come strumento per approfondire tematiche sociali, perché i libri (grande passione di Francesca) sono fondamentali per comprendere la realtà ed esplorare punti di vista inconsueti.

Loto è un’associazione no profit basata sul volontariato che opera contro il tumore ovarico. Uno degli obiettivi di Loto Onlus è quello di divulgare informazioni e rendere consapevoli le donne su una patologia come il carcinoma dell’ovaio, uno tra i tumori femminili a prognosi più severa e che colpisce ogni anno quasi 5.000 donne in Italia e 250.000 donne nel mondo.
Nasce nel 2013 grazie all’iniziativa di un gruppo di pazienti ed amici certi di dover attivare un percorso “pionieristico” per affrontare una patologia di cui non sono note le cause e per la quale non sono ancora disponibili strumenti validi per la diagnosi precoce.
L’associazione è composta da un Consiglio Direttivo ed un Comitato Tecnico-Scientifico, i quali si affiancano per contribuire, ciascuno per la propria area di competenza, alla diffusione dell’informazione , al supporto alle donne colpite da carcinoma ovarico e al sostegno della ricerca scientifica. Eventi dedicati, workshop, convegni, il sito internet e le newsletter sono i principali strumenti attraverso i quali si realizza l’attività informativa, di supporto e di sensibilizzazione.
Il Comitato Tecnico-Scientifico oltre a organizzare incontri scientifici e di divulgazione, seleziona e propone i progetti di ricerca da sostenere.

Dove Osano le Aquile

Da Paolo Giardini

Una vista eccellente che consente di individuare le prede nell’oscurità fa della civetta un efficiente rapace notturno, agevolato dal piumaggio mimetico che gli permette di tener d’occhio l’ambiente senza essere visto. Da qui il nome di “auto-civetta” dato ad anonimi veicoli della polizia condotti da agenti in borghese, indistinguibili dalle altre auto, a caccia di infrazioni in corso.
Per scovare e punire chi conferisce i rifiuti nelle isole ecologiche stradali senza aprire le calotte heriane (irritando Hera e trasformando le isole in discariche a cielo aperto), a Palazzo hanno annunciato l’impiego di un’auto-civetta della Municipale dotata di telecamera, appostata nei pressi dell’isola ecologica di volta in volta da tenere sotto controllo. Per qualche ora la telecamera riprenderà quanto succede, poi saranno i vigili urbani a interrogarne la memoria per identificare gli eventuali comportamenti irregolari.
Quella telecamera interna ad un’auto parcheggiata dovrà essere molto ben nascosta per non declassare la qualità attribuita all’auto da “civetta” ad “allocco”. Si vedrà se riusciranno a travestire la web cam da specchietto laterale o tergicristalli, il minimo da farsi per passare inosservati se nei pressi ci sono anche installati dei regolamentare cartelli di avviso di tele-controlli… Proprio così, pare che l’osservanza alle leggi-feticcio questa volta agevoli i partigiani antistupidità heriane, avvisandoli della zona a rischio con cartelli di pericolo.
Con il carnevale in arrivo la vendita di costumi di Zorro potrebbe avere un gran successo fra i conferitori fuorilegge. Una sequela di Zorro mascherati che vanno a depositare i loro sacchi di pattume sopra alla stessa auto-allocco individuata sarebbe abbastanza congruente con le pensate dei polli che si ritengono aquile.

Europa a due velocità. Postpolitica dell’Unione europea l’ultimo lavoro di Alessandro Somma da Feltrinelli

Venerdì 26 gennaio alle ore 17.30 presso la Libreria Feltrinelli di Ferrara si terrà la presentazione del volume “Europa a due velocità. Postpolitica dell’Unione europea”, (Imprimatur di Reggio Emilia), ultimo lavoro di Alessandro Somma, giornalista e docente Unife. Ne parleranno con l’autore Carlo Clericetti, giornalista economico collaboratore di Repubblica e Paolo Pini, docente di Economia politica presso l’Università di Ferrara.
Nell’anno in cui ha compiuto sessant’anni, l’Europa viene diffusamente avvertita come un catalizzatore di povertà, disoccupazione e razzismo, tanto che la sua sopravvivenza non è più un dato scontato. Ovunque si discute apertamente di abbandonarla, mentre per la prima volta un Paese ha formalmente avviato le procedure per farlo. È in questo clima che ha preso corpo il dibattito sull’Europa a due velocità, formula ambigua perché induce a ritenere che Bruxelles intenda mostrarsi paziente e comprensiva nei confronti di chi resiste al consolidamento dell’Unione economica e monetaria. Non è così: si concedono ai Paesi riluttanti tempi dilatati, ma non anche il potere di mettere in discussione la direzione di marcia. Accade ora, mentre si tenta di porre rimedio alla crisi aperta dalla Brexit, così come in tutte le crisi precedenti, in particolare quelle legate al varo della moneta unica, all’allargamento a est, e al fallimento del progetto di costituzione europea. L’Europa a due velocità non è dunque una formula nuova, esattamente come gli effetti che produce l’integrazione differenziata: la riduzione della sovranità popolare a mero feticcio, la sterilizzazione del conflitto sociale, e in ultima analisi la spoliticizzazione del mercato.
Su questi e molti altri aspetti si concentra il lavoro di Alessandro Somma che viene presentato nell’ambito delle iniziative del Circolo letterario Bruno Dussot.

Alan Fabbri (Lega Nord): “Scarpe ai diabetici: la regione risponda sulle forniture mancanti”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Cardiopatica, con piede diabetico, problemi di deambulazione e costretta d acquistare da sola le scarpe su misura per un costo di 400 euro. La vicenda, raccontata oggi sulla stampa locale, non poteva lasciarci indifferenti: abbiamo presentato un’interrogazione regionale per capire in base a che cosa e per quale motivo all’anziana in questione, non risultano fornite le calzature di cui ha bisogno e, considerato che il problema potrebbe riguardare molti altri pazienti con patologie diabetiche, chiediamo all’ente, referente per il settore sanitario, in che modo intenda attivarsi per risolvere il problema”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna ha depositato l’interrogazione in mattinata relativa al caso, riportato dalla stampa di una anziana affetta da diabete a cui manca la fornitura di scarpe fino a qualche tempo fa garantita dall’Asl locale.
“Si tratta con ogni probabilità dell’ennesimo risultato dei tagli indiscriminati operati dal governo sul settore sanitario che si ripercuotono sui budget delle Regioni e delle Asl”, continua Fabbri “e che, inevitabilmente, in ultima battuta, pesano sulle spalle dei cittadini, contribuenti” i quali “versano le tasse ma poi, da pazienti, anche gravi, si vedono negare o comunque ridurre l’accesso a diritti fondamentali, come ad esempio la fornitura di scarpe per il piede diabetico”.
Il tema dei diabetici è di grande attualità “a quanto risulta non si tratta dell’unica restrizione in corso per questi pazienti”, prosegue Fabbri “per i quali la qualità di vita è già quotidianamente messa in discussione da una malattia invalidante e che necessitano di un supporto costante e regolare da parte della sanità pubblica”.
Chiediamo dunque di sapere “se e quali iniziative intenda intraprendere l’ente Regione per eliminare questo onere economico che, a quanto pare, è tornato a carico delle persone colpite da disabilità”.

Ascom Confcommercio e le iniziative legate al Cento Carnevale d’Europa – si parte con “A Carnevale ogni menù vale”

Il Cento Carnevale d’Europa 2018, edizione che ha lo slogan “Il Carnevale sei Tu” – organizzato dalla consolidata organizzazione Manservisi Eventi di Ivano e Riccardo – conta sulla consueta collaborazione con Ascom Confcommercio.

“Il Carnevale a Cento è una concreta occasione commerciale e turistica oltre che di valorizzazione di una nostra plurisecolare tradizione popolare: il commercio di vicinato è un motore insostituibile di questa promozione – considera Marco Amelio, il presidente di Ascom Confcommercio Cento e prosegue – supportiamo la kermesse che vanta nei suoi grandiosi cinque carri allegorici in cartapesta i suoi elementi di eccellenza indiscussa, oltre che un invidiato ed invidiabile contorno di innumerevoli e simpatici appuntamenti collaterali e di grande impatto mediatico”.
“Il Cento Carnevale d’Europa ha una sua valenza indiscutibile e nazionale ed è a tutti gli effetti – conferma Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio – uno degli eventi più rappresentativi e coinvolgenti, un ambasciatore del nostro territorio”.

Tre le iniziative che Confcommercio ed il consorzio CentoinCentro metteranno in campo per supportare adeguatamente la spettacolare manifestazione che si svilupperà nelle cinque domeniche di sfilate dal 28 gennaio al 25 febbraio 2018.

Si parte già da domenica prossima (28/01) con “A Carnevale ogni menù vale” che coinvolge il mondo della ristorazione dell’intero territorio comunale centese proponendo a prezzi convenzionati menù specifici. Dieci le attività coinvolte: Antica Osteria da Cencio, Pizzeria Ciro, Pizzeria il Baiocco, Ristorante Cavalieri Ducati, Ristorante il Dragone, Ristorante Hotel Castello, Ristorante Hotel Europa, Ristorante Pizzeria La Pergola, Ristorante Palladio, Ristorante Pizzeria Samantha.
I menù saranno consultabili e scaricabili su la pagina Facebook di Ascom Ferrara e sul sito istituzionale www.ascomfe.it.

Tra le iniziative targate Ascom ricordiamo “Che Carnevale in Vetrina…i bambini ci guardano”: una gara di vetrine a tema carnevalesco che coinvolgerà circa una cinquantina di attività commerciali del centro storico centese in appassionante sfida (dal 4 al 18 febbraio ) di fantasiosa creatività e la speranza è che propria la cartapesta, già regina della nostra tradizione nei Carri, diventi l’assoluta protagonista delle allestimenti nei negozi. A fare da giuria popolare i bambini della scuola primaria degli Istituti comprensivi “Guercino” e “Pascoli” del capoluogo. Le premiazioni finali per le tre migliori realizzazioni è prevista nella domenica conclusiva (il 25/02) sul palco in piazza del Guercino.

In terzo luogo non poteva mancare il tradizionale Sbaracco di Carnevale (sabato 24 febbraio per l’intera giornata) a pochi giorni dalla fine dei Saldi invernali: un’opportunità da cerchiare sul calendario per cogliere al volo le opportunità (già coinvolti circa cinquanta negozi) per abbigliamento, accessori e calzature unendo le coinvolgenti atmosfere del carnevale allo shopping con sconti particolarmente significativi.

Gli eventi targati Ascom e consorzio CentoinCentro sono realizzati con il supporto del Comune di Cento, di Manservisi Eventi, dell’Ente Territorio, della Pro Loco e di CariCento.

Venerdì 26 gennaio Anat Cohen & Marcello Gonçalves al Jazz Club di Ferrara

Venerdì 26 gennaio, ore 21.30
Anat Cohen & Marcello Gonçalves
Anat Cohen, clarinetto;
Marcello Gonçalves, chitarra

Con Anat Cohen e Marcello Gonçalves, di scena venerdì 26 gennaio al Torrione, la musica del grande compositore carioca Moacir Santos vive una seconda giovinezza. Il duo formato dalla clarinettista israeliana e dal chitarrista brasiliano propone Outra Coisa, progetto nominato ai Grammy Awards come Best Latin Jazz Album.

Venerdì 26 gennaio (inizio ore 21.30) è il magico incontro tra il clarinetto di Anat Cohen e la chitarra 7 corde di Marcello Gonçalves ad inaugurare il primo main concert dell’anno al Jazz Club Ferrara.
La Cohen ha conquistato i cuori degli appassionati di tutto il mondo con il suo virtuosismo, il suo delizioso lirismo e la sua coinvolgente e gioiosa presenza scenica. Un’artista che si è misurata nei più svariati linguaggi – dal jazz alla musica ebraica, da quella africana al latin – per trovare una perfetta collocazione negli choro, nei valsa e nei samba prodotti dallo strumento di Gonçalves, uno dei massimi chitarristi carioca di oggi.
Con il progetto Outra Coisa, candidato ai Grammy Awards come Best Latin Jazz Album, il duo pone sotto una nuova luce la musica di Moacir Santos, uno dei compositori brasiliani più innovativi ed influenti. I timbri del clarinetto e della chitarra 7 corde si uniscono per dare leggerezza, eleganza, allegria, piacere e libertà alla sua musica. Il risultato suona curiosamente familiare per un parallelismo quasi immediato con Getz/Gilberto, pur restando estremamente fedele all’opera di Santos in termini di precisione nella scrittura e di libertà che la musica stessa suggerisce.
Nata a Tel Aviv, Israele, Anat Cohen inizia a suonare il clarinetto all’età di docidi anni ed il sassofono tenore all’età di sedici. Diplomatasi al Jaffa Music Conservatory prosegue gli studi presso il prestigioso Berklee College of Music di Boston, dove ha la possibilità di espandere i suoi orizzonti musicali assorbendo sempre differenti stili, peculiarità quest’ultima che diviene il suo punto fermo.
Risale al 1999 il suo traferimento a New York dove, nelle pause di studio, aveva già posto le basi per future collaborazioni con artisti come Omer Avital, Duduka Da Fonseca, Eli Degibri, Aaron Goldeberg e molti altri. Insieme ai fratelli Yuval e Avishai completa altresì i 3 Cohens. È produttrice esecutiva di Anzic Records, etichetta discografica fondata nel 2005.
La cena alla carta anticipa il concerto. È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. Info su www.jazzclubferrara.com
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di Jazzit Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara).

