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Mese: Agosto 2016

raccolta fondi a nome Cri non autorizzata

Da: Cri Ferrara

Il Comitato di Ferrara della Croce Rossa Italiana è stato informato che nella mattina del 29/08/2016 presso l’ingresso 1 dell’Ospedale Sant’Anna di Cona erano presenti persone in abiti civili che si qualificavano come volontari CRI e che offrivano un kit di primo soccorso in cambio di una donazione in denaro a favore delle vittime del Sisma Centro Italia. La Croce Rossa di Ferrara informa tutti i cittadini che questa NON È un’attività di Croce Rossa Italiana. Ricordiamo a tutti che i volontari CRI durante le attività di raccolta fondi indossano sempre LA DIVISA, le offerte vengono sempre inserite direttamente dai cittadini in un’URNA CHIUSA e, in caso di vendita di materiale promozionale, viene rilasciata regolare RICEVUTA. Chiediamo la collaborazione di tutta la popolazione affinché venga segnalata tempestivamente alle Forze dell’Ordine la presenza sul nostro territorio di questi individui che approfittano della buona fede delle persone sfruttando la fiducia riposta in Croce Rossa Italiana.

Hera: Cali di pressione alla rete idrica

Da: Gruppo Hera

Hera informa che a seguito di urgenti lavori di manutenzione idrica, dalle 9 alle 18 di martedì 30 agosto, si potranno verificare cali di pressione della rete idrica nel comune di Poggio Renatico e nelle località di San Martino, Montalbano e San Bartolomeo in Bosco in comune di Ferrara
Durante i lavori e nelle ore successive saranno possibili lievi intorpidimenti dell’acqua, che si risolveranno dopo qualche istante di scorrimento. In caso di maltempo l’intervento sarà eseguito nei giorni successivi

Per il Ferrara Buskers Festival arrivederci al 2017

Da: Comune di Ferrara

Domenica 28 agosto 2016 si è chiuso il sipario della 29esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada. L’anno prossimo edizione speciale per il 30esimo anniversario: dal 17 al 28 agosto 2017

Dopo 11 giorni e oltre 2mila ore di spettacoli messi in scena da più di 1000 musicisti provenienti da ogni parte del mondo, si è chiuso il sipario del Ferrara Buskers Festival®, la 29esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, dove la musica è protagonista e abbraccia tutte le culture e i popoli del pianeta. Domenica 28 agosto 2016, il centro storico ferrarese è stato invaso, per l’ultima volta quest’anno, da artisti giunti nel cuore della città estense da 35 Paesi diversi. E adesso già si pensa alla prossima edizione – dal 17 al 27 agosto 2017 – che sarà la 30esima, e che si preannuncia speciale. La nazione ospite della più grande manifestazione della musica on the road e la più antica d’Europa è stata quest’anno l’Austria, che ha visto sul palcoscenico rinascimentale della città 4 gruppi di musicisti invitati tra i 20 protagonisti dell’evento e fra le oltre 300 formazioni di artisti accreditati, soprattutto musicisti, ma anche acrobati, giocolieri, professionisti dell’arte di strada. Tante le iniziative ecologiche del Progetto EcoFestival, in collaborazione con il main sponsor Gruppo Hera, esempio virtuoso di come si possa organizzare una manifestazione internazionale lasciando la città pulita, riducendo gli sprechi e i consumi e sensibilizzando il pubblico a seguire pratiche green. Numerose anche le iniziative di solidarietà: alcuni buskers hanno suonato per i detenuti della Casa Circondariale di Ferrara, per gli ospiti della Casa di Residenza per anziani, grazie ad un progetto di musicoterapia, e nel Centro Diurno Maccacaro. Inoltre, tutto il ricavato dell’ultima giornata di festival, grazie alle offerte del pubblico alle porte ideali della città, sarà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Quest’anno il Ferrara Buskers Festival® ha inaugurato il 18 agosto a Mantova, la Capitale Italiana della Cultura. Ha poi fatto tappa a Comacchio (FE) e a Lugo (RA). Il pubblico è stato particolarmente numeroso e adesso, grazie all’iniziativa “Invita il tuo artista preferito”, potrà votare fino al 30 settembre sul sito www.ferrarabuskers.com i musicisti che vorrà vedere come invitati il prossimo anno

