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Mese: Gennaio 2018

Multo utile et humile et pretiosa et casta

di Maria Luigia Giusto

In questa stagione di acqua che compare in diverse forme viene da domandarsi come potremmo viverne senza. L’acquazzone che inonda i marciapiedi e fa correre al riparo sotto i tetti sporgenti ne ricorda la potenza. La nebbia in strati di velo e di fumo placa e rallenta la frenesia quotidiana. La brina cristallina sui bordi fogliari disegna rilievi scolpiti nella natura delle cose fragili. Le goccioline che impregnano il labbro ad un complimento scaturiscono dal nostro pozzo interno. L’acqua siamo noi.

“Ma guardate l’idrogeno tacere nel mare, guardate l’ossigeno al suo fianco dormire. Soltanto una legge che io riesco a capire ha potuto sposarli senza farli scoppiare”
Fabrizio De Andrè

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Un caso di coscienza…

Il tizio è un’apoteosi di merda umana!
Capelli a spazzola biondo platino, pelle butterata e una cicatrice zigzagante tra guancia e mento, lobi anellati, collo taurino con uno scorcio di tatuaggio che corre giù sotto la maglia sudicia.
Mastica una gomma al sapor di fragola marcia e me la soffia addosso. Mi osserva sfacciato col suo feroce sguardo da ebete.
«Hai bisogno?» gli faccio.
Questo mi sorride aprendo una spelonca inguardabile con una sfilza di dentini color giallo canarino. Mi si legge in faccia quanto mi fa schifo sto tizio, eppure ostento cortesia, falso come Giuda: «Non farti problemi, se hai bisogno dimmi…»
Questo non parla e non smette di fissarmi e sorridere, con una ghigna da prendere a schiaffi e farci l’abbonamento. Così getto la maschera: «Beh, allora che vuoi che ti dica… Vaffanculo!»
Sono al limite. La trottola fotonica mi gira ormai senza controllo. Penso che se non me ne vado va a finire che lo meno, perciò alzo i tacchi e tolgo il disturbo. Tanto più che questo è un marcantonio di quasi due metri per oltre un quintale di ignoranza. Sì, meglio andare. Mi allontano dalla parte opposta quando sento una voce alle mie spalle.
«Scusa, non volevo farti incazzare…»
Il tizio ha parlato finalmente! Mi blocco e mi giro di nuovo verso di lui. La sua espressione è cambiata, ora sembra diverso, con uno sguardo tutt’altro che ebete. Sembra che qualcosa l’abbia trasformato dandogli uno spessore che prima non aveva. O forse sono io stesso che, sentendo la sua voce, ho cambiato opinione.
Ora vedo due occhi profondi, animati da un certo non so che di pudore e incertezza che fino a un attimo prima non avrei mai sospettato. Persino quell’aspetto sgradevole fino all’insopportabile non è più tale.
Cosa sta succedendo?
«No scusa te per il vaffanculo… Ma se non vuoi che te lo ripeta mi devi dire perché sei venuto da me a fissarmi!» gli dico con una punta di rimorso.
«Beh, la verità è che non so come dirtelo…»
«Dirmi cosa?»
«È difficile…»
Lo guardo. La pressione mi si alza che ormai sistole e diastole sono in orbita scrotale. «Non capisco… Senti, fa lo stesso. Io me ne vado!»
«Non andare per favore!» sembra supplicare sul serio.
«Oh, insomma, che cazzo vuoi?» Se non fosse così grosso gli avrei già sgrullato la faccia di schiaffi.
«Vorrei che parlassimo un po’…» risponde calmo e controllato da far schifo.
«Ma di che cazzo vuoi parlare… io non ti conosco!»
«O sì che mi conosci!» insiste. Poi mi sorride di nuovo, stavolta senza aprire la fogna.
«Senti stronzo, se avessi già visto la tua faccia me la ricorderei… Fa così schifo che stanotte dovrò addormentarmi guardando il poster di Freddy Krueger per togliermela dalla mente e sperare di non avere incubi!»
«In verità la vedi tutti i giorni, come adesso…»
«Basta m’hai stufato!» trattengo il respiro e parto col cartone. Un ripieno di noccioline tostate a sangue per ricordarsi che se tiri la corda oltre l’orizzonte degli eventi poi questa si spezza.
Ma la manata va a sbattere contro un muro di vetro… Questo s’infrange in mille pezzi o forse più. Mi guardo il pugno criccato di sangue, il mio sangue!
«Cazzo, lo specchio s’è rotto… Adesso sette anni di sfiga!» esclamo preso da improvviso buon umore.
Sorrido, ma è un sorriso incerto, non proprio convinto. I tagli sulla mano bruciano!

Capita, quando incontri la tua coscienza e non la riconosci.
Capita, quando questa ti parla e non la vuoi stare a sentire.
Ieri ho fatto un’altra cazzata, oggi me ne sto tranquillo e domani chissà.
La cicatrice mi fa prurito, forse domani pioverà.

Uncertain Smile (The The, 1983)

Ferrara Food. Calvano: “Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo”. Il consigliere regionale espirme soddisfazione a seguito dell’asta.

Da PD Emilia Romagna

Dopo un anno di stop riparte Ferrara Food. L’azienda di trasformazione del pomodoro, nata nel 2007 dalla riconversione dello zuccherificio Sfir di Pontelagoscuro, prima del fallimento dello scorso novembre, dava lavoro a 12 dipendenti fissi, con 100 operai stagionali assunti durante le campagne. La notizia della riapertura dello stabilimento diventa fondamentale per oltre 250 produttori del territorio ferrarese.
L’asta per l’affitto dello stabilimento – chiusa giovedì – è andata a buon fine: una serie di imprenditori, si è aggiudicata l’affitto dello stabilimento argentano. La Regione ha da sempre seguito passo dopo passo l’evolversi della vicenda e ha garantito la propria vigilanza sul percorso, prima attraverso l’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, poi con il consigliere regionale del Pd, Paolo Calvano, che ci tiene personalmente ad esprimere soddisfazione per questa ripresa
“Il buon esito del bando d’asta per l’affitto di Ferrara Food fa tirare un sospiro di sollievo a tutte le istituzioni, Comune di Argenta e Regione in primis, alle organizzazioni professionali, alle parti sociali, cioè a tutti coloro che in questo anno hanno provato a creare le condizioni per far ripartire questa importante azienda del territorio – sottolinea Calvano – È un segnale positivo che confidiamo possa avere importanti ricadute occupazionali a partire da chi già lavorava in Ferrara Food”.

Lagosanto. Calvano e Zappaterra (Pd): “Stupiscono le motivazioni del sindaco Romanini, soprattutto quando nell’ultimo triennio la sanità del Delta è stata oggetto di importanti investimenti”

Da PD Emilia Romagna

Le motivazioni che hanno portato al non rinnovamento della tessera PD da parte del sindaco di Lagosanto, Maria Teresa Romanini, lasciano non poche perplessità ai consiglieri regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.
La prima cittadina parla di “politiche sanitarie penalizzanti per il territorio, politiche del lavoro che hanno prodotto lavoratori senza diritti e senza tutele, oltre ad una politica definita “imbarazzante”, rivolta nei confronti degli enti locali”. Calvano e Zappaterra, che hanno loro stessi amministrato il territorio ferrarese in prima persona non comprendono queste affermazioni.
“Stupisce il tempismo con cui il sindaco Arianna Romanini ha deciso di prendere le sue ultime decisioni di carattere politico e stupisce soprattutto che metta alla base di queste sue scelte la sanità del Delta – dicono i consiglieri –. Lo stupore è dettato per due motivi. Il primo è che tutte le decisioni dell’ultimo anno, in sede di confronto regionale e provinciale, sono state prese con l’accordo della Romanini stessa. Il secondo è legato al merito delle questioni. Nell’ultimo triennio l’ospedale del Delta è stato oggetto di importanti investimenti tra cui quelli sull’area intensiva e centralina di monitoraggio, il rinnovo della macchina per il trattamento acqua dialisi, la RM, la colonna endoscopica, l’elisuperficie per il volo notturno, la centrale di dimissione per le dimissioni protette e l’avvio della PMA di primo livello a cui farà seguito fra pochi mesi anche quella di secondo livello con l’investimento di altri 500.000 euro”.
I consiglieri chiariscono ogni aspetto a livello sanitario e dati alla mano chiedono chiarezza al sindaco Romanini.
“La PMA del Delta è un servizio esclusivo provinciale a cui si aggiungono ulteriori servizi erogati esclusivamente a Valle Oppio: la cardioriabilitazione, la RM, il piede diabetico e prostatectomia – spiegano –. A ciò si aggiunge il fatto che la stessa eliminazione dei pediatri al pronto soccorso, di cui Romanini era a conoscenza, successivamente all’attivazione della PMA, è stata accompagnata da un accordo condiviso dal sindaco stesso, insieme al presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e al vicepresidente della Provincia, che ha portato alla decisione di fare formazione pediatrica alle guardie mediche e ai medici di Pronto Soccorso. Una formazione che oltretutto è già partita, in modo tale da garantire, insieme alla pediatria di gruppo di Comacchio, la copertura pediatrica di base su tutto il territorio distrettuale”.
Calvano e Zappaterra inoltre sottolineano come la sanità ferrarese avrà ulteriori rinnovamenti.
“Il polo di Valle Oppio sarà oggetto di un importante investimento sul Pronto Soccorso che potenzierà ulteriormente l’ospedale. Se questo lo si vuol definire un ospedale chiuso si mente sapendo di mentire e si fa cattiva e dannosa informazione”.
Infine i due consiglieri ferraresi ci tengono ad approfondire un’ultima considerazione da esponenti del PD.
“Il nostro partito non solo ha candidato e sostenuto Arianna Romanini in ogni passaggio politico e amministrativo – concludono –, ma si è messo al suo fianco a livello comunale, provinciale e regionale proprio a partire dal tema della sanità. Il PD lo ha fatto nell’interesse della comunità del Delta e continuerà in tal senso il proprio impegno, pur prendendo tristemente atto del fatto che il sindaco Romanini abbia deciso di gettare a mare quei tanti sacrifici che tanti compagni di partito, a partire da Lagosanto, hanno fatto per consentirle di essere sindaco e di poter operare al meglio”.

IL CACCIATORE DI LEGGENDE
Il reperto

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CAPITOLO III – Il reperto

Sewell cercava senza successo di capire cosa i due si dicessero, poi finalmente Juan si voltò verso lo scienziato e gli parlò in un inglese elementare ma privo di incertezze: «Professore, lo stregone ci ha appena ammonito a non proseguire le nostre ricerche. Ha detto che c’è una maledizione su tutti coloro che disturbano la quiete di Alatapec.»
«Alatapec quello delle leggende?» chiese a quel punto Greenstone.
«Esatto, intende dire il dio della montagna. Colui che vive sotto di essa e si nutre delle rocce di cui è fatta!» rispose prontamente il giovane aiutante.

Juan

Quelle parole furono musica per le orecchie dello scienziato scozzese, era chiaro che il vecchio alludeva al lithofagus. L’avvertimento aveva peraltro sortito l’effetto contrario e, anziché scoraggiarlo, convinse una volta di più Sewell della bontà delle sue teorie.
Finalmente Sewell era in possesso della prova che le farneticazioni dello sciamano non erano frutto di dicerie locali o di antiche leggende tramandate. Ora sapeva con certezza che l’oggetto della sua ricerca era esistito realmente e forse esisteva ancora: lo attestava il pacco misterioso che Juan gli aveva consegnato la sera prima!
Il pacco conteneva una mandibola intatta di forma assai strana, mai vista prima, chiaramente appartenente a una specie sconosciuta. Era molto larga e massiccia, insolitamente pesante per un reperto fatto di osso, ricordava quasi una grossa scodella, all’interno di essa una serie innumerevole di incavi stava a indicare gli alveoli dentali.
Per Greenstone era tutto fin troppo chiaro. Il reperto osseo presentava curiose analogie con le numerose tracce iconografiche nazca che aveva raccolto nei suoi appunti. Con l’aiuto di Juan era entrato in possesso di ciò che in realtà era una delle tante reliquie di Alatapec, divinità pagana di origine inca.
Ora non restava che mettere a posto l’ultimo tassello: dove era stata trovata la mandibola del lithofagus australis?
L’ostinata reticenza del vecchio sciamano obbligò Greenstone a dover battere altre strade per poter rispondere a quel quesito. Egli sospettava che molti indios della zona sapessero dove trovare quei reperti ossei. Il problema fu che il veto imposto dallo stregone e il timore della maledizione indussero gli indigeni a tenere le bocche cucite, soprattutto nei confronti di stranieri ficcanaso.
Quelli erano luoghi dove le superstizioni e il culto della magia e del soprannaturale avevano radici millenarie assai difficili da estirpare. Oltre a ciò, la diffidenza verso gli europei rendeva quasi impossibile trovare qualche indio disposto a parlare, nemmeno in cambio di ricompense generose.
Jacques Verdoux, informato da Sewell del ritrovamento della mandibola, volle esaminarla immediatamente. Una volta osservata, il francese ne fu entusiasta. Dichiarò che essere entrati in possesso di quell’oggetto avrebbe rappresentato una svolta decisiva per l’intera missione. Propose poi che si poteva tentare di sorvegliare di nascosto gli indigeni che si inoltravano nella giungla e attendere che qualcuno si dirigesse nel luogo dei reperti.
L’idea fu subito scartata da Greenstone. Egli obiettò che attraversare la giungla per seguire la gente del posto non era una cosa semplice, occorreva discrezione e comportava lunghi appostamenti a distanza che avrebbero impegnato il gruppo di esploratori per parecchio tempo, non dando nessuna garanzia di successo. Anzi, nel caso fossero stati scoperti, rischiava di rendere ostili uomini già diffidenti. Era necessario trovare un’altra soluzione, più rapida e meno rischiosa.
Ma proprio mentre i due esploratori discutevano su come risolvere il problema, un tarlo si era insinuato nella mente dello scozzese. A dire il vero il dubbio l’aveva assalito già la sera prima, ma solo in quel momento sentì l’esigenza di esternarlo ai compagni. «Mi chiedo come mai lo stregone si sia privato di una preziosa reliquia in cambio di una semplice lampada a petrolio…» disse.
«Mio caro collega, quello che è semplice per voi può non esserlo per un indio e viceversa.» chiosò frettolosamente il paleontologo.
«Professore, e se per lo sciamano fosse più preziosa la lampada dell’osso che mi ha dato? Io ho visto che nel villaggio tutti indossano qualcosa fatto di osso!» intervenne Juan.