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Sipariostellato: la nuova stagione del teatro Barattoni al via con Gianluca Impastato

Da Massimiliano Venturi

Venerdì 26 gennaio alle ore 21 è in programma l’evento di apertura di SipariOstellato, la nuova stagione del Teatro Barattoni realizzata con la direzione artistica di Massimiliano Venturi ed in collaborazione con l’Associazione Il Ragno d’Oro. La programmazione è organizzata in rete
con la stagione teatrale del Comune di Comacchio, diretta da Venturi sin dal 2013, e propone al pubblico un cartellone che affianca nomi di spicco del panorama teatrale nazionale ad eccellenze della produzione artistica locale, alternando settimanalmente gli eventi nei due teatri,
secondo date e spettacoli sempre diversi.
L’apertura ad Ostellato è affidata ad un personaggio d’eccezione: direttamente da Colorado Cafè, arriva una delle colonne portanti della trasmissione ideata da Diego Abatantuono. Sul palco del Barattoni salirà infatti Gianluca Impastato, per presentare un recital carico di
quell’ironia e quel talento comico che da anni lo portano con successo a varcare la cornice del piccolo schermo, presentando al pubblico dei teatri show esilaranti in cui si succedono i personaggi che lo hanno reso noto in tutto lo stivale. In particolare gli spettatori potranno
ammirare dal vivo gli sketch di Chicco d’Oliva e Mariello Prapapappo. Il primo di essi è un improbabile sommelier che trae ispirazione dalle rubriche enogastronomiche dei vari tg nazionali. Mariello Prapapappo è invece un personaggio ispirato ai programmi televisivi che ambiscono
attraverso sensazionali scoperte, a svelare misteri irrisolvibili. Uno spettacolo dal ritmo travolgente e dalla comicità fulminante, che sta riscuotendo grande successo nei teatri di tutta Italia anche tra gli spettatori più giovani.
Il costi del biglietto è di 10 €, under 18 8 €. E’ ancora possibile sottoscrivere l’abbonamento alla stagione completa di 6 spettacoli (interi 50 € ridotti 48 €) ed il carnet 3 ingressi a scelta libera (25 €). La prevendita per tutti gli appuntamenti in cartellone prosegue fino
a fine stagione ogni mercoledì in Teatro, dalle ore 16 alle ore 19 (disponibile anche il martedì ore 15-18 in Biblioteca a Comacchio), ed on line sul sito www.sipariostellato.it. Aggiornamenti in tempo reale sulle pagine Facebook ‘Comacchio a Teatro’ e ‘Sipariostellato’.
Biglietteria aperta nei giorni di spettacolo a partire dalle ore 20:00.
La programmazione proseguirà domenica 4 febbraio a Comacchio con lo spettacolo Vecchia sarai tu! della poliedrica Antonella Questa, mentre venerdì 9 febbraio sarà di scena il divertentissimo Volevo solo fare Amleto, spettacolo a cura di Proscenio Teatro e coprodotto dal Teatro
Stabile delle Marche, in scena ad Ostellato in esclusiva stagionale per la Provincia di Ferrara. Infoline al 349 0807587.

Info:
www.comacchioateatro.it
www.sipariostellato.it
www.burattini.info

Cento. La presidente dell’Area Alto Ferrarese, Raffaella Toselli, chiede di riaprire il Bando del Comune scaduto il 20 dicembre

Rimborso della Tari, per Cna bisogna estendere il contributo anche alle imprese artigianali del centro storico.

E’ ormai scaduto dal 20 dicembre il Bando, indetto dall’Amministrazione comunale di Cento, per la concessione di contributi a rimborso della quota pagamento della Tari (tassa rifiuti) anno 2017, riferita esclusivamente ad alcune categorie commerciali (ristoranti, salumerie e rivendite generi alimentari, macellerie, supermercati, ecc.) del centro storico di Cento. Ora, la Cna della sede di Cento – S. Agostino chiede formalmente al Comune di Cento di riaprire il Bando, per contribuire al rimborso della quota Tari ad un’area di imprese più ampia, comprendente anche le attività artigianali del centro.

“Riteniamo indispensabile – dichiara la presidente dell’Area Cna dell’Alto Ferrarese Raffaella Toselli – sostenere e valorizzare tutte quelle imprese che rendono attrattivo e vitale il centro storico di Cento, quindi sia le attività commerciali che artigianali. Ciò, anche attraverso il parziale alleggerimento di un onere fiscale (nel bando appena chiuso si trattava dell’ultima rata quadrimestrale 2017) che, sommato ai tanti altri che gravano sulle piccole imprese, rischiano di allontanarle dal nostro centro storico, se non addirittura di provocarne la cessazione”.

“Al momento della stesura del Bando scaduto a dicembre – ricorda poi la presidente – come Cna avevamo formulato alcuni rilievi critici, perché profondamente convinti debba essere riservata pari dignità e valore alle imprese che operano nel centro storico, tutte egualmente meritevoli di massimo sostegno pubblico, in quanto strategiche per ogni politica di sviluppo della nostra città, non solo attraverso questa, ma anche altre diverse iniziative ad hoc. In questo senso, Cna è a completa disposizione per un confronto costruttivo con l’Amministrazione comunale, forte della propria conoscenza dei fabbisogni e della realtà delle imprese locali”.

Commercio su aree pubbliche. La Regione Emilia-Romagna: validi e corretti i bandi dei Comuni. “Assieme alle altre Regioni chiediamo la salvaguardia dei procedimenti per la riassegnazione dei posti degli ambulanti”

La Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome chiede al Mise chiarimenti sugli emendamenti in attuazione della Bolkestein inseriti nella legge di Bilancio nel rispetto delle procedure terminate o in corso

Bologna – Rispetto delle procedure già svolte o in corso di svolgimento alla data di approvazione della legge di Bilancio 2018 (n. 205/2017) per il settore del commercio sulle aree pubbliche e, in particolare, sulle modalità di riassegnazione dei posti degli ambulanti.

Lo chiede la Regione Emilia-Romagna, insieme alle altre Regioni italiane, che si sono espresse nell’ultima seduta della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Le Regioni chiedono un intervento del Ministero dello Sviluppo economico che chiarisca in modo definitivo la situazione, partendo dal presupposto che vadano comunque salvaguardati i procedimenti già svolti.

Le perplessità della Regioni nascono dai due emendamenti inseriti nella legge di bilancio che intervengono nell’attuazione della direttiva Bolkestein (d.lgs. 59/2010, di recepimento della direttiva europea), creando incertezza in un contesto complesso.

Il primo emendamento – comma 1180 dell’art. 1 – prevede la proroga al 31 dicembre 2020 delle concessioni in essere al 1^ gennaio 2018 e con scadenza anteriore a tale data. Si tratta in pratica di una proroga della proroga, poiché già il decreto legge 244/2016 (come modificato dalla legge di conversione), aveva stabilito di prorogare al 31 dicembre 2018 le concessioni in essere al 30 dicembre 2016 e aveva creato non poche difficoltà nella gestione dei bandi aperti nei territori al momento dell’entrata in vigore della norma.

Il secondo emendamento – il comma 1181 sempre dell’art. 1 – dispone che le amministrazioni interessate prevedano specifiche modalità di assegnazione per coloro che, nell’ultimo biennio, abbiano direttamente utilizzato le concessioni quale unica o prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare. In quest’ultimo caso, con intesa in sede di Conferenza Unificata, si dovrà provvedere all’integrazione dei criteri stabilendo il numero massimo di posteggi complessivamente assegnabili allo stesso soggetto giuridico, sia nella medesima area, che in aree diverse.

“La Regione Emilia-Romagna- spiega l’assessore al Commercio, Andrea Corsini- conferma la propria posizione rispetto alla validità e correttezza dei bandi emanati dai Comuni, che hanno attuato correttamente le norme vigenti. Il loro operato è un esempio virtuoso per un settore economico rilevante sia per il numero di imprese che coinvolge, sia per l’importante servizio di prossimità che garantisce anche in aree della regione dove i servizi per i cittadini sono esigui. Fare chiarezza in una materia così delicata- conclude l’assessore- è una esigenza non solo della Regione, ma anche dei Comuni, responsabili dei procedimenti di selezione e degli operatori interessati a cessioni a titolo definitivo o temporaneo dell’azienda o di un ramo di essa”.

movimento5stelle

Sportello Anticrisi M5S

Da Movimento Cinque Stelle Ferrara

Giovedì 25 gennaio 2018 dalle ore 16, presso la sede del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di
Ferrara nel Palazzo Municipale, consueto appuntamento mensile con lo Sportello Anticrisi.
I consiglieri del M5S, affiancati da professionisti esperti, riceveranno cittadini e imprenditori in difficoltà con
burocrazia, tributi, banche, cartelle di Equitalia e altro o che abbiano casi particolari da presentare di
comune interesse per la città o il territorio. Lo Sportello fornirà, inoltre, le indicazioni utili per accedere al
fondo per il microcredito per le piccole imprese e su problematiche nel campo delle disabilità.

Oh My Job 2018: incontro tra domanda e offerta di lavoro

Istituto Remo Brindisi Lido degli Estensi giovedì 15 febbraio 2018, ore 15.30

Dopo il successo crescente delle precedenti edizioni, è in arrivo anche quest’anno l’iniziativa “OH MY JOB”, workshop dedicato all’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Comacchio, in collaborazione con il Centro Informagiovani e con l’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi di Lido Estensi, l’evento, giunto alla quinta edizione, avrà luogo giovedì 15 febbraio 2018, dalle ore 15,30, nelle aule dell’Istituto di istruzione secondaria Remo Brindisi del Lido Estensi.

Durante il pomeriggio le imprese del territorio potranno incontrare e conoscere numerosi aspiranti lavoratori, con i quali – curricula alla mano – avviare brevi colloqui conoscitivi, in vista di eventuali, future assunzioni. Ad ogni azienda sarà infatti dedicata una postazione personalizzata, dalla quale poter effettuare colloqui di lavoro e prendere contatti con i candidati, giovani diplomati e laureati provenienti dal territorio provinciale.

La partecipazione è libera e gratuita, assolutamente non vincolante per le assunzioni, ma alle aziende è richiesto di confermare la propria adesione quanto prima possibile, attraverso il modulo scaricabile sul il sito del Comune di Comacchio www.comune.comacchio.fe.it (Sezione Informagiovani) e contattando il Centro Informagiovani Comunale, che gestisce la segreteria organizzativa (tel e fax. 0533 328336 – informagiovani@comune.comacchio.fe.it).

Hanno già confermato la loro partecipazione al career day realtà imprenditoriali del comparto turistico ricettivo, nonchè del comparto industriale e dei servizi in genere. Le adesioni sono tuttora aperte, con l’obiettivo di consolidare l’importante appuntamento, aprendolo a nuovi settori e ambiti lavorativi.

Presso la libreria Ibs di Ferrara Paolo Schianchi presenta il libro “Paolo Schianchi non esiste: Tempo, Immagine, Identità, Verità e Parola in Rete”

Venerdì 26 gennaio alle 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Paolo Schianchi presenta il libro “Paolo Schianchi non esiste: Tempo, Immagine, Identità, Verità e Parola in Rete”

Dario Flaccovio Editore

 

Dialoga con l’autore Cecilia Mattioli

Il libro “Paolo Schianchi non esiste” è un intreccio narrativo in cui nulla è come appare e dove ogni parte, come su internet, può essere letta con l’ordine del libro o in piena libertà, saltando da una all’al­tra, per poi tornare indietro e arrivare all’inizio. Questo non è un saggio tradizionale, ma un romanzo, in grado di trascinare il lettore in un susseguirsi di parole che diventa­no immagini, per esplorare, in modo facile e diretto, i principi della creatività sul web e dello storytelling. Si tratta infatti di un nuovo genere letterario dove i vocaboli chia­ve della comunicazione contemporanea, tempo, immagine, identità, verità e parola diventano i protagonisti di un romanzo.