Musica, libri e sapori: la Festa del libro ebraico torna rinnovata

Da: Comune di Ferrara

Festa del libro ebraico a Ferrara” rinnovata e ricca quella presentata ieri, lunedì 29 agosto, nella sala degli Arazzi della residenza municipale. All’incontro di presentazione dell’evento che si terrà in città da sabato 3 e a domenica 4 settembre 2016 erano presenti il sindaco Tiziano Tagliani, il vice sindaco e assessore comunale alla cultura Massimo Maisto, il rappresentante del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) Daniele Ravenna, il nuovo presidente del Meis (Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah) Dario Disegni, la nuova direttrice Simonetta Della Seta e il presidente della Comunità ebraica di Ferrara Andrea Pesaro.
Il sindaco Tiziano Tagliani ha sottolineato che si tratta di “un momento importante per il museo e per Ferrara, per una realtà che ha bisogno di uscire e che dobbiamo avere l’intelligenza di lasciare respirare. Una sfida importante che ci dà l’occasione per riscoprire culture differenti legate a una realtà museale che sta mettendo radici durature nella nostra città. Un punto di riferimento con un respiro molto ampio, che non è estraneo ma nemmeno localistico”.
Per il vice sindaco Massimo Maisto è “un onore e una grande responsabilità questo momento che ci permette di raccontare alla città e all’intero Paese a che punto siamo con questo grande e importante progetto che è il museo del Meis, di cui si sta avvicinando l’apertura”. Maisto ha poi fatto notare come nel passaggio dall’ultima edizione della festa ad oggi “si è consolidata la nuova ‘governance’ del museo con nuovo statuto, nuovo direttore operativo e nuovo presidente. E la scelta si spostare la Festa del libro ebraico a settembre tiene conto di tutte queste cose, con la possibilità di visitare il cantiere dove sono in corso i lavori per quello che sarà un punto di riferimento fondamentale non solo per Ferrara e per l’Italia, ma di livello europeo”.
Libri, musica, autori, progetti e soprattutto incontri intorno all’ebraismo e agli ebrei d’Italia. L’appuntamento è a Ferrara, sabato 3 settembre e domenica 4, per la Festa del libro ebraico, che quest’anno diventa anche un laboratorio del nascente Meis, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, presieduto da Dario Disegni e diretto da Simonetta Della Seta. L’evento è organizzato dalla Fondazione Meis, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara, dell’Unione delle comunità ebraiche italiane e della Comunità ebraica di Ferrara, e si tiene nella cornice rinascimentale del giardino e delle sale di Palazzo Roverella. Una festa per promuovere la conoscenza della cultura ebraica italiana, ma anche per creare un primo incubatore di idee propedeutico al nascente Meis. Non a caso, il ricco programma della manifestazione si sviluppa tra dibattiti e concerti, convegni internazionali e incontri con gli scrittori, mostre e proiezioni cinematografiche, una libreria tematica e un premio.Il tutto accompagnato da visite guidate, anche notturne, al cantiere del Meis, per far toccare con mano lo stato di avanzamento dei lavori. A inaugurare la festa, alle 21.30 di sabato 3, le note del israelo-americano Avishai Cohen Quartet che, in collaborazione con il Jazz club Ferrara, suonerà nel giardino di Palazzo Roverella. Alla stessa ora, ingresso gratuito negli attuali spazi temporanei del Museo (via Piangipane 81), tra la mostra “Torah fonte di vita”, dove è esposta parte della collezione del Museo della Comunità ebraica di Ferrara, e “Omaggio a Giorgio Bassani” di Ferrara Off, che fa tappa al bookshop del Meis con la propria biblioteca itinerante di letteratura (per tornarvi alle 12 di domenica). Alle 21.45, “Aperto anche di notte”, per una visita al cantiere, a cura del Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna(in replica alle 10 della domenica). L’agenda del 4 settembre si apre alle 9.30, nel Giardino, con il dialogo sugli “Stampatori ebrei a Ferrara” tra il rabbino capo di Ferrara, Luciano Caro, e il direttore della testata “Pagine ebraiche“, Guido Vitale, mentre la tavola rotonda su La partecipazione degli ebrei italiani alla Prima guerra mondiale (alle 10.30) vede confrontarsi Alberto Cavaglion (Università di Firenze), Carlotta Ferrara degli Uberti (University College London),Gadi Luzzatto Voghera (Centro Documentazione Ebraica Contemporanea) e Anna Quarzi (Istituto storia contemporanea di Ferrara). Alle 12, il Giardino di Palazzo Roverella ospita l’incontro “Il Talmud torna italiano”, con la presentazione del primo volume del “Progetto Talmud: Trattato RoshHashanà” da parte di Clelia Piperno (direttore del progetto), Rav Gianfranco Di Segni (coordinatore della traduzione) e ShulimVogelmann (La Giuntina). E dopo aver gustato i sapori ebraici presso il chiosco di ristoro casher allestito nel Giardino, si passa a celebrare il “Premio Pardes di cultura ebraica”, istituito dalla Fondazione Meis per valorizzare e diffondere la cultura e la tradizione ebraiche in Italia e in Europa. A partire dalle 15, il presidente della Fondazione, Dario Disegni, assegna il riconoscimento allo scrittore e storico Riccardo Calimani per la saggistica, a Ernesto Ferrero (già direttore del Salone internazionale del libro di Torino e presidente del Centro internazionale di studi Primo Levi) per la carriera e all’autore Emilio Jona per la letteratura. A presentare i premiati, il giornalista Alberto Sinigaglia.
La festa prevede, inoltre, la tavola rotonda internazionale sul tema “Una memoria per il futuro: la missione dei musei ebraici”, che dalle 16.30, al Ridotto del Teatro comunale, coinvolge i direttori di alcuni dei più importanti musei ebraici del mondo: da Paul Salmona del Museo d’arte e di storia dell’ebraismo di Parigi a Emile Schrjver del Museo ebraico di Amsterdam,da Dariusz Stola del Museo distoria degli Ebrei Polacchi di Varsavia a Orit Shaham Goverdel Museo delle diaspore di Tel Aviv, fino a Simonetta Della Seta, che dirige il Meis. Il confronto, introdotto dal presidente Dario Disegnie moderato dal direttore di “La Stampa”, Maurizio Molinari, si conclude con un intervento del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Per tutta la giornata di domenica, alla Sala estense di Palazzo Roverella, gli Incontri con l’autore sono animati da autorevoli ebraisti e nomi illustri della cultura, tra i quali Riccardo Calimani, Rav Roberto della Rocca, Simon Levis Sullam, Donatella Calabi, Mauro Perani e Sergio Minerbi. Nell’ambito del ciclo “Guardare e ascoltare, una storia da imparare”, vengono, invece, proiettati presso la videoteca e biblioteca Vigor (via Previati 18) il video “Il ghetto di Venezia, 500 anni di vita”, diretto da Emanuela Giordano, e una “Intervista impossibile a Donna Gracia Mendes Nasi”, per la regia di Carlo Magri, mentre alle 19, nella sede dell’associazione “RroseSélavy” (via Ripagrande 46), taglio del nastro della mostra “Alefbeth. Segni dell’alfabeto ebraico”, a cura di Gloria Soriani.
Con il supporto di Coopculture e la partecipazione della Comunità ebraica di Ferrara, la mostra “Torah fonte di vita” e gli itinerari della Ferrara ebraica possono essere percorsi anche per tutta la giornata di domenica, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18 (per prenotazioni: 0532 1912039 e meis@coopculture.it).
La festa, all’insegna del nuovo cammino intrapreso dal Meis, prosegue il 5 settembre per un tavolo di discussione, a porte chiuse, di idee ed esperienze tra tutti i direttori di musei, archivi, progetti, festival, centri culturali dell’Italia ebraica.

Il programma della Festa del libro ebraico 2016 è disponibile sul sito www.meisweb.it.

Info: Ufficio stampa, Daniela Modonesi, cell. 333 2537218, email ufficio.stampa@meisweb.it; Meis – Fondazione Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, tel. 0532 769137, email info@meisweb.it, sito web www.meisweb.it

Via Contrada di Borgoricco ancora chiusa al transito per lavori di demolizione

Da: Comune di Ferrara

Proseguiranno ancora fino a giovedì 1 settembre (salvo avverse condizioni meteo) in via Contrada di Borgoricco i lavori attualmente in corso per la demolizione di un edificio. Resterà pertanto chiusa al traffico, fino all’1 settembre, tutta la via Contrada di Borgoricco (eccetto gli autorizzati), da via Boccacanale di Santo Stefano a via Cortevecchia, dalle 7 alle 20, con le modifiche alla viabilità già in vigore:
• In via Contrada di Borgoricco doppio senso di marcia per i veicoli autorizzati che fuoriescono dal tratto inibito al transito;
• Divieto di sosta 7-20 con rimozione coatta per tutti i veicoli eccetto gli autorizzati (veicoli adibiti ai lavori, veicoli adibiti al rifornimento merci del supermercato);
• Revoca del senso unico di marcia in via Cortevecchia e ripristino del doppio senso di circolazione;
• In via Cortevecchia revoca degli stalli di sosta a pagamento lato cc. nn. dispari dal c.n. 67 fino al c.n. 81 compresi e conseguente divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta; il tratto a transito alternato sarà regolato a mezzo semafori con tempi abbastanza brevi (uno posizionato fronte c.n. 67 per chi proviene da via Boccacanale Santo Stefano e l’altro in prossimità dello stallo riservato veicoli del Comune di Ferrara nel parcheggio di Ferrara Tua in via Cortevecchia per i veicoli in uscita dal parcheggio stesso);
• Nel Parcheggio di Ferrara Tua di via Cortevecchia sono revocati gli stalli di sosta riservati al Comune e conseguente Divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta – revoca delle aree di carico e scarico e conseguente divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta; dette aree di carico e scarico saranno istituite in continuità agli stalli di sosta riservati ai veicoli al servizio di persona invalida munita di concessione;
• In via del Turco nel tratto compreso tra via del Podestà e via Cortevecchia divieto di transito dalle 7 alle 20 eccetto gli autorizzati – sono ammessi al transito i pedoni e i velocipedi, eventualmente condotti a mano.
Pertanto l’accesso e l’uscita dal parcheggio di Ferrara Tua di via Cortevecchia sono consentiti da via Cortevecchia stessa e regolati da impianti semaforici.

