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Mese: Ottobre 2017

Incontro sulle specie aliene con Piero Genovesi

Giovedì 26 ottobre alle ore 15 nell’aula D7 del Polo Bio Medico, via Luigi Borsari n. 46, Piero Genovesi terrà un seminario sul tema delle Specie Aliene, dal titolo “Invasioni biologiche: impatti, andamenti e definizione delle politiche di prevenzione e mitigazione”.
Genovesi, laureato in Scienze Biologiche, ha conseguito il PhD in Animal Ecology alla “La Sapienza” di Roma. Massimo esperto italiano di specie aliene, è responsabile dell’”Area per i pareri tecnici e per le strategie di conservazione e gestione del patrimonio faunistico nazionale e per la mitigazione di danni ed impatti” del Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente e per la conservazione della biodiversità di ISPRA, l’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Chair di “Invasive Species Specialist Group” della IUCN (International Union for Conservation of Nature)
L’incontro, organizzato dalla Prof. Elisa Anna Fano del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie di Unife, si preannuncia di grante interesse date le sue competenze scientifiche in un tema così attuale e la sua capacità divulgativa, attestata da numerosi interventi in televisione e in radio.

“Ricordati di te”

Da Organizzatori

Venerdì 26 ottobre, alle ore 18.00, presso la biblioteca comunale di Portomaggiore, si terrà la presentazione del libro “Ricordati di Te” scritto da Fabio Valenzisi, un saggio concentrato sul  percorso personale da intraprendere per sviluppare la propria consapevolezza.  Il testo accompagna  il lettore verso la conoscenza del proprio mondo interiore mettendo in luce i lati più in ombra.

Il linguaggio dei bambini ci parla di noi

Da qualche tempo mia nipote Gioia, che ha appena compiuto 5 anni, usa l’espressione “vogliamo fare?” per indicare il coinvolgimento di chi le sta di fronte nell’obiettivo che le interessa in quel momento. Da principio ho pensato che l’espressione fosse l’indicatore di una sua gentilezza. Poi mi sono interrogata su come mai questa espressione fosse divenuta per lei un intercalare così abituale e ho capito che si tratta di una modalità diffusa con la quale educatrici e adulti si rivolgono oggi ai bambini. Questa locuzione mi è sembrata emblematica dei cambiamenti dei modelli di autorità, così ho provato a ripercorrere i molti diversi modi con cui, nell’ultimo mezzo secolo, gli adulti hanno impartito ordini o indicazioni ai bambini rispetto a un compito da svolgere.

Mi è venuta agli occhi la figura di mio nonno, burbero e taciturno. Per lui “Fai!” era una frase verbale compiuta, intrinsecamente motivata dal verbo imperativo, certo più che sufficiente per impartire un ordine. Credo che sia stato questo il messaggio ricevuto da mio padre nella sua infanzia, un messaggio cessato probabilmente nel suo ingresso alla sua età adulta, perché a quel tempo i genitori smettevano di dare consigli quando i figli superavano la soglia della maturità.
Ho pensato che verso di me, da parte dei miei genitori, l’indicazione si era trasformata in “Devi fare”, segnando con ciò un radicale passaggio verso un principio etico. Con l’indicativo “devi” l’ordine resta, ma si sposta da un piano naturale e a-problematico a un piano di dovere sorretto da riferimenti di valore. Il riferimento al dovere non lascia a chi riceve un’indicazione margini di discussione, in quanto indica un contesto normativo a cui non è possibile sottrarsi.
A questo ordine indiscusso la mia generazione ha inteso ribellarsi aprendo le porte, in modi spesso confusi e pasticciati, al principio della responsabilità. Il “Dovresti fare” che precedeva le indicazioni impartite ai figli della generazione post sessantottina segnava questo tentativo di responsabilizzazione, assumeva il principio ‘sacro’ della scelta, aprendo su troppi piani la possibilità di scelta a bambini che, per la verità, non potevano essere in grado di sostenerla.
Il passaggio alla fase seguente diveniva fin troppo facile: lo slittamento verso una libertà di scelta spesso troppo pesante da assumere per i nostri figli. IL “Vuoi fare per favore?”, sintetizzava l’esasperazione di una generazione che aveva sperato che la libertà si associasse a una scelta razionale e che era meravigliata che tutta la libertà del mondo non conducesse alla scelta migliore.

Ma la strada era segnata e non aveva ritorno, il passaggio successivo tentava una persuasione sul piano della gratificazione, sperando che questo rappresentasse una contropartita per un dovere che non poteva più essere imposto: “Ti piacerebbe fare?”, così le madri hanno gestito le proposte di risarcimento del tempo mancato, di fronte a un bambino sovrano. Come stabilire che cosa fosse meglio per lui o per lei, se non assumendo la sua assoluta soggettività? Il bambino sovrano era e resta il protagonista di un mercato che a esso dedica una crescente varietà di beni, la maggior parte connessi al divertimento e alle numerose feste che costellano il calendario: dai compleanni dei compagni di classe ad Halloween.
Ora il passaggio ulteriore al “Vogliamo fare?” esalta l’approccio motivazionale, un approccio che punta al coinvolgimento, ovviamente in nome della libertà e della contropartita di gratificazione implicita nella proposta. Una piccola micro-espressione populista, quella rivolta al bambino, sovrano come il popolo, che non può che unirsi agli altri in una ovazione comune di felicità. Il ‘vogliamo’ riflette il ‘noi’ indistinto di una responsabilità comune che, più o meno come in politica, mette tutti sulla stessa linea orizzontale del consenso.
L’adulto coach e assistente, coinvolto in un ingaggio permanente con bambini che da soli non sanno più fare nulla, diventa fragile come il leader di un partito, senza autorità e senza consenso. Stimolare è la parola magica del tempo presente, una parola sbagliata perché di stimoli i bambini ne hanno già tanti e, anzi, dovrebbero essere aiutati a prendere un po’ le distanze da questi, per praticare vie di apprendimento più riflessive.
Le mamme intanto si preparano alle chat della scuola elementare che, con l’intento di controllare da ‘perfette clienti’ la qualità del servizio-istruzione, contribuiranno a distruggere la reputazione degli insegnanti, ultimo baluardo di un principio educativo.

Catalogna e femminismo: esempi di disobbedienza civile

di Roberta Trucco

Che ne è della richiesta di dialogo di più di due milioni di catalani? Che ne è della vicenda catalana se non un braccio di ferro tra un pugno di pochi uomini? Due milioni non sono numeri ma persone!
La politica, in generale, e Rajoy in particolare, oggi mostrano tutto il loro fallimento. Vorrei ricordare a Vergas llosa, grande scrittore che nel suo discorso a Madrid ha fatto della democrazia una questione solo di numeri e di legge – quella di un padre che non si discute! – che dietro a quei numeri ci sono tante storie e la democrazia è fatta dalle storie delle persone e non da pochi leader. Lui che vive del racconto delle vicende umane dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro.

Personalmente sostengo il coraggio di molti catalani che hanno scelto la disobbedienza civile per mostrare lo stato di alienazione in cui versano i cittadini di uno stato-nazione. Il silenzio assordante delle nostre istituzioni democratiche di fronte alle contraddizioni, ormai insostenibili, del nostro sistema palesa l’inadeguatezza di questa democrazia. Questo succede non solo in Spagna, ma anche in Europa. È vero, la situazione catalana è molto preoccupante, potrebbe sfociare in un’escalation di violenza, ma per non correre rischi è sempre meglio chiudere al dialogo e applicare la legge? O forse la legge deve evolversi con la storia?

La disobbedienza civile è stata sostenuta da grandi leader che hanno guidato le nazioni verso il loro stesso riconoscimento, e non senza spargimento di sangue purtroppo, penso per esempio a Gandhi. Per quanto riguarda invece la tragedia greca, Antigone è forse il più coraggioso esempio di disobbedienza civile. È a lei che si potrebbe volgere lo sguardo oggi, perché può ispirare molti.
C’è una legge inscritta nell’essere umano che in alcuni momenti diventa guida insopprimibile, più forte delle regole umane che ci siamo dati o che ci hanno dato. Il nazionalismo positivo e femminista che promuove Teresa Forcades, monaca catalana benedettina, si fonda su questa legge interiore. La nazione, la cui etimologia viene da nascere, ci dà – come una madre – cose che non abbiamo scelto, ma che ci dicono chi siamo e da dove veniamo. Accettare che il potere centrale, in nome della governabilità, extrema ratio molto maschile, la cancelli ci alienerà ancora di più da noi stessi.
Curiosamente la battaglia di alcuni cittadini catalani e quella di molte femministe che si battono contro la pratica della maternità surrogata, sembrano avere una radice comune, la cancellazione della madre, e sembrano individuare nella perversione del sistema, basato sulla mercificazione di ogni cosa compreso i nostri corpi, la causa che aliena l’uomo a se stesso.
Di fronte a un potere così ottuso, interessato solo alla salvaguardia di un falso benessere economico e al mantenimento dello status quo, non restano che la disobbedienza civile e il femminismo.

Note sull’autrice Roberta Trucco
Classe 1966, genovese doc (nel senso di cittadina innamorata della sua città), felicemente sposata e madre di quattro figli. Laureata in lettere e filosofia. Da sempre ritengo che il lavoro di cura non si limiti all’ambito domestico, ma debba investire il discorso politico sulla città. Per questo è impegnata in un percorso di ricerca personale e d’impegno civico, in particolare sui contributi delle donne e sui diritti di cittadinanza dei bambini.
Da alcuni anni dipinge con passione, totalmente autodidatta. Intende contribuire alla svolta epocale che stiamo vivendo con la propria creatività unita a quelle delle altre straordinarie donne incontrate nella splendida piazza del 13 febbraio 2011 di Se non ora quando. Credente, definita dentro la comunità una simpatica eretica, e convinta che niente succede per caso.