Paolo Schianchi.jpgPaolo Schianchi è riconosciuto fra i principali teorici italiani del Visual Marketing. È docente di Visual communication e interaction design e Creatività e problem solving presso l’Università IUSVE – Venezia e Verona. Dal 2010 dirige i contenuti editoriali del portale internazionale Floornature.com. Si occupa di saggistica sulla cultura visiva contemporanea. I testi redatti, le curatele di mostre e gli allestimenti da lui disegnati sono pubblicati sui principali magazine, quotidiani e volumi di architettura, design e critica del progetto. Tra le sue pubblicazioni recenti: L’immagine è un oggetto. Fondamenti di visual marketing con storytelling (2013); Architecture on the Web, a critical approch to Communication (2014).

Giorno della Memoria al Meis: le leggi razziali e lo sport

Da Daniela Modonesi

Le leggi razziste del 1938 hanno privato l’Italia dell’apporto dei suo ebrei in tantissimi campi della vita pubblica, compreso lo sport. Un tema purtroppo ancora molto attuale che domani, alle 21, presso il bookshop del MEIS (Via Piangipane 81, a Ferrara), sarà al centro del dialogo tra due giornalisti: Stefano Lolli del Resto del Carlino e Adam Smulevich di Pagine Ebraiche.

Lo spunto sono i libri Presidenti (Giuntina 2017, fresco vincitore dell’ottava edizione del Premio Fiuggi-Storia, nella sezione “Biografie”), che proprio Smulevich ha dedicato alla vicenda di tre ebrei alla guida di squadre di calcio italiane, poi bollati dal fascismo come ‘indesiderati’, e l’inchiesta di Matteo Marani Dallo scudetto ad Auschwitz, vita e morte dell’allenatore Arpad Weisz (Aliberti, 2007).

Presidenti accende i riflettori su Raffaele Jaffe, che regalò a Casale un incredibile scudetto alla vigilia della Grande Guerra, Giorgio Ascarelli, fondatore del Napoli, e Renato Sacerdoti, che per primo fece assaporare ai tifosi della Roma il sogno tricolore. Tre protagonisti ‘scomodi’ del nostro calcio che, tra feroci ritorsioni postume, emarginazione e deportazione, furono vittime delle leggi razziali, fino ad essere quasi del tutto dimenticati.

Il lavoro di Marani riporta, invece, alla luce, dopo oltre settant’anni di ingiusto oblio, una leggenda del pallone: Arpad Weisz. Ungherese di origine ebraica, è stato il più giovane allenatore di sempre a vincere lo scudetto in Italia (nel 1930, con l’Inter). In seguito, alla guida del Bologna, ne conquistò altri due e riuscì a imporsi sugli inglesi del Chelsea, nel 1937. Ma le leggi razziali lo attendevano al varco: Arpad fu costretto a fuggire dall’Italia e, rifugiatosi prima in Francia e quindi in Olanda, venne catturato dalle SS e terminò i suoi giorni, con moglie e figli, nel più terribile dei lager nazisti.

Completamento lavori canale scolmatore Naviglio-Pontica: al via l’ultima fase dei lavori per la sicurezza idraulica

Da Comune di Copparo

Inizieranno lunedì 29 gennaio i lavori di completamento del canale scolmatore che collega il Canale Naviglio con la nuova cassa di espansione “Pontica” in località Ponte San Pietro a Copparo.
L’intervento rappresenta l’ultima fase del progetto di messa in sicurezza idraulica dell’area, voluto dal Comune in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, che vede la realizzazione di un sistema di laminazione delle piene verso la cassa d’espansione (ex cava Pontica) che consentirà di confluire le acque meteoriche in eccesso in caso di particolari eventi atmosferici. Si tratta di un completamento di importanza assoluta per l’amministrazione comunale, dal momento che è volto ad aumentare la sicurezza idraulica di tutto il territorio copparese.
La cava “pontica” è stata peraltro una zona di test selezionata anche dall’Unione Europea con il progetto Warbo-Life+, divenendo in questo modo un tassello rilevante nelle politiche ambientali del territorio. Per tale motivo, oltre a fungere da cassa di espansione in momenti di piena, l’area è stata studiata come progetto di ricarica della falda acquifera.
I lavori di collegamento con il canale, che saranno realizzati dal Consorzio di Bonifica, riguarderanno la realizzazione di un manufatto scolmatore (chiavica) che collegherà il Naviglio alla cassa d’espansione, permettendo la regimazione delle piene.
È prevista una occupazione temporanea dell’area propedeutica alla realizzazione del cantiere che renderà necessaria la chiusura temporanea di un tratto di Via Naviglio-Strada Comunale per Ponte San Pietro (ciclabile) fino al termine dei lavori, che dovranno concludersi, salvo contrattempi entro la fine di aprile.

Camera di Commercio: pubblicato il bando che premia la fedeltà al lavoro e al progresso economico

Govoni: ”Teniamo tanto a questa cerimonia, momento solenne di riconoscimento delle
risorse migliori e delle eccellenze della nostra comunità, ed è bello ogni volta toccare con mano quanto questo riconoscimento sia apprezzato da chi, con commozione, lo riceve”

La cerimonia di consegna sabato 7 aprile presso la sala Congressi di Ferrara Fiere

Scadranno il prossimo 20 febbraio i termini per la presentazione delle candidature alla manifestazione “Riconoscimenti alla Fedeltà al lavoro ed al progresso economico”, il tradizionale ed attesissimo appuntamento promosso dalla Camera di commercio di Ferrara dall’ormai lontano 1950. Il premio, rivolto a chi ha contribuito ad accrescere con il proprio impegno lavorativo il progresso civile, economico e sociale della provincia, sarà attribuito:
– ai lavoratori in attività dipendenti di imprese operanti nei diversi settori dell’economia provinciale da almeno 40 anni se presso più datori di lavoro o da almeno 30 anni se presso un unico datore di lavoro;
– ai lavoratori collocati a riposo (da non oltre tre anni, con riferimento al 31 dicembre dell’anno precedente all’apertura del presente bando) che abbiano svolto attività alle dipendenze di imprese operanti nei diversi settori dell’economia provinciale per almeno 40 anni se presso più datori di lavoro e per almeno 30 anni se presso un unico datore di lavoro;
– alle imprese operanti nei diversi settori dell’economia provinciale, con almeno 35 anni di ininterrotta ed effettiva attività e l’anzianità delle imprese sarà calcolata comprendendo anche i periodi di trasferimento della sede legale in altra provincia a condizione che sia attiva una sede locale in provincia di Ferrara.
– alle imprese cessate (da non oltre tre anni, con riferimento al 31 dicembre dell’anno precedente all’apertura del presente bando), con almeno 35 anni di ininterrotta ed effettiva attività.

“Teniamo tanto a questa cerimonia – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – momento solenne di riconoscimento delle risorse migliori e delle eccellenze della nostra comunità, ed è bello ogni volta toccare con mano quanto questo riconoscimento sia apprezzato da chi, con commozione, lo riceve. I numeri e le storie che racconteremo il 7 aprile prossimo – ha concluso il presidente della Camera di commercio – sono parte indispensabile della storia ferrarese, una indicazione preziosa per capire le radici e il presente delle nostre comunità, per affrontare i problemi che ne sacrificano le potenzialità e per tracciare nuove ambiziose rotte verso il futuro”.

Oltre ai riconoscimenti previsti dal bando, la Giunta camerale assegnerà premi speciali per quei lavoratori ed imprenditori che hanno ottenuto particolari risultati nella gestione e nello sviluppo dell’impresa. Possono presentare domanda di partecipazione le persone residenti e le imprese aventi sede legale o unità locale in provincia di Ferrara. Sono esclusi dall’iniziativa i dipendenti della Pubblica amministrazione.

Il bando è disponibile sul sito www.fe.camcom.it, presso le sedi della Camera di commercio (Ferrara, Largo Castello 6; Cento, via Ferrarese 28/1, Comacchio, via Agatopisto 3), delle associazioni territoriali di categoria e dei Comuni della provincia. Per ulteriori informazioni: 0532 783903/911/914, urp@fe.camcom.it).

Presentazione a Ferrara del romanzo storico : “Gli Insorgenti del Basso Po” del ferrarese Alberto Ferretti

Da Alberto Ferretti

Prima presentazione a Ferrara del romanzo storico : “Gli Insorgenti del Basso Po” del ferrarese Alberto Ferretti, tratto da una storia realmente accaduta.
Parteciperà alla presentazione anche il prefatore dell’opera, il Prof. Massimo Viglione, docente universitario, storico e saggista, uno fra i massimi esperti del fenomeno delle insorgenze, ed autore di numerosi volumi sull’argomento.
La presentazione libraria si terrà presso la prestigiosa cornice della Sala Agnelli, presso la Biblioteca Comunale Ariostea, venerdì 26 gennaio alle ore 17:00.
Durante la presentazione saranno proiettate immagini, documenti storici e filmati inerenti la storia in oggetto, tra cui un Teaser tratto dal film che un’etichetta indipendente ferrarese intende girare sui fatti narrati nel libro.
L’ingresso è libero e a tutti i partecipanti verrà consegnato un piccolo omaggio, inoltre ci sarà la presenza di alcuni figuranti in costume dell’epoca.

L’autore, alla sua terza pubblicazione, tutte di carattere storico, si cimenta questa volta con il romanzo storico. E i fatti sono ambientati proprio nella zona del ferrarese.
Si racconta delle insorgenze popolari antifrancesi che si verificarono tra il 1796 e il 1799 (passato alla storia come triennio giacobino) dal trentino alla Calabria.
Pagina di storia nazionale e locale praticamente sconosciute che vengono riportate alla luce dall’autore, il quale, attraverso studi e ricerche approfondite, riporta in vita personaggi realmente esistiti, come il Cardinale Mattei allora Arcivescovo di Ferrara, il mugnaio e capo insorgente di Cologna Valeriano Chiarati, il Generale francese Mont Richard, che compì l’eccidio di Buttifredo, frazione di San. Martino, dove l’intero paese fu raso al suolo, incendiato e passati a fil di spada tutti i 31 abitanti comprese donne e bambini (una lapide è posta a ricordarlo) e il parroco giabobino di Copparo don Caparossa, assieme ad altri personaggi di fantasia, al fine di rendere la narrazione più fluida e coinvolgente.
Il romanzo è intenso e coinvolgente e si raccontano le avventure rocambolesche degli insorgenti, come venivano chiamati coloro che insorgevano in armi contro le angherie dei soldati napoleonici, e dei giacobini locali, i quali, oltre ai concetti nati dalla rivoluzione francese, imposero lo stato di guerra, l’arruolamento obbligatorio, una sequela di tasse pesantissime che portarono alla fame le campagne e le città, e la requisizione sistematica di ogni tipo di ricchezza. Questo poiché le campagne belliche di decine di migliaia di soldati fuori sede avevano necessità di grandi somme di danaro e ingenti quantità di viveri e munizioni per essere portate avanti.
L’esercito francese ebbe così l’ordine di requisire anche le opere d’arte. Tutti sanno che la vastissima collezione di opere del Louvre, in gran parte nasce proprio dal trafugamento avvenuto in quegli anni. si spogliarono di ogni bene anche i monti di pietà, e con l’abolizione degli ordini monastici, e la relativa chiusura di tutti i monasteri e i conventi, vennero confiscati i valori e i beni artistici in essi contenuti.
Ma la rivoluzione portava con sé anche l’odio malcelato contro le monarchie storiche, contro l’ordinamento costituito, da essi denominato ancien règime, contro la religione cattolica e le usanze e le tradizioni popolari. E tutti questi motivi insieme fecero insorgere in armi contadini e artigiani insieme a commercianti, preti e nobili. Ogni ceto sociale, suo malgrado, fu costretto a difendersi e a difendere la propria terra e le proprie famiglie da quello che da tutti è considerato il più formidabile esercito di quei tempi, armandosi con quello che trovarono e dandosi alla macchia e alla guerriglia. Gli eserciti austro-russi affiancarono gli insorgenti nella guerra contro il giovane Napoleone con risultati alterni…

La questione afghana

Quell’albergo era “sotto stretta sorveglianza”, così una fonte ufficiale riferendosi all’Hotel Intercontinental di Kabul trasformato in campo di battaglia. Sembra una battuta ma non lo è. E’, invece, una delle innumerevoli facce del caos imperante da quelle parti. Sabato notte parte di quel caos si è manifestato all’interno dell’Hotel Intercontinental, dove i talebani hanno dato l’ultimo esempio della loro fatale determinazione facendosi saltare volontariamente per aria e riempiendo di raffiche stanze e corridoi. Alla fine, venuto giorno, c’è chi ha contato 22 uccisi più quattro aggressori morti (ma il numero rimane incerto).