Presentazione del “Birocciante Summer Fest”

Da: Comune di Ferrara

Mercoledì 31 agosto alle 11, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, sarà illustrato alla stampa il programma del “Birocciante Summer Fest” che si svolgerà dall’1 all’11 settembre prossimi. Interverranno all’incontro con i giornalisti il vice sindaco Massimo Maisto, il direttore artistico della manifestazione Fabrizio Perdomi e Paola Pregnolato del ristorante “Il Birocciante”.

XII edizione della Giostra del Monaco: altri appuntamenti

Da: Consorzio terre Estensi

Si è aperta con successo la XII edizione della Giostra del Monaco, manifestazione curata dalla Contrada San Giacomo, al Baluardo di santa Maria Viale IV Novembre, fino a domenica 4 settembre.

Per questo inizio di settimana, la Giostra propone :

Martedì 30 agosto
Ore 18.30
Veterum ludos gli antichi giochi
Ore 21.30 Lo scrittore Marcello Simoni presenta il suo ultimo libro “l’Abbazia dei cento inganni”: thriller medievale ambientato a Ferrara

Mercoledì 31 Agosto
Ore 18.30
Veterum ludos gli antichi giochi
Ore 21.30 Il Giullare di corte: esilarante spettacolo di Andrea Poltronieri in “Madonna Nives

Sostenibilità e trasparenza: Interno Verde è verde davvero

Da: Aps il Turco

La manifestazione che apre i più suggestivi giardini di Ferrara entra nel circuito ZeroWaste

Interno Verde, la manifestazione che sabato 10 e domenica 11 settembre aprirà al pubblico i giardini più belli di Ferrara, aderisce al circuito ZeroWaste, che testimonia l’impegno concreto dell’evento nella riduzione degli sprechi e dei rifiuti, nella promozione della mobilità sostenibile e del turismo accessibile e consapevole. Sono tanti gli accorgimenti adottati dall’associazione Il turco, che organizza l’iniziativa, per creare un festival a basso impatto ambientale. Grande cura è stata posta nella scelta dei materiali: dalle magliette in cotone biologico ed equosolidale per lo staff e per i visitatori che vorranno acquistarle, garantite da AltraQualità, al materiale promozionale stampato su carta riciclata al 100%. Dagli alimenti a chilometro zero selezionati dal punto ristoro, gestito dall’Enobar Maracaibo, all’utilizzo di stoviglie di vetro e di carta FSC. Per favorire la mobilità sostenibile e sicura Interno Verde promuove Metrominuto, la mappa realizzata dal Centro Idea del Comune di Ferrara per incentivare gli spostamenti a piedi, e offre ai propri visitatori la possibilità di pedalare da un giardino all’altro in sella a una Ricicletta, le biciclette assemblate con materiali di recupero in un progetto di inserimento lavorativo che include persone in stato di svantaggio sociale. I turisti provenienti da fuori Ferrara sono invitati a raggiungere il capoluogo estense utilizzando l’app Happy Ways, strumento innovativo che incentiva la condivisione dell’automobile tra le persone che devono raggiungere uno stesso evento, riducendo le spese di viaggio e l’inquinamento. Particolare attenzione è stata posta anche nei confronti delle persone con limitata mobilità: un’apposita sezione della mappa dei quaranta giardini aperti indica i parcheggi più vicini riservati ai disabili e l’accessibilità dei vari luoghi in cui si svolgerà la manifestazione. Infine la trasparenza: Interno Verde ha già pubblicato online, su www.ilturco.it/interno-verde/, il bilancio preventivo, il consuntivo sarà caricato conclusa la due giorni. «È un’azione molto importante, purtroppo poco diffusa – sottolinea Riccardo Gemmo, presidente de Il turco -. Quello che ci preme comunicare, rendendo pubbliche entrate e uscite, è che questo festival è potuto diventare realtà soprattutto grazie alla condivisione e alla partecipazione, all’impegno dell’associazione assieme all’impegno di tante altre realtà locali, pubbliche e private, che hanno accettato la sfida di aprirsi e collaborare». Tra le collaborazioni citate c’è anche quella con Punto3, la società di consulenza ferrarese che ha aiutato Il turco a entrare nel circuito ZeroWaste. «ZeroWaste – spiega Cesare Buffone, responsabile della analisi di sostenibilità – è un progetto europeo finalizzato a creare e promuovere una rete di eventi e festival “zero rifiuti” e “zero sprechi” nel bacino adriatico, capaci di garantire un impatto positivo sul turismo non stagionale, sull’ambiente e sulla comunità locale. Siamo felici che Interno Verde abbia voluto impegnarsi in questa direzione e speriamo che sempre più eventi decidano di prestare attenzione alla sostenibilità».

Raccolta rifiuti nei lidi, analisi conoscitiva sulle attività

Da: Area Copparo

Nei prossimi giorni Area avvierà un progetto di analisi delle utenze non domestiche dei lidi comacchiesi per raccogliere dati sulla tipologia di rifiuti prodotti e sulle attuali condizioni e abitudini di gestione. Le singole attività saranno quindi contattate e intervistate per verificare le diverse situazioni e valutare l’opportunità di attivazione di nuovi sistemi di raccolta. Il personale Area che si occuperà delle visite sarà dotato di tesserino di riconoscimento.
Per informazioni sul progetto: 0533 314074 o info@areacopparo.it