‘Insorgenti’ in scena per raccontare un romanzo storico. E attori cercansi

Oltre venti attori e figuranti hanno fatto rivivere il periodo dell’invasione napoleonica nella zona del Basso ferrarese in un’area della campagna locale. Domenica 22 ottobre 2017 le scene sono state girate nell’area del centro ippico di Francolino, a dieci chilometri da Ferrara. Il maneggio ha messo a disposizione anche i cavalli per il trailer in corso di realizzazione, mirato a raccontare per immagini la trama de ‘Gli insorgenti del Basso Po’, romanzo storico di Alberto Ferretti appena pubblicato per le edizioni Youcanprint (vedi sito www.albertoferretti.it). “Il libro – sottolinea Ferretti stesso – ha la prefazione di Massimo Viglione, che è uno dei massimi studiosi delle insorgenze in Italia”.

Attrici per ‘Gli insorgenti del Basso Po’, Ferrara, domenica 22 ottobre 2017 (foto Valerio Pazzi)

A realizzare il corto è il regista Alessandro Ferretti (fratello dell’autore) che gira per la WorbasStudio, un’etichetta indipendente ferrarese, con la collaborazione della compagnia teatrale ferrarese del Lodovico e di molti altri amici che si sono messi a disposizione nel ruolo di attori e attrici.

Il regista Alessandro Ferretti con aiuto-regista, Ferrara ottobre 2017 (foto Valerio Pazzi)

‘Gli insorgenti del Basso Po’ racconta in forma romanzata “le ribellioni di massa messe in atto da gruppi di persone contro le prevaricazioni delle truppe napoleoniche”. Uomini e donne che si ribellarono contro le depredazioni nei musei e nelle chiese, contro l’instaurazione della Dea Ragione in sostituzione della religione e contro quei valori della Rivoluzione Francese che non tutti accettavano. Il romanzo, ambientato nel 1799, si basa su alcuni fatti realmente avvenuti mescolati ad altri di fantasia, nella zona del Basso ferrarese, tra i paesi di Copparo, Cologna, Denore, Fossa d’Albero.

Gli attori in scena per ‘Gli insorgenti del Basso Po’, Ferrara, domenica 22 ottobre 2017 (foto Valerio Pazzi)

Il trailer verrà poi proiettato in occasione delle presentazioni pubbliche che verranno fatte per il romanzo. Mancano però ancora le scene conclusive. “L’ultima parte – spiega Alberto Ferretti – verrà girata nel centro storico di Ferrara e ci servono ancora comparse per qualche ruolo maschile, da affidare a uomini tra i 30 e i 40 anni”. Chi volesse partecipare può quindi contattare l’autore inviando una email a info@albertoferretti.it.

[cliccare sulle foto per ingrandirle]

Tavolata de ‘Gli insorgenti del Basso Po’ (foto Valerio Pazzi)
Scena a cavallo (foto Valerio Pazzi)
L’autore Alberto Ferretti al centro in una scena (foto Valerio Pazzi)
Gli insorgenti (foto Valerio Pazzi)
Attrici de ‘Gli insorgenti’ (foto Valerio Pazzi)
Gruppo di attori col regista (foto Valerio Pazzi)

Il reportage fotografico è di Valerio Pazzi.

Disfida del Gusto del 26 ottobre

Da Organizzatori

Delica o Violina… Violina o Delica? Si svolgerà giovedì 26 ottobre (a partire dalle ore 20.00 nella cornice dell’Agriturismo “La Strozza” a Francolino) la Disfida della Zucca. Protagonisti della tenzone enogastronomica, promossa da Confagricoltura Ferrara con il supporto di Ascom Confcommercio, due varietà di zucca: la Violina opposta alla Delica. E’ il direttore di Confagricoltura Ferrara Paolo Cavalcoli ad illustrare l’iniziativa: ” Il progetto si inserisce nel filone delle “Disfide del Gusto”, manifestazione volta alla conoscenza e promozione di alcune “perle” che contraddistinguono le produzioni agricole e enogastronomiche locali. Le Disfide sono un divertente format ormai rodato, frutto della  virtuosa collaborazione fra Confagricoltura Ferrara e Ascom Confcommercio. Molteplici le valenze di questi di incontri volti a valorizzare e promuovere le strutture ricettive del territorio e le aziende agricole dei prodotti scelti per ogni sfida. Saranno tre “le Disfide del Gusto” edizione 2017: Zucca, Pera, Salama da sugo.” Prosegue Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio “Con gli amici di Confagricoltura si rafforza anno dopo anno la partnership nella valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali nella convinzione che questi appuntamenti, siano un elemento di concreta promozione della filiera produttiva e distributiva all’insegna della Qualità. Tali disfide sono una leva interessante e simpatica per incentivare il turismo – legato al buon vino ed al buon cibo – sempre più significativo nella nostra provincia”.
La degustazione dei prelibati menù in abbinamento ai prodotti del territorio sarà accompagnata dai vini D.O.C. del Bosco Eliceo proposti dall’Azienda Agricola “Corte Madonnina” di Scalambra Vittorio (Pomposa). Che i giochi abbiano inizio!

LinuxDay 2017, la manifestazione su Software Libero e Open Source a Ferrara

Da Organizzatori

Anche quest’anno il Ferrara Linux User Group organizza l’appuntamento per il sostegno e la promozione della cultura del Software Libero e Open Source.
Il Ferrara LUG, è un’associazione senza scopo di lucro, da anni impegnata per promuovere il tema delle libertà digitali.
L’incontro è fissato per Sabato 28 ore 9:00 presso il Cinema San Benedetto in Via Enrico Tazzoli, Ferrara.
L’evento a ingresso libero si svolgerà unicamente al mattino.
Come tutti gli anni è un appuntamento che richiama appassionati di informatica, studenti, tecnici informatici, ma anche semplici utilizzatori di computer, per discutere e trovare interlocutori sulle principali tematiche di Linux e del Software Libero in generale.
Si tratta di un evento celebrato simultaneamente in decine di città italiane, la mappa su www.linuxday.it .
Il tema di quest’anno è di forte attualità e profondamente legato al concetto di trasparenza ‘Privacy e riservatezza individuale. Perché tutti abbiamo qualcosa da nascondere: i fatti nostri.’.
Gli interventi saranno su argomenti introduttivi e filosofici, che non richiedono competenze informatiche, avviamento all’utilizzo di software libero, spiegazioni tecniche su temi specifici, dibattito sulla privacy.
Per i dettagli si rimanda al sito.
Lo scopo dell’evento ferrarese, che segue il successo delle edizioni precedenti, è di far conoscere a un pubblico il più vasto possibile la realtà del sistema operativo Linux e del Software Libero e Open Source, nonché i vantaggi e i benefici che ne derivano.
Durante la manifestazione Linux Day, i volontari del Ferrara LUG saranno a disposizione dei partecipanti per rispondere a quesiti e consigli tecnici.
Per ulteriori dettagli, programma completo della giornata, registrazione, si rimanda al sito ufficiale della manifestazione: http://linuxday.ferrara.linux.it
L’evento da sempre autofinanziato e senza sponsor, ha il patrocinio gratuito dal Comune di Ferrara, Comune di Voghiera, Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), AIP (Associazione Informatici
Professionisti)

Parco in Movimento 2017

Da Organizzatori

Venerdì 27 Ottobre il villaggio Florenz di Lido degli Scacchi apre le sue porte a Parco in Movimento, una giornata in cui le associazioni, gli enti di promozione sportiva e tutti gli interessati possono confrontarsi su due temi di grande interesse per il mondo dello sport in genere e del turismo sportivo in particolare.

A partire dalle ore 10:00 due professionisti del settore terranno i convegni:
“Eventi sportivi sostenibili: cosa sono e come potrebbero essere organizzati” – Sara Franzini Gabrielli
“Sport e Disabilità: conoscere il mercato e le sue esigenze” – Roberto Vitali
La partecipazione ai convegni ed alla tavola rotonda che ne seguirà è aperta a tutti e completamente gratuita
Per poter preparare al meglio la giornata e il materiale del convegno, è gradita la conferma di partecipazione via mail (barbara.travagli@campingflorenz.com)

Arriva nelle sale dell’Emilia Romagna, ad Halloween, “Shining” di Stanley Kubrick, il miglior horror di tutti i tempi

Da Organizzatori

È uno dei film più spaventosi di sempre

A 40 anni dalla pubblicazione del best seller
con cui STEPHEN KING terrorizzò i lettori di tutto il mondo
e a pochi giorni dall’uscita del nuovo attesissimo IT
che ha sbaragliato il botteghino americano

AD HALLOWEEN TORNA SU GRANDE SCHERMO
IL MIGLIOR HORROR DI TUTTI I TEMPI
SHINING
di Stanley Kubrick

Evento speciale al cinema solo il 31 ottobre, l’1 e il 2 novembre preceduto da WORK AND PLAY, il nuovo cortometraggio sul film

NUOVO TRAILER QUI: https://youtu.be/J_wQO9Oq86k
IMMAGINI QUI: https://we.tl/nNSUCuMp6f

In Emilia Romagna aderiscono i seguenti cinema:

EMILIA ROMAGNA
Bologna: Odeon
02 novembre, Bologna: The Space
Carpi: Space City
02 novembre, Casalecchio di Reno: Uci
Cesena: Aladdin
31 ottobre, Cesena: Eliseo
Ferrara: Apollo
02 novembre, Ferrara: Uci
Forli’: Astoria
Forlimpopoli: Cineflash
Modena: Raffaello
31 ottobre e 2 novembre, Parma: The Space Cinecity Campus
02 novembre, Piacenza: Uci
Ravenna: Cinemacity
02 novembre, Reggio Emilia: Uci
Riccione: Cinepalace
Rimini: Le Befane
31 ottobre e 2 novembre, Savignano Rubicone: Uci Romagna