Pedro

A quel punto anche Pedro sentì l’obbligo di dire la sua: «Señor, io due giorni fa ho visto un uomo tornare al villaggio, era diretto alla casa dello sciamano con un pesante cesto sulle spalle e due torce spente in mano, forse c’è un legame…»
«Hai visto cosa c’era nel cesto?» domandò molto interessato Greenstone.
«No… beh forse, señor credo fossero frammenti di osso, o forse pezzi di rami secchi, non ho visto bene señor…»
«Erano senz’altro pezzi d’osso!» l’interruppe il biologo. «Credo che il nostro stregone non sia affatto un vecchio bacucco come pensavo, credo che sia molto furbo invece. Ascoltatemi bene: il vecchio si serve di un aiutante per procurarsi le reliquie da rivendere o barattare alla gente del villaggio, ora non so se appartengono tutte al lithofagus, la nostra certamente sì, le altre dovrei esaminarle… Comunque se ciò fosse vero, dovremmo concludere che queste reliquie si trovano in un posto buio, probabilmente una grotta. Ecco perché per lo stregone la lampada a petrolio è così preziosa!»
Il ragionamento di Sewell fu subito condiviso da tutto il gruppo. Tutti quanti poi maturarono la convinzione che l’unico posto dove lo stregone poteva procurarsi le reliquie era all’interno delle grotte di Arauna, che si trovavano in fondo alla Gola di Valverde, a una quindicina di miglia a est del villaggio.

Gola di Valverde

Ci si arrivava seguendo un sentiero battuto dai cacciatori, che si inoltrava nella giungla tra le montagne. In prossimità della meta si era obbligati a scendere in una ripida gola nascosta dalla vegetazione, il cui fondo era squarciato da una fitta rete di gallerie scavate nella roccia dall’erosione di un antico fiume sotterraneo, le grotte di Arauna appunto.
Non era esattamente un luogo dove poter fare un picnic: ragni e scorpioni enormi, serpenti tra i più letali, scolopendre di mezzo metro… A parte i giaguari, non ci sono animali feroci nelle Ande amazzoniche, ma tutto ciò che si muove è comunque potenzialmente assai pericoloso, e questo Greenstone, da biologo esperto, lo sapeva bene. Inoltre, anche la vegetazione poteva riservare brutte sorprese agli esploratori incauti: tutta la foresta pullulava di piante velenose, spine acuminate, fiori dai colori splendidi ma intrisi di tossine mortali.

Quella sera stessa Greenstone, Verdoux e i due giovani indios prepararono l’equipaggiamento necessario per l’escursione prevista il giorno seguente. La distanza tra l’accampamento e la Gola di Valverde non era molta ma la natura del percorso era tale che Sewell stimò che il viaggio sarebbe potuto durare tutta la giornata. Per questo decise di portare il necessario per poter trasferire l’accampamento nelle immediate vicinanze della gola. Una volta stabiliti laggiù, anche se provvisoriamente, avrebbero potuto svolgere le loro ricerche senza dover ripercorrere ogni giorno miglia e miglia nella giungla per tornare al villaggio.

foresta andina

La mattina dopo i quattro uomini partirono diretti a Valverde. Il cielo stava schiarendo e una bruma sottile ricopriva il terreno dando l’illusione di camminare immersi in un liquido bianco e impalpabile. Già dopo un’ora di cammino i raggi del sole filtravano attraverso le fronde degli alberi e un caldo opprimente iniziò a rendere il viaggio sempre più arduo.
Il sentiero dei cacciatori non era altro che una linea appena visibile creata a colpi di machete, attrezzo che gli indigeni impiegavano per farsi largo nella fitta vegetazione. Anche i quattro esploratori dovettero usarlo per poter avanzare in quel sottobosco sempre più intricato, e tutto questo contribuiva ad accrescere la fatica. Ognuno di loro poi doveva portarsi un fardello di attrezzature e vettovaglie che rendeva il cammino ancor più massacrante.
Sewell camminava in testa al gruppo, alla sua destra Juan avanzava sferzando con energia il machete per liberare il sentiero ormai quasi cancellato dalle piante che parevano crescere repentinamente ai suoi margini. Il giovane indio, come sempre silenzioso, masticava delle foglie che si era procurato al villaggio. Il ragazzo, vedendosi osservato, si girò, «Professore, ne volete un po’? Servono per la fatica…»
«Che roba è?»
«Sono foglie di coca», rispose Juan, «La gente qua le usa per alleviare la fame, la sete e la stanchezza. Vi fanno stare meglio, prendete…» Il giovane infilò una mano nella bisaccia che portava a tracolla ed estrasse una manciata di foglie verdi, le porse a Greenstone che accettò di buon grado. Pedro, a sua volta, fece altrettanto offrendone un mucchietto al paleontologo francese, il più provato del gruppo.
I quattro, quasi certamente stimolati dalle foglie, aumentarono il passo in direzione est.

giungla amazzonica

A metà pomeriggio, col sole ormai alle spalle, Sewell e compagni giunsero finalmente sul bordo della gola. Fino a quel momento il tragitto era stato estenuante, ma ben presto tutti quanti compresero che la parte più complicata del viaggio sarebbe iniziata solo da lì in poi.
Dal sentiero al fondo della gola c’erano almeno un centinaio dì metri di dislivello da percorrere superando un formidabile intrico di rami e liane, oltre a pietre taglienti che spuntavano dal terreno ripido e in buona parte roccioso. Dall’alto era praticamente impossibile riuscire a vedere cosa li aspettasse giù in fondo, una cortina impenetrabile di fogliame aveva creato una barriera capace di impedire alla luce del sole di passare. Il che voleva dire che quel posto era dominato dal buio anche durante il giorno.
Dette premesse instillarono nel gruppo un vago e inatteso senso d’inquietudine e incertezza, e Greenstone pensò bene di rompere il silenzio per distogliere i compagni dai brutti pensieri.
«Sentite! Ora che siamo qui direi di sistemare tutto quanto per la notte. Ci accamperemo in quella radura là in fondo!»
Indicò un punto della foresta privo di alberi a margine di un crepaccio tra le rocce. Gli altri si rianimarono mettendosi tutti quanti al lavoro.
Il sole era appena scomparso, a quelle latitudini i tramonti sono brevi e il buio arriva presto. La prima cosa da fare era accendere un fuoco e così fecero. Poi finirono di sistemare il bivacco predisponendo le attrezzature per allestire la tenda il giorno seguente.
Juan e Pedro armeggiavano attorno al fuoco per preparare la cena, mentre i due scienziati discutevano su come organizzare le operazioni di discesa nella gola all’alba.
«Jacques, ve la sentite di scendere domani?» chiese Sewell all’amico.
«Ma certo parbleu, sono arrivato sin quaggiù e non me la voglio proprio perdere…» rispose. Gli occhi tradivano la stanchezza, ma quando parlava brillavano di eccitazione. Poi aggiunse: «A mille miglia a ovest da dove siamo ora, Darwin andava nel Pacifico a studiare le tartarughe e voi siete qui a un passo dallo scoprire la creatura più strabiliante che sia mai esistita… Lo so, lo so… Darwin è stato vostro maestro, che Dio l’abbia in gloria, però questa è la volta buona che l’allievo lo supererà. Sono pronto a scommetterci!»
Il tono del francese era entusiasta, era quello di un uomo che stava realizzando il sogno di una vita.
D’altra parte, Charles Darwin era morto due anni prima e Greenstone si trovava negli Appalachi in Nord America quando apprese la triste notizia. Da quel giorno il giovane scienziato scozzese si rammaricava sempre di non aver potuto partecipare ai funerali solenni del vecchio naturalista, cerimonia che si era svolta una mattina di primavera del 1882, nell’abbazia di Westminster a Londra.

funerali di Charles Darwin a Westminster Abbey (stampa dell’epoca)

Tuttavia, Jacques Verdoux era, suo malgrado, l’anello debole del gruppo…
Ormai prossimo alla sessantina, era uno stimato cattedratico dell’università parigina. Famoso in patria per aver fondato a Parigi il primo museo di storia naturale francese, dopo aver letto un trattato di Greenstone che elencava le sue teorie sull’esistenza del lithofagus, Verdoux, incuriosito, volle incontrarlo personalmente.
Si conobbero in occasione di un congresso svoltosi a Londra nel 1880 e divennero amici. Il paleontologo si appassionò talmente alle ricerche del collega scozzese che ne sposò integralmente la causa, scrivendo diversi articoli a suo favore e organizzando incontri tra lo stesso Greenstone e i suoi colleghi parigini. In cambio ottenne dall’amico una promessa: tutti i reperti trovati che fossero stati in grado di testimoniare l’esistenza del litofago, ed eventualmente il litofago stesso, sarebbero stati esposti nel proprio museo di Parigi.
Ma Verdoux pativa più degli altri i disagi della giungla. Aveva deciso con entusiasmo di unirsi al collega nell’avventura in Perù, ma ora doveva fare i conti con uno stato di salute precario che in quella situazione rischiava di peggiorare ulteriormente. Sewell intuiva le difficoltà dell’amico e si pentì di averlo convinto a partire per il Sud America offrendogli la possibilità di condividere la scoperta insieme a lui.
Otto mesi prima, i due scienziati si erano incontrati a Londra. Greenstone in quell’occasione informò Verdoux della sua imminente partenza per l’America Latina, confidandogli di aver raccolto nelle precedenti spedizioni abbastanza elementi per poter finalmente concludere le sue ricerche con un successo. Occorreva solo un ultimo viaggio. Fu a quel punto che gli chiese se volesse raggiungerlo in Perù per partecipare alla missione, e Jacques Verdoux accettò con gioia e senza esitare un solo istante.

Quella notte un cielo privo di nuvole permise alla luna quasi piena e a migliaia di stelle luccicanti di spandere la loro luce azzurrognola sulla radura attorno all’accampamento. Sewell rimase sveglio a lungo nel suo giaciglio prima di addormentarsi.
Dopo la cena i suoi tre compagni si erano sistemati attorno al fuoco e si erano assopiti quasi subito. Verdoux era caduto in un sonno pesante sopraffatto dalla stanchezza, mentre i due giovani indios giacevano curiosamente seduti poggiando le due schiene l’una contro l’altra, infagottati nei loro pesanti ponchos di lana di alpaca.
I due dormivano, ma qualunque rumore insolito nel silenzio imperante li avrebbe immediatamente destati. Sewell, osservandoli, ne era sicuro, e si compiacque ancora una volta di averli al suo servizio.
Mille pensieri gli impedirono di prendere sonno quella notte. S’alzò e s’avviò verso il crepaccio distante poche decine di metri, giunto sul bordo della gola iniziò a contemplare l’oscurità che la celava. In qualche modo gli pareva di avvertire la presenza di innumerevoli creature che brulicavano e strisciavano nella voragine sottostante, buia e invisibile. Improvvisamente un rumore di passi lo fece trasalire, si voltò, «Juan… sei tu!»

«Sir Joseph, è pericoloso allontanarsi dal fuoco, quelli del villaggio dicono che questo territorio è zona di caccia del tigre delle montagne…»
«Lo so Juan, ma non sono di certo i giaguari a preoccuparmi stanotte, di solito quei gattoni stanno alla larga dagli uomini. Non sarà così per le creature che troveremo laggiù domani…»
I due rimasero in silenzio, pensierosi. Lo sguardo di entrambi era perso nel nero profondo della gola che incombeva davanti a loro.
Poi Sewell, come per spezzare un’inquietudine opprimente che cominciava a farsi strada nel groviglio di pensieri che lo avevano attanagliato per tutta la sera, tornò al fuoco del bivacco seguito da Juan.
Mentre l’indio si risistemava nell’insolita postura che condivideva con Pedro, Joseph Sewell si adagiò nel suo giaciglio e finalmente si abbandonò anch’egli alla stanchezza.
Dopo nemmeno un minuto il sonno riuscì a vincere ogni residuo pensiero.