In Occidente (è da lì che vengono gli anti-talebani) è dilagato un misto di sgomento e di stupore, quasi si fosse scoperto che il terrorismo infesta ancora i nostri incubi. Sai la novità. Nella settimana precedente l’assalto all’Hotel Intercontinental le cronache afghane, totalmente ignorate, avevano certificato l’eliminazione di una novantina di talebani e la scarcerazione di altri 75, ex seguaci di quell’anima nera della guerra civile degli anni Novanta di nome Guldbuddin Hekmatyar, classificato “terrorista globale”. Hekmatyar era stato a sua volta scagionato dopo mesi di trattative che avevano garantito a lui e a 2.200 dei suoi l’impunità per i crimini compiuti. Una simile manica larga potrebbe sembrare un avvio di pacificazione nazionale ma non lo è perché la ribellione non ha ridotto i suoi cruenti ritmi letali.
Non è servita a niente neanche la spavalda incursione del vicepresidente Mike Pence, arrivato a Kabul per comunicare che gli americani non se ne andranno dall’Afghanistan finché non l’avranno liberato dal terrorismo. Ossia mai. A conclusione del suo fervorino Pence aveva comunque ringraziato le autorità locali per “la collaborazione nel mantenere la sicurezza”. Collaborazione per la verità fin troppo stagionata avendo imboccato il diciassettesimo anno di anzianità e servita, come scritto dal memorialista americano Philip Caputo, a bombardare “non solo i ribelli ma anche gli ideali americani”. E poi c’è la questione della sicurezza, che Pence ha evocato con disinvoltura. Nessuno sa dove stia di casa, di certo non in Afghanistan e tantomeno a Kabul. Però le truppe americane non solo vi restano parcheggiate, ma sono in crescita (sono già in 14.000). Probabilmente si stima sconveniente andarsene da un Paese con oltre un trilione di dollari di minerali non sfruttati e con la maggiore produzione mondiale di eroina. E poi c’è la questione Cina-Russia- Iran, tre Paesi che i ‘signori della guerra’ di Washington considerano nemici e che stanno appena oltre il confine afghano. Kabul può dunque costituire una magnifica base di partenza per sovvertirli. Per non contare l’affluenza in Afghanistan dei miliziani dello Stato Islamico cacciati dai fronti iracheno e siriano. Mosca già ne valuta in 10.000 individui la loro presenza. Fanno di tutto per imporsi all’attenzione, come se coltivassero l’intenzione di giustificare il proposito degli antiterroristi occidentali di mettere radici nella regione. Nel mese di dicembre il terrorismo ha infatti provocato un paio di centinaia di vittime, quasi la metà delle quali (85 per l’esattezza) provocate dai pro-Califfo rimasti senza Califfo.

Apparentemente meno eccitato di molti suoi colleghi il generale John Nicholson, comandante delle truppe americane in Afghanistan, ha ammesso che la situazione è “in stallo” e che le possibilità di vittoria vanno valutate in base alle condizioni che verranno prospettandosi e non sul tempo. Con ciò riprendendo quasi alla lettera un vecchio detto locale secondo il quale gli invasori avranno anche l’orologio, ma chi li combatte ha il tempo dalla sua. L’esercito del generale Nicholson arrivò in Afghanistan con l’idea di “impalare” quel barabba di Osama Bin Laden. Fu il capo degli antiterroristi della Cia, un tale Cofer Black, a usare quell’espressione prima di prendere l’impegno di “portare la testa di Bin Laden al presidente”. E invece dovette dedicarsi ad altro, essendo l’obiettivo trasfiguratosi nell’importazione di una democrazia da scaffale di supermercato inscatolata a Washington. Un altro buco nell’acqua, tanto da costringere uno dei direttori della Cia messo a forza in pensione, il genenerale David Petraeus, a piangersi addosso lamentando che né gli Stati Uniti né la Nato avessero vinto il terrorismo. E non si riuscirà certo a vincerlo con i 3.000 soldati aggiuntivi che Trump ha deciso di mandare portando a 14.000 il totale. Quest’altra spedizione è stata chiamata New War Strategy, in realtà niente di più vecchio.
Per spiegarla al presidente afghano Ashraf Ghani arrivò inatteso a Kabul il segretario di Stato americano Rex Tillerson, già autore di una dichiarazione curiosamente enigmatica, stando alla quale sul campo di battaglia afghano non vinceranno né i talebani né gli Stati Uniti. Dopo 16 anni di guerra, e chissà quanti altri ancora, sarebbe questo il finale di partita immaginato a Washington. Naturalmente i talebani la pensano in altro modo e ne avevano già informato il segretario della Nato Jens Stoltenberg, che aveva annunciato più finanziamenti (un miliardo di dollari l’anno fino al 2020) “a sostegno dell’Afghanistan”. Dovrà prepararsi a una lunga guerra, gli avevano detto.

Terrorismo di talebani e di pro-Califfo a parte, in Afghanistan anche la Cia avrebbe avviato un programma di squadre clandestine per decimare i quadri della ribellione. Tattica forse già impiegata nel Vietnam che non produsse risultati apprezzabili. Adesso, cocciutamente, la si rispolvera. Non è l’unico riferimento alle sciagure del Vietnam. L’altro è la droga. L’85 % dell’eroina e della morfina prodotta nel mondo viene dall’oppio afghano procurando utili per tre miliardi di euro l’anno. Poi c’è il resto, che in un rapporto Onu del 2009 era così descritto: “Ogni anno muoiono più persone a causa dell’oppio afghano che per qualsiasi altra droga: circa 100.000 in tutto il mondo”. In Afghanistan in particolare “il numero di persone dei Paesi Nato decedute per overdose di eroina è cinque volte maggiore del numero di truppe Nato perdute dall’inizio delle operazioni militari”. La guerra come droga e la droga per fare la guerra.

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Prevenzione sì, previsione no. Lo studio dei precursori sismici

di Riccardo Viselli*

Prevenire è diverso da prevedere.
La prevenzione è possibile e auspicabile: agire come se l’evento atteso per una data area fosse imminente.
La previsione, al momento e forse per sempre, è impossibile.

E’ bene precisare che lo studio dei precursori sismici è ancora in uno stadio primordiale, embrionale, e che finora l’applicazione di questo metodo non ha condotto ad alcun risultato positivo in merito alla previsione dei terremoti: per questo motivo gli scienziati affermano, con cognizione di causa, che i terremoti al momento non possono essere previsti e forse non lo saranno mai. Forse perché il modello costruito non rappresenta fedelmente la realtà (cosa avvenuta spesso nella storia della scienza), forse perché le variabili in gioco sono una moltitudine, forse perché il tutto avviene a profondità inaccessibili per l’uomo e per i suoi strumenti.
Cosa si intende però quando si parla di previsione di un evento? Sinteticamente, definire dove questo evento avverrà, che energia libererà e quando avverrà. Ai primi due quesiti i geologi hanno già da tempo risposto ed infatti noi sappiamo dove avverranno i terremoti (zone sismiche) ed anche che energia libereranno (magnitudo attesa e massima oscillazione del terreno attesa). Non sappiamo quando precisamente ciò avverrà, ma le risposte ai primi due quesiti sarebbero da sole più che sufficienti per consentire di ridurre al minimo il rischio sismico, soprattutto nelle nuove costruzioni, grazie alle conquiste della ingegneria antisismica.

Il triangolo, parzialmente risolto, della previsione

Vediamo però ora a che punto è la ricerca scientifica sul tema dei precursori sismici.
Secondo la teoria, ancora ad oggi valida, del rimbalzo elastico (Elastic rebound theory) di Reid, un sismologo, elaborata studiando il terremoto di San Francisco del 1906, il terremoto consiste in un veloce rilascio elastico dell’energia che si è accumulata nelle rocce (litosfera) sottoposte a forze che risiedono nel mantello (astenosfera). Tali forze deformano le rocce della litosfera; superata, in un determinato punto dell’area deformata, la soglia di resistenza della roccia si genera una faglia che si propaga velocemente al resto dell’area deformata. Le rocce deformate, nel recuperare la posizione originaria precedente alla deformazione, rilasciano l’energia accumulata (figura 10). La frattura si origina in un punto di debolezza del volume deformato e si propaga nella roccia ad una velocità inferiore a quella delle onde sismiche.

Schema della teorica del rimbalzo elastico

Nello studio dei fenomeni premonitori i sismologi usano quello che viene chiamato “approccio previsionale di tipo probabilistico”: ovvero, il monitoraggio dei fenomeni premonitori deve poter indicare la probabilità che un evento sismico si verifichi in un dato intervallo di tempo e in un data area. Ovviamente, e questo purtroppo ad oggi ancora non si è verificato, per poter essere efficace, la probabilità di previsioni sbagliate e/o mancate deve essere bassissima.
Lo studio dei fenomeni premonitori si basa sul modello di Nur del 1972 sulla genesi del terremoto, fondata sulla teoria del rimbalzo elastico: un modello, come noto, è una rappresentazione, in questo caso fisico – matematica, di quello che avviene nell’ipocentro prima, durante e dopo il terremoto. Se il modello non rappresenta la realtà tutte le conclusioni da esso discendenti saranno ovviamente errate: da questo si comprende come sia importante costruire un modello efficace.

Schema del modello di Nur per spiegare i terremoti
σeff = sforzo efficace
σapp = sforzo applicato
X = terremoto
Linea rossa = variazione del punto di rottura della roccia
Linea blu = variazione rapporto sforzi efficaci/sforzi applicati nei tre stadi previsti dal modello

Quali stadi prevede quindi questo modello?
- Stadio 1 – lo sforzo applicato aumenta e provoca una deformazione crescente. Il punto di rottura della roccia non cambia
- Stadio 2 – compaiono le prime microfratture che sono invase dai fluidi presenti nella roccia (essenzialmente acqua). Di conseguenza la pressione di tali fluidi diminuisce (perché “si allargano” analogamente a quanto avviene in un treno pienissimo di pendolari: alla discesa di alcuni di questi, il contatto tra i restanti pendolari si allenta) e parallelamente aumenta la pressione efficace (cioè quella tra le particelle della roccia: se diminuisce l’acqua nella roccia, le particelle si “toccano” meglio). Inoltre, aumentando la pressione efficace aumenta la resistenza della roccia alla rottura (se le particelle di roccia si toccano meglio, resistono di più alla rottura). L’aumento dei vuoti (provocato dalle microfratturazioni) provoca una diminuzione della velocità delle onde P (le onde P sono più lente dove vi sono fratture e la roccia è meno densa) mentre non influisce sulla velocità delle onde S per cui il rapporto velocità onde P/velocità onde S diminuisce
- Stadio 3 – l’aumento della resistenza della roccia rallenta il processo di microfratturazione ed il richiamo di fluidi dalle zone circostanti provoca un aumento della pressione neutra (quella dei fluidi si chiama pressione neutra perché agisce allo stesso modo in tutte le direzioni). Parallelamente diminuisce quindi lo sforzo efficace (perché ora le particelle di terreno si “toccano” meno) e di conseguenza anche la resistenza della roccia alla rottura. Ma nel frattempo lo sforzo applicato è aumentato: quando la curva che correla sforzo applicato e sforzo efficace incontra quella che esprime la variazione della resistenza della roccia si ha la fratturazione e quindi il terremoto.
Sulla base di questo modello e degli effetti ipotizzati, ad oggi, in varie parti del mondo (particolarmente Cina, USA, Turchia), sono stati studiati, con risultati nulli, i seguenti fenomeni premonitori.

Variazione del rapporto velocità onde P/velocità onde S
E’ osservabile principalmente per terremoti con ipocentro posto a profondità inferiori a 10 km ed in rocce poco porose: sarebbe quindi possibile applicarlo per la maggior parte dei terremoti appenninici che si verificano a basse profondità ed in rocce calcaree.
Nel secondo stadio del modello di Nur, l’aumento delle microfratturazioni comporta una diminuzione della velocità delle onde P mentre la velocità delle onde S rimane costante e quindi il rapporto velocità onde P/velocità onde S diminuisce: questa diminuzione è dell’ordine del 10-15%. Poco prima del terremoto il rapporto aumenta per tornare ai valori originari. Questa misura potrebbe essere effettuata utilizzando sorgenti sismiche artificiali come si fa usualmente nelle prospezioni geotecniche (masse battenti sul terreno, piccole cariche di esplosivi, ecc.)

Deformazioni del suolo
Nel II stadio del modello di Nur il suolo dovrebbe subire un rigonfiamento (per le microfratturazioni che aumentano lo spazio occupato dalle rocce), che dovrebbe arrestarsi ed invertirsi nel III stadio. Questo segnale sarebbe di facile determinazione tramite l’utilizzo di capisaldi geodetici o anche se fosse possibile accedere alle banche dati mondiali, a pagamento, come quella della NASA che giornalmente, con i propri satelliti, sorvola tutto il globo e rileva anche questi dati.

Variazioni concentrazioni 222Rn (radon)
Su questo elemento si è generata una gran confusione negli ultimi tempi. Il 222Rn è un elemento radioattivo della famiglia dell’238U (uranio). Viene normalmente emesso da tutti i tipi di rocce man mano che si forma nel processo di decadimento radioattivo. La sua emissione dovrebbe aumentare nel II stadio del modello di Nur a causa delle microfratturazioni che comportano un aumento della superficie libera di roccia da cui è prodotta l’emissione di radon. Potrebbe essere facilmente monitorato tramite l’utilizzo dei pozzi per acqua o anche direttamente dal terreno con apposite strumentazioni che penetrano per i centimetri necessari.
La confusione è legata al fatto che, soprattutto sui media, si è fatta l’ardita equazione “più radon = terremoto imminente” cosa che, come si sarà capito leggendo queste pagine, non è stata scientificamente provata.