Dal romanzo di Stephen King pubblicato nel 1977 che più lo ispirò, Stanley Kubrick trasse uno dei suoi capolavori: Shining. Il cult movie, girato tra il 1978 e il 1979, racconta la storia di Jack Nicholson alias Jack Torrance, scrittore in crisi che per ritrovare l’ispirazione accetta un posto di guardiano durante la stagione invernale all’Overlook Hotel sulle Montagne Rocciose. Parte così con sua moglie Wendy e il figlio di sette anni, Danny, senza sapere che quel viaggio cambierà per sempre le loro vite…

In occasione di Halloween e a 40 anni della pubblicazione del best seller con cui King terrorizzò i lettori di tutto il mondo, torna su grande schermo nella sua versione da 119 minuti in italiano solo il 31 ottobre, l’1 e il 2 novembre (elenco sale su www.nexodigital.it) il film horror più pauroso di sempre, Shining del maestro Stanley Kubrick, per un evento speciale che proporrà anche la proiezione dell’inedito cortometraggio intitolato Work and play, che come gli spettatori più attenti ricorderanno rende omaggio alla frase che Jack Torrance scrive ossessivamente sulla sua macchina da scrivere: “All work and no play makes Jack a dull boy” nella versione inglese del film.
Un appuntamento eccezionale per tutti gli appassionati di Stephen King, che vive un nuovo momento di consacrazione come autore di straordinario talento, amatissimo dal grande pubblico: lo dimostrano il successo di IT che ha sbaragliato il botteghino americano, ma anche l’uscita de La Torre Nera o di serie tv come The Mist. E ancora il fenomeno Stranger Things che allo stile e alla poetica di classici come Spielberg e King si ispira per stessa ammissione dei suoi creatori.
L’arrivo di Shining al cinema rappresenta l’opportunità di godersi su grande schermo il capolavoro horror di uno dei più grandi registi di sempre, il premio Oscar Stanley Kubrick che lavorò al film con la consueta precisione maniacale, ripetendo le scene all’infinito e riuscendo così a mostrare gli anfratti più reconditi e inquietanti della mente umana.
Quest’anno ad Halloween non rimane dunque che tornare all’Overlook Hotel e affrontare il ghigno più memorabile della storia del cinema: quello di Jack Nicholson mentre si avventa con l’ascia all’assalto di Shelley Duvall e cercare di sopravvivere al fascino malefico del luogo e alla furia di Jack Torrance.

Shining è distribuito al cinema da Nexo Digital con i media partner Radio DEEJAY e MYMovies.it.

UISP 4×4-progetto regionale 2018 di scuola guida

Da Organizzatori

A livello regionale è stato raggiunto un accordo, tra la Scuola Guida 4×4 della UISP e il Coordinamento Protezione Civile Emilia Romagna, per l’organizzazione di corsi base di guida dedicati ai volontari. Nell’anno 2018 saranno finanziati dalla Regione dei corsi Base di Guida in 4×4 dedicati a tutti i volontari di Protezione Civile al fine di formare ufficialmente le persone all’uso dei mezzi 4×4 dei singoli Coordinamenti Provinciali.
Sebbene il vero progetto Emilia Romagna/UISP/Prot Civ partirà dal 2018, importanti attività di formazione sono già in atto nelle realtà più all’avanguardia.
L’Associazione Fuoristrada Ferrarese “Daniele Lugli”, che ha ricevuto l’omologazione della sede e della pista, ha già potuto formare venti volontari del Coordinamento Protezione Civile di Ferrara e nei mesi di ottobre e novembre (nelle seguenti giornate: 28 e 29 ottobre, l’11 e 12 novembre) formerà altri volontari del Coordinamento di Ravenna.
Come sottolinea Andrea Carletti (Presidente dell’Associazione “Daniele Lugli”) “i corsi che stiamo organizzando tra Ferrara e Ravenna sono merito del buon piano di investimenti fatto da queste due città”.

Concerti Sound Routes a Bologna e Ferrara

Da Organizzatori

Concerti “Sound Routes” dal 27 ottobre
In collaborazione con Sound Routes
Cofinanziati dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea
Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Venerdì 27 ottobre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21:30
ADOVABADAN JAZZ BAND & ALAA ARSHEED
Alaa Arsheed, violino; Michele Uliana, clarinetto; Isaac de Martin, chitarra;
Mauro Brunato, banjo; Nicola Barbon, contrabbasso;
Remo Straforini, batteria; Andrea Endi, voce

Domenica 5 novembre
Bologna, Locomotiv Club, ore 19:30
LABORATORIO SOCIALE AFROBEAT
Jam Session diretta da Guglielmo Pagnozzi

Domenica 12 novembre
Bologna, Binario 69, ore 22:00
KIMIA GHORBANI & TARIFA + JAM SESSION
Kimia Ghorbani, voce e daf; Federico Caruso, clarinetto; Marco Fiorini, chitarra;
David Sarnelli, fisarmonica; Kim Baiunco, contrabbasso

Domenica 19 novembre
Bologna, Binario 69, ore 22:00
ARSHEED-DE MARTIN DUO + JAM SESSION
Alaa Arsheed, violino; Isaac de Martin, chitarra

“Sound routes. Notes to get closer” è un’iniziativa dedicata all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati. Il progetto, finanziato attraverso il Programma Europa Creativa dell’Unione Europea e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, prende vita grazie a un partenariato costituito da cinque istituzioni, tra le quali si distingue il Bologna Jazz Festival, provenienti da Italia, Spagna, Belgio e Germania. The Sound Routes vuole sostenere le potenzialità creative e le abilità artistiche di migranti e rifugiati, attraverso azioni di integrazione con i musicisti e il pubblico europeo. Il progetto è coordinato dall’agenzia musicale spagnola Marmaduke e include residenze artistiche, jam sessions, house concerts e concerti a Siviglia, Roma, Berlino, Bologna e Gand.
In questo contesto di importante politica culturale a livello europeo, il Bologna Jazz Festival sarà impegnato con una serie di produzioni musicali nelle edizioni 2017 e 2018 al fine di aiutare gli artisti migranti a integrarsi a livello locale e nell’ambiente artistico.
Intanto, per l’edizione 2017 del BJF, tra il 27 ottobre e il 19 novembre sono in arrivo quattro appuntamenti di Sound Routes che permetteranno di ascoltare formazioni raccolte attorno a importanti musicisti provenienti dal Medio Oriente. Con BJF collaborerà anche il Jazz Club Ferrara, condividendo uno degli appuntamenti del programma festivaliero.
Il Bologna Jazz Festival aprirà per la prima volta le porte a Sound Routes venerdì 27 ottobre, in collaborazione col Jazz Club Ferrara, che ospiterà l’Adovabadan Jazz Band col violinista Alaa Arsheed. Arsheed, siriano di Suwayda, proveniente da una famiglia di artisti, a causa della difficile situazione del suo paese di origine ha cercato rifugio in Italia. Proprio qui ha incontrato Isaac de Martin, chitarrista classico e fondatore della band, con il quale si è innescata una immediata intesa musicale. Insieme hanno intrapreso un percorso nel pieno spirito del jazz: unire persone e culture diverse. Arsheed e de Martin torneranno a esibirsi, questa volta in duo, domenica 19 novembre al Binario 69 di Bologna.
Altra protagonista dei concerti di Sound Routes sarà la cantante e percussionista persiana Kimia Ghorbani: diplomatasi in musica e letteratura a Teheran, sua città natale, ha affrontato enormi soprusi in patria per la sua attività musicale, svolta anche per strada in un paese diventato ostile alla musica e soprattutto alle donne che fanno musica. Dal 2013 vive in Italia e lo scorso anno ha partecipato al programma televisivo The Voice of Italy, facendo molto parlare di sé per le sue affermazioni progressiste e per la sua performance completamente aliena rispetto alle consuetudini di un talent show. Kimia Ghorbani si esibirà assieme al gruppo Tarifa il 12 novembre al Binario 69 di Bologna. In questa occasione, in apertura di serata si terrà l’inaugurazione dell’esposizione delle opere finaliste del bando FARBEN, premio nazionale di Illustrazione e Fumetto: Disegnare il Jazz.
A completare le proposte musicali di Sound Routes all’interno del BJF 2017 ci sarà poi il Laboratorio Sociale Afrobeat: una jam session diretta da Guglielmo Pagnozzi che si terrà domenica 5 novembre al Locomotiv Club di Bologna.

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Città Metropolitana di Bologna, Bologna City of Music Unesco e del main partner Gruppo Hera.
Il programma del Jazz Club Ferrara Ferrara si realizza con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna.

Concerti nei club:
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale o al teatro di riferimento.
Le modalità di accesso sono variabili.

Jazz Club Ferrara: via Rampari di Belfiore 167, Ferrara; 05321716739 dalle 12:30 alle 19:30

Binario 69: via de’ Carracci 69/7d, Bologna; 0510038747

Locomotiv Club: via Sebastiano Serlio 25/2, Bologna; 3480833345

Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 3347560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com

www.soundroutes.eu

Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini

Urban Trekking, musica live e teatro, il mercoledì sera di Movida On

Da Organizzatori

Per una serata all’insegna dello sport e della curiosità, Uisp Ferrara invita i ragazzi che abitualmente frequentano la piazza a partecipare al primo percorso di urban trekking organizzato all’interno del centro storico estense, una proposta insolita e sorprendente per scoprire cosa si nasconde dietro le facciate dei palazzi più antichi e famosi, capace di unire il divertimento dell’esplorazione all’entusiasmo dell’attività sportiva.