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Al Teatro Nuovo di Ferrara “Historias de tango”

Da Teatro Nuovo Ferrara

27 GENNAIO ore 21.00

HISTORIAS DE TANGO
ballerini
Sabrina Concari – Mariano Allegro
Julio Luque – Geraldine Giudicelli
Michele Lobefaro – Emanuela Benagiano
Vito Raffanelli – Giorgia Rossello
con la straordinaria partecipazione di
Fabian Serna di Legion Malambo (folclore)
musica
ORCHESTRA TANGO TINTO
Barbara Varassi – pianoforte
Gerardo Agnese – bandoneon
Vincenzo Albini – violino
Virgilio Monti – contrabbasso
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com
LA COMPAGNIA
Tango Historias de Amor
una compagnia giovane formata da affermati artisti argentini con esperienze
professionali internazionali che sotto la direzione di Mariella Malpeli hanno dato vita al
progetto di portare in scena il tango argentino partendo dalla sua essenza: abbraccio e
improvvisazione.
Una compagnia di ballerini e musicisti che conosce lo sforzo ed il lavoro di squadra, fatto
con passione e in sinergia. Energia che esplode sul palcoscenico grazie all’affiatamento
tra musicisti e ballerini che ha la sua massima espressione e magia proprio
nell’improvvisazione.
La compagnia Tango Historias de Amor ha riscosso grande successo di pubblico
andando in scena in molti teatri e festival di danza italiani. Tornerà dunque ad emozionare
il pubblico la prossima stagione teatrale 2018.
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com

L’ORCHESTRA
Tango Tinto
è un ensemble di tango argentino composto da artisti argentini ed europei: Barbara Varassi
Pega, pianoforte; Gerardo Agnese, bandoneon; Vincenzo Albini, violino; Virgilio Monti,
contrabbasso. Da più di 10 anni sulla scena europea, si distingue per una solida esperienza
nello stile e un grande affiatamento che ne fanno il suo punto forte. Propone diversi
spettacoli: concerti, spettacoli di musica, danza e montaggio video, repertorio da ballare e
d’ascolto, tutti di alta qualità ed esperienza professionale. Il suo repertorio abbraccia i diversi
periodi della storia di questa musica urbana, dalla “guardia vieja” ai contemporanei,
comprendendo brani dei più noti compositori (Pugliese, Troilo, Gardel, Piazzolla, Arolas, De
Caro e tanti altri) offrendoli con uno stile proprio e caratteristico. Ha partecipato a numerosi
Congressi, Milongas e Festival di Tango in tutta Italia ed Europa tra i quali: Bologna Tango
Festival; Cosenza Tango Festival; Bari Tango Congress; Rovigo Tango Festival; Torino Anima
Tango; Sanremo Tango Festival; Verona Tango Festival, Crema Tango Festival. Vilnius Tango
Festival, Lituania; London Tango Festival; Rotterdam Tango Festival; Tampere Tango
Festival, Finlandia; Dublin Tango Festival, Irlanda. Ha collaborato con i più affermati maestri
di Tango tra i quali: Miguel Angel Zotto, Ricardo Barios e Laura Melos, Osvaldo Roldan,
Alejandro Aquino e Graciela Roston, Sebastan Romero e Silvina Aguera, Marco Palladino,
Alejandro Angelica, Alberto e Sabrina Scarico, Mariano Navone, Pablo Mojano e Roberta
Beccarini e tanti altri ancora. Motivo d’orgoglio per l’ensemble è la collaborazione allo show
“Tetralogia” del famoso coreografo Leonardo Cuello. Dalla sua formazione si è esibito
frequentemente in Argentina ed Europa ed è stato sempre ben accolto dalla critica e dal
pubblico. Ha al suo attivo due CD: “Tango Tinto” (2004) e “Éxtasis” (2007), con la
partecipazione di musicisti invitati.
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com

FABIÁN SERNA
Ballerino, Maestro Nazionale di Danza, coreografo, attore e direttore artistico della
compagnia di danze folkloristiche argentine Legión Malambo. Nel 2004 il Governo
Argentino lo ha insignito del premio “Ballerino dell’anno”. Tra il 1998 e il 2016 ha
conseguito innumerevoli premi a livello nazionale, partecipando a tournée in Giappone,
Germania, Brasile, Svizzera, Spagna, UK, USA, Colombia, Perù, Francia, Italia e Grecia.
Nel 2012 vince il reality televisivo Q’VIVA The Chosen e realizza uno spettacolo a Las
Vegas con Jennifer Lopez, Marc Antony e Jamie King. Nel 2015 fonda la compagnia
Legión Malambo. Nel 2016 entra a far parte di uno degli spettacoli itineranti più rinomati
al mondo, Fuerza Bruta. Nello stesso anno è coreografo e ballerino dello spettacolo di
tango Deseos insieme alla compagnia Estampas Porteña e porta in scena con la Legión
Malambo Atsu, primo spettacolo al mondo a fondere malambo e arti marziali. Nel 2017
la compagnia, di cui è direttore artistico e coreografo, è tra i finalisti della quarta edizione
del talent show italiano Tú Sí Que Vales.
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com

BIGLIETTI
biglietteria del TEATRO NUOVO DI FERRARA
aperta dal martedì al sabato
dalle ore 11.00 alle ore 13.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.00

ON LINE
sul sito
www.tiketone.it
www.vivatiket.it

PREZZO BIGLIETTI
Poltronissima € 33,00 ridotto € 30,00
Platea € 30,00 ridotto € 27,00
I Galleria € 27,00 ridotto € 23,00
II Galleria € 23,00 ridotto € 21,00

Fabrizio De André. Principe Libero all’Apollo

Da Apollo Cinepark

Martedì 23 e mercoledì 25 gennaio alle ore 21.00 all’Apollo arriva l’atteso FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO, biopic dedicato ad uno deipià grandi cantautori del panorama italiano di tutti I tempi.
Coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film, scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci e diretto da Luca Facchini, interpretato da Luca Marinelli (nel ruolo di Fabrizio De André), Valentina Bellé, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini, FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che hanno amato e amano ancora oggi le sue canzoni e un’opportunità straordinaria per godere di quella che Fernanda Pivano ha definito “la voce di Dio”.
Il biopic si concentra sull’umana avventura del suo protagonista, dall’infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei caruggi della città, le prime timide esibizioni dal vivo, l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene. FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO mette in scena il racconto di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana.

Riparte al Jazz Club di Ferrara il Monday Night Raw

Lunedì 22 gennaio, a partire dalle ore 20.00
Monday Night Raw
Opening Act
Happy Hour with Willygroove Dj

+

Vernissage
In collaborazione con Arci Bologna
Premio Farben 2017 “Disegnare il jazz”

+

Live
MAT Trio
Marcello Allulli, sax tenore
Francesco Diodati, chitarra
Ermanno Baron, batteria

+

Jam Session
In collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi”
Tip of the Day
Valeria Burzi, voce
Andrea Bonetti, pianoforte
Stefano Galassi, basso
Riccardo Guidarini, batteria

Dopo la consueta pausa, il Torrione riapre i battenti, lunedì 22 gennaio, con il format più accattivante di Ferrara in Jazz, Monday Night Raw! In programma è una serata ricchissima che fonde arte e musica in compagnia del MAT Trio di Marcello Allulli e degli artisti finalisti al Premio Farben 2017. Immancabili l’aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione di Willygroove Dj e la jam session aperta dagli allievi e dai docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Dopo la consueta pausa, il Torrione riapre i battenti, lunedì 22 gennaio, con il format più accattivante di Ferrara in Jazz, Monday Night Raw! In programma è una serata ricchissima che fonde arte e musica.
Si parte alle ore 20.00 con il goloso aperitivo a buffet del wine bar del Torrione accompagnato dalla selezione musicale di Willygroove Dj, ideale preludio al vernissage di “Disegnare il jazz”, mostra collettiva realizzata in collaborazione con Arci Bologna, che vede esporre le illustrazioni e i fumetti dei finalisti al Premio Farben 2017. La quarta edizione del premio, atta a valorizzare le connessioni che possono scaturire dall’incontro tra linguaggio musicale e disegno, ha celebrato il centenario dell’uscita del primo album jazz, registrato a New York il 26 febbraio 1917 dalla Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca. Le opere saranno fruibili nelle serate di programmazione fino al 28 aprile.
Segue la vernice il live del MAT Trio, guidato dal sassofonista Marcello Allulli e formato insieme a due tra i musicisti più interessanti del panorama italiano, il chitarrista Francesco Diodati ed il batterista Ermanno Baron. Il repertorio è composto da brani originali e intense reinterpretazioni di opere di grandi compositori tra cui Waits, Puccini, Villa-Lobos e De Moraes. L’ecletticità, il talento e la grande affinità musicale ed umana che contraddistingue i tre artisti, si traduce in una fusione totale e senza confini tra neo-bop, funk, musica folklorica, avanguardia e melodia mediterranea. La collaborazione con Fabrizio Bosso, consolidata durante l’incisione del primo album, Hermanos, si è andata sempre più intensificando durante il tour del 2011-2012. Dal 2013 il trio si avvale poi della collaborazione di Antonello Salis in MAT (Zone di Musica, 2014), insieme a Glauco Venier, David Boato e Greta Panettieri.
Dopo il concerto il pubblico potrà godere del primo Tip of The Day dell’anno, ovvero dell’apertura della jam session a cura degli allievi e dei docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. La formazione che scenderà in campo è formata da Valeria Burzi alla voce, Andrea Bonetti al pianoforte, Stefano Galassi al basso e Riccardo Guidarini alla batteria. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas, infoline 0532 1716739.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Vernissage 21.30
Concerto 22.00
Jam Session 23.15

Consumi: Coldiretti, +10% gelato, record con clima rovente del 2017

ITALIA DIVENTA PRIMO PRODUTTORE EUROPEO CON 1/5 DEI CONI E COPPETTE UE

Il caldo record ha fatto volare a quasi 3 miliardi di euro i consumi di gelato nel 2017 che ha fatto registrare temperature di 1,16 gradi superiori alla media del periodo e si è classificato al sesto posto in Italia fra quelli più roventi dal 1800 ma è stato anche il piu’ secco con il 31% di precipitazioni in meno. E’ quanto stima la Coldiretti in occasione dell’apertura del salone internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianali “Sigep” a Rimini che sancisce il primato italiano nella produzione.

Nonostante l’estate sia la stagione privilegiata per coni e coppette, nell’anno appena concluso – spiega la Coldiretti – si è verificata una decisa tendenza alla destagionalizzazione con un +10% nei consumi annuali, che in Italia superano i 6 chilogrammi pro capite prodotti da quasi 40mila le gelaterie dove si stima lavorino oltre 150mila addetti.

Con i suoi 595 milioni di litri la Penisola è diventata il primo produttore dell’Unione Europea con circa 1/5 (19%) dell’intera produzione comunitaria (3,2 miliardi di litri) che proviene infatti dallo Stivale secondo le elaborazioni Coldiretti sugli ultimi dati Eurostat. Un primato ottenuto grazie al sorpasso nei confronti della Germania che lo ha detenuto per oltre 20 anni ma che – precisa la Coldiretti – adesso è ferma a 515 milioni di litri (16%) seguita dalla Francia a 454 milioni (14%). Al quarto posto si posizionala Spagna con 301 milioni di litri e al quinto sorprendentemente la Polonia con 264 milioni di litri e a chiudere la top ten è un altro Paese “freddo” come la Norvegia con 56 milioni di litri.

Ma rilevante in Italia – precisa la Coldiretti – è anche l’impatto sull’indotto, con l’utilizzo di 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di altre materie prime. Va per questo sottolineata – sottolinea la Coldiretti – l’importanza della frutta e del latte freschi italiani nella preparazione del vero gelato dove purtroppo rischiano di prevalere surrogati di bassa qualità.

Tra le novità dell’ultimo anno si registra un vero boom delle consegne a domicilio. Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se – sottolinea la Coldiretti – cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.

Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala. Nelle agrigelaterie – continua la Coldiretti – è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente. Una risposta alla ricerca di genuinità nel consumo di gelato che – sostiene la Coldiretti – è dimostrata dal fatto che tra le ultime tendenze si è assistito ad una crescentre attenzione ai gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco ma ci sono anche – continua la Coldiretti – le gelaterie tradizionali che si riforniscono dai produttori agricoli, creando gusti rigorosamente a km zero e garantiti dal marchio “Campagna Amica nel gelato”.

In epoca moderna – conclude la Coldiretti – la storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export’ in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio. Da allora – conclude la Coldiretti – la corsa del gelato non si è più fermata.

E allora – conclude la Coldiretti – invece di abusare di sostanze multivitaminiche che vanno tanto di moda oggi, preferiamo gli agrumi e tutta la frutta e verdura di stagione, preparando spremute e centrifugati, che il nostro Bel Paese ci offre in questo momento, ne guadagnerà senz’altro sia il portafoglio che il palato.

LA TOP TEN DEI PRODUTTORI DI GELATO IN EUROPA

1) ITALIA 595 MILIONI DI LITRI
2) GERMANIA 515
3) FRANCIA 454
4) SPAGNA 301
5) POLONIA 264
6) GRAN BRETAGNA 258
7) BELGIO 199
8) OLANDA 102
9) UNGHERIA 71
10) NORVEGIA 56
TOTALE 3243 MILIONI DI LITRI

FONTE: Elaborazioni Coldiretti su dati Eurostat

Presso la libreria Ibs di Ferrara Gloria Spessotto e Stefania Acquesta presentano il libro “Gli animali della via Jula”

Martedì 23 gennaio alle 17.30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Gloria Spessotto Stefania Acquesta presentano il libro “Gli animali della via Jula” (Luciana Tufani Editrice)

 

Dialoga con le autrici Giulia Ciarpaglini

Ho capito che se sei ignorante non vai da nessuna parte, mentre l’istruzione è il regalo più grande che possano farti per aiutarti a diventare un animale come si deve. Certo sono ancora Totò, un cane bastardo, ma sono anche un cane istruito e molto, molto perbene.

animali della via jula.jpg Gloria Spessotto e Stefania Acquesta raccontano dieci storie di animali per grandi e per piccini, nate da un incrocio favorevole del caso, ma soprattutto alimentate dalla vivace fantasia di un nonno e una nipotina. Animali parlanti, naturalmente, come d’obbligo, ma privi di intento moralistico. Sono animali veri, che raccontano in prima persona, o attraverso la voce di una narratrice, le loro spesso pesanti fatiche, le loro stravaganti avventure e gli imprevedibili successi. E non è detto che dalla lettura alla fine non si riesce a cavarne qualche briciola di saggezza e conoscenza in più.