Variazioni della resistività elettrica
La resistività elettrica esprime la resistenza di un materiale ad essere attraversato da una corrente elettrica: più è bassa più la corrente passa agevolmente. Nell’acqua naturale, essendo ricca di ioni (piccole cariche elettriche molto mobili), la resistività è più bassa delle rocce. Le microfratturazioni e la loro invasione da parte dei fluidi contenuti nelle rocce comporta pertanto una diminuzione della resistività: tale diminuzione nel modello di Nur è continua e si arresta nel momento del terremoto. Potrebbe essere agevolmente misurata tramite le sofisticate strumentazioni di cui disponiamo e che utilizziamo per le cosiddette prospezioni di tipo geoelettrico.

Microsismicità
Anche su questo aspetto si è fatta in questi anni una gran confusione: tra i non addetti ai lavori si ritiene, in modo del tutto errato, che un cosiddetto sciame sismico sia prognostico di un terremoto devastante. Questo negli ultimi anni si è verificato solo in occasione del terremoto de L’Aquila, ma ricorderemo che il terremoto dell’Emilia e quello di Amatrice non sono stati preceduti da sciami sismici. E vi sono decine di casi (si veda nel seguito) di importanti sciami microsismici che poi non sono terminati con un terremoto importante.
Ma torniamo al modello di Nur per capire cosa dovrebbe accadere in teoria e purtroppo mai verificato scientificamente.
La microsismicità è quello costituita dai terremoti di bassa magnitudo e quelli da considerare sono quelli con M≤3.
Secondo il modello di Nur si ha una prima fase con diminuzione del numero di microscosse, causata dall’aumento della pressione efficace e della resistenza della roccia nel II stadio del modello. Quindi si ha una seconda fase con aumento del numero di microscosse che precedono il terremoto (perché la resistenza della roccia diminuisce per l’invasione dei fluidi e si generano molte microfratturazioni). Tale aumento avviene nel III stadio del modello di Nur in cui la pressione neutra aumenta e diminuisce la resistenza della roccia.
Come abbiamo potuto appurare in molti casi, però, spesso l’aumento della microsismicità non segnala quasi mai l’imminente terremoto di maggiori proporzioni.

Alcuni esempi di sciami sismici che non si sono conclusi con terremoti importanti
Si riportano solo alcuni dei casi di importanti sciami di microterremoti che non sono sfociati in terremoti di elevata magnitudo per evidenziare come sia complessa la situazione.
GUBBIO
Dall’agosto del 2013 al dicembre del 2014 sono stati registrati oltre 15.000 scosse con magnitudo media pari a 2.1
SAN DONATO VAL DI COMINO
Nell’agosto del 2013 sono state registrate 60 scosse con magnitudo prevalentemente compresa tra 1.0 ed 1.5
CAMPOLI APPENNINO
Nell’ottobre del 2009 sono state registrate quasi 400 scosse con magnitudo media pari a 1.1

*geologo

La newsletter del 23 gennaio 2018

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 24 gennaio alle 17 conferenza in via Scienze

I “Canti dell’Ercole” di Giraldi Cinzio spiegati da Carla Molinari

23-01-2018

Sarà dedicata ai ‘Canti dell’Ercole’ di Giovan Battista Giraldi Cinzio la conferenza di Carla Molinari, dell’Università di Firenze, in programma mercoledì 24 gennaio 2018 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro rientra nel  ciclo “Testo e contesto” a cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
L’incontro è dedicato ad illustrare con rapidi cenni il ‘contesto’ storico-letterario nel quale l’autore e l’opera si inquadrano, elencando il patrimonio di manoscritti di G. B. Giraldi Cinthio custodito presso la Biblioteca Ariostea. In particolare il discorso si rivolgerà (con riferimenti all’edizione parziale del poema procurata dallo scrittore stesso nel 1557: Modena, Gadaldini) al ‘testo’ dell’autografo giraldiano, che sarà descritto nell’aspetto e nella storia delle sue componenti e sinteticamente analizzato nei contenuti sulla scorta e secondo le risultanze dell’edizione critica pubblicata nel 2016 (Ferrara, Edisai).

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 25 gennaio alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Presentazione del ‘Bando Fondo affitto’

23-01-2018

Giovedì 25 gennaio alle 11.30, nella sala dell’Arengo del Municipio, si terrà una conferenza stampa per presentare il ‘Bando Fondo affitto’, destinato a concedere contributi integrativi per il pagamento del canone di locazione a conduttori di immobili ad uso abitativo.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora alla Sanità/Servizi alla Persona Chiara Sapigni, la dirigente del servizio Patrimonio del Comune Alessandra Genesini, la responsabile Ufficio Gestione abitativa Monica Chiarini e Diego Carrara direttore ACER Ferrara.

LAVORI PUBBLICI – Presentati da sindaco Tagliani e ass. Modonesi, insieme al vescovo Perego e don Zanella

I lavori di restauro e riqualificazione del complesso edilizio dell’ex Monastero di San Paolo

23-01-2018

Martedì 23 gennaio il sindaco Tiziano Tagliani, gli assessori comunali ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi e al Patrimonio Roberto Serra, insieme ai dirigenti comunali Luca Capozzi, Natascia Frasson, Evelina Benvenuti e Davide Tumiati, hanno incontrato nella sala della Musica di via Boccaleone i giornalisti per illustrare l’avvio dei lavori di restauro e riqualificazione del complesso edilizio dellex monastero di San Paolo. All’incontro, cui è seguito un sopralluogo al refettorio e all’interno della vicina chiesa di San Paolo, hanno partecipato anche l’arcivescovo di Ferrara e Comacchio Gian Carlo Perego, il responsabile tecnico della Curia don Stefano Zanella e l’ingegnere Giuseppe Carluccio che hanno fatto il punto della situazione del prezioso edificio religioso, interessato anch’esso dalla programmazione di lavori finalizzati alla restauro e alla riapertura al culto.

La durata prevista del cantiere del complesso edilizio ex monastero di San Paolo è di 540 giorni (circa 1 anno e mezzo) con inizio nel febbraio 2018. L’importo complessivo dell’opera è di  € 2.341.098,09 finanziati grazie ai contributi regionali post sisma di € 353.598,09 e fondi comunali (assicurazione) di € 1.987.500,00.

Per quanto riguarda l’intervento di recupero della Chiesa di San Paolo, una volta definito il progetto esecutivo, si procederà ad accantierare i lavori finanziati con circa 3,5 milioni di euro del fondo ministeriale del Ducato Estense.

Tutta la DOCUMENTAZIONE (schede, foto, rendering, presentazioni) è scaricabile in fondo alla pagina.

>> LA SCHEDA – Ex Monastero San Paolo (a cura del Servizio Beni Monumentali e Centro Storico Settore Opere Pubbliche e Mobilità del Comune di Ferrara)

Responsabile e Servizio di riferimento

Responsabile del Procedimento in fase di Progettazione: Ing Luca Capozzi

Responsabile del Procedimento in fase di Esecuzione: Arch. Natascia Frasson

Servizio Beni Monumentali e Centro Storico Settore Opere Pubbliche e Mobilità

Localizzazione Via Boccaleone n.19

> Titolo del progetto: Lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma EX MONASTERO DI SAN PAOLO

> Obiettivi dell’intervento

Nell’ambito del programma di recupero delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, l’Amministrazione Comunale della Città di Ferrara – in coordinamento con la Regione Emilia Romagna – ha individuato, tra gli interventi urgenti, la riparazione e il miglioramento strutturale del Ex Monastero di San Paolo di Ferrara. La qualità e la diffusione di tali interventi sono stati concepiti al fine di portare risorse aggiuntive al fabbricato in termini di risposta sismica e di restituire l’aspetto originario all’architettura, possibilmente migliorandone il grado di conservazione immediato e futuro, non solo dal punto di vista puramente estetico, ma anche di quello di conservazione delle caratteristiche strutturali degli elementi costruttivi. Gli interventi sono stati inoltre concepiti e programmati al fine di garantire il corretto funzionamento degli uffici comunali attualmente presenti.

> Descrizione dell’intervento

Primo chiostro: l’intero anello quadrangolare del piano praticabile del primo chiostro, sarà interessato profondamente, prima dagli interventi di consolidamento strutturale e poi da una totale riorganizzazione funzionale degli spazi interni. La flessibilità d’uso dei vari ambienti, presenti planimetricamente sulle quattro ali del chiostro e la possibilità di modificarne la loro disposizione anche di fronte a future necessità operative, ha suggerito d’individuare un sistema di tamponamento e perimetrazione delle aree di lavoro, mediante l’istallazione di pareti vetrate, strutturali ed isolanti. L’aspetto dell’inserimento degli impianti tecnologici è stato affrontato con analoga filosofia, utilizzata nella precedente soluzione per i tamponamenti verticali. In questo caso l’impiantistica si distribuisce a soffitto, oltre i controssoffitti ed a terra in prossimità del muro esterno verso il chiostro, all’interno di un cavedio ispezionabile. Per quanto concerne le finiture superficiali, il progetto propone una pavimentazione omogenea per tutti gli ambienti operativi e per gli spazi di distribuzione, costituita da un getto di conglomerato cementizio, con finitura al quarzo colorato e levigatura in opera. Anche gli infissi saranno sostituiti, poiché quelli attuali non sono conformi prestazionalmente, sia alle norme in materia di risparmio energetico, sia per quanto riguarda la sicurezza negli ambienti aperti al pubblico e di lavoro.

Ex Oratorio di S. Giacomo: nella testata est, del sedime dell’ex Oratorio, sarà realizzato il nuovo punto di attestazione dei collegamenti verticali e la nuova distribuzione tra il primo ed il secondo chiostro. Quindi oltre agli interventi di riparazione e miglioramento strutturale, la realizzazione della nuova scala di accesso e del nuovo vano ascensore comporteranno la demolizione del solaio in laterizio adiacente la chiesa, che verrà sostituito con uno in acciaio e lamiera collaborante, collegato a quello esistente in corrispondenza delle nuove travi in acciaio. Le scale e il vano ascensore avranno struttura leggera in acciaio.

Secondo chiostro: l’ala est del secondo chiostro, oggi utilizzata come unico ambiente aperto, ha nella propria testata nord un blocco servizi igienici addossato alla parete in aderenza alla Chiesa di San Paolo. Lo spostamento del predetto blocco servizi nell’angolo d’intersezione tra l’ala nord e quella est del secondo chiostro, utilizzando le stesse adduzioni impiantistiche e gli stessi scarichi fognari, permetterà di creare la predetta percorrenza ad “anello”, con la zona funzionale di distribuzione nella parte priva di aperture verso l’esterno, dell’ala est del secondo chiostro. Questa soluzione potrà favorire l’utilizzo delle zone più illuminate naturalmente, poste a ridosso delle finestre. Si creeranno quindi le condizioni per realizzare nuovi ambienti operativi, oltre alla possibilità di rendere accessibili autonomamente, quelli già esistenti. Il quadro fessurativo ha messo in luce crisi locali in corrispondenza delle aperture o agli incroci delle murature e numerosi danni alle architravi in piattabanda muraria. Sono previsti numerosi interventi di riparazione del danno, con iniezione delle lesioni, scuci – cuci, ed inserimento di architravi resistenti a flessione. Verranno inoltre sostituite le catene insufficientemente tese ed inserite nuove catene a presidio delle spinte trasmesse dalle volte a crociere dove non presenti.

Nucleo medievale: all’interno dell’ambiente centrale a doppia altezza, addossata al muro ovest, sovrapponendosi ad aperture esistenti ed a superfici parzialmente dipinte, è presenta la scala di collegamento con il soppalco di distribuzione del piano superiore. La scala ha un telaio metallico, come anche il soppalco al piano superiore, e la propria struttura è pressoché autonoma rispetto a quella dei solai d’appoggio e di sbarco soprastante. Per una maggiore coerenza con la lettura dello spazio ed anche per un utilizzo funzionale migliore rispetto alla soluzione esistente, il progetto prevede lo spostamento dell’attuale sede della scala, traslandola dall’attuale posizione a ridosso del muro di spina, verso una posizione simmetrica con lo spazio complessivo di questo ambiente al primo piano. E’ il corpo più massivo dell’intero complesso con murature dello spessore di 5 teste ed anche quello di altezza maggiore con tre livelli. Inoltre presenta orizzontamenti costituiti da volte a padiglione ribassato o a botte per i primi due piani ed un corpo centrale lungo e stretto che si innalza per oltre quattro metri al disopra delle ali esterne, con murature perimetrali libere dal lato interno per oltre 12 metri con copertura realizzata con capriate in legno. Gli interventi locali previsti dal progetto sono pertanto volti, oltre che alla riparazione del danno evidenziatosi a seguito degli eventi sismici del maggio 2012, al presidio del ribaltamento dei muri perimetrali e al contenimento delle spinte delle volte sulle stesse murature, considerato che per quelle interne le stesse spinte sono compensate dalla presenza della volta adiacente.