L’iniziativa arricchisce il già fitto calendario di Movida On, il progetto organizzato da Promeco per coinvolgere i giovani che abitualmente si incontrano di fronte al Duomo, che mercoledì 25 ottobre giunge al quinto appuntamento. Chi vorrà partecipare al percorso – gratuito e senza prenotazioni – dovrà semplicemente trovarsi alle 21 sarà sotto il Volto del Cavallo.

Alle 21.30 in piazza Municipale comincerà il concerto di Enrico Cipollini, allestito grazie al supporto della sala prove Sonika. Enrico è un cantautore di ispirazione country, blues e folk che – dopo aver suonato la chitarra e composto canzoni con numerosi gruppi, come gli Underground Railroad, i Free Jam e i Violassenzio – ha intrapreso un emozionante progetto solista in acustico. Negli ultimi anni ha raccolto numerosi riconoscimenti e inviti a festival nazionali e internazionali. Nel 2015, oltre a vincere a Bologna il concorso della Music Academy, ha suonato a Londra al prestigioso The Bedford e nelle sale di The Alley Cat. A novembre dello stesso anno è stato invitato a Cagliari al Karel Music Expo.
Il suo primo album, “Stubborn Will”, è stato realizzato nel luglio 2016, distribuito in Italia da Ird e in America da Melodic Revolution Records. Le sue canzoni sono state scelte per accompagnare ed aprire le esibizioni di numerosi artisti come i Pulp Dogs, Paolo Bonfatti, le cantautrici americane Laura Crisci e Mary Cutrufello, la band statunitense Hollis Brown, il bluesman inglese Jack Broadbent.

Sempre alle 21.30, in piazza Savonarola, esattamente sotto la statua, chi preferisce il teatro avrà l’occasione di apprezzare la lettura ad alta voce delle satire di Ariosto, organizzata da Ferrara Off e condotta dall’attore Giulio Costa. Lo spettacolo sarà introdotto da Monica Pavani e si concluderà con la riflessione aperta dei ragazzi di Occhio ai Media, italiani di seconda generazione, impegnati da anni nella costruzione di un dibattito positivo sul tema dell’immigrazione e dell’identità. I loro interventi comprenderanno approfondimenti e spunti per stimolare la discussione che riguarderà l’innamoramento e il matrimonio, il confronto tra la donna e l’uomo ideale e la realtà delle relazioni.

Lo stesso argomento sarà al centro delle interviste condotte tra i frequentatori di piazza Trento e Trieste dalla redazione under30 di Web Radio Giardino, format che ha inaugurato la prima trasmissione giovedì scorso e che trasmetterà ogni venerdì alle 19 un programma dedicato al progetto, intitolato Movida On Air.

Movida On è un progetto sperimentale che comprende, oltre alle sette date fissate per l’autunno 2017, altrettanti appuntamenti che verranno organizzati nella primavera 2018. Le associazioni che hanno già confermato la loro disponibilità a collaborare sono: Ferrara Off, Gruppo del Tasso, Ilturco, Uisp, Ultimo Baluardo, Web Radio Giardino. Le associazioni interessate a proporre attività all’interno del calendario primaverile possono rivolgersi a promeco@comune.fe.it.

Ramazzini e Conad insieme per la ricerca contro il cancro

Da Organizzatori

Bologna, 23 ottobre 2017 – Parte oggi, e sarà attiva fino al 12 novembre, “Teniamo il cancro lontano dalle nostre vite”, una campagna di raccolta fondi a supporto dei progetti di ricerca contro i tumori dell’Istituto Ramazzini. La campagna è stata promossa da Conad e Ramazzini.
In tutti i punti vendita Conad delle province di Ferrara, Bologna e Modena, i clienti potranno donare 1 euro al Ramazzini, basterà comunicarlo in cassa al momento del pagamento. Nordiconad, una delle cooperative aderenti al consorzio nazionale Conad, raddoppierà i fondi raccolti tra i clienti, con una propria donazione all’Istituto Ramazzini.
A Ferrara saranno coinvolti 24 punti vendita su tutto il territorio provinciale. Alcuni punti vendita saranno presidiati da soci e ricercatori del Ramazzini, che distribuiranno una cartolina con i consigli degli esperti del centro ricerche per mantenere uno stile di vita sano e un regime alimentare corretto, per tenere lontano il cancro dalle nostre vite. La cartolina è scaricabile da www.ramazzini.it o dai profili social dell’Istituto.
L’Istituto Ramazzini è una cooperativa sociale onlus, che quest’anno compie trent’anni. E’ stata fondata dall’oncologo di fama mondiale Cesare Maltoni, a cui è intitolato il centro ricerche del Ramazzini, uno dei più accreditati centri internazionali per gli studi sperimentali sui rischi cancerogeni di sostanze, agenti, composti e tecnologie presenti negli ambienti e nei luoghi di lavoro. L’Istituto Ramazzini svolge anche attività di prevenzione oncologica nei poliambulatori di Bologna e Ozzano (Bo).
“Quest’anno festeggiamo il nostro trentesimo compleanno, trent’anni di battaglie per la salute pubblica – dichiara Simone Gamberini, presidente dell’Istituto Ramazzini – Il Ramazzini è un’esperienza unica: una cooperativa con 28.000 soci che, con le loro iniziative di volontariato e raccolta fondi, sostengono la ricerca per la salute pubblica. Conad è un partner importante, il suo supporto ci consentirà di dare forza ai nostri progetti”.

Ogni giorno, in Italia, si registrano circa 1.000 nuove diagnosi di tumore maligno (fonte: Airtum). Nuovi metodi diagnostici, chirurgia non invasiva e cure sempre più appropriate hanno consentito, negli anni, un aumento delle guarigioni e condizioni di vita migliori per i malati. Ma il cancro resta la seconda causa di morte in Italia.
Si stima che nel 2016, in Emilia-Romagna, ci siano state 32.000 diagnosi di tumore maligno (fonte: Assessorato Sanità Regione E-R): il 52% delle quali a carico dei maschi fra i quali i tumori della prostata continuano ad avere la frequenza maggiore. Nelle donne il tumore più frequente si conferma il carcinoma mammario.
“Siamo al fianco del Ramazzini in questa iniziativa perché condividiamo l’impegno per la prevenzione e la promozione di stili di vita sani. Sono valori che rientrano nel nostro modo di essere impresa cooperativa – dichiara Alessandro Beretta, direttore generale di Nordiconad – Sostenere il Ramazzini ci è venuto naturale, perché abbiamo chiaro il valore della ricerca contro il cancro. Siamo operatori economici che sentono la responsabilità verso il territorio e la comunità, non mancherà mai il nostro contributo a supporto di iniziative volte a migliorare la salute pubblica”.

A Ferrara la presentazione del libro “Silvano Balboni era un dono”

Da Organizzatori

Giovedì 26 ottobre alle 17:30, presso la Libreria IBS-Libraccio di Ferrara, sarà presentato il saggio “Silvano Balboni era un dono. Ferrara, 1922-1948: un giovane per la nonviolenza. Dall’antifascismo alla costruzione della democrazia”. Insieme all’autore Daniele Lugli, interverranno il sindaco Tiziano Tagliani, e Paolo Veronesi, docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Ferrara.
Il libro, edito dalla CSA Editrice, è a cura dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Il saggio storico, attraverso il recupero di fonti e documentazioni a lungo disperse, fa luce sulla vita del ferrarese Silvano Balboni, morto a soli 26 anni nel 1948. Il racconto della sua breve, intensa vita è occasione per ripercorrere aspetti poco conosciuti della nostra storia, nel decennio 1938/1948, dalle leggi razziali alla Costituzione e all’avvio della Repubblica.

Daniele Lugli (Suzzara, 1941) raccoglie le prime informazioni su Silvano Balboni sui banchi di scuola e in modo determinante a partire dal 1962, quando incontra Aldo Capitini e ne diviene amico e collaboratore. È con lui nella costituzione del Movimento Nonviolento, di cui sarà presidente nazionale dal 1996 al 2010, e con Pietro Pinna nel Gruppo di Azione Nonviolenta per la prima legge sull’obiezione di coscienza. La passione per la politica lo ha guidato in molteplici esperienze: funzionario pubblico, Assessore alla Pubblica Istruzione a Codigoro e a Ferrara, docente di Sociologia dell’Educazione all’Università, sindacalista, insegnante e consulente su materie giuridiche, sociali, sanitarie, ambientali – argomenti sui quali è intervenuto in diverse pubblicazioni – e molto altro ancora fino all’incarico più recente, come Difensore civico della Regione Emilia-Romagna dal 2008 al 2013.
È attivo da sempre nel Terzo settore per promuovere una società civile degna dell’aggettivo ed è un riferimento per le persone e i gruppi che si occupano di pace e nonviolenza, diritti umani, integrazione sociale e culturale, difesa dell’ambiente.