Comacchio Day and Night il 31 agosto sulle spiagge della nostra costa

Da: Ascom Fe

tutti gli appuntamenti tra settembre ed ottobre

Comacchio Day and Night – targata Ascom Confcommercio Ferrara, Ferrara Incoming, con il supporto del Comune di Comacchio e sponsor di CariCento – è di nuovo in pista il 31 agosto con un appuntamento che animerà le spiagge delle costa comacchiese con il solito appetitoso mix di cultura, musica, enogastronomia…E poi il 9 settembre l’animazione ritornerà in centro a Comacchio con il lancio anche della consueta iniziativa #lestatestaarrivando16 con una concreta novità dedicata alle famiglie.
Ma andiamo con ordine: si riparte mercoledì (il 31/08) dunque con il penultimo appuntamento (dalle ore 10 alle 14) al Bagno Capriccio al Lido degli Scacchi: prosegue il progetto di educazione ambientale e valorizzazione enogastronomica locale (“Ort Attak” – a cura di Aqua, società specializzata nel turismo e nella didattica – che vede coinvolto nella parte enogastronomica anche lo chef Mauro Spadoni) grazie al supporto di Confagricoltura Ferrara, e l’intervento di un apprezzato produttore del territorio: Piadina Ciliegia (Comacchio). “Si è trattato di un grande successo – traccia un primo bilancio Stefano Casellato di Aqua – si sono affrontati temi importanti come la valorizzazione del territorio e la protezione dell’ambiente attraverso giochi e lavoretti. Con l’utilizzo di immagini raffiguranti gli animali, disegni da colorare, animali di gomma, plastica e peluche, gli animatori sono riusciti a coinvolgere i più piccini portandoli a creare originalissimi animali con materiale di recupero. Ad integrazione del percorso si è proposta una degustazione di prodotti tipici del nostro territorio: è un modo curioso di insegnare a riconoscere i prodotti sani e di qualità cercando di seguirne la stagionalità”. L’ultimo appuntamento sarà poi il 7 settembre al Bagno Pic Nic al Lido di Pomposa.
E Comacchio Day and Night per una sera proprio quella del 31 agosto andrà in trasferta a Ferrara per promuovere le bellezze della Costa e del Delta: in piazza della Repubblica (ore 20,30) in collaborazione con il Gruppo dei 10 si terrà il concerto spettacolo di Maurizio Ferrini & The Red Light Trio e la presentazione del libro del comico romagnolo “…O No?”
Fervono intanto i preparativi per il prossimo 9 settembre (a partire dalle ore 21) quando Comacchio vedrà il suo centro di ponti e canali animarsi con Comacchio Day and Night: il consueto mix di animazione, cultura, enogastronomia, musica live, visite guidate ai musei della città del Trepponti. Una serata resa speciale dall’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura e Turismo, Note di Settembre, che vedrò l’esibizione di Antonella Ruggero (arena di Palazzo Bellini) e da una elegante appuntamento “Cenando..e le stelle stanno a guardare” nella fascinosa piazza del Duomo a cura del ristorante la Barcaccia (per info e prenotazioni 0533.311081). E ci sarà ampio spazio all’enogastronomia tipica con la Work and Services e gli amici di Confagricoltura Ferrara. L’estatestarrivando fa il bis…: verrà inoltre presentato nei prossimi giorni il challenge fotografico (dal 9 al 15 settembre in collaborazione con gli Instagramers di Ferrara) per segnalare i migliori scatti sulla costa dei sette lidi. Oltre all’iniziativa fotografica l’edizione 2016 si arricchisce di sconti ed agevolazioni, promossi da Ascom e dedicati alle famiglie, che decideranno di trascorrere il fine settimana dal 9 all’11 settembre sulla nostra costa, l’ultimo prima dell’inizio dell’anno scolastico, a Comacchio e nei sette lidi sia nelle strutture ricettive che ristorative. Tutto questo in attesa del gran finale il 7 ottobre per Comacchio Day and Night in centro alla città del Trepponti in concomitanza con la gustosa Sagra dell’Anguilla.

Notte bianca ai bambini: gli appuntamenti al museo

Da: Comune di Ferrara

Ore 17.00 – 19.00
Alla scoperta del museo e dei suoi misteriosi animali (visita animata)
Quattro le postazioni previste: Ambiente Terra con esemplari e reperti della fauna ferrarese; sala paleontologica e vetrina dei fossili con possibilità di manipolazione di reperti; aula didattica per l’osservazione al microscopio di preparati zoologici; sala mostra per visitare la mostra novità di quest’anno “Pesci? No grazie siamo mammiferi”!
A cura dell’Associazione Didò, dai 4 anni.
Ore 21.30
Una notte al museo…con gli “Animali della notte” (visita guidata e gioco)
Trascorreremo una notte intera all’interno del Museo di Storia Naturale per scoprirne tutti i segreti! Visiteremo la mostra “Pesci? No grazie siamo mammiferi” per conoscere il sorprendente mondo dei cetacei in compagnia di delfini e balene, giocheremo nelle sale museali alla ricerca delle meraviglie della natura e con i racconti della buona notte andremo alla scoperta di strane creature…!
A cura dell’Associazione Didò, dagli 8 anni.
Iscrizione obbligatoria all’indirizzo mail info@estatebambini.it (max 20 persone)

Nuovi orari per Anagrafe e Stato Civile

Da: Comune di Copparo

Dal 1 settembre prossimo i Servizi Demografici osserveranno il seguente orario di apertura al pubblico: Anagrafe dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13; apertura pomeridiana il giovedì dalle ore 15 alle ore 18.
Stato Civile e ufficio Elettorale dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13; apertura pomeridiana il giovedì dalle ore 15 alle ore 18.

“La Fabbrica della Felicità ” cap.3 I racconti della domenica.

 



Ed eccoci dunque approdati ad un altro capito della novella che stiamo pubblicando nella rubrica “I Racconti della domenica”. Il racconto che stiamo ripubblicando a puntate è una sorta di utopia futuristica, che rappresenta in una fabbrica e nelle sue componenti un ideale utopico di società basata sul rapporto umano, che quindi rovesci in una certa misura il tecnocentrismo tipico delle fabbriche di oggi è più in generale della nostra società. L’autore di questo racconto è un giovane amministratore delegato di un’azienda italo/irlandese di base a Dublino nata da una startup innovativa. Nicola Farronato, ha voluto in questo modo raccontare il suo ideale di azienda e di conduzione dell’attività professionale. Perché innovazione e corretti rapporti umani devono andare di pari passo. Sempre.

Di seguito il capitolo terzo de “La Fabbrica della Felicità ”

03:21 “Ufficio Direzione e Strategia “→ “Che caratteristiche ha un grande progetto? Vediamo… Un grande progetto è una cosa importante. E spesso anche faticosa da realizzare. Sì, diciamo così: un grande progetto unisce alta importanza, e alto sforzo”. Con questo appunto, preso rigorosamente facendo roteare la mina di matita che imbrigliava tra le sue dita, Lucien intitolò la tavola dell’ufficio direzione e strategia. Un grande progetto spesso implica anche un lungo tempo di attese, e laboriosi steps di avanzamento. Ci sono grandi progetti personali, e ci sono grandi progetti professionali. L’imprenditore, in vece di leader e statista, decreta i grandi progetti dell’azienda, quindi in un certo qual modo propone dei grandi progetti ai suoi collaboratori. I dipendenti hanno vissuto e vivono di grandi progetti altrui, spesso messi in primo piano rispetto ai propri. “Ma questo è sostenibile?” La direzione stabilisce gli obiettivi a medio lungo termine, e ne tratteggia la strategia. Il grande progetto esce dalle fauci della direzione per realizzare un vantaggio competitivo che duri il più possibile. Grande progetto fa rima con visione, lungimiranza, anticipo dei tempi, necessità e bisogni, capacità di aprire ai collegamenti nuovi, ricerca della sostenibilità e della grande portata. L’imprenditore che persegue i suoi grandi progetti vuole avere un alto impatto, ne cela l’ambizione di arrivare, il senso di vittoria, la motivazione alla riuscita, la voglia di innovare, la necessità di crescere, il miraggio degli abbagli, la fama, il miglioramento, la riconoscenza, la moltiplicazione dei benefici, l’ascesa e l’arrivo. Coinvolgere i propri dipendenti e collaboratori è un elemento di criticità, quando si parla di certi obiettivi, che hanno bisogno di forze speciali, di grandi progetti. I grandi progetti fanno la differenza: sono quelli che avvicinano o separano l’individuo dall’organizzazione. “Quindi, come si rapportano i grandi progetti dell’azienda con quelli dei suoi protagonisti?” Lucien si stava avvicinando piano piano a maturare un costrutto logico tutto suo, circa il ruolo che i grandi progetti avevano sulla strada verso al felicità. In linea con il suo pensiero, erano dei fondamentali contenitori di emozioni positive da svelare, interruttori per alte performance, e soprattutto dovevano essere il pane quotidiano dell’ufficio. I grandi progetti rappresentano anche la via tortuosa di crescita: dell’imprenditore, dei collaboratori, e della fabbrica stessa. A Lucien era più che mai chiaro che la condivisione dei grandi progetti rappresentava il punto di equilibrio tra l’ottimale allocazione di tempo e risorse. La necessità di un alto allineamento tra i grandi progetti, della fabbrica e dei lavoratori, faceva evidentemente emergere un suo ruolo centrale nella pianificazione di felicità dei suoi elementi.