Gloria Spessotto è nata a Portogruaro (VE) e vive ai piedi dei Colli Euganei. Ha fatto l’interprete, l’albergatrice, l’insegnante di inglese. Da anni collabora come operatrice culturale con il Centro contro le Dipendenze di Trento, un’esperienza raccolta nel libro-testimonianza Ciò che gli angeli non sanno (Comunità di Camparta 1998) scritto con Sandro Travaglia. Ha pubblicato i racconti Cinque ciliegie di marzapane (Medusa 1994) e i romanzi Questa è la terra non ancora il cielo (Tufani, 1998, con Gabriella Imperatori), Chi è colui che ti cammina a fianco (Mobydick 2005, con Sandro Travaglia),Una storia di disamore (Mobydick, 2009), Missing:Scomparso (Mobydick, 20012, con Sandro Travaglia), Non era l’usignolo (Mobydick 2013).

La rassegna Junior raddoppia e riparte con Cappuccetto Rosso da San Giuseppe

C’è attesa per la rassegna “Junior! Pomeriggi a teatro”, che fa ritorno domani pomeriggio, domenica 21 gennaio, partendo da San Giuseppe. Ad ingresso gratuito, il cartellone di spettacoli pomeridiani, dedicati a ragazzi e famiglie, per questa sesta edizione si presenta al via con una importante novità: analogamente alla rassegna invernale “Comacchio a teatro”, anche “Junior! Pomeriggi a teatro” entra in rete con la nuova programmazione in corso nel Comune di Ostellato, totalizzando ben sette appuntamenti. Acclamati a viva voce dal pubblico, domani pomeriggio ritroveremo nel teatrino parrocchiale della frazione comacchiese, i “Pupi di Stac”, reduci dallo straordinario successo registrato nella scorsa edizione con lo spettacolo “Il Drago dalle Sette Teste”. La compagnia teatrale tornerà in scena con un grande classico, “Cappuccetto Rosso”, da sempre suo cavallo di battaglia. Nata a Firenze nel 1946 per opera di Carlo Staccioli (1915-1971), affiancata dapprima da molti validi collaboratori, fra cui il grande Paolo Poli, la compagine ha allacciato con Laura Poli (in compagnia dal 1958), un sodalizio artistico che via via ha affinato una linea teatrale inconfondibile. Alla morte del fondatore, Stac, Laura Poli coadiuvata dal figlio Enrico, ha proseguito l’attività basando il proprio teatro sulla ricerca, raccolta ed elaborazione di antiche fiabe popolari toscane, molte delle quali tuttora in repertorio.

I pupi, di legno intagliato, sono alti circa 60 centimetri ed hanno, unici nella tradizione italiana, figura intera. Sono, ‘marionette senza fili’ animate dal basso o, se si preferisce, ‘burattini con le gambe’ come il loro fratello più famoso: Pinocchio. Le baracche, veri teatrini in miniatura con sipari, quinte e fondali, hanno due piani scenici: il palcoscenico dove i burattini possono camminare ed un livello superiore dove appaiono nel modo più tradizionale.
Il dialogo con il pubblico ed il ritmo teatrale assai serrato sono alla base della vivacità e dell’imprevedibilità della narrazione: tutti, dai bimbi più piccoli agli adulti, assistono incantati e partecipi dall’inizio della vicenda fino all’immancabile lieto fine. La grandissima notorietà della fiaba di Cappuccetto Rosso, assieme alla chiarissima e semplice morale, fanno di questo spettacolo uno dei titoli più richiesti nel repertorio della Compagnia. I Pupi di Stac interpretano la storia nella maniera più classica, rispettandone ogni suggestione.
L’appuntamento è fissato dunque per domani, domenica 21 gennaio al Teatrino Parrocchiale di San Giuseppe, con inizio alle ore 16. Tutti gli spettacoli della rassegna pomeridiana ad ingresso gratuito e adatti a tutti.

Il prossimo spettacolo andrà in scena domenica 28 gennaio a Dogato, e vedrà protagonisti i Burattini di Massimiliano Venturi, che è anche direttore artistico della rassegna. La settimana successiva, eccezionalmente di sabato, si torna nel Comune di Comachio e precisamente a Porto Garibaldi, con le Arlecchinate della compagnia bellunese Bambabambin. I programmi completi sono disponibili sui siti www.comacchioateatro.it e sipariostellato.it. Aggiornamenti in tempo reale sulle pagine Facebook ‘Comacchio a Teatro’ e ‘Sipariostellato’.Per informazioni: 349 0807587 e italia@massimilianoventuri.com.

Vaccino anti-meningococco B. Studio dell’Università di Ferrara pubblicato su Lancet Infectious Diseases conferma sicurezza e alto livello di protezione

La complessa analisi, condotta da un gruppo internazionale coordinato dal Prof. Lamberto Manzoli di Unife, include i risultati di tutti gli studi effettuati sino ad oggi.

Il vaccino è in grado di proteggere i giovani dalle meningiti di tipo B. Lo dimostra la prima analisi aggregata pubblicata sulla più importante rivista al mondo del settore, Lancet Infectious Diseases, su sicurezza del vaccino e capacità di proteggere bambini e adolescenti. Lo studio è stato condotto da un gruppo internazionale, coordinato dall’Università degli Studi di Ferrara, nel quale sono presenti ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Università di Stanford e Sapienza di Roma, e della ASL del Sud Tirolo.

L’analisi ha incluso i dati di tutti e 20 gli studi scientifici sperimentali eseguiti sinora, per un campione totale di oltre 6000 tra bambini e adolescenti. Trenta giorni dopo il ciclo primario di vaccinazioni, oltre il 90% dei partecipanti è protetto contro tutti i ceppi batterici testati, responsabili di circa la metà delle meningiti epidemiche. Per due dei ceppi batterici, tuttavia, dopo circa sei mesi dal ciclo primario la protezione si riduce, per tornare – e rimanere – a livelli molto elevati dopo una ulteriore dose (cosiddetta “booster”). Anche due sole dosi nei bambini sono state in grado di conferire un alto livello di protezione, ma per mantenere tale protezione nel tempo sono necessarie più dosi.

Il profilo di sicurezza del vaccino è apparso buono, con un’incidenza di eventi avversi “seri” inferiore allo 0,6%. Sebbene la frequenza di effetti collaterali sia stata leggermente superiore ai controlli, non si è verificato alcun evento che abbia posto a rischio la vita dei vaccinati, o creato disabilità permanenti.

Il Prof. Lamberto Manzoli, docente Unife della Sezione di Igiene e coordinatore dello studio, spiega che “per quanto permangano incertezze sulla persistenza della protezione a lungo termine (inevitabilmente, dato che il vaccino è relativamente recente), i risultati sono solidi, poiché derivati da tutte le evidenze scientifiche sperimentali disponibili, e confermano i dati relativi all’efficacia del vaccino sul campo, provenienti dai sistemi di sorveglianza sanitaria di alcuni paesi anglosassoni, dove il vaccino è già stato introdotto su larga scala”.

“Nonostante la complicata situazione attuale delle Università italiane, a Ferrara operano diversi gruppi di ricerca che coordinano studi internazionali complessi e di grande rilievo scientifico” sottolinea Manzoli.

Walter Ricciardi, Direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, spiega che “proprio per la rilevanza di questo tema per la sanità pubblica, in un momento come questo, abbiamo coinvolto un gruppo di esperti indipendente, multidisciplinare ed estremamente qualificato, che include alcuni dei più preparati epidemiologi delle università italiane, l’Università di Stanford, ed abbiamo svolto un’analisi particolarmente dettagliata, con oltre 110 tra analisi complessive e stratificate.

Conclude Ricciardi: “I risultati ottenuti sono di grande importanza, perché confermano la sicurezza ed utilità del vaccino per il controllo delle epidemie da meningite di tipo B. Confortano noi tecnici e, spero, anche i cittadini, sul percorso intrapreso in questi ultimi anni”.

Lo studio è disponibile sul sito web di The Lancet all’indirizzo web:

http://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(18)30048-3/fulltext?elsca1=tlxpr

Hanno collaborato allo studio:

– Lamberto Manzoli, Mario Bergamini, Armando Stefanati e Rosario Cultrera (Università di Ferrara)

– Maria Elena Flacco (ASL del Sud Tirolo)

– Annalisa Rosso, Carolina Marzuillo e Paolo Villari (Università Sapienza di Roma)

– Walter Ricciardi (Istituto Superiore di Sanità)

– John Paul Ioannidis e Despina Contopoulos-Ioannidis (Università di Stanford).

Per informazioni: 333/6219764 – 338/6195415

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Più Europa con Emma Bonino in piazza sabato e domenica

Da Mario Zamorani

+Europa con Emma Bonino in piazza sabato e domenica, mattina e pomeriggio: la mattina dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30. Saremo davanti al Mc Donald’s per fare informazione e per raccogliere firme di donne e uomini che dichiarino di promuovere e sostenere la lista +Europa con Emma Bonino. Abbiamo bisogno di voi cittadini per un appello per un’Italia più europea, per il benessere e per le libertà fondamentali, per l’accoglienza e l’integrazione, per la sicurezza, per l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica, per la valorizzazione del patrimonio storico e ambientale, per la concorrenza in un mercato aperto. Un’Europa che scommetta sulle generazioni future senza comprometterne il domani creando ulteriore debito pubblico; contro razzismi e nazionalismi crescenti in nome del federalismo; per promuovere la ricchezza delle città e delle comunità locali; con la partecipazione dei cittadini, un’Europa che si faccia epicentrro nel mondo di apertura, libero commercio, diritti umani e civili: per dare alle future generazioni un futuro chiamato Stati Uniti d’Europa proprio a partire dall’Italia. E tanto altro ancora.

Florence, quando la passione supera il talento

Una storia vera incredibile, quella di Florence Foster Jenkins (Maryl Streep), classe 1868, nel film ‘Florence’ del britannico Stephen Frears: la ricca melomane che si crede dotata per il canto e che sfida, per esso, palcoscenico, pubblico e armonia del suono. La vita stessa.

Siamo a New York, anno 1944, quando la ricca signora, pur indebolita da una malattia che si porta dietro dalla prima notte di nozze, con testardaggine, caparbietà e tenacia decide di ‘perfezionare il suo talento’ con un noto maestro di canto della città, Cosmé McMoon (Simon Helberg). Le virgolette sono d’obbligo, se si sentono i suoi strilli che quasi bucano lo schermo privi di ogni linearità e musicalità. Vocalizzi che marito (St. Clair Bayfield, interpretato da Hugh Grant) ed entourage compiacente decidono comunque di incoraggiare.
Perché Florence è generosa, non solo per il supporto alla vita musicale e culturale cittadina – mecenate delle arti musicali, l’ereditiera fonda anche il ristretto circolo The Verdi Club, alla fine degli anni Venti – ma per il suo regalare e regalarsi una terapia che le permetta di vivere serenamente, lontano da fantasmi passati e pieni di tristezza e ansia. Il diletto si trasforma, però, presto in ossessione febbrile di calcare le scene, quelle serie, quelle importanti, quelle piene di luci e luccichii, come la Carnegie Hall. Desiderio che consorte e maestro decidono di assecondare, per amore, affetto e devozione. Sperando che il tutto non volga al fiasco, tra critici letterari spietati e pubblico esilarato. Florence era ed è stonata come una campana, probabilmente la peggior cantante del mondo, come titolerà il temuto critico musicale del ‘New York Post’, un pezzo che il devoto St Clair cerca di non far leggere a Florence.

Ma in tutto questo vi è la splendida e unica tenerezza nel prendersi cura di una donna malata e tenace, una presenza continua, costante e assidua fatta di gesti gentili e amorevoli, un amore che prende varie forme, inclusa quella della protezione. È un’immensa tensione fra talento e passione. L’una non dovrebbe poter fare a meno dell’altra, ma qui sembra proprio il contrario. La passione vince. E la sincerità soprattutto, e comunque…

Florence, di Stephen Frears, con Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda, John Kavanagh, David Haig, Christian McKay, Mark Arnold, Gran Bretagna, 2016, 111 mn.

MEMORABILE
Spiritismo, fatti medianici e teoria spiritica

In apertura di questo curioso ebook pubblicato da Tiemme Edizioni (www.tiemme.onweb.it), dall’esplicito titolo ‘Spiritismo. Fatti medianici e teoria spiritica’, è lo stesso autore Angelo Brofferio a spiegare al lettore: «Soltanto dieci anni sono, io sapevo appena cosa fosse lo spiritismo; lo compativo anche io con sorriso indulgente, come fosse la grande superstizione del secolo XIX, una nevrosi epidemica ma passeggera, prodotta da un lievito di antichi errori, che fermentava nell’ignoranza delle leggi scientifiche, nella paura di morire, e nella passione del meraviglioso, che toglie il senso comune, il così detto senso della realtà. Ma alcuni anni di studio della filosofia mi fecero prima perdere, non il buon senso, ma il senso comune, o meglio il concetto che si ha comunemente della realtà, e mi convinsero della verità dell’idealismo inglese e tedesco che non solo il sapore e l’odore, il suono e il colore, ma anche il tempo e lo spazio, la materia e la forza, sebbene esistano realmente, non sono però ciò che sembrano; che la nostra vita non è che un sogno, nel quale non si riflette che un’immagine parziale di una realtà».

Angelo Brofferio (Castelnuovo Calcea [Asti], 6 dicembre 1802 – Minusio [Locarno], 25 maggio 1866) è stato un poeta e politico italiano. Anticonformista e anticlericale, si oppose sempre al potere temporale della Chiesa che osteggiava l’unità d’Italia e troppo presente nella vita politica. Oltre a testi storici, scrisse varie tragedie e canzoni in piemontese.

Giorno della Memoria col MEIS: presentazione dei libri “Salvarsi” e “Bambini in Fuga”

Da Daniela Modonesi

In occasione del Giorno della Memoria, l’Università degli Studi di Ferrara, in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, con l’Istituto di Storia Contemporanea e con la Comunità Ebraica di Ferrara, promuove la presentazione di “Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah. 1943-1945” (Giulio Einaudi Editore, 2017), l’ultimo lavoro della storica italiana della Shoah Liliana Picciotto (autrice de “Il libro della memoria”), basato su una ricerca della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

L’evento si terrà a partire dalle 15.30 di lunedì 22 gennaio, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara (Corso Ercole I d’Este, 37), dove aprirà il focus sul tema “Il ritorno degli ebrei italiani sopravvissuti ai campi di sterminio e alla clandestinità”.