Il Festival del Ciclista Lento al via

I ciclisti dalla pedalata lenta (anzi meglio lentissima) hanno un weekend tutto dedicato a loro si svolgerà : dal 27 al 29 ottobre a Ferrara il Festival del Ciclista Lento (per info e prenotazioni www.ciclistalento.it) promosso dalla Repubblica delle Biciclette, da Ascom Confcommercio Ferrara e con il supporto del consorzio turistico provinciale Visit Ferrara.
In pratica una tre giorni tra cicloturismo enogastronomia e dibattiti alla scoperta di Ferrara e del territorio del Delta.
Ad illustrare l’iniziativa Guido Foddis cicloturista da sempre,  giornalista di settore, musicista e promoter del social la Repubblica delle Biciclette che ha ideato questo festival dedicato alle due ruote lente anzi lentissime:”I campioni, gli atleti che osano l’impossibile per superare se stessi e soddisfare sponsor, hanno già le loro celebrazioni, i loro premi, un pubblico adorante e festival in cui promuoversi. Quello che ancora mancava, secondo me, è un festival dedicato a chi va in bicicletta con un unico obiettivo. Godersela. Divertirsi senza dannarsi l’anima. Puntare al tragitto più che al traguardo. Il Festival del Ciclista Lento vuole dare una casa a tutti questi appassionati, celebrando le Maglie Nere del Giro d’Italia, quelle che sono sempre in fondo alla classifica ma danno spettacolo, a modo loro, riscuotendo affetto e sostegno uguale se non addirittura superiore a chi indossa la Maglia Rosa. Ferrara, riconosciuta come città delle biciclette ma storicamente avara di campioni a pedali, è la casa ideale per tutti i ciclisti lenti, li accoglierà con quel pizzico di sana ironia e goliardia che alleggerisce la vita.”
Dal canto suo Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara ribadisce: “Il cicloturismo a Ferrara e provincia è sicuramente un elemento da sostenere e promuovere con iniziative organizzate e strutturate: ricordiamo il progetto I bike it che mette a disposizione dei cicloturisti in collaborazione con Visit Ferrara una ventina di strutture tra il ricettivo e dei servizi tutte dedicate a chi decide di conoscere ed apprezzare il nostro territorio in sella alle due ruote;  in questo senso abbiamo iniziato un percorso che dallo scorso salone Cosmobike di Verona, alle iniziative di sostegno e alla promozione con giornalisti del settore della stampa estera. Eventi che hanno lo scopo di promo valorizzare il territorio di Ferrara da questo punto di vista l’ ulteriore appuntamento è proprio a Ferrara con il Festival del Ciclista Lento”.
Quindi una tre giorni si parte venerdì 27 con il convegno (alle ore 16 nella sala conferenze in Ascom Ferrara) sul tema del cicloturismo. Poi sabato (il 28/10)  cicloturismo sarà lento anzi lentissimo con la pedalata più rilassata del mondo: 6 km in ben 6 ore con partenza dall’anello di piazza Ariostea (ritrovo alle ore 11) e tappe nell’affascinante entromura, alla porta degli Angeli e Parco Massari…uno sforzo condito dalle specialità enogastronomiche locali e e stagionali. La sera del 28 (sabato) invece il festival diventa spettacolo con la musica della band delle Repubblica delle Biciclette e la festa vedrà premiare la maglia nera 2017…. cioè il ciclista che più di ogni altro ha saputo…perdere quest’anno.
Infine il 29 ottobre (domenica) la pedalata si fa….seria spostandosi nel Delta con appuntamento alle ore 8,15  all’azienda agricola di Corte Madonnina per un percorso sullo sterrato, delizia per gli amanti della specialità della gravel bike: si potrà scegliere tra un percorso di 50 km ed uno più breve di 35 km, pedalando dall’Abbazia di Pomposa al Castello di Mesola, dove è in corso la gustosa Fiera dei sapori d’autunno…tanto per non dimenticare l’enogastronomia.
Quindi cicloturisti tutti in sella alle due ruote ma…lentamente.

Giuseppe Giacobazzi – 18 marzo 2018 – Teatro Comuanle (FE)

Da Organizzatori

GIUSEPPE GIACOBAZZI
IO CI SARO’
di e con Andrea Sasdelli
Collaborazione ai testi di Carlo Negri

Domenica 18 Marzo 2018

Teatro Comunale – FERRARA

GIUSEPPE GIACOBAZZI, attore e comico fra i più amati dal pubblico italiano, dopo il sold-out dello scorso inverno, torna al Teatro Comunale di Ferrara domenica 18 marzo 2018 alle ore 21,00, con il suo nuovo spettacolo “Io ci sarò”.

Uno spettacolo che, come afferma anche il protagonista, riparte da dove ci eravamo lasciati in quello precedente, una riflessione sul tempo presente e quello futuro… e non solo, nella quale Giacobazzi ragiona su se stesso, sulla sua vita, il suo lavoro, sul suo futuro, sulla sua carriera sul possibile futuro dei suoi nipoti in un dialogo monologo ed un videomessaggio ai posteri che l’artista vuole condividere con il pubblico presente, il tutto ovviamente esternato con il suo stile e con le sue battute.

“Il nostro è un lavoro fatto anche di viaggi e durante i viaggi ti trovi inevitabilmente a pensare. Quando pensi, pensi a te e a quello che stai vivendo, a quello che hai vissuto e a quello che eventualmente potrà essere il tuo futuro.
Oggi mi rendo conto di essere un genitore di 53 anni con una figlia di 3 e quindi mi sono ritrovato a pensare: Riuscirò a vedere i miei nipoti e nel caso li riesca a vedere a rapportarmi come fa un nonno e quindi a viziarli, a giocare con loro, a parlarci e raccontargli delle storie, cercando di dare consigli che non verranno sicuramente ascoltati, a spiegargli anche questo buffo movimento di sentimenti che è la vita.
La vita, la mia vita, per come l’ho vissuta, per dove l’ho vissuta, per gli anni che l’ho vissuta, per chi l’ha vissuta con me. Insomma poter riuscire a comunicare a due generazioni interposte, che poi, di solito, dovrebbe essere il mestiere dei nonni con i nipoti. Questo mi ha portato a creare un ponte con lo spettacolo precedente, praticamente ricominciando da dove abbiamo finito, ma con una domanda in più.
Per immaginarmi di poter parlare ai miei nipoti, penso sia fondamentale adeguarmi ai tempi, o perlomeno provare ad usare, se non il loro linguaggio perlomeno le loro tecnologie, cosciente che domani comunque saranno vecchie.
Quindi, ho pensato di lasciare un “videomessaggio” che possa spiegare ed eventualmente interagire con i miei possibili futuri nipoti.
E per farlo, l’unico modo che conosco, è farlo davanti ad un pubblico.”

Lo spettacolo è organizzato da CAOS Organizzazione Spettacoli.

Biglietti in vendita da martedì 24 ottobre p.v. presso:
• Biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara (Corso Martiri della Libertà 5 – FE) – telefono 0532202675 – Orario di apertura: dal lunedì al venerdì ore 15,30-19,00 sabato 10,00-12.30 e 15,30-19,00
• On-line www.teatrocomunaleferrara.it
• On-line e nei punti vendita Ticketone

Per informazioni: 0532202675

Cia Ferrara celebra i 40 anni. Europa e ambiente le sfide del futuro

FERRARA – La storia di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara raccontata attraverso i volti dei suoi protagonisti, le splendide voci del Coro delle mondine di Porporana e uno spettacolo teatrale divertente e irriverente. Questi gli ingredienti dell’evento organizzato per celebrare i primi 40 anni di attività dell’organizzazione – nata del dicembre del 1977 come Confederazione italiana Coltivatori (Cic) e poi diventata Confederazione Italiana Agricoltori – che si è svolto domenica 22 ottobre alla Sala Estense di Ferrara. La serata è stata aperta dall’intervento del presidente provinciale Stefano Calderoni, che ha ripercorso la storia di Cia e ha parlato di un’agricoltura più forte ed europea, come era già stata pensata nel 1973 da Giuseppe Avolio, primo presidente dell’associazione.

«Il pensiero della Confederazione è sempre stato quello di coniugare il locale al globale, puntando sull’unità per competere in campo internazionale. Avolio credeva che un mondo agricolo frammentato fosse condannato alla marginalizzazione e il suo pensiero è assolutamente attuale, tanto che ora l’esigenza di collaborazioni forti è più che mai stringente. Da qui l’importante esperienza di Agrinsieme, che, nel rispetto dell’autonomia dei suo componenti, costituisce un fronte unito per le battaglie più importanti del settore».

Calderoni ha continuato parlando della relazione tra agricoltori e ambiente. «L’agricoltura è profondamente legata al territorio, perché costruisce e modella il paesaggio. Basta pensare alle opere di bonifica e alle idrovore, senza le quali gran parte del territorio ferrarese sarebbe un’area improduttiva e probabilmente disabitata. Agricoltura vs ambiente è ormai solo ambientalismo di maniera, che nulla ha a che fare con una realtà dove gli agricoltori sono i primi a lavorare per la salvaguardia dell’ambiente e del suolo. Fondamentale sarà per l’agricoltura del futuro la corretta distribuzione della risorsa idrica, per assicurare prodotti di qualità e cibo per tutti.»

Il presidente Cia ha concluso il suo intervento ringraziando generazioni di braccianti e contadini che sono riusciti, attraverso lotte importanti, a diventare imprenditori e imprenditrici. «Questa sera vogliamo consegnare un riconoscimento a chi ha contribuito ad affermare i valori della nostra organizzazione e si è battuto con dignità per il riconoscimento della centralità del settore primario».

Riconoscimenti che sono stati consegnati a: Luca Garuti, Fabio Cavicchioli, Vanni Branchini, Sergio Cervellati, Sofia Trentini, Learco Fabbri, Andrea Bandiera, Lorenzo Boldrini, Luigi Monterastelli, i familiari di Oriente Pevere, i familiari di Gaetano Boldrini, Rina Paparella, Nino Cattin, Marco Marchesi, i famigliari Gastone Turola, Vanni Rolfini, Giuliano Farinelli, Antonio Fioravanti, Edgardo Vassalli, e i familiari Omero Benazzi.

La serata si è conclusa con la divertente commedia teatrale “Io mangio, tu produci, egli controlla. La veritiera grammatica e sacrosanta dell’alimento sano e garantito”, scritta e interpretata da Andrea Poli e dalla “Piccola compagnia del Tellus”.