Bastava pensare per un attimo a tutto il tempo che essi trascorrevano nel posto di lavoro, per capire l’importanza e l’urgenza di tutelare l’equilibrio tra obiettivi e grandi progetti, delle persone e della fabbrica. L’ufficio direzione e strategia si sarebbe occupato di far condividere i grandi progetti all’interno della organizzazione creativa, sviluppare e introdurre schemi di valutazione e monitoraggio condivisi, creare le condizioni affinchè team di lavoro multiculturali potessero supportarne reciprocamente il raggiungimento. A piè di pagina, in calce alla tavola, c’era posto per un’ultima nota. Lucien disegnò uno schizzo di corridoio con dei monitor appesi ai muri, dai quali era possibile per tutti i lavoratori consultare le librerie dei grandi progetti in corso, nella loro fabbrica. Non era stato facile per Lucien arrivare fino a qui. La testa pensante lasciava presagire che gli arti, le membra, e il resto del corpo avrebbero avuto per lui in serbo altri tasselli di rivelazione. Il lavoro, fitto e intenso, omaggiava la sua visione del futuro, nata da una intuizione e coltivata con metodico impegno.

Camminata per le città terremotate

da: organizzatori

“FEshion Eventi” , alla luce dei recenti fenomeni sismici che hanno colpito numerose città del centro Italia vi invita alla “Camminata per aiutare a rialzarsi”, una passeggiata della solidarietà che si terrà lunedì 5 settembre, il cui INTERO RICAVATO verrà devoluto alla “Croce Rossa Italiana”!

Programma della serata:

– Ritrovo davanti al Duomo

– Partenza alle 21

– Giro Podistico (non competitivo) di circa 5 km (a breve i dettagli del percorso)

– Rientro alle 22 circa

– Dolce presso la gelateria “Era Glaciale” (corso Martiri della Libertà)

Costo:

– 10€ con dolce e t-shirt

Si ringraziano gli sponsor che hanno supportato l’evento:

– Studio Tecnico Fabio Altieri

– Punto Wind Piazza Trento e Trieste

Procedura per iscriversi:

– Scaricare il coupon

– Pagare quota al Punto Wind in Piazza Trento e Trieste

– Ritirare la maglia il sabato precedente ( 3 settembre) dalle 15 alle 21 alla gelateria “Era Glaciale” oppure la sera stessa dalle 19.30 alle 20.30

– Ritrovarsi entro le 20.55 davanti al Duomo il 5 settembre

IMPORTANTE: per poter ordinare t-shirt per tutti, vi chiediamo di iscrivervi il prima possibile, grazie!!

Il giorno dopo tutto il ricavato verrà immediatamente devoluto, tramite bollettino postale, alla CROCE ROSSA ITALIANA e la ricevuta sarà resa pubblica!

Una Mostra al Mese

da: Auxing

Eclettica, cantante, musicista, cakedesigner … Angie espone per la prima volte le sue idee e le sue immagini come fotografa che “visualizza” non solo un attimo ma la musica, l’anima della musica! Si potranno “ascoltare” le sue foto e sentire le vibrazioni che le attraversano?!

La novantacinquesima “Mostra al Mese” di Auxing è aperta fino al 30 settembre 2016; oltre a questa Temporanea, è visitabile la Mostra Permanente degli artisti che hanno esposto precedentemente. La Mostra degli Allievi dei Corsi di Pittura è programmata al Museo Archeologico di Stellata dal 17 settembre al 4 ottobre 2016.
(orari: feriali 14:00 – 23:00 – festivi su appuntamento)
Ingresso Libero (le mostre sono aperte a tutti e non solo ai soci)

Ricostruzione post-sisma. Inaugurato oggi a Reggiolo un condominio, 24 famiglie tornano nella propria casa

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Le abitazioni ricostruite con 3 milioni di fondi regionali. L’assessore Costi: “Un momento di serenità e di speranza in una giornata triste e di lutto nazionale per le vittime del terremoto nell’Italia centrale”

Bologna – A quattro anni dal terremoto del 2012, questa mattina a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, 24 famiglie sono potute tornare nella propria abitazione, abbandonata perché resa inagibile dal sisma e oggi ricostruita con 3 milioni di euro di fondi regionali.

E’ stato l’assessore alle Attività produttive con delega alla Ricostruzione post-sisma, Palma Costi, a inaugurare il nuovo condominio di via Paisiello 22, restituendo “le chiavi di casa” a oltre 70 persone. Con l’assessore anche il presidente della Provincia reggiana, Giammaria Manghi, il sindaco di Reggiolo Roberto Angeli e quello di Reggio Emilia, Luca Vecchi.

“Provo in questo momento una grande soddisfazione unita a tanta tristezza– ha detto Palma Costi-, perché 24 famiglie tornano alla serenità in una giornata in un momento cui purtroppo stiamo vivendo un lutto nazionale per le vittime del sisma nell’Italia centrale. Voglio pensare che un momento come quello che viviamo sia anche di speranza per la ricostruzione e di fratellanza ideale per chi oggi si trova ad affrontare un dramma analogo a quello sofferto da questa terra”.

Cosa accade domenica 28 agosto 2016 al Ferrara Buskers Festival

da: organizzatori

Spettacolo unico dalle 17.00 alle 20.00. Poi dalle 21.30, spettacoli on stage per la BuskersNight.

Dal cuore di Ferrara al cuore del Centro Italia.
Il ricavato del Grande Cappello di domenica sarà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma. Il Grande Cappello è l’iniziativa di solidarietà di IBO Italia e l’associazione Ferrara Buskers Festival®, che consiste nel raccogliere fondi alle “porte ideali” del centro storico estense a sostegno della manifestazione e a favore di importanti progetti sociali. Quest’anno i fondi sono destinati alla Tanzania e ai bambini disabili. Ma in seguito al terremoto del Centro Italia, IBO e gli organizzatori del Festival hanno deciso che tutto ciò che gli spettatori della manifestazione doneranno domenica sarà inviato alle persone dei paesi distrutti.

Più di 100 spettacoli e 1000 artisti in città.
I 20 gruppi di musicisti invitati (cartello blu e bianco) e gli accreditati invadono di note il centro storico di Ferrara dalle 17.00 alle 20.00.
Buskers on stage
10 gruppi invitati si esibiscono sul palco del Puedes Summer Night (nel Sottomura, ingresso da via Bologna 1) dalle 21.30.