Presiede e introduce il professor Baldassare Pastore, giurista dell’ateneo ferrarese; discute con l’autrice il Direttore del MEIS, Simonetta Della Seta.

Alle 18.00 del giorno successivo, martedì 23 gennaio, il MEIS (Via Piangipane, 81) ospiterà il confronto sul libro di Mirella Serri “Bambini in fuga” (Longanesi, 2017), alla presenza dell’autrice.

Serri ripercorre la rocambolesca vicenda di settantatré giovanissimi ebrei tra i sei e i diciassette anni che, per sottrarsi alle persecuzioni naziste dopo aver perso i genitori nei campi di concentramento, attraversano la Germania e la Slovenia e riescono a giungere a Nonantola, in provincia di Modena. Qui, a dispetto del fascismo e delle campagne razziali, la popolazione si mobilita per aiutarli, offrendo loro protezione per un anno intero. Ma l’8 settembre 1943 la situazione precipita: Nonantola viene occupata dai nazisti e i ragazzi devono essere rapidamente messi in salvo e tenuti nascosti, con la speranza di farli espatriare in Svizzera. Nel volume, Serri porta alla luce alcuni elementi nuovi di questa appassionante storia.

La newsletter del 19 gennaio

Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

CERIMONIA INAUGURALE – Venerdì 19 gennaio alle 10 in via Giuoco del Pallone 15/17. Lo spazio sarà visitabile dalle 15.30 alle 17.30 – FOTO E DOCUMENTI

Inaugurazione del nuovo allestimento del Centro Studi Bassaniani

19-01-2018

(Aggiornamento del 19-1-2018) Nelle foto alcuni momenti dell’incontro di presentazione del nuovo allestimento del Centro Studi Bassaniani di Ferrara, svoltosi venerdì 19 gennaio 2018. Documentazione scaricabile in fondo alla pagina (intervento di Portia Prebys, immagini, link utili)

 

(Notizia del 17-1-2018) Venerdì 19 gennaio alle 10 a Casa Minerbi-Dal Sale in via Giuoco del Pallone 15 /17 a Ferrara, si terrà la cerimonia inaugurale del nuovo allestimento del Centro Studi Bassaniani.

Saranno presenti il sindaco Tiziano Tagliani, Portia Anne Prebys e Gianni Venturi.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle 15.30 alle 17.30 sarà possibile visitare il nuovo allestimento del Centro Studi Bassaniani. Ad accogliere il pubblicosaranno presenti i curatori Portia Prebys e Gianni Venturi.

Non appena sarà concluso l’iter amministrativo per l’affidamento dei servizi di catalogazione e di accoglienza, presumibilmente nel mese di marzo, il Centro Studi Bassaniani sarà fruibile regolarmente sia per la consultazione sia per la visita, secondo modalità che verranno in seguito comunicate.

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Ciclo ‘I colori della conoscenza’: appuntamento lunedì 22 gennaio alle 17 in via Scienze

“Quale cultura: scienza o umanesimo?”, un approfondimento di Nicola Alessandrini e Antonio Moschi

19-01-2018

Si intitola “Quale cultura: scienza o umanesimo?” la conferenza in programma lunedì 22 gennaio 2018 alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17) per il ciclo di incontri “I colori della conoscenza” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
L’approfondimento del tema sarà affidato a Nicola Alessandrini e Antonio Moschi.

LA SCHEDA – Il complesso dialogo tra sapere scientifico e cultura umanistica sembra trovare un punto di rottura di fronte a una scienza divenuta troppo tecnica per i non specialisti. Così i filosofi, il cui mestiere consiste nel chiedersi il perché delle cose – scrive Stephen Hawking – non sono riusciti a tenere il passo con il progresso scientifico. Dall’altro lato, gli scienziati sono stati troppo occupati a elaborare nuove teorie scientifiche per porsi la domanda sui perché. La tendenza fondamentale dell’epoca attuale è certamente l’incremento indefinito delle possibilità della tecnica guidata dalla conoscenza scientifica, potenziamento nel quale riponiamo la nostra fiducia in merito alla soluzione delle grandi sfide dell’umanità: in questo orizzonte lo spazio per la filosofia – ed in generale per le humanae litterae – sembra ridimensionarsi sempre di più. Eppure, nonostante l’attuale divario e l’apparente contrapposizione, scienza e filosofia erano un tutt’uno nell’antica epistéme e, in età moderna, l’Umanesimo e alcune grandi idee filosofiche hanno avuto un ruolo centrale nella rivoluzione scientifica. Anche oggi, dopo la separazione delle scienze dalla loro “grande madre” e la iperspecializzazione tipica del nostro tempo, la voce del pensiero filosofico dovrebbe costituire lo sfondo e l’orizzonte delle scienze e delle loro applicazioni tecniche.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 23 gennaio alle 11,30 nella Sala degli Arazzi del Municipio di Ferrara

Presentazione del programma del ‘Carnevale degli Este’

19-01-2018

Martedì 23 gennaio 2018 alle 11,30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara (piazza Municipio 2), sarà illustrato alla stampa il programma delle iniziative culturali e ricreative ​del ‘Carnevale degli Este, ​in maschera nella Ferrara del Rinascimento’ organizzato, dall’​8 all’11 febbraio​ 2018, d​a​ll’Ente Palio Città di Ferrara​,​ ​in​ collaborazione ​con​ numerose istituzioni e associazioni cittadine e il patrocinio del Comune di Ferrara​​. ​​
All’incontro con i giornalisti interverranno, tra gli altri, il vicesindaco di Ferrara e assessore alla Cultura Massimo Maisto, gli assessori comunali Aldo Modonesi e Roberto Serra, il presidente dell’Ente Palio Città di Ferrara Stefano Di Brindisi e i rappresentanti delle istituzioni e associazioni culturali coinvolte nell’​evento.

CARNEVALE DEGLI ESTE – Dall’8 all’11 febbraio 2018 un ricco programma di eventi in centro storico

Ferrara festeggia il Carnevale alla maniera rinascimentale celebrando Pellegrino Prisciani

19-01-2018

Sarà un Carnevale davvero speciale quello che si svolgerà a Ferrara tra l’8 e l’11 febbraio 2018. La città degli Estensi offrirà ai suoi cittadini e ai turisti una scelta tanto ampia di occasioni di intrattenimento, di arricchimento culturale e di divertimenti in maschera, che tutti troveranno il modo di passare qualche ora di svago, di scoperta e di infantile incantamento.
Sono oltre quaranta gli eventi, in parte gratuiti e con la possibilità di effettuare prenotazioni online, che compongono il programma della manifestazione, organizzata dall’Ente Palio Città di Ferrara con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Ferrara e di numerose istituzioni e associazioni cittadine. Quattro giornate di grandi festeggiamenti durante i quali Ferrara, città Patrimonio dell’Umanità e tra le capitali europee del Rinascimento, rievocherà gli antichi fasti della Corte Estense al tempo di Pellegrino Priscianipersonaggio a cui è dedicato il Carnevale degli Este 2018. Prisciani fu diplomatico e consigliere culturale di Borso d’Este e di Ercole I, dotto umanista, astronomo e astrologo di Corte, universalmente riconosciuto come l’ideatore della complessa trama degli affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia (v. scheda biografica in allegato a fondo pagina).
Tra i tanti eventi in programma dall’8 all’11 febbraio anche conferenze sugli aspetti più misteriosi della cultura del Rinascimento; rievocazioni storiche di momenti della vita di corte o di conflitti armati; cortei di dame, cavalieri e dignitari; cene in costume rinascimentale; la riproposta del teatro di Plauto alla maniera del circolo di Ercole I d’Este; dibattiti sul recupero e la rieducazione dei detenuti del carcere ferrarese mediante laboratori teatrali; visite guidate a musei e monumenti; oltre a laboratori per grandi e piccoli.
Durante il fine settimana del Carnevale degli Este, il 10 e 11 febbraio, inoltre i musei civici non solo saranno ad ingresso gratuito, ma ospiteranno conferenze su personaggi Estensi, visite guidate speciali, animazioni in costume, concerti di musica rinascimentale e divertenti laboratori per bambini. Mentre in Castello sarà possibile ascoltare la storia del monumento navigando le acque che lo circondano.

Il programma dettagliato delle iniziative culturali e ricreative del Carnevale degli Este sarà illustrato alla stampa martedì 23 gennaio alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale (piazza Municipio 2 – Ferrara).

(Comunicato a cura dell’Ente Palio di Ferrara)

Per info:
Pagina facebook: Carnevale degli Este
Sito Palio: www.paliodiferrara.it/carnevale
Sito Visit Ferrara: www.visitferrara.eu
Sito Ferrara Terra e Acqua: www.ferraraterraeacqua.it

PREFETTURA – “Sicurezza integrata e sicurezza urbana” sul tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Patto per la sicurezza: un tavolo con i 23 sindaci della provincia di Ferrara

19-01-2018

Il sistema della sicurezza integrata e i nuovi strumenti di tutela della sicurezza urbana, introdotti dal cd. “Decreto Minniti” (D.L. n. 14/2017), sono stati al centro della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutasi quest’oggi (giovedì 18 gennaio 2018) in Prefettura di Ferrara. Su questi temi il Prefetto, dr. Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, ha incontrato il Presidente della Provincia e Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, insieme con gli altri 22 Sindaci del territorio ferrarese.
In apertura di riunione, sono stati illustrati i dati statistici sull’andamento della criminalità nell’ultimo triennio, analizzando le singole voci sia sul totale dell’intero territorio ferrarese che sullo specifico delle cinque macro-aree omogenee della provincia: Ferrara capoluogo, Alto ferrarese, Basso ferrarese, Copparese e Argentano-portuense. A fine dicembre 2017, il numero complessivo dei delitti registrati in provincia è di 14.029, con una diminuzione del 7,18% rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2016.
Pur in presenza di un trend in diminuzione dell’andamento dei fenomeni criminali, il Prefetto Campanaro ha rimarcato l’importanza centrale e strategica delle sinergie interistituzionali sul versante della tutela del bene sicurezza, nella consapevolezza che le criticità rinvenibili nel tessuto dei centri urbani sono il frutto di una serie di concause e che la risposta ai fenomeni che incidono negativamente sulla stessa sicurezza urbana non può essere affidata agli interventi di un singolo interlocutore, ma richiede stabili sinergie e forme di collaborazione.
“La sicurezza urbana – ha sottolineato in particolare il Prefetto – è un bene pubblico da perseguire a livello locale attraverso strumenti diversificati, tra cui la riqualificazione delle aree più degradate, l’eliminazione dei fattori di marginalità ed esclusione sociale, la prevenzione della criminalità e il rispetto della legalità e della convivenza civile, strumenti tutti che devono integrarsi efficacemente con l’attività di contrasto delle Forze di polizia”.
Sulla falsariga di quanto già fatto per la Città di Ferrara, il Prefetto ha, quindi, presentato agli amministratori locali un percorso di condivisione finalizzato alla realizzazione di Patti per la sicurezza, uno per ognuna delle cinque macro-aree omogenee del territorio provinciale, dando una cornice istituzionale a molte forme di collaborazione già positivamente avviate e sviluppando ulteriormente forme di sinergia sui fronti ritenuti più strategici per la sicurezza della provincia (dalla implementazione dei sistemi di videosorveglianza, all’avvio di percorsi formativi congiunti per le Forze di Polizia statali e locali, dalla promozione e tutela della legalità alla promozione di iniziative di inclusione e protezione della solidarietà sociale).
Conclusivamente, il Prefetto si è soffermato con i Sindaci sulla presentazione dei diversi strumenti e istituti, introdotti dal D.L. n. 14/2017 ed immediatamente operativi, che attengono, da un lato, ai rinnovati poteri di ordinanza sindacale, in particolare in materia di orari di apertura dei pubblici esercizi; dall’altro, alle misure inibitorie ai  fini di tutela del decoro urbano in particolari luoghi cittadini, con il possibile ricorso all’ordine di allontanamento del Sindaco e, nelle condizioni previste, al divieto di accesso del Questore.

(Comunicato a cura della Prefettura di Ferrara)

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ 1 – Per lavori di sostituzione della condotta idrica nelle vie Rabbiosa e della Libertà

Da lunedì 22 gennaio a Quartesana chiuso al traffico il tratto tra via Bardocchia e via Comacchio

19-01-2018

Per la realizzazione dei lavori di sostituzione della condotta idrica presente in via Rabbiosa e via della Libertà a Quartesana, a partire da lunedì 22 gennaio sarà chiuso al traffico veicolare l’asse compreso tra via Bardocchia e via Comacchio.

Il cantiere si svilupperà a tratti consentendo, secondo le fasi di occupazione stradale, l’accesso ai residenti dalla via della Libertà ovvero dalle vie Ponte Rigo-Baricorda; allo stesso modo sarà consentito il raggiungimento dell’Istituto Comprensivo Statale Don Lorenzo Milani.
Salvo imprevisti di carattere tecnico o cause meteo avverse, l’intervento avrà la durata di circa venti giorni lavorativi.
La chiusura della strada, così come i percorsi alternativi, saranno segnalati da opportuna segnaletica di preavviso e deviazione, nei tratti interessati.

(Comunicazione a cura del Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico)

INFORMAGIOVANI – Mercoledì 24 gennaio alle 10, sala del Consiglio Comunale (piazza del Municipio 2). E’ richiesta l’iscrizione on line

Incontro di Informagiovani per chi cerca lavoro per la prossima stagione estiva

19-01-2018

All’inizio dell’anno partono la ricerca e la selezione di lavoratrici e lavoratori per la stagione estiva: moltissime sono le opportunità nei settori dell’accoglienza, della ricreazione e della ristorazione.