Uno spettacolo pensato ideato per spiegare agli studenti il fondamentale ruolo dell’agricoltura e la bravura degli imprenditori agricoli ferraresi, che lavorano ogni giorno per ottenere prodotti garantiti da marchi nazionali ed europei, che salvaguardano il consumatore e l’ambiente. La celebrazione per il quarantennale di Cia Ferrara è stata accompagnata dagli interventi musicali del Coro delle Mondine di Porporana, che hanno interpretato alcune delle loro cante più significative. Ha presentato l’evento Vittoria Tomasi, conduttrice e scrittrice ferrarese.

Gli appuntamenti per le celebrazioni del quarantennale di Cia Ferrara continueranno il prossimo 11 novembre, a Villa Vittoria (Filo di Argenta), con un evento pensato assegnare altri riconoscimenti agli imprenditori agricoli, con particolare attenzione alla capacità di innovazione delle nuove generazioni.

Copparo – Gecim assume un operatore a tempo indeterminato e un impiegato contabile a tempo determinato per 12 mesi

Da Organizzatori

Sono state indette dall’Azienda cimiteriale Gecim S.r.l. le selezioni pubbliche finalizzate all’assunzione di n° 1 operatore servizi cimiteriali a tempo indeterminato e n° 1 impiegato amministrativo contabile a tempo determinato (12 mesi).
Nello specifico si precisa che l’operatore cimiteriale, assunto con contratto a tempo indeterminato inquadramento al 2° livello retributivo CCNL Federgasacqua, avrà il compito di eseguire operazioni di polizia mortuaria, delle quali si elencano le principali: inumazioni, tumulazioni, esumazioni e traslazioni. Si dovrà occupare, inoltre, di manutenzioni varie nei cimiteri gestiti dalla Società, volte alla loro conservazione e al loro decoro. Inoltre effettuerà sfalci e diserbi nelle aree verdi all’interno degli stessi cimiteri e dovrà essere in grado  (requisito specifico richiesto) di utilizzare macchine operatrici, quali mini escavatore, “Bobcat”, trattorini per lo sfalcio dell’erba e attrezzatura cimiteriale.

L’avviso e le modalità di partecipazione sono pubblicate sul sito della società www.gecim.it  nella sezione Concorsi. Le domande dovranno essere presentate entro il 17 novembre 2017.
Per quanto riguarda l’impiegato amministrativo, assunto con contratto a tempo determinato 12 mesi inquadramento al 2° livello retributivo CCNL Federgasacqua, si occuperà delle attività di contabilità ordinaria quali – a titolo esemplificativo –  registrazioni fatture acquisto e fatture vendita, incassi, pagamenti, controllo e chiusura IVA mensile. Il dipendente collaborerà inoltre, se necessario, alla gestione di altre attività amministrative legate alla gestione cimiteriale e/o alla gestione dell’impianto di cremazione. Requisiti di partecipazione sono: il possesso del diploma di scuola Secondaria di Secondo Grado, esperienza maturata nella mansione di addetto/a alla contabilità d’azienda e buona conoscenza del Personal Computer e del Pacchetto Office, possesso della patente di guida tipo B.
L’avviso e le modalità di partecipazione sono pubblicate sul sito della società www.gecim.it  nella sezione Concorsi. Le domande dovranno essere presentate entro il 7 novembre 2017.

Unife, Accademia delle Scienze e Garden Club in ricordo del prof. Francesco Dondi

Martedì 24 ottobre 2017, alle ore 16, nella sala Agnelli presso la Biblioteca Comunale Ariostea, via Scienze, 17, Ferrara avrà luogo una riunione congiunta dell’Accademia delle Scienze e Garden Club in ricordo del Prof. Francesco Dondi, Ordinario di Chimica analitica di Unife, scomparso nel 2015.
Dopo l’introduzione del Prof. Adolfo Sebastiani, Presidente dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, interverranno: Giorgio Zauli, Rettore, Gianna Borghesani Foschini, Presidente del Garden Club Ferrara, Frank Hartmut, Professor of Environmental Chemistry and Ecotoxicology, University of Bayreuth, Alberto Cavazzini, Ordinario di Chimica Analitica Unife.
Seguirà una Lezione Magistrale del Prof. Lucio Ubertini, Centro Interuniversitario di Formazione Internazionale – H2CU, Sapienza Università di Roma sul tema Acqua e Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Tre quarti della superficie terrestre sono ricoperti d’acqua, ma solo una piccolissima parte è costituita da acqua dolce. Il 70 % di questa è utilizzata per irrigare le superfici agricole, con una domanda idrica in continuo aumento a causa dell’incremento della popolazione mondiale. Un numero sempre maggiore di regioni soffre per la mancanza cronica d’acqua, ma il problema si aggrava nelle parti più aride del mondo. In queste zone vivono più di 2 miliardi di persone e quasi tutta l’acqua dolce viene impiegata per l’irrigazione.
Persino quelle città e Paesi con un’elevata disponibilità d’acqua dolce corrono il rischio di dovere affrontare la scarsità d’acqua a causa delle difficoltà di accesso a delle riserve idriche sicure e non inquinate. Su tutti i continenti le risorse idriche sono sempre più sfruttate per la crescente richiesta di interventi irrigui per scopi agricoli, per le opere di urbanizzazione e per uso industriale.
D’altro canto l’incremento della popolazione mondiale comporta anche l’aumento delle superfici impermeabili e il verificarsi di piene e inondazioni che comportano anche ingenti perdite umane e danni economici. Tali eventi determinano perdite di vite umane e ingenti danni non solo in aree industriali e agricole, ma anche in aree di grande valore storico, culturale, artistico note ed apprezzate in tutto il mondo.
Questo contributo si propone di analizzare il ruolo e la partecipazione delle organizzazioni internazionali nell’ambito della gestione della risorsa idrica e della prevenzione del rischio idrogeologico.

Un ricercatore Unife in Polonia al forum CYBERSEC EU 2017

L’ing. Mauro Tortonesi, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara, è stato invitato a partecipare a uno degli eventi più rilevanti a livello europeo dedicati alla sicurezza in ambito informatico, tenutosi nei giorni 9 e 10 ottobre 2017 a Cracovia e organizzato dal think tank polacco Kosciuszko Institute.

Tortonesi è stato invitato dagli organizzatori di CYBERSEC EU 2017 a tenere una presentazione sulle applicazioni della Internet of Things in ambito militare all’interno del “Defense Stream” della manifestazione. Tortonesi si occupa di queste tematiche da molto tempo, nell’ambito di una collaborazione scientifica pluriennale con lo United States Army Research Lab di Adelphi, MD, USA e con il Florida Institute for Human & Machine Cognition di Pensacola, FL, USA.
Il CYBERSEC EU 2017 è una manifestazione dedicata alla cybersecurity in molti ambiti, tra cui quello militare. All’interno del Defense Stream, l’ing. Tortonesi si è trovato nello stesso panel di relatori con il Ministro della difesa della Polonia, Antoni Macierewicz, oltre a numerosi esperti provenienti da diversi paesi NATO, che hanno discusso temi come l’adozione di robot all’interno di operazioni militari, le possibili politiche di risposta ad attacchi informatici, ecc.
Ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria di Unife, da circa 10 anni Tortonesi studia e realizza applicazioni Internet of Things (IoT) sia in ambiente industriale che militare, collaborando con le divisioni R&D di molte industrie leader nel settore manifatturiero, come Carpigiani Group, e con lo United States Army Research Lab. Gli interessi di ricerca dell’ing.Tortonesi includono anche Cloud Computing, opportunistic networking, IT service management e business-driven IT management. Una biografia più dettagliata è disponibile all’indirizzo Web: https://de.unife.it/dsg/people/mauro-tortonesi

Porte aperte al Polo Scientifico Tecnologico

Taglio del nastro domani, 24 ottobre alle ore 11.30 per Porte Aperte al Polo Scientifico Tecnologico, la manifestazione dedicata alla conoscenza di quanto avviene nei laboratori di ricerca dell’Ateneo, per favorire la divulgazione scientifica e avvicinare grandi e piccoli alla scienza, all’innovazione e ai progetti di ricerca più all’avanguardia.
Tutti i giorni fino al 29 ottobre dunque, il Polo Scientifico Tecnologico si apre gratuitamente al pubblico, come avviene ormai dal 2011, che potrà scegliere tra vari percorsi di visita:
PERCORSO JUNIOR (durata: 2 ore) – in aree appositamente allestite pressole strutture del Polo Scientifico e Tecnologico vengono illustrati semplici esperimenti scientifici per avvicinare i più piccoli alla scienza. Include anche la visita alla mostra “Il gioco e la scienza” e al Planetario Full HD;
PERCORSO SENIOR (durata: 2 ore) – visita guidata ai laboratori di ricerca, dove si assiste al funzionamento dell’attrezzatura scientifica e ne viene illustrato il funzionamento;
CAMERA ANECOICA: un ambiente speciale rivestito di materiale fono-assorbente
PLANETARIO FULL HD – In collaborazione con la Cooperativa Camelot
IL GIOCO E LA SCIENZA – In collaborazione con La Terra dell’Orso e Natura
AREA ESPOSITIVA di innovativi dispositivi scientifici.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
La nuova mappa della cultura