Continua “On the Road”, la mostra di acquerelli di Mirka Perseghetti.
Nella galleria Spazio d’arte l’Altrove di via dei Romei 38, continua la mostra di acquerelli di Mirka Perseghetti, creatrice del manifesto del Ferrara Buskers Festival®. L’esposizione racconta gli artisti di strada del passato e del festival ed è visitabile tutti i giorni della manifestazione dalle 17 alle 20.00.

La mostra fotografica nel Castello Estense.
Continua la mostra fotografica del Fotoclub Ferrara BFI che racconta il Ferrara Buskers Festival® nel Castello Estense. È visitabile fino ad oggi dalle 10.30 alle 20.00.

La Scuola documenta il Festival.
Per il secondo anno consecutivo, gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Alda Costa di Ferrara saranno i piccoli reporter del Ferrara Buskers Festival®. Foto e testi dello scorso anno si possono vedere nell’atrio della scuola primaria statale in via Previati 31 fino ad oggi dalle 9.30 alle 12.30.

Tango
Piazzetta San Nicolò dalle 18.00 a mezzanotte si trasforma in Plaza de Tango: le scuole di tango di Ferrara aprono le danze a tutti i visitatori con esibizioni e una milonga sotto le stelle.

Il Workshop di fotografia “Il Ritratto in Strada”.
Continuano le lezioni del fotografo Joe Oppedisano che fino ad oggi è al Cinema Boldini (dalle 15.00) per accogliere tutti gli appassionati di comunicazione visiva e sperimentare con loro le arti e le tecniche della ritrattistica, dell’informatica digitale e le regole della fruizione musicale in uno spazio pubblico.

Il Giardino degli Artisti Artigiani Itineranti.
Nello splendido Giardino delle Duchesse, la VII edizione del mercatino artigianale in collaborazione con la CNA, associazione Provincia di Ferrara. Artigiani selezionati espongono dalle 11.00 alle 21.00 le più creative e variegate produzioni di arte artigianale.
Sapori Vicini@Ferrara Buskers Festival®
Dalle 17.00 alle 20.00, Ferrara Store offre gratuitamente assaggi di specialità enogastronomiche ferraresi e del territorio, come: bruschette con aglio di Voghiera, salame all’aglio, zia ferrarese, ciccioli, pane ferrarese, riccioli di riso, torta tenerina. Lo stand si trova in Piazza della Repubblica 23/25. L’iniziativa che vuole valorizzare i prodotti locali e a km0 rientra nel Progetto EcoFestival.

Cibo Amico
Dalle 18.00 alle 20.00, presso il Gazebo Hera, in piazza Trento e Trieste, informazioni sul progetto CiboAmico, per la riduzione degli sprechi alimentari, in collaborazione con i volontari di “Viale K”. Ogni giorno nelle mense della città, grazie al Gruppo Hera e Elior, vengono donate alle associazioni del territorio, il cibo che non viene somministrato. Il progetto si avvale della collaborazione di Last Minute Market.

Musici di strada dai tempi di Niccolò ai Buskers di oggi.
Alle 20.00 nel Cortile del Castello, il Ferrara Buskers Festival® darà spazio al Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Ferrara, per parlare dell’evento “24 ore alla corte di Niccolò. Musicisti di corte e di strada dai tempi di Niccolò ai Buskers di oggi”. Un’iniziativa a cura di Francesca Cappelletti, Stefania De Vincentis e Chiara Guerzi, per far conoscere a un pubblico più vasto uno dei nodi cruciali della civiltà estense: il governo di Niccolò III d’Este (1393-1441), quando Ferrara era ricca di cultura ed artisti, come durante il Ferrara Buskers Festival®. A partire dal pomeriggio del 21 settembre 2016, prenderanno il via una serie di attività di approfondimento scientifico e di intrattenimento musicale, teatrale e gastronomico.

Casa. Housing sociale, inaugurati 25 alloggi a Modena. Investimento di 4.7 milioni. Bonaccini: “Intervento per giovani coppie e famiglie di anziani, politiche abitative pilastro del welfare”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Appartamenti affittati a canone calmierato. L’edificio di quattro piani realizzato grazie anche a 2,7 milioni stanziati da Regione e ministero delle Infrastrutture per l’efficienza energetica. In Emilia-Romagna 120 mila persone negli alloggi di edilizia residenziale pubblica

Bologna – Sono 25 gli alloggi di housing sociale – soluzioni abitative a canone agevolato fin anziate con una collaborazione pubblico-privato – destinati a giovani coppie, famiglie con un solo genitore, nuclei familiari di anziani, che sono stati inaugurati questa mattina a Modena, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini e del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che hanno prima di ogni cosa ricordato le vittime del sisma nella giornata di lutto nazionale.
Il nuovo edificio, situato in via Forghieri, si inserisce nella rigenerazione urbanistica e sociale del comparto ex Mercato bestiame, e rientra nel programma “Contratto di Quartiere II – Riqualificazione Modena Nord”. Per realizzarlo sono stati investiti 4.7 milioni di euro, 2.7 dei quali finanziati per l’efficienza energetica dalla Regione Emilia-Romagna e dal ministero delle Infrastrutture.

“Dobbiamo prevenire il disagio abitativo e garantire alloggi a prezzi accessibili, perché l’abitare è un fattore primario di coesione sociale: senza un’abitazione stabile e dignitosa le famiglie rischiano l’esclusione sociale – ha detto Bonaccini-. Proprio per questo in Emilia-Romagna abbiamo voluto dare un segnale preciso, considerando le politiche abitative un pilastro del welfare”.
“In questi mesi- ha ricordato il presidente della Giunta regionale- ci siamo concentrati in particolare sulla riforma del sistema di edilizia residenziale pubblica, modificando i criteri di assegnazione per rendere il sistema più equo, e abbiamo investito nel recupero e nel ripristino degli alloggi pubblici, per utilizzare al massimo il patrimonio esistente. Stiamo lavorando, inoltre, per garantire alle famiglie un reddito di solidarietà, inteso anche come strumento per contrastare il disagio abitativo. Stiamo anche programmando un piano di housing sociale destinato ai nuclei che non possono accedere all’edilizia residenziale pubblica, ma faticano ad accedere al libero mercato. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le leve a nostra disposizione per combattere l’esclusione sociale”.

L’intervento
L’edificio si sviluppa su quattro piani, ha tipologie abitative di diverse dimensioni tra i 55 e i 95 metri quadri, e oltre 800 metri quadri di uffici a piano terra. Una corte interna riparata è organizzata come un piccolo parco e attrezzata con giochi per bambini. Gli appartamenti sono all’avanguardia sul fronte del risparmio energetico (classe A4), sono dotati di porta blindata, di ascensore e hanno abbinato garage e cantina.
Questi alloggi saranno affittati con un contratto di locazione a canone calmierato della durata di tre più due anni, salvo rinnovo, e saranno destinati a giovani coppie in cui almeno uno dei due componenti abbia meno di 40 anni, a famiglie con un solo genitore, padri o madri con meno di 40 anni e figli a carico, a nuclei familiari di anziani composti da non più di due persone di cui almeno una con più di 65 anni. I canoni di locazione, abbattuti del 20% rispetto ai canoni concordati come ridefiniti dall’accordo territoriale, si aggireranno, a seconda delle metrature degli appartamenti, dai 390 ai 470 euro.