Per l’occasione l’Agenzia Informagiovani del Comune di Ferrara organizza mercoledì 24 gennaio  dalle 10 alle 13 nella sala del Consiglio Comunale (piazza del Municipio 2 – Ferrara) un incontro per fornire gli strumenti più adatti alla ricerca di lavoro in questo ambito.
Si parlerà dei settori lavorativi maggiormente coinvolti, dei profili professionali più richiesti, delle banche dati da utilizzare per la ricerca di offerte di lavoro, dell’invio delle candidature e della stesura del curriculum efficace.
Un’attenzione particolare verrà rivolta alle offerte di lavoro ai Lidi comacchiesi ed alla Fiera del lavoro stagionale, organizzata ogni anno dall’Informagiovani del Comune di Comacchio: ne parlerà diffusamente Candida Cinti, responsabile del servizio.
Per partecipare all’incontro, pubblico e gratuito, è richiesta l’iscrizione on line: https://goo.gl/forms/tSt1sOggbiDXZXc53

 

Per info: Agenzia Informagiovani del Comune di Ferrara http://www.informagiovani.fe.it informagiovani@comune.fe.it (piazza Municipale, 23 – 44121 Ferrara) tel. 0532.419590 / fax. 0532.419490

 

(Comunicazione a cura di Agenzia Informagiovani del Comune di Ferrara)

 

ASSESSORATO AL DECENTRAMENTO – Confermate le consuete aperture settimanali dello sportello

La nuova Carta di identità Elettronica il sabato su appuntamento all’Anagrafe centrale di via Fausto Beretta

19-01-2018

A partire da sabato 20 gennaio allo Sportello Centrale di Anagrafe del Comune di Ferrara (via Fausto Beretta 1) si potrà ottenere anche di sabato il rilascio delle nuove Carta di Identità Elettronica (C.I.E). Per accedere al servizio è tuttavia indispensabile l’appuntamento, prenotando tramite l’applicativo web Agenda C.I.E. del Ministero dell’Interno.

Il link per prenotare l’appuntamento di richiesta C.I.E. è il seguente: https://agendacie.interno.gov.it

Il servizio di rilascio della nuova Carta di Identità Elettronica (C.I.E) è attivo normalmente dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13, martedì e giovedì anche dalle 14 alle 16.30.

(Comunicazione a cura dell’Ufficio comunale Servizi Demografici)

 

Per altre info visita Cronacacomune

CONFERENZA STAMPA – Martedì 23 gennaio alle 12.30 nel Chiostro di San Paolo (ingresso da via Boccaleone 19)

Presentazione lavori del Chiostro di San Paolo e sopralluogo nella Chiesa di San Paolo

19-01-2018

Martedì 23 gennaio alle 12.30 nel Chiostro di San Paolo (ingresso da via Boccaleone 19)  il sindaco Tiziano Tagliani, gli assessori comunali ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi e al Patrimonio Roberto Serra, insieme ai dirigenti comunali Luca Capozzi, Natascia Frasson, Evelina Benvenuti e Davide Tumiati, incontreranno i giornalisti per illustrare l’avvio dei lavori di restauro e riqualificazione del complesso edilizio del Chiostro di San Paolo. Seguirà alle 13 un sopralluogo all’interno della vicina chiesa di San Paolo insieme all’arcivescovo di Ferrara e Comacchio Gian Carlo Perego e al responsabile tecnico della Curia don Stefano Zanella, per fare il punto della situazione del prezioso edificio religioso interessato anch’esso dalla programmazione di lavori finalizzati alla restauro e alla riapertura al culto.

 

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 22 gennaio alle 11 organizzato da Università di Ferrara nella sede di Ingegneria (via Saragat)

Presentazione del master per la tecnologia dei veicoli agricoli e industriali

19-01-2018

Il vicesindaco Massimo Maisto interverrà lunedì 22 gennaio 2018 alle 11 nella sede di Ingegneria dell’Università di Ferrara (via Saragat) alla presentazione organizzata dall’Università di Ferrara del Master di secondo livello in Agrindustrial Vehicle Technology (Mavt).
All’incontro con i giornalisti saranno presenti, oltre al vicesindaco Maisto, il presidente del Consorzio Cento Cultura ed ex Ceo di VM Motori Giorgio Garimberti, il vicesindaco di Cento Simone Maccaferri, il direttore del Dipartimento di Ingegneria di Unife Roberto TovoMassimo Borghi del Dipartimento di Ingegneria di Unimore (Università di Modena e Reggio-Emilia) e la direttrice di CNR-Imamoter Eleonora Carletti.

UNIVERSITA’ DI FERRARA – Giovedì 25 gennaio alle 17.30 (corso Ercole I d’Este). Il 2018 si apre all’insegna dell’innovazione

Con “Club Deal – Special Edition Spin off UniFe” Università e imprese si incontrano

19-01-2018

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, corso Ercole I d’Este, n. 37 si terrà la quarta edizione di “Club Deal – Special Edition Spin off UniFe”, un evento promosso da UniFE e VZ19 con il patrocinio dei Comuni di Ferrara, Cento, Pieve di Cento e San Giovanni in Persiceto per mettere in contatto imprese e professionisti con il mondo della ricerca e degli spin-off accademici. Saranno presenti il Prof. Giorgio Zauli, Rettore dell’Università di Ferrara e Massimo Maisto, Vicesindaco del Comune di Ferrara.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di collaborazione avviato tra l’Università di Ferrara e VZ19, Incubatore di Pieve di Cento che ha per oggetto la pianificazione e implementazione di azioni rivolte al sostegno dello start up di impresa, fra cui attività di mentoring, incubazione e percorsi di animazione con il coinvolgimento degli attori operanti nell’ambito dell’erogazione di servizi a favore delle imprese.
Per l’imprenditoria locale, l’iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per entrare in contatto con il mondo della ricerca e dell’innovazione e avere la possibilità di investire nel capitale sociale (equity) di nuove iniziative finalizzate a prodotti e servizi ad alto potenziale di sviluppo, derivanti dall’attività di ricerca (spin-off), avvalendosi anche delle agevolazioni fiscali concesse per questo tipo di investimenti. Nel corso dell’incontro verrà presentata una selezione di spin-off accademici e risultati della ricerca dell’Ateneo, nati nell’ambito del Tecnopolo, oltre ad alcuni flash sul tema finanza, start up e innovazione, dal trasferimento tecnologico al Corporate Venture Capital sino all’Equity Crowdfunding. La partecipazione all’evento è gratuita, ma i posti sono limitati. E’ richiesta pertanto la registrazione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-vz19-club-deal-4a-edizione-spinoff-unife-40900679032

Gli organizzatori:

l’Università di Ferrara che, attraverso il proprio Ufficio Trasferimento Tecnologico, cura la valorizzazione dei risultati delle ricerche sviluppate presso le proprie strutture, anche attraverso il supporto alla costituzione di imprese spin-off operanti in settori ad alto contenuto scientifico-tecnologico e di conoscenza. “La valorizzazione dei saperi e delle competenze, anche in termini di capitale professionale, è da tempo tra i nostri obiettivi istituzionali – commenta la Prorettrice delegata del Rettore alla Terza missione e ai rapporti con il Territorio Prof.ssa Laura Ramaciotti – Investire in spin-off e risultati della ricerca significa non solo tradurre in termini economici gli sforzi spesi in attività di ricerca bensì rafforzare, in un’ottica di rete, il nostro sistema produttivo”.
VZ19, nasce per iniziativa di alcuni imprenditori locali con il desiderio di creare un luogo di incontro delle idee più brillanti e talentuose del territorio delle province di Bologna, Ferrara e Modena all’insegna di “restituiamo al territorio, quello che il territorio ci ha dato in tutti questi anni.”. VZ19 è il primo incubatore territoriale ad azionariato diffuso, con sede nella zona Cento-Pievese che ha come obiettivo quello di fornire supporto e giuste competenze per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali nella convinzione che la crescita del Territorio debba passare attraverso la diffusione di valori come l’imprenditorialità, la creatività e la condivisione di esperienze e competenze.

SCUOLA DI MUSICA MODERNA – Sabato 20 gennaio alle 15.30 nell’aula magna di via Darsena

Guida all’ascolto della musica moderna con “Storie di Standard 2”

19-01-2018

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara ha organizzato una serie di 18 appuntamenti a ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente “Guida all’ascolto” e “Classica d’ascolto”. Sabato 20  gennaio 2018 si ricomincia l’anno con Storie di Standard 2 a cura di Giorgio Rimondi e Massimo Mantovani, nell’aula magna intitolata a Stefano Tassinari della Scuola di musica moderna (via Darsena 57, a Ferrara). Per vedere il programma completo delle due rassegne si può leggere anche CronacaComune dell’8 novembre 2017.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Per il quindicesimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme moderne,  l’Associazione musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alla Cultura e ai Giovani, organizza per l’anno 2017-2018 una serie di 10 appuntamenti di “Guida all’ascolto” nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57. Gli incontri sono ad ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti.
“L’esigenza di questi appuntamenti – spiega Roberto Formignani – è incominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni  riferimenti a stili e/o ad artisti importanti per la musica studiata, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate. In poche parole, anche se siamo in un epoca in cui gli ipod straripano di brani, spesso non si sa che cosa si ascolta e da dove proviene tutta questa musica; con queste lezioni, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano queste interne alla scuola o esterne”.
L’orario delle guide all’ascolto è dalle 15.30 alle 18.

MOBILITA’ E AMBIENTE – Via al percorso di studio per la fattibilità del progetto Fondazione Bruno Kessler di Trento

Pitch event, 4 finalisti e un premio per il Progetto mobilità sostenibile (Pums)

19-01-2018

Il Comune di Ferrara ha promosso negli scorsi mesi, in collaborazione con Climate KIC, AMI, Dedagroup Public Services e Città della Cultura – Cultura della Città, una call for ideas and solutions (richiesta di idee e soluzioni, ndr) sul tema della mobilità sostenibile. Sono arrivate 15 proposte da tutta Europa e prevalentemente dall’Italia; fra queste, la giuria tecnica ha selezionato i 4 finalisti che hanno partecipato al Pitch Event, organizzato giovedì 11 gennaio 2018 nella cornice della sala dei Comuni del Castello Estense. Ai 4 finalisti si sono inoltre aggiunti i primi due gruppi classificati al Climathon, che si è svolto lo scorso ottobre a Ferrara.
Obiettivo del Pitch Event è stato quello di favorire un confronto fra i partecipanti, attivare una rete di interlocutori sul tema della mobilità dolce e individuare la proposta che più delle altre potesse contribuire in modo importante, nel contesto del Comune di Ferrara, al raggiungimento degli obiettivi del PUMS(Piano Urbano Mobilità Sostenibile), ora in fase di redazione ed approvazione.
Al termine della mattinata di lavori la giuria ha premiato la soluzione CLIMB, presentata dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento per la sua concretezza, immediata replicabilità nel contesto ferrarese e facilità d’uso. Una menzione speciale della giuria è stata inoltre conferita al progetto che ha messo insieme le soluzioni di GreenApes, MUVapp e UP2Go.
Come riportato in apertura dall’assessora del Comune di Ferrara, Caterina Ferri, la call è stata un’occasione preziosa per favorire un confronto e uno scambio di idee con diversi soggetti accreditati sul tema (associazioni, cittadini interessati, privati…). Il valore del percorso organizzato, quindi, si è concretizzato non solo nella possibilità di poter avviare una collaborazione con la proposta vincitrice, ma anche nel poter “attingere” in futuro alle progettualità ed alle esperienze coinvolte anche in altre occasioni di sviluppo delle politiche sulla mobilità.
Le attività non si fermeranno qui. Nei prossimi mesi, infatti, sarà attivato un percorso che vedrà lavorare insieme gli organizzatori (Comune di Ferrara, Climate KIC, AMI, Dedagroup PS e Cultura della Città) e il vincitore, con l’obiettivo comune di individuare possibili strade di finanziamento e delineare quindi la fattibilità del progetto a Ferrara.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ 2 – Temporaneamente chiusa al traffico via della Giustizia, tra via del Risorgimento e corso del Popolo

Da lunedì 22 gennaio a Pontelagoscuro lavori di manutenzione al Ponte Bailey ciclopedonale

19-01-2018

Da lunedì 22 gennaio 2018 fino a fine cantiere, prenderanno il via i lavori per la manutenzione con sostituzione delle parti ammalorate del ponte Bailey ciclopedonale, presente a Pontelagoscuro in corrispondenza dell’intersezione tra via del Risorgimento e via della Giustizia. 

Pertanto, via della Giustizia, nel tratto compreso tra via del Risorgimento e Corso del Popolo, sarà temporaneamente chiusa al traffico veicolare eccetto i mezzi di cantiere.

Il transito pedonale e ciclabile dovrà utilizzare il solo percorso ciclabile e pedonale presente sul lato della carreggiata stradale di via della Giustizia.

Le modifiche alla viabilità saranno segnalate da apposita segnaletica di preavviso e deviazione, nei tratti interessati.

 

(Comunicazione a cura del  Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico)

BANDO DI GARA – Tutta la documentazione consultabile sul sito del Comune di Ferrara

Procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento in gestione del campo di calcio di Corlo

19-01-2018

Scadranno mercoledì 7 febbraio 2018 i termini per partecipare al bando finalizzato alla “Procedura ad evidenza pubblica per laffidamento in gestione dell’impianto sportivo denominato ‘campo di calcio di Corlo’ sito in Ferrara in via Magagna 25, di proprietà del Comune di Ferrara”.

La data della seduta pubblica di apertura plichi è fissata per venerdì 9 febbraio 2018 alle 10 alla sala Arengo.