Ex refettorio: sono previsti numerosi interventi di riparazione del danno, con iniezione delle lesioni, scuci – cuci, ed inserimento di architravi resistenti a flessione oltre ad i interventi locali per impedire i cinematismi.

Cortile dei carri: in questo cortile, allo stato attuale, apparentemente emarginato dalle relazioni con il restante contesto del complesso architettonico, è prevista la collocazione delle unità esterne degli impianti di climatizzazione e condizionamento, dimensionati per l’intera volumetria dell’ex Monastero. Lo spazio esterno non è dotato di alcuna pavimentazione ed il suo andamento altimetrico, nelle condizioni di forte piovosità, oltre a rendere difficoltosa la percorrenza, crea altresì problemi di sgrondo ed allagamento, verso l’accesso del secondo chiostro, in affaccio verso il predetto cortile. Il progetto affronta queste problematiche attraverso la realizzazione di una schermatura con struttura metallica (color ruggine) e tamponamenti listellati con doghette di legno (larice naturale) affinchè la parte meccanica degli impianti sia sufficientemente schermata ed anche possibilmente insonorizzata. Il nuovo manufatto si sovrapporrebbe visivamente al prospetto della cabina di trasformazione elettrica, occultandone la vista diretta dal cortile.

> Dati contratto

Impresa esecutrice: Ati con capogruppo società Costruzioni Orizzonte S.r.l. di Rovigo e mandante società Mei Tecnologie e Costruzioni S.r.l. di Bologna

> Stato dei lavori

Durata del cantiere: 540 giorni

Inizio Febbraio 2018

> Finanziamento

Importo dei lavori a base di contratto inclusi oneri della sicurezza: € 1.426.042,64 + IVA

Importo complessivo dell’opera: € 2.341.098,09

> Tipologia di finanziamento

Contributi Regionali assegnati con finanziamento concesso dal Commissario Delegato: € 353.598,09

Importo finanziato con fondi comunali (assicurazione): € 1.987.500,00

> Referenti

Progetto architettonico e direzione lavori Arch. Paolo Arveda

Progetto e direzione operativa strutturale Ing. Alessandro Strozzi

Progetto e direzione lavori impiantistica Ing. Edi Massarenti

Coordinatore sicurezza progettazione ed esecuzione Ing. Zefferino Tommasin

Tutta la DOCUMENTAZIONE (schede, foto, rendering, presentazioni) è scaricabile in fondo alla pagina.

BIBLIOTECA BASSANI – Mercoledì 24 gennaio alle 17 nella sala di via Grosoli 42

“Raccontami l’inverno” per bambini da 4 a 10 anni

23-01-2018

Mercoledì 24 gennaio 2018 alle 17 alla Biblioteca Giorgio Bassani (via G. Grosoli 42 a Ferrara, quartiere Barco) si terrà l’appuntamento con letture ad alta voce per bambini dai 4 ai 10 anni per il ciclo “L’Ora del racconto” che questo mese sarà incentrato sul tema “Raccontami l’inverno”.

Sarà Roberto Gamberoni ad animare il pomeriggio con la storia di “Il canto di Lupetto” di Britta Teckentrup (Bohem Press, 2010) e “Un pupazzo di neve davvero generoso: una storia d’inverno” di Franziska Stich e Vlasta Barankova (Bohem press Italia, 2001).

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

 

 

 

CARNEVALE DEGLI ESTE – Dall’8 all’11 febbraio 2018 un ricco programma di eventi in centro storico

Ferrara festeggia il Carnevale alla maniera rinascimentale celebrando Pellegrino Prisciani

23-01-2018

Con i suoi studi sulle stelle ha ispirato gli affreschi di Palazzo Schifanoia e oggi, a cinquecento anni dalla morte, Ferrara celebra Pellegrino Prisciani facendone l’ospite d’onore del Carnevale degli Este 2018. Dall’8 all’11 febbraio prossimi, con oltre quaranta eventi, in gran parte gratuiti, nelle vie, piazze e palazzi del centro storico, la manifestazione organizzata dall’Ente Palio di Ferrara, con il patrocinio e la collaborazione del Comune e di numerose istituzioni e associazioni cittadine, farà divertire piccoli e grandi rievocando i fasti della Ferrara rinascimentale e ricordando le doti intellettuali di Prisciani, poliedrico umanista alla corte di Borso e di Ercole I d’Este.
Tutti i dettagli del ricco calendario della manifestazione sono stati raccontati stamani in conferenza stampa dal presidente dell’Ente Palio di Ferrara Stefano Di Brindisi assieme agli assessori comunali Massimo Maisto e Aldo Modonesi, e ai rappresentanti delle istituzioni e associazioni culturali coinvolte.
“All’Ente Palio – ha dichiarato l’assessore Maisto – va il nostro ringraziamento per aver accettato di mettersi in gioco raccogliendo la sfida di coordinare l’intero programma del Carnevale degli Este, sulla falsariga dei Carnevali Rinascimentali degli ultimi anni, continuando ad affiancarci nel comune impegno a rendere la nostra città sempre più interessante e attrattiva”.
“Con piacere – ha confermato Di Brindisi – abbiamo accettato l’invito del Comune a farci promotori del Carnevale, facendone la prima delle iniziative per la celebrazione del cinquantesimo anniversario dell’edizione moderna del Palio. La nostra attività da sempre si basa esclusivamente sulla capacità dei volontari delle Contrade di raccontare la vita nella Ferrara rinascimentale e anche per questa occasione saremo in tanti a lavorare assieme alle numerose associazioni cittadine che ci hanno offerto la loro collaborazione, e sperando anche nella presenza di molti turisti”.
“Quando abbiamo pensato all’organizzazione di un Carnevale a Ferrara – ha ricordato l’assessore Modonesi – abbiamo scelto di puntare sulla nostra storia, sulle nostre tradizioni e sulla ricchezza del nostro centro storico, costruendo un ricca rete di relazioni con le eccellenze della città che da lungo tempo lavorano su questi temi. La scelta, visto il successo degli scorsi anni, si è rivelata vincente e per questo anche quest’anno proponiamo una manifestazione molto ricca di contenuti e di appuntamenti, anche di piazza”.
Nel fitto calendario della quattro giorni sono previsti: 3 conferenze su personaggi e argomenti legati alla storia estense, 14 visite guidate tematiche (tra gite in barca, itinerari nei musei e nella città), 5 banchetti con menu rinascimentale, 8 spettacoli (tra cui la commedia del teatro classico ‘Mercator’ alla sala Estense sabato 10 febbraio alle 21, concerti musica rinascimentale, e animazioni in centro come ‘Belfagor’ sabato alle 18,30), 8 iniziative per bambini nei musei cittadini, e 2 concorsi (‘La maschera più bella’ e ‘La foto con più like’ in collaborazione con Igers Ferrara).
L’inaugurazione del Carnevale degli Este è in programma per giovedì 8 febbraio alle 17 a palazzo Bonacossi con la presentazione dell’edizione 2018 e della composizione floreale in omaggio a Pellegrino Prisciani, a cura della scuola d’arte floreale del Garden Club Ferrara, seguita dal concerto “Squilla il Carnevale!” Ensemble di trombe rinascimentali, a cura del Conservatorio G. Frescobaldi.

Il programma dettagliato alla pagina: www.paliodiferrara.it/carnevale

LA SCHEDA a cura dell’Ente Palio di Ferrara
Sarà un Carnevale davvero speciale quello che si svolgerà a Ferrara tra l’8 e l’11 febbraio 2018. La città degli Estensi offrirà ai suoi cittadini e ai turisti una scelta tanto ampia di occasioni di intrattenimento, di arricchimento culturale e di divertimenti in maschera, che tutti troveranno il modo di passare qualche ora di svago, di scoperta e di infantile incantamento.
Sono oltre quaranta gli eventi, in parte gratuiti e con la possibilità di effettuare prenotazioni online, che compongono il programma della manifestazione, organizzata dall’Ente Palio Città di Ferrara con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Ferrara e di numerose istituzioni e associazioni cittadine. Quattro giornate di grandi festeggiamenti durante i quali Ferrara, città Patrimonio dell’Umanità e tra le capitali europee del Rinascimento, rievocherà gli antichi fasti della Corte Estense al tempo di Pellegrino Priscianipersonaggio a cui è dedicato il Carnevale degli Este 2018. Prisciani fu diplomatico e consigliere culturale di Borso d’Este e di Ercole I, dotto umanista, astronomo e astrologo di Corte, universalmente riconosciuto come l’ideatore della complessa trama degli affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia (v. scheda biografica in allegato a fondo pagina).
Tra i tanti eventi in programma dall’8 all’11 febbraio anche conferenze sugli aspetti più misteriosi della cultura del Rinascimento; rievocazioni storiche di momenti della vita di corte o di conflitti armati; cortei di dame, cavalieri e dignitari; cene in costume rinascimentale; la riproposta del teatro di Plauto alla maniera del circolo di Ercole I d’Este; dibattiti sul recupero e la rieducazione dei detenuti del carcere ferrarese mediante laboratori teatrali; visite guidate a musei e monumenti; oltre a laboratori per grandi e piccoli.
Durante il fine settimana del Carnevale degli Este, il 10 e 11 febbraio, inoltre i musei civici non solo saranno ad ingresso gratuito, ma ospiteranno conferenze su personaggi Estensi, visite guidate speciali, animazioni in costume, concerti di musica rinascimentale e divertenti laboratori per bambini. Mentre in Castello sarà possibile ascoltare la storia del monumento navigando le acque che lo circondano.

Per info:
Pagina facebook: Carnevale degli Este
Sito Palio: www.paliodiferrara.it/carnevale
Sito Visit Ferrara: www.visitferrara.eu
Sito Ferrara Terra e Acqua: www.ferraraterraeacqua.it

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 23 gennaio 2018

Dal Comune sostegno a progetti sociali sul territorio; ‘Arte Naturalistica’ in mostra alla Palazzina Marfisa; iniziativa in ricordo di Giulio Regeni

23-01-2018

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì  23 gennaio:

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari, assessore Chiara Sapigni:

Dal Comune contributi ad associazioni del territorio per progetti sociali
E’ di 34mila euro il contributo destinato dal Comune di Ferrara all’Associazione Agire Sociale per la prosecuzione del progetto Emporio Solidale il Mantello. L’erogazione sarà finanziata con una quota delle risorse regionali assegnate al Fondo sociale locale del distretto Centro nord con capofila Ferrara.
L’Emporio Solidale a Ferrara è nato ufficialmente nel 2016 con il progetto Il Mantello, guidato da una cabina di regia composta da Comune di Ferrara e Asp Centro Servizi alla Persona, coordinata dall’Associazione Agire Sociale. Obiettivo del progetto è l’utilizzo di risorse comunitarie per prevenire lo scivolamento dall’impoverimento alla povertà di una fetta sempre più consistente dei residenti nel territorio del comune di Ferrara. Per questo prevede un supporto temporaneo da 6 a 18 mesi, che permette ai beneficiari di fare spesa di beni essenziali gratuitamente presso il Market, tramite una tessera a punti caricata mensilmente sulla base delle esigenze della famiglia e del numero dei suoi componenti. I volontari attualmente coinvolti nel progetto sono 40 e nell’arco dell’anno 2017 sono stati accolti 67 nuclei famigliari, per un totale di 260 assistiti.
Sarà finanziato con risorse del Fondo sociale locale del distretto Centro nord anche il contributo comunale di 15mila euro destinato all’Associazione Centro di ascolto Uomini maltrattanti di Ferrara, per il progetto “Contrastare la violenza degli uomini” per il periodo dicembre 2017 – dicembre 2018. Il progetto punta a migliorare, sul territorio ferrarese, gli interventi per la protezione e la sicurezza delle donne e dei minori vittime di violenza, attraverso l’attuazione di un programma innovativo di trattamento per gli autori di violenza, inteso non come alternativa alla sentenza di condanna, ma come misura aggiuntiva volta a prevenire futura violenza. Intento del Centro di ascolto è inoltre quello di contribuire alla costruzione e all’educazione, tra gli uomini, di una cultura del maschile positiva e costruttiva; e di rafforzare sul territorio la rete per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.
Ulteriori 10mila euro, sempre del Fondo sociale locale, saranno assegnati all’Associazione Gruppo Estense Parkinson di Ferrara per le attività di musicoterapia rivolte a persone con malattia di Parkinson nel periodo ottobre 2017 – dicembre 2018.