L’housing sociale
L’importanza di questo comparto delle politiche abitative è cresciuta molto negli ultimi anni, a causa dell’aumento del disagio abitativo seguito alla crisi economica. Nel 2010 la Regione Emilia-Romagna ha varato un programma consistente per l’housing sociale, mettendo a disposizione 30 milioni di euro, con l’obiettivo di finanziare la costruzione di alloggi di edilizia convenzionata-agevolata da concedere in locazione a soggetti a basso reddito, con canoni di affitto più bassi di quelli di mercato. A seguito della domanda crescente di alloggi in locazione, la Regione intende proseguire la positiva esperienza del 2010 proponendo nuovi interventi.

L’edilizia residenziale pubblica
La Regione Emilia-Romagna ha da poco riformato i criteri per l’assegnazione e la permanenza negli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) a favore di chi si trova in particolari situazioni economiche. La modifica ha riguardato soprattutto le condizioni necessarie a mantenere il diritto a risiedere nell’alloggio pubblico assegnato, puntando a creare le condizioni per un’equa rotazione degli ingressi. Si è abbassata la soglia per mantenere il diritto di permanenza nell’alloggio, fissata a 24.016 euro di reddito Isee e a 49.000 euro di reddito patrimoniale (rispetto al limite precedente Isee di 34.308 euro, senza limiti al patrimonio mobiliare). Chi supera queste soglie non potrà più abitare negli alloggi Erp, perché la casa pubblica non può essere, secondo la Regione, un diritto acquisito per tutta la vita, ma, invece, occorre sempre verificare il mantenimento dei requisiti.
In Emilia-Romagna il patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Erp), gestito perlopiù dalle Acer, comprende attualmente oltre 55.000 alloggi, il 97% dei quali di proprietà dei Comuni. Le case occupate sono 51mila (92% del totale) e 2mila (3,6%) quelle pronte per essere assegnate perché non necessitano di alcun intervento di ristrutturazione. I nuclei familiari composti da una o più persone in lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio Erp sono 35mila. Attualmente nelle case popolari vivono 120mila persone. I nuclei familiari sono 51.258.

IL CASO
La vita sotto un treno e la gioia dei vigliacchi

81.304 letture al 27 agosto 2016 (Pubblicato l’11 gennaio 2016)

di Ruggero Veronese

Sono le 8,05 in stazione, a Ferrara. Una cinquantina tra viaggiatori e pendolari se ne stanno fermi e infreddoliti sulla banchina ad aspettare il proprio treno, in quello che sembra un normalissimo sabato di inizio gennaio. In lontananza si sente il fischio del Freccia Argento che sfreccia da Venezia a Lecce, pronto a oltrepassare in pochi secondi la città. C’è chi fa qualche passo indietro per non essere sballottato dallo spostamento d’aria e chi continua a leggere il giornale senza badare al resto. Come ogni mattina.
Poi succede qualcosa.
Un ragazzo di colore prende lo slancio e si lancia contro il treno in corsa. Vuole farla finita.

L’impatto è devastante: il ragazzo morirà pochi minuti dopo, appena arrivato all’ospedale di Cona dopo la corsa disperata dell’ambulanza.
Aveva 28 anni, era nigeriano: questo è quello che sappiamo di lui. Non c’è altro.
Sappiamo solamente che sabato mattina, alle 8,07,un ragazzo di 28 anni ha scelto di morire lanciandosi contro 450 tonnellate di acciaio lanciate a 200 km orari. E che non ci potrà mai raccontare chi era, cosa faceva o il perchè del suo gesto.

È per questo, sapete, che sto così male quando leggo le reazioni a questa notizia. Perché noi non sappiamo niente, assolutamente niente su quella vita che ha cessato di esistere. Eppure non sembrano pensarla così decine, forse centinaia di miei concittadini che hanno festeggiato più il suicidio di uno sconosciuto che la vittoria in trasferta della Spal.
E vorrei dire chiaramente quello che penso: alcuni commenti comparsi sui social network o giunti (e censurati) sulle testate ferraresi non sono nemmeno degni di essere definiti umani. Eccone alcuni esempi:
– “e parte subito il brindisi” (taggando gli amici)
– “Posso unirmi ai festeggiamenti?” (con replica: “più siamo e più ci divertiamo”)
– “Speriamo sia un negro di merda”. (poi, dopo aver letto l’articolo) “Siiiii un mardar in meno… alti i bicchieri”
– “I negri ormai ci hanno costretto a guardarci sempre intorno! Uno in meno non guasta”
– “Una buona scelta”
– “C’è gente che non è proprio tanto coerente… quando si parla di questi individui che buttano il cibo che gli viene dato che gli danno alloggi cellulari e soldi tutti a criticare di mandarli via etc… una volta tanto che uno decide di togliersi dai maroni spontaneamente tutti a dire poverino… ma poverino cosa?? Troppi falsi moralisti…”

C’è anche chi chiede di interrompere i festeggiamenti ma il suo ‘ragionamento’ è sorprendente: il dramma non è la morte di una persona, ma il ritardo e il disagio per i viaggiatori: “Visioni orribili per chi assiste, decine di persone che vengono coinvolte per venire sulla scena, per ripulire, enormi disagi per chi viaggia verso Lecce, messaggi impliciti connessi a un episodio del genere. Penserei a questo prima di dire che è “meglio così””.

Verrebbe quasi voglia di scrivere i nomi degli autori di messaggi come questi, perché se non faranno mai i conti con la propria morale almeno li dovrebbero fare con quella del prossimo. Ma per ovvie ragioni di privacy resteranno anonimi e nascosti a gioire della morte altrui. Dei vigliacchi sono e dei vigliacchi resteranno.
Eppure me le ricordo tutte quante le loro facce, tutte sorridenti nelle loro piccole foto accanto ai loro piccoli commenti razzisti. Vedo ragazzi che brindano con gli spritz nei locali notturni e ragazzine che fanno la bocca da papera mentre si scattano i selfie con gli iPhone, così come vedo professionisti in giacca e cravatta dallo sguardo cordiale e madri di famiglia che si fanno fotografare mentre abbracciano teneramente i figli. Gente che evidentemente ce li avrà anche dei sentimenti, laggiù da qualche parte, ma che nonostante questo passa il sabato a brindare “alla morte del negro”. E non riesco a capirne la ragione.

Tutto questo è orribile. Io ci ho messo un po’ ad abituarmi all’indifferenza di fronte alla morte – perché in questo lavoro a volte bisogna diventare anche un po’ così – ma la gioia no, quella mai. Quella non può avere alcun senso, funzione, giustificazione o utilità. E mi fa tremendamente paura.