L’avviso – pubblicato mercoledì venerdì 19 gennaio 2018 – è reperibile con allegata documentazione sulla pagina del sito del Comune di Ferrara riservata ai ‘Bandi di gara in pubblicazione’ a questo link: http://servizi.comune.fe.it/222

 

A cura del Servizio Appalti, Provveditorato e Contratti del Comune di Ferrara

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo F1 in Consiglio comunale

Richiesta in merito all’ampliamento una tantum delle strutture commerciali medio-grandi

19-01-2018

Ecco l’interpellanza pervenuta:

– il consigliere Fornasini (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore a Commercio, Fiere e Mercati Roberto Serra in merito all’ampliamento una tantum delle strutture commerciali medio-grandi.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

BANDO DI GARA/2 – Tutta la documentazione consultabile sul sito del Comune di Ferrara

Affidamento del servizio di somministrazione lavoro a tempo determinato per un anno

19-01-2018

Scadranno lunedì 26 febbraio 2018 i termini per partecipare al bando per “Affidamento del servizio di somministrazione lavoro a tempo determinato per un anno, con decorrenza presumibilmente  01/04/2018 al 31/03/2019

La data della seduta pubblica di apertura plichi è fissata per mercoledì 28 febbraio 2018 alle 10.

L’avviso – pubblicato mercoledì venerdì 19 gennaio 2018 – è reperibile con allegata documentazione sulla pagina del sito del Comune di Ferrara riservata ai ‘Bandi di gara in pubblicazione’ a questo link http://servizi.comune.fe.it/222

 

A cura del Servizio Appalti, Provveditorato e Contratti del Comune di Ferrara

BORDO PAGINA
ʿUn Paese a 5 Stelleʾ, un libro di Mimmo del Giudice

Hanno abbassato la media dell’età anagrafica ed elevato quella del livello di cultura in entrambi i rami del Parlamento, ma sono tutti alle prime armi. Quindi esperienza zero o quasi. A 4 anni dalla pacifica “invasione” nei palazzi della politica, che dovevano aprire come una scatola di sardine, sono ancora in tanti a esprimersi con slogan come se fossero in campagna elettorale e non legislatori. Stiamo parlando del “fenomeno” Movimento 5 Stelle. Di questo fenomeno si occupa “Un paese a 5 Stelle” (Armando editore, novembre 2017), un libro che racconta la storia di un movimento che ha quale principio fondamentale sostituire la democrazia rappresentativa in vigore nel nostro paese con la democrazia diretta, la democrazia dal basso

Proprio alla vigilia elettorale (il prossimo 4 Marzo), in piena anche polemica per le cosiddette parlamentarie grilline (con circa l’80% dei candidati grillini letteralmente telematici- leggi la famosa democrazia diretta a quanto pare disoccupati o precari lavorativi se non esistenziali… in certo senso) andrebbe letto questo complesso e ottimamente analitico lavoro giornalistico culturale di Del Giudice (edito dalla storica Armando editore, specializzata nelle scienze sociali) per capire certamente meglio la genesi del Non Partito fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo.
Un non-antipartito che secondo le previsioni potrebbe anche vincere questa tornata elettorale.
Non a caso, l’autore è un cosiddetto politologo di lungo corso, dai tempi di una certa Democrazia Cristiana e di un certo stesso Andreotti:
dietro una cifra letteraria, a volte sorniona, a volte con improvvisi blitz più soggettivi ma ben calcolati (mai ridondanti), il testo via via si dilata e trasmette con una buona persuasione, senza alcuna demonizzazione, né elegiache off topic: trattasi comunque e sempre di un diversamente partito che tutto sommato probabilmente potrebbe anche, paradossalmente raggiunti apici futuro prossimi e imminenti, alla lunga quasi estinguersi, quasi una avanguardia del web nell’agorà politico destinato a generare però in futuri a medio lungo termini altri e nuovi soggetti post Internet e meno contradditori.
Certo registro di sistema è acutamente evidenziato dall’autore nelle sequenze originarie., circa 10 anni fa e oltre dedicate specificatamente a Gianroberto Casaleggio e a Beppe Grillo, ancora quasi ignari l’uno dell’altro, un Grillo che come noto in precedenza, oltre alla sua oltraggiosa e coraggiosa satira politica come comico, denunciava quasi davvero come i luddisti il pericolo dei Computer e delle Tecnologie…
Poi l’incontro rivelatore ed illuminante con Casaleggio, nel suo camerino dopo proprio uno spettacolo: con il futurologo visionario e un comico interessato e stupito ma dapprima anche scettico, prima della quasi poi immediata sinergia e aurorale discesa in campo con il blog che ha rivoluzionato la politica italiana.
Del Giudice pone in primo piano in sintesi anche la famosa Carta di Genova di circa 10 anni fa, dove Grillo ispirato da Casaleggio comunica ai media una sorta di Manifesto del Futuro, con indubbiamente visioni potenzialmente pragmatiche dopo le nuove tecnologie mica banali, anzi: roba da fantascienza ma solo per i partiti classici arcaici in tal senso.
Del Giudice, inoltre sviluppa cronologicamente il volume, dal V- Day e il vaffanculo elevato a motto 2.0 contro il vecchio mondo corrotto e senile dei partiti, oltre alle altre fasi salienti dell’ascesa irresistibile e continua (tranne qualche flop) del Movimento dei 5 Stelle, fino alla conquista di Torino e Roma con l’Appendino e la Raggi; dalla scomparsa prematura del diversamente guru informatico al suo sostituto meno “mitico” ma non meno visionario e futuribile, ovvero il figlio Davide. Fino allo stesso astro nascente Di Maio, candidato premier.
La parola anche ai grillini o meno della strada, off line!, ai molti anche ex grillini, con analisi in generale anche della strana democrazia grillina, nei fatti paradossale, ancora una volta contraddittoria (fino alle stesse attuali recenti Parlamentarie):
Non a caso, più che il compianto Gianroberto, Grillo è, tra il serio e il faceto, paragonato in ampie pagine precise agli stessi Berlusconi, Mussolini, Mao… secondo noi anche forzatamente dall’autore,
Come spiegato da Del Giudice, concludendo, e alla luce delle prossime elezioni e degli esiti, trattasi di una ricognizione dagli esordi a una virtuale fine del movimento come mera forza di opposizione e antipolitica. Come anticipato comunque già da prima comuni e poi regioni e città metropoli conquistate, il salto è in ogni caso compiuto. Dopo il 4 marzo sarà tutta un’altra storia…

Info
https://www.libreriauniversitaria.it/paese-5-stelle-non-partito/libro/9788869922947

Fondi per il fermo pesca. Calvano e Zappaterra: “Continueremo a sostenere un settore di cruciale importanza per i nostri territori”

Da PD Emilia Romagna

Ancora poca chiarezza sui fondi FEAMP destinati a risarcire le imprese colpite dal fermo pesca negli ultimi anni. A seguito dell’interrogazione presentata dai consiglieri Pd Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, anche l’assessorato all’agricoltura, caccia e pesca si ritiene insoddisfatto.

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Nonostante la risposta ancora interlocutoria rimane l’impegno dei consiglieri e della Regione stessa sul tema.

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La Provincia potrà spendere nel 2018 oltre due milioni per viabilità e sicurezza stradale

Per il 2018 la Provincia investe 2,2 milioni di euro per la manutenzione complessiva della viabilità di competenza, circa 850 chilometri di lunghezza che si sviluppano su 76 Strade provinciali fra Alto e Basso Ferrarese.
Attività manutentiva che comprende nuovi asfalti, ripresa frane, ponti, guard rail, segnaletica, potature e abbattimento piante pericolanti e sfalci erba ai bordi strada.

ASFALTI PONTI E GUARD RAIL
Saranno quasi 29 i chilometri di nuovi manti stradali che si potranno realizzare con la disponibilità di circa 1.640.000, che serviranno anche per la messa in sicurezza del ponte Marighella a Copparo (300mila) e del cavalcavia a Gualdo sulla Superstrada (320mila), oltre alla posa di nuovo guard rail sulla Sp 69 Virgiliana (220mila).
Nuovi asfalti che potranno essere posati dalla stagione primaverile (che presenta le condizioni climatiche adatte alla presa dei materiali) sulle strade provinciali (Sp) giudicate più urgenti in base ai criteri approvati lo scorso 19 luglio dal Consiglio provinciale.
Queste le Sp che saranno interessate dai cantieri: 29 Portomaggiore-Raffanello in comune di Portomaggiore, 47 Ponte Nero-Ponte Accursi in Comune Argenta, 69 Virgiliana in Comune Bondeno e Ferrara, 25 Poggiorenatico-S.M. Codifiume in comune Ferrara, 22 Bivio Passo Segni-Correggio in comune Ferrara, 20 Ferrara-Formignana in comune Ferrara, 67 di Correggio in comune Bondeno, 6 Cento-Finale Emilia in comune Cento, 66 S. Matteo della Decima nei comuni di Ferrara e Vigarano, 7 Zenzalino in comune Argenta, 48 Portomaggiore-Argenta in comune Argenta, 29 Portomaggiore-Raffanello in comune Ferrara, 70 Cispadana in comune Terre del Reno, 62 Pontemaodino-Massenzatica in comune Codigoro, 27 Cristina in comune Mesola, 32 Luigia in comune Ostellato, 1 Via Comacchio nei pressi abitato San Giovanni di Ostellato, 14 Vallalbana in comune Ferrara, 1 Via Comacchio in comune Ostellato, 68 di Codigoro su diversi tratti in comune Fiscaglia e 16 Copparo-Codigoro in comune Copparo.
Proseguirà inoltre il procedimento di ripresa e chiusura delle fessurazioni lungo le carreggiate per effetto del cedimento di alcuni fondi stradali, i cui primi interventi sperimentali stanno dando risposte positive. Visto che le risorse a disposizione del bilancio provinciale sono insufficienti per procedere a lavori di risanamento in profondità, saranno sigillate le crepe lungo una decina di chilometri di carreggiate con un costo di 54mila euro.

FRANE
Saranno 124mila gli euro spesi per la ripresa frane lungo le Sp 2 Via Copparo (intervento già in corso), 16 Copparo-Codigoro (località Brazzolo), 48 Portomaggiore-Argenta in comune Portomaggiore e 45 Bondeno-Finale Emilia in comune di Bondeno.
Lavori finanziati al 50 per cento dalla Provincia, per effetto di un accordo con i Consorzi di Bonifica Pianura di Ferrara e Burana che coprono, secondo le rispettive competenze, la restante metà dei costi.

POTATURE E SFALCI ERBA
Costerà circa 320mila euro la potatura e il taglio alberi pericolanti o malati che a bordo strada possono causare problemi di sicurezza alla viabilità. Per tutelare invece la visibilità lungo le carreggiate e nelle intersezioni, l’amministrazione che ha sede in Castello Estense spenderà 55mila euro per i tre sfalci programmati. Cifra che si traduce in circa 150 chilometri di bordi strada da mettere in sicurezza, ai quali se ne aggiungeranno altri circa 700 garantiti dai cantonieri interni alla Provincia.

SEGNALETICA
Nel 2018 si potrà rifare la segnaletica orizzontale sulle Sp 18 Bondeno-Ficarolo, 69 Virgiliana, 3 Via delle Anime, 68 di Codigoro, 62 Ponte Maodino-Massenzatica e 12 Bivio Pampano-Ariano, con un costo complessivo di 120mila euro.

“Siamo naturalmente consapevoli – conclude il presidente della Provincia Tiziano Tagliani – che le necessità complessive di manutenzione sarebbero di ben altra dimensione, ma queste sono le risorse che la situazione attuale ci consente di destinare al capitolo viabilità e sicurezza stradale”.

Alan Fabbri (Lega Nord): “Proposta azzerati Carife: PD in difficoltà. I candidati Lega pronti ad un patto con il territorio”

Da Lega Nord Emilia Romagna

“Al Pd non piace la proposta elettorale degli Azzerati Carife. Sarà perché i papabili candidati di punta sono stati tutti protagonisti politici del disastro? Noi, invece, apprezziamo l’iniziativa e continuiamo la nostra battaglia, come sempre a fianco di risparmiatori e azionisti. Pronti a stringere con il territorio un patto programmatico proprio sul tema risparmio”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione interviene sulla proposta elettorale dei risparmiatori Azzerati di Carife che chiedono di eliminare dalle liste dei candidati per le politiche tutti i nomi di chi, nel tempo, ha voltato le spalle ai cittadini colpiti dal crac.
“A quanto pare ai democratici l’idea degli Azzerati non è piaciuta. Autorevoli esponenti del Pd ferrarese storcono il naso sulla proposta… E’ comprensibile. Capiamo bene l’imbarazzo di un partito che ha sempre contato su un bacino di consensi dati per scontati e che, ora, si trova davanti ad un aut aut che non può rispettare”, continua Fabbri. “Per il Pd ferrarese, infatti, i nomi dei candidati più papabili sono proprio quelli che sulla vicenda Carife si sono giocati la credibilità politica”, aggiunge Fabbri. “Pensiamo a Paolo Calvano, che quando ancora non era tempo di racimolare voti, definiva i risparmiatori “latifondisti che hanno comprato azioni e obbligazioni”, pensiamo a Dario Franceschini che, parte del governo, il decreto Salva banche lo ha sostenuto o a Luigi Marattin, l’esecutore materiale dei mandati Pd e sicario di Renzi sul territorio in tutta la drammatica vicenda”.
Le vittime del crac “hanno tutto il diritto di farsi ascoltare in questo passaggio elettorale, soprattutto dopo aver fatto fronte, con dignità e coraggio, in questi anni, ad eventi che hanno martoriato il territorio e messo a dura prova la tenuta economica della nostra provincia: dal crac di coop costruttori, al sisma fino al disastro Carife”, prosegue Fabbri.
“Noi della Lega Nord, come abbiamo sempre fatto, ci schieriamo a fianco degli Azzerati: continueremo a combattere perché i loro diritti vengano tutelati e perché tutti, azionisti compresi, possano avere ristoro del danno subito”, spiega ancora il capogruppo.
“Appena saranno certi, i candidati della Lega nei collegi del ferrarese si attiveranno per sancire un patto con il territorio in vista delle elezioni. Il nostro impegno sarà portare avanti la linea seguita fino ad ora e fare in modo che quello che è accaduto ai risparmiatori Carife, e che potrebbe ancora succedere a tutti noi, non accada mai più”.
Nei giorni scorsi il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha incontrato a Montebelluna un gruppo di associazioni venete sul tema del Fondo ministeriale di ristoro. “Il 25 febbraio, insieme alla Lega consumatori, invitiamo tutti gli Azzerati Carife a Bondeno, per un incontro pubblico dedicato agli ultimi aggiornamenti e a fare chiarezza sulle modalità di accesso al Fondo ministeriale”.