 

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani, Cooperazione Internazionale – Politiche per la pace, vicesindaco Massimo Maisto:

Alla Palazzina Marfisa ingresso gratuito il 3 febbraio per l’inaugurazione della mostra del Garden club
E’ in programma per sabato 3 febbraio 2018 l’inaugurazione, alla Palazzina di Marfisa d’Este, della mostra “Arte Naturalistica a Marfisa – Opere di Luca Massenzio Palermo e Maria Teresa Giovannini Mayr”, in occasione della quale sarà concesso l’ingresso gratuito ai partecipanti dalle       16 alle 18. La rassegna è stata organizzata dal Garden Club di Ferrara a ricordo della vice presidente Maria Teresa Giovannini Mayr, scomparsa nel 2015, oltre che a ricordo della mostra realizzata nel 1992, sempre alla Palazzina Marfisa, dal titolo “Fiori e Giardini Estensi a Ferrara”.
L’iniziativa rientra nel programma “Il Museo in Vita” con cui i Musei civici di Arte Antica intendono valorizzare i propri spazi.

Anche Ferrara aderisce al progetto regionale di solidarietà a favore dei profughi Saharawi
Punta a contribuire al miglioramento delle condizioni dei profughi Saharawi il progetto di cooperazione decentrata allo sviluppo, coordinato da Nexus Emilia Romagna, al quale anche il Comune di Ferrara darà la propria adesione assieme a diversi altri partner. Il progetto, dal titolo “Formazione, Lavoro, Alimentazione per i profughi Saharawi dei campi profughi in Algeria”, intende contribuire in particolare al miglioramento dello stato nutrizionale e quindi di salute dei rifugiati Saharawi, puntando sulle risorse presenti in loco, attraverso l’arricchimento e la diversificazione della loro alimentazione, oltre a promuovere e rafforzare forme cooperative femminili dedicate alla produzione, conservazione e commercializzazione di alimenti.
Destinatario di fondi regionali per la solidarietà internazionale, il progetto vede il coordinamento assieme a Nexus Emilia Romagna, di Auser Emilia Romagna e Associazione Salam ong, con la partecipazione in qualità di partner, assieme al Comune di Ferrara, anche del Comune di Ravenna, della CGIL di Ravenna, dell’Università di Ferrara, dell’Arci di Ferrara, della Cooperativa Camelot e dell’Associazione Africa 70 (ONG di Monza), per il supporto con azioni di sensibilizzazione della comunità locale sulla causa del Saharawi attraverso incontri, dibattiti e iniziative di solidarietà.

Supporto del Comune a un’iniziativa in ricordo di Giulio Regeni
Il Comune di Ferrara garantirà la propria adesione all’iniziativa ‘2 anni senza Regeni’ promossa dall’associazione Amnesty International che, in ricordo dell’uccisione di Giulio Regeni in Egitto, allestirà un banchetto per la raccolta di firme dalle 19 alle 20 del 25 gennaio prossimo sotto allo Scalone Municipale.

 

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

In concessione tre immobili comunali in centro storico
Avranno una durata di sei anni le concessioni, tramite asta pubblica, di tre diversi immobili di proprietà comunale situati in via Cortevecchia n. 18/b-c e n. 20 e in corso Giovecca n. 6-8. L’aggiudicazione avverrà sulla base di una valutazione degli aspetti gestionali ed economici delle proposte progettuali che giungeranno, così come stabilito dalla procedura ad evidenza pubblica approvata oggi dalla Giunta.

Rinnovata la concessione di locali comunali al Wwf Ferrara
Sarà rinnovata per altri due anni la concessione in uso di due locali comunali nell’immobile di viale Alfonso I d’Este 7 al Comitato Wwf Ferrara, per il canone annuo di 193 euro.

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, Personale, assessore Caterina Ferri:

Tirocini formativi negli uffici comunali
Consentirà agli studenti dell’Università di Padova di svolgere tirocini formativi all’interno degli uffici del Comune di Ferrara la convenzione tra i due enti che è stata approvata oggi dalla Giunta. Intento dell’accordo è quello di facilitare le scelte professionali dei giovani tirocinanti attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro.

 

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:

Prorogata la gestione del Campo Sportivo Scolastico Comunale da parte dell’UISP – Lega di Atletica Leggera
Sarà prorogata fino al 30 giugno 2018 la convenzione fra il Comune di Ferrara e il Comitato Provinciale UISP – Lega di Atletica Leggera, per l’uso e la gestione del Campo Sportivo Scolastico Comunale, di via Porta Catena 81. Invariate le condizioni economiche e normative che prevedono il canone gratuito e un sostegno economico da parte del Comune di 17.500 per i primi sei mesi del 2018.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

 

CULTURA – Giovedì 25 gennaio alle 9 alla sala Boldini (via Previati 18) e alle 17.15 nella sala dell’Arengo (piazza Municipio 2)

Un film e una conferenza: le iniziative della Società Dante Alighieri

23-01-2018

Due gli appuntamenti organizzati dalla Società Dante Alighieri per giovedì 25 gennaio 2018, in programma alle 9 alla sala Boldini di via Previati 18 (iniziativa per la Giornata della Memoria) e alle 17.15 nella sala dell’Arengo di piazza Municipio 2 (incontro dedicato alla cultura del Seicento da cui fiorì la pittura di Carlo Bononi).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Per commemorare l’olocausto, in occasione della Giornata della Memoria, la Società Dante Alighieri-Comitato ferrarese organizza per le scuole, giovedì 25 gennaio 2018 alle 9, la proiezione nella sala del cinema Boldini del recente film franco-belga “Il viaggio di Fanny” (2016), diretto da Lola Doillon. Basato sul libro autobiografico di Fanny Bel Ami, intitolato”Le journal de Fanny” (Il diario di Fanny), il film racconta una storia vera ed è stato premiato al Festival di Giffoni. A seguire il dibattito sarà guidato dalla professoressa Luciana Roccas Sacerdoti della Comunità Ebraica ferrarese.

Sempre giovedì 25 gennaio 2018 alle 17.15 nella Sala dell’Arengo la Società Dante Alighieri organizza un incontro tenuto dal prof. Pier Luigi Montanari, da titolo “Il substrato culturale da cui fiorì la pittura di Carlo Bononi”. Non si è ancora spenta l’eco del successo della bellissima mostra di Palazzo Diamanti, che vi è l’occasione di una rivisitazione di una cultura non ben conosciuta.

Cerimonia ufficiale del “Giorno della Memoria” presso la Sala Estense

Da Prefettura di Ferrara

Giovedì 25 gennaio alle ore 10,00, presso la Sala Estense di Ferrara si svolgerà la cerimonia ufficiale del “Giorno della Memoria”.

Dopo i saluti del Prefetto Michele Campanaro e del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, la cerimonia proseguirà con l’intervento del presidente della Consulta Provinciale degli studenti e, successivamente, con la relazione del prof. Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto Parri di Bologna, che affronterà il tema “Discriminazione e persecuzione”.

A conclusione della cerimonia, la consegna di cinque medaglie d’onore del Presidente della Repubblica ai cittadini ferraresi, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.

Alla biblioteca comunale di Tresigallo presentazione del libro di Sabina Fedeli “Gli occhiali del sentimento. Ida Bonfiglioli: un secolo di storia nella memoria di un’ebrea ferrarese”

Da Biblioteca di Tresigallo

In occasione della Giornata della Memoria, lunedì 29 gennaio alle ore 21.00, presso la Casa della Cultura, presentazione del libro di Sabina Fedeli “Gli occhiali del sentimento. Ida Bonfiglioli: un secolo di storia nella memoria di un’ebrea ferrarese”, Giuntina, 2017. Dialoga con l’autrice Anna Maria Quarzi, Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

La storia
In un racconto-intervista, la protagonista, Ida Bonfiglioli ripercorrendo le vicende drammatiche della sua famiglia, narra un secolo di storia italiana, dal padre irredentista che si lascia morire a Vienna pur di non combattere per l’Austria, alle leggi razziali, alla strage della lunga notte del ’43 e alla fuga in Svizzera durante la quale la madre viene catturata dalle SS. E lo fa infilando gli occhiali nelle cui stanghette è celato l’apparecchio acustico, gli “occhiali del sentimento” come li chiama, giocando sul doppio senso fra udito e cuore. Ne emerge il ritratto di una donna lucida e dalla grande umanità che sopporta lutti e dolori con un’arma formidabile: quella dell’ironia.
Un libro che parla di passione politica e coraggio, di processi della vergogna e gesti di altruismo. E del piccolo segreto che Ida nella sua lunga vita non ha mai svelato.

La scrittrice
Sabina Fedeli è una giornalista che ha iniziato la sua carriera collaborando alle trasmissioni Linea Diretta e SPOT di Enzo Biagi e
al settimanale di approfondimento Contro Corrente di Indro Montanelli e Paolo Granzotto.
1986 – 2015 a Mediaset dove, in qualità di inviato, ha coperto eventi di cronaca nazionale e internazionale con servizi per i telegiornali del gruppo e reportage: la guerra nella ex Jugoslavia, la crisi israelo-palestinese, Il golpe a Mosca, la crisi algerina degli anni 90, le rivoluzioni in nord Africa. Varie inchieste sulla violenza alle donne, sull’inquinamento ambientale, sulle ecomafie. Particolare approfondimento sul tema dell’immigrazione e del fondamentalismo islamico.
Ha curato programmi di approfondimento quali Link – Cronache dell’era digitale e Mission.
Ha fatto parte della redazione di Terra! il settimanale di approfondimento del Tg5, poi di Rete 4, a cura di Toni Capuozzo.
Ha realizzato per Raitre il documentario “Io sono Yoav”, storia di una delle vittime della presa d’ostaggi all’Hypercacher di Parigi nel gennaio 2015
Premi
• 2002: Menzione speciale al Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi
• 2011: Premio della critica al Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi (con Anna Migotto)[1]
• 2007: Premio Giornalistico Mario Luchetta (con Barbara Schiavulli) 2007

Cultura. E’ on line il nuovo portale culturale della Regione Emilia-Romagna: “ERCreativa”. L’ assessore Mezzetti: uno strumento all’avanguardia per raccontare una ricchezza del nostro territorio

Il portale: grande impatto visivo, approccio multimediale alle notizie, l’attività dell’Assessorato in primo piano, notizie di servizio per gli operatori. La Settimana della cultura in Emilia-Romagna dal 7 al 14 ottobre sotto il logo: “EnERgie Diffuse”

Bologna – Una realtà culturale che conta 193 teatri, di cui 77 storici ancora attivi, 540 musei e 1.300 biblioteche di enti locali, 432 sale cinematografiche, circa 8.000 imprese culturali, 16.548 rappresentazioni dal vivo nel 2016. E’ la realtà culturale dell’Emilia-Romagna, tra le prime in Italia, che il nuovo portale della Regione, ERCreativa (EmiliaRomagnaCreativa), da oggi on line, vuole raccontare e valorizzare, unitamente alle politiche e alle attività dell’Assessorato alla Cultura.

Lo ha presentato questa mattina nella sede della Regione l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.
“ERCreativa è un portale unico nel suo genere- ha detto l’assessore-, ha un carattere istituzionale senza averne i tratti. Ha modalità intuitive e induttive nella ricerca degli eventi che compongono la straordinaria offerta culturale di questa regione, con una grafica accattivante e moderna. Il portale si rivolge al grande pubblico ma anche agli operatori del settore che qui potranno trovare informazioni su bandi, leggi e finanziamenti”. “La proposta culturale dell’ER si presenta ricca anche grazie all’impegno della Giunta regionale in questa legislatura, che ha portato al raddoppio delle risorse disponibili e che ha già prodotto le leggi sul cinema e sulla memoria e che nelle prossime settimane varerà anche quella sulla musica”. “Un quadro- ha aggiunto Mezzetti- che conferma un dato di forza, nella presenza di un sistema culturale policentrico diffuso, e di debolezza: non siamo finora riusciti ad ergere a sistema unitario, con un proprio brand. In questo Anno internazionale del Patrimonio europeo lavoreremo per raggiungere questo traguardo supportati da una campagna di sensibilizzazione EnERgie Diffusa – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità che avrà un suo logo (in fase di realizzazione) e culminerà nella Settimana della cultura dal 7 al 14 ottobre sulla valorizzazione e promozione del sistema culturale regionale”.

Il portale
Il portale, che si apre con una home page sostenuta da un potente e innovativo motore di ricerca, organizza e ordina i contenuti in siti tematici: Cinema, Spettacolo, Arte e Mostre, Letture, Memoria del ‘900 (gli ultimi tre in fase di realizzazione), a cui si abbina la banca dati degli appuntamenti culturali in regione, “lo storico” Cartellone che da oggi cambia totalmente veste grafica e amplia la sua struttura. Poi spazio alla sezione multimediale con RadioEmiliaRomagna, la radio web dalla programmazione culturale, Magazzini Sonori, il portale regionale della musica che contiene oltre 12mila file e un canale video dedicato a ERCreativa su Youtube. Di particolare rilevanza la parte dedicata ai social media: declinata all’interno di ogni canale tematico attraverso un social wall che comprende Facebook e Twitter e che oltre a dar conto dell’attività regionale, con post giornalieri, accoglie una scelta dai social delle principali realtà di ogni settore, curata dalla redazione, offrendo un colpo d’occhio complessivo sulle attività culturali del territorio. Il progetto è stato realizzato in modalità responsive, quindi adattabile a ogni device.