Fa piacere scoprire che da qualche tempo, a soli quaranta chilometri da qui, a Bologna, l’amministrazione cittadina si sta muovendo lungo le direttrici della città della conoscenza, quelle stesse strade che ormai da alcuni anni andiamo suggerendo anche all’amministrazione della nostra città, ma ahimè con poco successo.
Dalle attività della Fondazione Golinelli al convegno tenuto all’Istituto Aldini Valeriani sul tema “Learning city: la città che apprende”, Bologna si è mossa con passo spedito, fino all’ultima novità, la mappa della densità culturale, che consente di vedere collegandosi al sito “http://bit.ly/mappaculturabologna” tutte le opportunità culturali presenti nelle diverse zone della città.
La stessa idea l’abbiamo avuta noi di “ferraraitalia”, è sufficiente cliccare sull’icona “La Città della Conoscenza”, che trovate in alto a destra nell’homepage del nostro giornale, per accedere al link “I luoghi della conoscenza a Ferrara” che ci siamo presi la briga di inventariare, considerato che il Comune, che avrebbe potuto farlo, non l’ha mai fatto. Ora, se vuole, il lavoro è lì pronto a disposizione di tutti, tradurlo in una mappa interattiva per il centro elaborazioni dati dell’amministrazione dovrebbe essere un gioco da ragazzi.
Ma ciò che ci interessa è fare nostra l’idea non della cultura, ma della mappa della cultura, dei percorsi della cultura, della sua mobilitazione, perché cultura e conoscenza non sono la stessa cosa: la prima è statica, la seconda è dinamica. La cultura che non si traduce in conoscenza è cultura morta, è testimonianza di cultura, la cultura dei depositi e degli archivi.
Le società possono esistere, le culture formarsi, conservarsi, trasmettersi, svilupparsi, soltanto attraverso le interazioni tra gli individui. La cultura che modifica gli individui e la società è conoscenza, e solo le conoscenze rigenerano la società e la cultura. La nostra condanna è avere cultura e ignorare la nostra ignoranza.
Tutte le volte che c’è una iniziativa culturale nella nostra città dovremmo chiederci quanta conoscenza produce, quanta ignoranza ha spostato. Quanto è il pubblico che non ne è stato toccato. Quanto gli eventi culturali di una città ricadono sui suoi abitanti in termini di promozione e crescita culturale individuale. Si registrano i flussi turistici, gli introiti per imprese e commercianti, ma si ignora il valore, la ricaduta per il capitale umano della città.
Ecco, l’idea della mappa della cultura della città dovrebbe aiutare ad individuare indicatori nuovi, capaci di raccontare le trasformazioni del territorio e delle persone prodotte dagli eventi culturali, dal patrimonio delle risorse e delle occasioni culturali.
Come cresce, se cresce, il numero delle persone, giovani e adulti, che frequentano i luoghi della cultura. Come l’azione culturale messa in campo dalla città incide sulla diminuzione degli abbandoni scolastici, su migliori performance da parte di nostri studenti, sulla crescita del numero di laureati nella nostra università, sull’aumento delle competenze della popolazione adulta: pensare alla cultura in termini di ritorni non solo economici ma soprattutto di crescita per le persone.
Che prospettiva di vita hanno nella nostra città associazioni, strutture, centri e iniziative culturali anche minori, che non siano solo il teatro e le mostre, ma la rete brulicante di saperi e intelligenze di cui si nutre un territorio.
Si tratta di sapere in quali condizioni socio-culturali vive la conoscenza nella nostra città come risorsa prima dell’intelletto dei suoi cittadini. Comprendere come il capitale cognitivo è curato e investito in quanto peculiarità di ogni cittadinanza, quale cura e attenzione, quale consapevolezza abbiamo del potere che il capitale collettivo delle conoscenze acquisite ha per la città.
Rappresentarsi la città e la cultura su questa lunghezza d’onda aiuterebbe a fare passi avanti verso un’idea di cultura in grado di rigenerare la città e la cultura stessa.
L’importanza di avere la mappa delle attività culturali nutre una coscienza collettiva, diversamente distratta. Una coscienza collettiva che è la sostanza di ogni cittadinanza, perché cultura e città stanno in mutua relazione, fatta di interazioni tra le persone, a loro volta portatrici e trasmettitrici di cultura. La città come un grande intelletto collettivo che si rigenera continuamente a partire dalle interazioni tra gli intelletti dei suoi singoli cittadini.

Da Cento a Voghiera passando per Ferrara al via la Festa della legalità e della responsabilità 2017

Cosa possiamo fare contro la criminalità organizzata? Come si fa antimafia senza diventare eroi o, peggio, martiri? Sono domande che ciascuno di noi si è posto almeno una volta, soprattutto dopo il brusco risveglio dal sogno illusorio che le organizzazioni mafiose fossero un problema esclusivamente del Sud. La risposta sembra facile: basta che ognuno di noi faccia la propria parte. In realtà non è così semplice: ognuno di noi può iniziare dall’essere un cittadino responsabile. E il primo passo sulla strada per essere cittadini responsabili e costruire una comunità libera dalle mafie è conoscere e informarsi, per poter esercitare la propria coscienza critica.
Non ci sono più alibi per chi continua a non vedere, a non sentire, a non parlare: è tempo di un rinascimento etico, un sussulto di voglia di corresponsabilità, di condivisione e di continuità dell’agire, da parte dell’intera comunità.
Legalità, responsabilità e comunità: senza l’una non si danno le altre. Ecco perché anche quest’anno il Comune di Ferrara e il Coordinamento di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in collaborazione con il Laboratorio MaCrO dell’Università di Ferrara, la Fondazione Emiliano Romagnola per le Vittime dei Reati, il Movimento Nonviolento, Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la Formazione Civile contro le mafie, il Comune di Cento, il Comune di Fiscaglia, il Comune di Voghiera, la Pro Loco di Voghiera, organizzano la Festa della Legalità e della Responsabilità.

La conferenza stampa della Festa della legalità e della responsabilità 2017

“Siamo ormai giunti all’ottava edizione, ma è la prima volta che riusciamo a mettere in rete tutti e quattro i comuni della provincia che fanno parte di Avviso Pubblico, Ferrara, Cento, Fiscaglia e Voghiera”, ha sottolineato l’assessora assessora alla sanità, ai servizi alla persona e alle politiche familiari del Comune di Ferrara, Chiara Sapigni, aprendo la conferenza stampa di presentazione del programma della Festa, lunedì mattina nella Sala degli Arazzi della residenza municipale.
Coordinamento di più soggetti, istituzionali e non, per un programma che riunisce più di un mese di iniziative, dalla fine di ottobre alla fine di novembre, in tutta la provincia di Ferrara con l’intento comune di gettare luce sulle “numerosissime sfaccettature” del tema della legalità, come affermato dall’avvocato Donato La Muscatella, referente del Coordinamento di Ferrara di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Al tavolo era presente anche Antonella Micele, del direttivo di Avviso pubblico, coordinamento di enti locali con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica amministrazione e sui territori da essi governati. “E’ importante per noi essere qui oggi perché questo è uno degli appuntamenti principali nella Regione su queste tematiche”, ha affermato Micele. “Per contrastare la criminalità organizzata bisogna disporre di strumenti culturalmente raffinati”, ha continuato: “come amministratore ritengo che non sia più accettabile non essere preparati sui temi della legalità. Quando si ha a che fare con bandi e appalti servono ormai competenze che non si possono improvvisare” in materia di contrasto delle infiltrazioni, le ha fatto eco Isabella Masina, vicesindaco del Comune di Voghiera. Quando si tratta di criminalità organizzata si parte dall’esigenza “di capire un fenomeno complesso per ricavarne strumenti per contrastare e per prevenire questi fenomeni”, ha aggiunto La Muscatella.

Durante l’incontro con i giornalisti sono emersi anche i nomi degli ospiti d’eccezione di questa Festa della legalità e della responsabilità 2017. Carlo Lucarelli, presidente della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, che il 6 novembre alle 15 al Liceo Carducci introdurrà ‘Noi parti offese. Solidarietà in scena’, non una conferenza ma un gioco di ruolo per comprendere dal di dentro quale impatto ha un grave reato nella vita di chi lo subisce e in quella di quanti gli sono vicini, mentre alle 21 sarà alla Sala della Musica con la criminologa Rossella Selmini e Alessandro Chiarelli per l’incontro ‘Da Kurt Wallander a Salvo Montalbano: la rappresentazione sociale delle forze di polizia tra finzione e realtà’. Il 24 novembre nella preziosa cornice della Delizia del Belriguardo il giornalista Sandro Ruotolo coordinerà prima ‘AmministriAMO. L’impegno degli Amministratori per il proprio territorio’ e poi, dalle 19.00, ‘Testimonianze extra-ordinarie di impegno civico’ con Maria Antonietta Sacco, Vice sindaco di Carlopoli (CZ) e Vice Presidente Avviso Pubblico e Renato Natale, Sindaco di Casal di Principe (CE) e Vice Presidente Avviso Pubblico.

Si inizia già oggi pomeriggio alle 14 alla sala consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza con il primo degli incontri organizzati in collaborazione con MaCrO (Laboratorio interdisciplinare di studi sulla mafia e le altre forme di criminalità organizzata): ‘Monitorare e combattere la tratta di persone. Il ruolo delle Nazioni Unite nella scena globale’ con Fabrizio Sarrica di Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime).
Sabato 18 novembre dalle 10 alle 13 in Sala della Musica si parlerà invece del processo alla mafia in Emilia Romagna con ‘Il Processo Aemilia: stato dell’arte e nuove prospettive’. Ospiti: Vincenza Rando, avvocato, componente dell’Ufficio di Presidenza di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie; Sabrina Pignedoli, giornalista de Il Resto del Carlino, vincitrice Premio Estense 2016; Elia Minari, coordinatore dell’associazione antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia. Un’occasione “per fare il punto sulla situazione”, ha affermato Donato La Muscatella di Libera Ferrara.
Presenti alla conferenza stampa anche Melissa Romani, assessora del Comune di Fiscaglia, e Giulio Costa dell’associazione Ferrara Off, per presentare ‘Ci deve pur essere un giudice a Berlino!’, il 10 novembre alle 21nella sala civica del centro polifunzionale di Migliarino “scelta appositamente perché intitolata ai giudici Falcone e Borsellino”, ha sottolineato Romani. “Abbiamo costruito una drammaturgia originale con testi che spaziano dalla classicità alla contemporaneità”, ha spiegato Costa, recitati da giovani attori e da Marco Sgarbi per parlare sì di legalità, ma anche “della trasmissione e della condivisione” di questo valore fondamentale attraverso le generazioni.