Rassegna cinematografica Cinema di Qualità al De Micheli

Da Comune di Copparo

Riprende, con l’inizio del nuovo anno, la Rassegna cinematografica presso il Teatro Comunale De Micheli di Copparo. Il ciclo, intitolato “Nuove tendenze del cinema italiano”, prevede la proiezione di film di qualità di giovani registi italiani, nelle serate del 22 e 29 gennaio, 5 e 12 febbraio, alle ore 20.30. La rassegna è organizzata dalla Biblioteca Comunale in collaborazione con il Teatro De Micheli. L’ingresso è gratuito.

Prossimo appuntamento Teatro Ragazzi

Da Comune di Copparo

Prossimo appuntamento con la rassegna Teatro Ragazzi al Teatro Comunale De Micheli da lunedì 22 a venerdì 26 gennaio, alle ore 10. Sarà dedicato ai nidi d’infanzia “Tararì Tararera”, uno spettacolo di animazione a cura di Emanuela Bussolati
Partendo dalla lettura animata dell’albo Tararì Tararera (Carthusia 2010), Emanuela Bussolati condurrà bambini ed insegnanti alla scoperta dei suoni legati alle emozioni e all’espressione delle stesse, attraverso percorsi sensoriali legati ai colori e agli spazi di un luogo fantastico.

Attività produttive. Prorogato al 31 dicembre 2018 il protocollo per il sostegno al reddito dei lavoratori in cassa integrazione

Gli istituti di credito anticipano a costo zero e a tasso zero quanto dovuto dall’Inps.

Bologna – Regione Emilia-Romagna, Abi, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e istituti di credito confermano il sostegno ai lavoratori delle aziende in crisi.

Questa mattina a Bologna, è stato prorogato al 31 dicembre 2018 il protocollo che ha l’obiettivo di ridurre il disagio dei lavoratori che beneficiano di ammortizzatori sociali. Il problema nasce a causa del tempo che intercorre fra la sospensione dal lavoro in azienda e l’erogazione dei trattamenti da parte dell’Inps. In questo modo, le banche anticipano a costo zero e a tasso zero quanto dovuto dall’Inps stesso. Questo l’esito dell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio presso la Regione Emilia Romagna.

“Una conferma che, grazie al rinnovato impegno di tutti i firmatari, consente- afferma l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi- di mettere in campo una opportunità vantaggiosa per i lavoratori di aziende in crisi, nonostante nel corso del 2017 ci sia stato un calo delle domande di anticipazione bancaria della cassa integrazione. Si tratta, infatti, del protocollo più avanzato applicato in Italia, che permette di accompagnare i lavoratori che si trovano in aziende in fase di transizione, garantendo loro il reddito”.

Per ottenere il sostegno è necessaria la richiesta del lavoratore. Occorre quindi che l’interessato apra un conto corrente presso una delle banche firmatarie del protocollo.

I dieci istituti di credito firmatari sono: Bper Banca Popolare Emilia-Romagna, Cassa di Risparmio Cesena, Sanfelice 1893 Banca Popolare Scpa, Banca di Piacenza, UniCredit, Fed. Banche Credito Cooperativo, Cassa di Risparmio di Ravenna e Banca di Imola, Banca Carim Spa, Cassa di Risparmio di Cento, Carisbo e Cariromagna (Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna), Banca Interprovinciale.

Università e imprese si incontrano. Il 2018 si apre all’insegna dell’innovazione

Giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, corso Ercole I d’Este, n. 37 si terrà la quarta edizione di “Club Deal – Special Edition Spin off Unife”, un evento promosso da Unife e VZ19 con il patrocinio dei Comuni di Ferrara, Cento, Pieve di Cento e San Giovanni in Persiceto per mettere in contatto imprese e professionisti con il mondo della ricerca e degli spin-off accademici. Saranno presenti il Prof. Giorgio Zauli, Rettore dell’Università di Ferrara e Massimo Maisto, Vicesindaco del Comune di Ferrara.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di collaborazione avviato tra l’Università di Ferrara e VZ19, Incubatore di Pieve di Cento che ha per oggetto la pianificazione e implementazione di azioni rivolte al sostegno dello start up di impresa, fra cui attività di mentoring, incubazione e percorsi di animazione con il coinvolgimento degli attori operanti nell’ambito dell’erogazione di servizi a favore delle imprese.

Per l’imprenditoria locale, l’iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per entrare in contatto con il mondo della ricerca e dell’innovazione e avere la possibilità di investire nel capitale sociale (equity) di nuove iniziative finalizzate a prodotti e servizi ad alto potenziale di sviluppo, derivanti dall’attività di ricerca (spin-off), avvalendosi anche delle agevolazioni fiscali concesse per questo tipo di investimenti. Nel corso dell’incontro verrà presentata una selezione di spin-off accademici e risultati della ricerca dell’Ateneo, nati nell’ambito del Tecnopolo, oltre ad alcuni flash sul tema finanza, start up e innovazione, dal trasferimento tecnologico al Corporate Venture Capital sino all’Equity Crowdfunding.

La partecipazione all’evento è gratuita, ma i posti sono limitati. E’ richiesta pertanto la registrazione al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-vz19-club-deal-4a-edizione-spinoff-unife-40900679032

Gli organizzatori

L’Università di Ferrara che, attraverso il proprio Ufficio Trasferimento Tecnologico, cura la valorizzazione dei risultati delle ricerche sviluppate presso le proprie strutture, anche attraverso il supporto alla costituzione di imprese spin-off operanti in settori ad alto contenuto scientifico-tecnologico e di conoscenza. “La valorizzazione dei saperi e delle competenze, anche in termini di capitale professionale, è da tempo tra i nostri obiettivi istituzionali – commenta la Prorettrice delegata del Rettore alla Terza missione e ai rapporti con il Territorio Prof.ssa Laura Ramaciotti – Investire in spin-off e risultati della ricerca significa non solo tradurre in termini economici gli sforzi spesi in attività di ricerca bensì rafforzare, in un’ottica di rete, il nostro sistema produttivo”.

VZ19, nasce per iniziativa di alcuni imprenditori locali con il desiderio di creare un luogo di incontro delle idee più brillanti e talentuose del territorio delle province di Bologna, Ferrara e Modena all’insegna di “restituiamo al territorio, quello che il territorio ci ha dato in tutti questi anni.”. VZ19 è il primo incubatore territoriale ad azionariato diffuso, con sede nella zona Cento-Pievese che ha come obiettivo quello di fornire supporto e giuste competenze per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali nella convinzione che la crescita del Territorio debba passare attraverso la diffusione di valori come l’imprenditorialità, la creatività e la condivisione di esperienze e competenze.

Lunedì 22 gennaio la VII Assemblea congressuale dell’associazione

Un importante appuntamento per discutere delle tematiche più rilevanti del settore. Nel corso
dell’assemblea è previsto il rinnovo degli organi direttivi.
Stefano Calderoni candidato unico alla presidenza per i prossimi quattro anni
FERRARA – “Agricoltura – Innovare per un futuro sostenibile” è il tema scelto per la VII
Assemblea congressuale di Cia – Agricoltori Italiani, un momento istituzionale e
programmatico molto importante per l’associazione, che rinnova i suoi organi direttivi ogni
quattro anni in tutta Italia. A livello provinciale l’assemblea si terrà il prossimo 22 gennaio,
alle 14.30, presso la Camera di Commercio di Ferrara alla presenza degli imprenditori
agricoli associati e dei rappresentanti istituzionali: il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, il
presidente della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni, e consiglieri della Regione
Emilia-Romagna.
Nel corso dell’Assemblea verrà discusso il documento programmatico stilato a livello
nazionale, con l’obiettivo di delineare delle linee guida concrete e operative, per portare il
settore agricolo verso un tipo di agricoltura forte, innovativa e sostenibile. Tra i temi più caldi
che saranno affrontati: la situazione dei mercati ormai fuori controllo; i cambiamenti climatici
e la salvaguardia di suolo e ambiente; la riduzione della superficie agricola e il ricambio
generazionale. Problematiche dall’impatto notevole sulle filiere agroalimentari che operano in
un sistema che penalizza il settore produttivo ed è fortemente incoerente e iniquo. Da un
lato, infatti, svaluta le produzioni agricole e di conseguenza il lavoro e il reddito degli
agricoltori e dall’altro chiede loro un impegno sempre maggiore a livello di investimenti per
un’agricoltura produttiva, di qualità e sostenibile.
Durante l’assemblea provinciale i delegati – che a Ferrara rappresentano oltre 1.200 aziende
associate – eleggeranno presidente e vicepresidente dell’associazione, che avranno il
compito di guidarla per i prossimi quattro anni. Candidato unico alla presidenza, il presidente
uscente Stefano Calderoni, subentrato a Lorenzo Boldrini nel 2015 e rimasto al vertice di Cia
– Agricoltori Italiani Ferrara per tre anni.

Con Serena Dandini e abbonati a tre cifre al via la stagione teatrale Comacchio a teatro

Al via la sesta edizione della stagione teatrale diretta da Massimiliano Venturi. Con Serena Dandini ed il suo spettacolo “Serendipity. Memorie di una donna difettosa”, prende il via domenica 21 gennaio la rassegna invernale “Comacchio a teatro”, diretta da Massimiliano Venturi.
Ormai prossima alla conclusione, la campagna abbonamenti ha già prodotto risultati entusiasmanti con abbonati a 3 cifre per un cartellone, che si preannuncia ricco di spettacoli di primissimo piano. Commentando il trend di crescita delle precedenti edizioni, il Direttore artistico Massimiliano Venturi sottolinea come “anche quest’anno apriremo la stagione teatrale con uno spettacolo che al botteghino è già ampiamente tutto esaurito, segnando un’ulteriore crescita nella fidelizzazione del pubblico. Sono 156 gli abbonati alla stagione completa, dato che conferma numericamente quello dello scorso anno. Un’ulteriore crescita -prosegue Venturi -, si è registrata con i mini abbonamenti a 3 spettacoli a scelta libera riservati ai soci Coop, che dai 60 della scorsa stagione sono arrivati a 79. Un dato complessivo che mi sento di interpretare come una conferma ed un apprezzamento per il percorso di questi anni, scandito da scelte artistiche ed organizzative frutto di un dialogo ed un confronto continuo e diretto con il pubblico. Quest’ultimo – conclude il Direttore Artistico -, ha costantemente suggerito i propri desiderata tramite strumenti di partecipazione, come il questionario di gradimento che somministriamo al termine di ogni stagione. Registriamo così una conferma del successo dell’articolazione di entrambe le formule di abbonamento proposte, che vanno incontro ad esigenze differenti.”

Innovativa, ma particolarmente apprezzata la formula che ha consentito la messa rete delle stagioni teatrali di Comacchio ed Ostellato; molti degli spettatori abituali della Sala Polivalente hanno già acquistato i biglietti (ed in alcuni casi i mini-abbonamenti) per assistere agli eventi in cartellone al ‘Teatro Barattoni.’

A Palazzo Bellini dunque domenica, alle 21 la stagione teatrale invernale aprirà con uno degli appuntamenti più attesi: sarà infatti protagonista Serena Dandini, con il suo ultimo spettacolo, “Serendipity, memorie di una donna difettosa”, un’opera buffa che mescola il reading alla musica del Dj Dmitri Ceborati, e si arricchisce dell’imprevedibilità degli interventi comici di Germana Pasquero. Tutto ha inizio da una semplice domanda di pensione che la protagonista ingenuamente pensa di poter ottenere dopo anni di onorata carriera. L’insano desiderio si scontra con l’implacabile Legge Fornero che ha già rigettato milioni di inconsapevoli italiani. Inutili le rievocazioni di vicende, avventure, passioni e fallimenti che hanno costellato la sua avventura lavorativa: un’intervista-interrogatorio inchioda la Dandini alle sue responsabilità, svelando anche lati oscuri della sua vita. Una serata atipica, più che altro un happening sgangherato, che si snoda tra comicità irriverente e riflessioni semi-serie, ma anche serissime, sul destino del genere femminile nel nostro paese.

La prevendita per i prossimi appuntamenti in cartellone prosegue ogni martedì in Biblioteca a Palazzo Bellini (dalle ore 15 alle ore 18) e mercoledì al Teatro Barattoni di Ostellato (dalle ore 16 alle ore 19) e on line sul sito www.comacchioateatro.it. I prossimi appuntamenti vedranno in scena Gianluca Impastato con il suo esilarante “30 anni fotomodello” (venerdì 26 gennaio,alle ore 21 al Teatro Barattoni a Ostellato) e Antonella Questa con il pluri-premiato spettacolo “Vecchia sarai tu!” (domenica 04 febbraio alle ore 21, nella Sala Polivalente “San Pietro” a Comacchio). Per informazioni: 349 0807587 – info@comacchioateatro.it