Ogni canale tematico è organizzato per rispondere alle esigenze degli operatori, (nel menù in alto) con leggi, finanziamenti e bandi, oltre alla descrizione dei luoghi e delle realtà culturali di ogni settore, finanziate dalla Regione. Un primo piano informativo, dedicato a tutti gli utenti, caratterizza invece l’apertura di ogni canale tematico con le notizie più rilevanti in Top News, con link a ricerche, progetti e banche dati che fanno riferimento all’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, alle interviste radiofoniche di RadioEmiliaRomagna (oltre 1.500 a personaggi importanti per il contesto regionale) fino ai file musicali di Magazzini Sonori. Inoltre: materiali fotografici, audio e video, statistici completano i singoli appuntamenti culturali, valorizzando il lavoro degli operatori del territorio.
Sotto la sezione notizie appare in ogni canale tematico la selezione degli appuntamenti più rilevanti della settimana presenti in Cartellone. Il tutto arricchito da servizi di approfondimento di RadioEmiliaRomagna (la radio web dell’assessorato alla Cultura) e Video (canale Youtube di EmiliaRomagnaCreativa). Non mancano box riservati a specifiche iniziative o ai protagonisti del settore.

ERC è un progetto proprio dell’Assessorato alla Cultura, realizzato in sinergia con l’Istituto per i Beni artistici culturali e naturali (Ibacn), l’Associazione Teatrale Emilia Romagna (Ater) ed Emilia Romagna Teatro Fondazione (Ert). L’indirizzo è www.emiliaromagnacreativa.it

Partito il primo progetto sul territorio dell’associazione dei manager Federmanager e Istituto Bachelet per l’alternanza scuola lavoro

Da Federmanager

Dopo la collaborazione con ZF di Ostellato, al via le docenze in aula.
L’alternanza scuola lavoro non è più una buona pratica ma bensì un obbligo per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche nei licei e consiste in una serie di esperienze educative, coprogettate dalla scuola con altri soggetti e istituzioni, finalizzata ad offrire agli studenti occasioni formative di alto e qualificato profilo.
Federmanager Ferrara, in qualità di associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia, si è messa a disposizione delle scuole ferraresi e insieme all’Istituto Bachelet ha messo a punto un primo progetto pilota, che prevede la visita ad aziende del territorio e conferenze tematiche realizzate presso la sede scolastica con l’ausilio di manager iscritti e non a Federmanager.
La Prof.ssa Paola Zardi, Dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Bachelet, sottolinea l’importanza e la validità della collaborazione con Federmanager Ferrara. Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, attuato attraverso visite aziendali e conferenze tematiche inerenti la gestione d’impresa, coordinato dalla Prof.ssa Maria Teresa Tagliani, docente di economia aziendale, mira infatti a creare una nuova modalità didattica e ad ampliare l’offerta formativa dell’Istituto. Consente inoltre di costruire un sistema stabile di rapporti tra scuola e mondo del lavoro, di sviluppare la cultura dell’imprenditorialità e di facilitare le scelte di orientamento dei giovani.
“E’ un progetto nel quale crediamo fermamente. Non dimentichiamo che proprio sull’alternanza scuola lavoro punta anche il piano nazionale Industry 4.0, ora Impresa 4.0 – sottolinea Giorgio Merlante, presidente di Federmanager Ferrara – tra le direttrici chiave, alla voce competenze, si parla appunto di diffondere la cultura I4.0 attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro.”
In quest’ottica Federmanager ha firmato lo scorso luglio un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: un Piano congiunto per stringere il legame tra mondo dell’istruzione e mondo dell’impresa attraverso la partecipazione diretta di manager e alte professionalità alle esperienze di alternanza scuola lavoro, con l’obiettivo di favorire l’orientamento al lavoro e l’acquisizione di competenze manageriali da parte delle giovani generazioni.
MIUR e Federmanager si sono impegnate a collaborare sui temi più attuali, concentrando le iniziative per la realizzazione del piano nazionale “industria 4.0” e, più in generale, per la Digital Transformation, non solo relativamente alle competenze riferite agli applicativi tecnologici ma anche alle principali skills manageriali che si riveleranno essenziali per guidare con successo il cambiamento industriale in atto.
“Come ha ricordato anche il presidente nazionale Stefano Cuzzilla in occasione della firma del protocollo d’intesa – prosegue Merlante – i nostri manager si propongono di fornire competenze ed esperienze ai ragazzi che si stanno avvicinando al mondo del lavoro e dell’impresa. Riteniamo che questo sia il modo più intelligente per realizzare nei fatti il passaggio di sapere tra le generazioni, uno strumento straordinario per consentire ai nostri giovani di fare scelte consapevoli per la propria carriera e utili per lo sviluppo di un’economia più competitiva e più responsabile”.
La prima azienda che ha aderito all’iniziativa è la ZF di San Giovanni di Ostellato, area Sipro, grazie all’impegno del Direttore delle Risorse Umane Luca Zaghi. Il percorso si è sviluppato prima con una lezione sull’organizzazione aziendale tenuta ai 50 studenti di due classi terze, indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, dal Responsabile Training e Comunicazione Marco Pusinanti ed è proseguito con le visite in azienda il 7 dicembre e il 23 gennaio.
La storia della ZF, legata a doppio filo a un percorso di ricerca e sviluppo, parte nel 1997, anno nel quale l’azienda viene fondata con il nome TRW e l’obiettivo di sviluppare sistemi automotive per il servo sterzo idraulico, anche se ben presto si indirizza verso nuovi prodotti innovativi. Oggi conta 370 addetti e ha seguito i destini della multinazionale di riferimento, la statunitense TRW – componenti elettrici per le automobili – acquisita nel 2015 dalla tedesca ZF, dando vita a un colosso della componentistica automotive con un fatturato di 35 miliardi di euro e 138.000 dipendenti.
“Delle province emiliane, Ferrara è certamente quella che ha maggiori opportunità di sviluppo e miglioramento, per dirla in chiave positiva. Potremmo esprimere il nostro potenziale attraverso la maggiore disponibilità di spazi produttivi e relative infrastrutture e disponibilità di risorse umane formate e proattive, rispetto alle altre province emiliane. Le risorse umane debbono tuttavia essere formate adeguatamente ma prima di tutto orientate ai fabbisogni delle aziende. Su questo punto molto c’è ancora da fare. Bisogna intervenire in due sensi: il primo deve vedere nell’orientamento il cardine della programmazione dei piani di studio. Ciò diminuendo l’onere a carico dei singoli istituti scolastici riguardo l’attività di orientamento-promozione dei propri percorsi formativi, ma cercando di creare un sistema integrato che da una parte recepisca i fabbisogni e li trasformi in percorsi efficaci, e dall’altra parte operi un’azione mirata di orientamento che si prefigga di declinare le vere potenzialità ed inclinazioni dei ragazzi verso gli sbocchi occupazionali reali dell’economia territoriale. Le esperienze di alternanza, se ben progettate e realizzate sono parte integrante del processo di avvicinamento della scuola al mondo del lavoro;vale la pena sottolineare che l’interpretazione che l’Istituto Bachelet sta dando a questa opportunità è decisamente positiva”.
“Nel corso del secondo quadrimestre – spiega Paolo Bassi, vicepresidente di Federmanager Ferrara e responsabile Alternanza Scuola Lavoro per l’associazione ferrarese – verranno realizzati una serie di interventi su tematiche, preventivamente concordate con i docenti, legate ad argomenti di interesse quali il marketing, il sistema qualità aziendale e l’approccio con il mondo del lavoro. Tra i temi trattati, come affrontare il colloquio di lavoro e come costruire il Curriculum Vitae perfetto”.

FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it

Informazioni stampa: Monica Dall’Olio – 335 470916 – monica.dallolio1@gmail.com

All’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica le misure di security per l’edizione 2018 del Carnevale di Cento (Fe)

Da Prefettura di Ferrara

Presieduta dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro, si è tenuta questa mattina una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato il tema delle misure di sicurezza da attuarsi in occasione del Carnevale di Cento (Fe).
Presenti alla riunione, il Sindaco della Città di Cento, accompagnato dal Comandante della Polizia Municipale, il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Vice Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco ed il Responsabile del Servizio di emergenza medica 118.
Nel corso della riunione di Comitato, sono state definite le misure di security per l’edizione 2018 del Carnevale organizzato dalla Città di Cento (Fe), evento particolarmente conosciuto sul panorama nazionale e che richiama nella località dell’alto ferrarese la presenza di migliaia di cittadini provenienti da più parti del Paese.
In aggiunta alle misure di safety, già individuate dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, in occasione delle sfilate dei carri allegorici programmate per domenica 28 gennaio e per tutte le successive domeniche di febbraio, sono state disposte, d’intesa con l’Amministrazione Locale, le ulteriori misure fissate in materia dalle recenti direttive ministeriali (dal potenziamento dei controlli agli 8 varchi nell’area della manifestazione, al divieto di consumo di alcol e di introduzione di bottiglie di vetro).
Infine, sul percorso di sfilata sono state messe a punto specifiche, puntuali misure ai fini antiterrorismo, con l’impiego di barriere jersey e la presenza di Unità Operative Speciali.

Alan Fabbri (Lega Nord): “Pesca di frodo: la gestione delle acque in concessione alle associazioni sportive. Proposta di legge della Lega”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Affidare, tramite concessioni, la gestione delle acque alle associazioni sportive, per contrastare bracconaggio ittico e spopolamento dei fiumi. L’Emilia Romagna è l’unica Regione, insieme alla Toscana, a non prevedere questa possibilità. E’ ora di adeguarci. Presenteremo un progetto di legge per superare un immotivato gap culturale che nuoce esclusivamente al territorio”.

Sono questi i presupposti della proposta di legge che il gruppo Lega Nord in Regione depositerà nei prossimi giorni, a firma del capogruppo Alan Fabbri e dei consiglieri Andrea Liverani, Marco Pettazzoni e Matteo Rancan.

“La piaga del bracconaggio ittico è sempre più grave, come dimostrano i recenti episodi di cronaca e le frequenti segnalazioni dei pescatori. Nonostante le pene più severe e il sequestro degli strumenti e dei mezzi di trasporto, introdotti con la legge regionale sulla pesca di frodo, approvata lo scorso anno grazie alla Lega Nord, gli assalti di bande organizzate, di provenienza quasi sempre romena proseguono senza sosta”, spiega Fabbri. “Altrettanto drammatici sono i dati relativi allo spopolamento delle acque, sempre più povere di pescato e, di conseguenza, della fauna che vive nei pressi di fiumi e canali”, aggiunge il capogruppo.

“Non si tratta di un problema solo locale e, da tempo, la Lega Nord sostiene la necessità di dichiarare la fauna ittica patrimonio dello Stato. In attesa di una legge nazionale in tal senso, altrettanto necessaria è, tuttavia, la tutela delle acque: 18 Regioni su 20 si sono già attrezzate prevedendo la possibilità di affidare alle associazioni sportive, che ne abbiano i requisiti, la gestione tramite concessione di determinati tratti di fiumi e canali ad uso esclusivamente sportivo e ricreativo”.

In sostanza, si tratta di prevedere, come ad esempio ha fatto il Veneto con la legge regionale numero 19 del 1998, che la Provincia o l’ente di riferimento, possa “rilasciare concessioni di pesca ad enti pubblici, ad associazioni o società di pescatori sportivi, nonché alla federazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI)”, per finalità “coerenti con la conservazione dei patrimoni ittici e di tutto l’ecosistema” e “tese alla buona conservazione della biodiversità sommersa”. “In cambio il concessionario deve garantire la vigilanza ittica e la cura e la valorizzazione del patrimonio naturale”, spiega ancora il capogruppo.

“Davanti alla innegabile contrazione di risorse e di organici a disposizione, non riconoscere questa possibilità significa continuare a pesare in toto sui volontari ittici, che a loro rischio e pericolo, due o tre notti a settimana vigilano sui canali e, in collaborazione con le forze dell’ordine fanno blitz contro i bracconieri”, prosegue il consigliere.

“Anche per preservare il loro prezioso impegno da eccessivi rischi la tutela di fiumi e canali va resa strutturale e continuare a privarsi di una importante arma contro i fenomeni di depredazione delle nostre acque sarebbe colpevole”, conclude Fabbri. “Per questo presenteremo nei prossimi giorni il Regione una proposta di legge a parziale modifica della legge sulla Pesca che vige oggi in Emilia Romagna, inserendo questa possibilità”.