Infine, l’appuntamento è anche al Cinema Boldini (vai Previati 18) con un ciclo di pellicole sulla legalità. Il 14 novembre alle 21 si terrà la proiezione del film ‘Loro di Napoli’, con la presenza della squadra di calcio Buffalo Soldiers, composta da richiedenti e titolari di protezione internazionale accolti sul territorio di Ferrara nell’ambito dei progetti del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati gestiti dalla cooperativa Camelot. Il 21 novembre alle 21, invece, si terrà la proiezione del film ‘Vivere alla grande’ sul gioco d’azzardo, anticipato dalla presentazione del progetto ‘Lose for life’ di Avviso Pubblico e la consegna del ‘Premio Cittadino Responsabile’ 2017.

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La Camera di commercio alza le stime di crescita del PIL

La Camera di commercio alza la stima di crescita del prodotto interno lordo (PIL) ferrarese: +1,5% nel 2017 grazie, in particolare, al buon apporto della manifattura (+2,2%), dei servizi (+1,4%) e all’andamento positivo delle esportazioni. Tuttavia – sottolinea l’Ente di Largo Castello – siamo siamo ancora lontani dal compensare il livello più basso dall’inizio della crisi (-11,5%) e ancora incerta risulta essere la ripresa delle costruzioni (-0,7%). A dirlo, l’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara sulla base dell’ultima edizione degli Scenari per le economie locali di Prometeia. Una stima di crescita, quella ferrarese, di poco superiore all’1,4% previsto per l’Italia ed inferiore – sebbene di pochi decimali – al valore dell’Emilia-Romagna.

“L’aumento dell’attività economica è un fatto positivo – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – ma se vogliamo crescere dobbiamo correre più degli altri, non più di ieri. L’unica vera dimensione per partecipare alla sfida della competitività – ha proseguito il presidente della Camera di commercio – è la selezione condivisa di progetti di valore strategico, in grado di produrre reali cambiamenti positivi, e la capacità di portarli a termine, compito in cui il contributo di tutti è prezioso per attivare le migliori competenze”.

Tornando all’analisi della Camera di commercio, i settori trainanti del recupero in corso sono il manifatturiero ed i servizi, grazie sia alla composizione della crescita della domanda (beni esportabili e mezzi di produzione) sia al progressivo recupero dei margini e al vivace dinamismo degli investimenti. Abbattere il debito, consolidando il bilancio e non ostacolando la crescita è, per l’Ente di Largo Castello, la grande sfida che il Governo avrà di fronte nei prossimi mesi, che potrà vincere però ad una sola condizione: ripartendo dalle imprese. In Italia come a Ferrara non c’è impresa che non coltivi la tradizione senza aver paura di innovare, intrecciando creatività, cultura, sostenibilità, creando ricchezza e benessere per sé e per le comunità e i territori. Un’economia che grazie ad una caparbia vocazione alla qualità, arriva al mondo.

“La vammana”

Mercoledì 25 ottobre
alle 17.30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Franco Mari

presenta il libro

“La vammana”
Este Edition

Dialoga con l’autore Riccardo Roversi

Un evento imprevisto e drammatico cambia la vita della signora Dolores Fabiani, ostetrica condotta (la popolare levatrice o “vammana”) a Portomaggiore, in provincia di Ferrara. Il suo coinvolgimento personale nel procurare un aborto in una ragazza del paese finisce per sconvolgerla e per mettere in crisi i rigidi valori cui si è attenuta in tutta la sua vita professionale. Per rimediare al suo gesto e al successivo senso di colpa, prende una decisione coraggiosa che darà un diverso indirizzo a tutta la sua vita futura e finirà per coinvolgere intimamente molti dei personaggi della storia.
Franco Mari è nato a Portomaggiore nel 1956 e vive a Ferrara, dove esercita la professione di medico chirurgo. Nel novembre 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo Il tesoro di San Leo. Per questa casa editrice ha pubblicato: La Gilda (2012), L’amante del Governatore (2012), Il marrano (2013), Il dito di Dio (2014), Sala d’attesa (2015), Il caso Pungilupo (2016).

Concerti benefici pro AIL a Ferrara con il sostegno di Ascom

Un mondo d’amore è la serata tutta dedicate alle canzoni di Gianni Morandi interpretate da Roberto Rimondi, di fatto un vero clone vocale del cantante di Monghidoro. La serata tributo – in programma il 27 ottobre nella sala Estense (piazza Municipale a Ferrara) a partire dalle ore 21,30 – è promossa dall’Associazione Dogato Sisters and Friends con il supporto organizzativo di Ascom Confcommercio Ferrara e vedrà devolvere l’intero ricavato a favore della sezione locale dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mielomi).
Sul palco dunque sarà Roberto Rimondi, ferrarese doc, che si dilettava ad interpretare le canzoni di Morandi poi la grande svolta come racconta lui stesso: “Nel 2005 Gianni, dopo aver visto un mio filmato dove interpretavo “Solo chi si ama veramente”, mi ha invitato sul palco del Palasport a Ferrara per fare insieme a lui le prove generali di un suo concerto” e da lì un impegno canoro e sociale perché Roberto ora si esibisce “e trasmetto con le canzoni di Morandi – con i cavalli di battaglia come Uno su Mille, Occhi di ragazza – felicità ed allegria a chi mi ascolta ed è una bella soddisfazione leggere questa gioia negli occhi del mio pubblico, magari di chi soffre od è in difficoltà od anziano”
“Non abbiamo finanziamenti pubblici – ricorda Gianmarco Duo presidente dell’AIL – e quindi questi eventi sono importantissimi nel nostro lavoro quotidiano nella lotta alla malattia. Da un lato con la ricerca scientifica: quest’anno abbiamo già stanziato circa 120mila euro suddivisi in quattro assegni di ricerca a favore di altrettanti ricercatori in particolare del reparto di Ematologia ed Onco Ematologia Pediatrica del S.Anna. Dall’altro essendo accanto al malato con l’assistenza domiciliare con uno staff dedicato e composto da un medico, da uno psicologo e da un infermiera. Ringrazio davvero gli organizzatori, gli artisti che si esibiranno e tutti quanti ci daranno una mano nel sostenere questo nostro impegno a favore della Vita”. A Rossano Scanavini referente di Dogato Sisters and Friends il compito di lanciare la volata finale per una serata benefica da promuovere: ” Il nostro scopo come Asscociazione è raccogliere fondi da devolvere in beneficenza e lo facciamo creando eventi e concerti che siano nostre proposte. E’ il caso della scoperta di Rimondi il miglior interprete di Morandi in Italia o delle nove cantanti delle Sisters and Friends che dopo aver supportato progetti locali ora stanno facendo concerti anche fuori provincia” in una solidarietà che non consce confini. A questo concerto ne seguirà un altro, sempre pro AIL, previsto il 17 novembre (sempre alla sala Estense) dove sul palco si esibiranno proprio le Sisters and Friends con un repertorio italiano di musica leggera dagli anni ’60 ai giorni nostri con incursioni anche sui grandi successi internazionali.

Era già successo con gli ebrei

Da Organizzatori

La buona notizia è che si fa chiarezza: a Ferrara le destre si ritrovano tutte assieme in piazza contro lo Ius soli. Fra di loro, e chi poteva mai dubitarne, anche M5S. Spesso odiatori professionisti (basta girare un po’ nei social), ora lo fanno con i bambini di 5 anni. Capisco Fratelli d’Italia, capisco la Lega Nord, capisco Gol (ma come, non c’è Forza Nuova?), capisco bene anche M5S, e in Forza Italia capisco Fornasini, perennemente in delirium tremens antiimmigrati, ma in quel partito quanto e come prenderanno le distanze dalla guerra santa contro i bambini Anselmi, Peruffo e Zardi, persone tranquille e per bene, per nulla assatanate e per nulla xenofobe? Altra buona notizia è che le destre hanno ampiamente annunciato che promuoveranno un referendum abrogativo contro la legge sullo Ius soli: sarà l’occasione per fare finalmente informazione sui bambini ai quali la legge si riferisce, gli stessi che studiano, giocano e litigano con i nostri figli e nipoti a scuola, incapaci, i bambini, di capire le terrifiche differenze che i manifestanti indicano come male estremo per l’Italia e per il diritto di sangue (anche se si sa: non esiste Paese con sangue mischiato nei secoli fra popolazioni diverse come in Italia, cosa che tra l’altro conferisce a tutti noi forza e carattere attraverso il sano rimescolamento di differenti dna) e che li fanno infuriare. Era già successo con gli ebrei.

Ferrara, 22 ottobre 2017

Mario Zamorani
Comitato Ferrara per lo Ius soli

Giornata di formazione hiv e PrEP

Da Organizzatori

In vista del 1 Dicembre Giornata Mondiale contro l’Aids, Circomassimo Arcigay e Arcilebica Ferrara organizza tre giornate di formazione su infezioni sessualmente trasmissibili e metodi di prevenzione, terapia e cura.
Il secondo appuntamento sarà LUNEDI’ 23 OTTOBRE alle ore 20:30 presso Ripagrande12.
Si parlerà dei metodi di prevenzione e cura delle infezioni sessualmente trasmissibili, con particolare attenzione all’hiv: test hiv, profilattici, PrEP, PEP e TasP.
Intervengono: dott.ssa Laura Sighinolfi U.O Malattie Infettive Nuovo Ospedale San’Anna di Cona e referente Commissione interaziendale AIDS E Sandro Mattioli Presidente Plus persone lgbt sieropositive onlus
Informare, prevenire, attivare le coscienze, responsabilizzare è il nostro obiettivo perché la guerra all’Aids conviene a tutti!

Per info 3498739925