Allora mentre si avvicina questo terribile scontro di civiltà che ci avvelena i cuori – contro l’islamismo, contro i migranti, contro la Cina, contro il mondo intero -, continuo a chiedermi se non stiamo forse gettando alle ortiche quei valori che probabilmente ci rendevano per davvero un posto migliore, in questo mondo allo sbando. Che senso ha lottare per i valori dell’Illuminismo quando siamo i primi a dimenticarli? Che senso ha scontrarsi contro i musulmani se non sappiamo neanche più cosa vuol dire essere cristiani? Non vi rendete conto che oltre a difendere la vostra cultura e la vostra religione dagli attacchi esterni le dovete difendere anche da voi stessi? Dalla vostra egoistica tentazione di trasformarle in una semplice scelta di casacca, in un tifo da stadio svuotato da ogni concetto o insegnamento?

Ieri un ragazzo di 28 anni è morto, e la morte non si festeggia: questo è quello che sappiamo.
Su tutto il resto, come direbbe Wittgenstein, si può solo tacere. E qualcuno dovrebbe farlo per davvero.

 

IL DOSSIER SETTIMANALE
Top 20: ecco gli articoli più letti di Ferraraitalia

Per quest’ultimo dossier settimanale di agosto facciamo uno strappo alla regola: deroghiamo dal criterio tematico in base al quale abbiamo selezionato e assemblato gli articoli dei precedenti numeri e riproponiamo invece i venti ‘pezzi’ più letti, quelli che maggiormente hanno incuriosito o appassionato. Abbiamo così composto la ‘Top20 di Ferraraitalia’ inserendo nel mosaico di apertura i ‘magnifici 4’: “La vita sotto un treno e la gioia dei vigliacchi” relativo alla tragica vicenda del suicidio in stazione di un ragazzo di colore risulta in assoluto quello con il maggior numero di letture, ben 81.304 da gennaio a oggi. Il nostro articolo, a firma di Ruggero Veronese, venne a suo tempo citato anche da Massimo Gramellini nel ‘Buongiorno’ della Stampa.

L’OPINIONE
Semplificazione, rimedio per molti nostri mali

18.590 letture al 27 agosto 2016 (Pubblicato il 1 ottobre 2014)

In tempi di confusione, cosa c’è di meglio che mettere un po’ d’ordine?
Intendiamoci, non l’ordine di infausta e terribile memoria, ma quello che potrebbe garantirci un po’ più di serena convivenza e un miglior funzionamento dello Stato. Come? Attraverso regole nuove, duttili, intelligenti. Comprese e condivise.
Questa almeno è la tesi di Cass Sunstein, giurista – insegna Diritto all’Harvard Law School, negli Usa – e “studioso della razionalità e dell’irrazionalità dei nostri comportamenti economici” recita il risvolto di copertina del suo ultimo libro, “Semplice”, edito quest’anno in Italia da Feltrinelli.
Sunstein ha diretto, su incarico di Barack Obama, l’Office of Information and Regulation Affair (Oira) per ripensare radicalmente il modello di governo su cui si reggono gli Usa.
Compito immane, tutt’altro che concluso. Tuttavia, il libro narra l’esperienza di tre anni, dal 2009 al 2012, di Sunstein alla guida di questo ufficio, creato nel 1980, e dei notevoli passi avanti percorsi nel semplificare leggi e regolamenti in molti campi della vita civile: dalla sicurezza nazionale alla stabilità finanziaria, dalla discriminazione sessuale all’assistenza sanitaria, all’energia, all’agricoltura alla sicurezza alimentare e in altri ancora. Insomma, un ufficio potente, senza il cui nulla osta nessuna importante regolamentazione può essere rilasciata dall’amministrazione americana.
L’Oira – che non lavora in solitudine, ma al servizio del presidente e in stretta collaborazione con il suo ufficio esecutivo – ha supervisionato 2 mila regole emanate dalle agenzie federali ed ha introdotto una notevole quantità di norme e regole che, afferma Sunstein, hanno salvato migliaia di vite e prodotto notevoli benefici economici: dal 20 gennaio 2009 al 30 settembre 2011, ben 91, 3 miliardi di dollari Tutto questo perché, prima di emanare i provvedimenti, ci si è posti qualche domanda essenziale: se la gente li capisce, come farli conoscere all’opinione pubblica, quanto costa applicarli, quante persone potranno trarne vantaggio e così via.
Introdurre regole nuove e semplificatrici potrebbe far bene alla realtà italiana? Certamente. Le leggi da noi sono troppe e scritte spesso in modo incomprensibile, le norme attuative sono lunghe, noiose e difficili da applicare; i procedimenti amministrativi sono viziati da ripetitività, sovrapposizioni, lungaggini, complicanze di vario genere, la nostra burocrazia è tra le peggiori del mondo, per non parlare della corruzione e dell’illegalità che si manifestano ovunque.
Se la memoria non mi inganna sono stati pochi i tentativi importanti di semplificazione legislativa. Ricordo ad esempio il dizionario che rendeva più comprensibile il burocratese della pubblica amministrazione, voluto dal ministro Cassese. L’introduzione delle autocertificazioni e della firma digitale, l’informatizzazione di alcuni procedimenti, la stagione delle liberalizzazioni hanno rappresentato alcuni passi in avanti.
Ma una vera e propria rivoluzione non è avvenuta: soprattutto, quel che manca nel nostro Paese è la propensione mentale a rendere più semplici le basi della convivenza e del rapporto tra il cittadino e lo Stato. Aggiungiamo l’ostinato rifiuto di molti a rispettare le regole, ed ecco perché continuiamo a farci del male.

Vita e agonia di Ferrara: perché Ferrara è brutta

11.770 letture al 27 agosto 2016 (Pubblicato l’11 febbraio 2016)

Sono d’accordo con Carlo Bassi, mio vecchio amico, famoso architetto e raffinato scrittore: Ferrara è città stupenda e non vale avanzare argomentazioni contrarie, che non stanno in piedi. Ma devo pur avere il coraggio di affermare che Ferrara è brutta, sia chiaro non dal punto di vista estetico e artistico, no, ma dentro l’animo suo, chiuso, spesso codardo, cinicamente arido, incapace di alzarsi sulla punta dei piedi e osservare il mondo esistente oltre le mura, erette da Estensi e da quegli oscurantisti che erano i cardinali legati, proprio per impedire agli abitanti di uscire dalla città e andare a vedere com’è fatta la realtà umana.
Ferrara vive in un mondo tutto suo, ben poco scalfito dalla comunicazione globale. D’altra parte, perchè avrebbero costruito mura così alte? Se lo domandava anche il grande scrittore francese Rabelais, il quale fa dire al gigante Gargantua che Parigi ha cittadini così bellicosi da rendere inutili mura alte “come quelle di Ferrara”. Dell’ignobile e cieca politica estense fanno fede, per esempio, le leggi imposte a Comacchio, che impedivano ai poveri abitandi di uscire dalla città se sprovvisti del lasciapassare del governatore. Ancora adesso i comacchiesi odiano i ferraresi e forse non hanno torto. Ha queste due facce Ferrara:  è letterariamente bifronte come Giano, pronta a mettersi in ginocchio davanti al nuovo padrone, ma predisposta a ucciderlo quando cambia il duce. Una malattia endemica, ma qui pronta a diventare fenomeno morboso acuto. I ferraresi dettero prova di questa loro peculiartità verso la fine della seconda guerra mondiale, quando col Fascismo ormai alla fossa cambiarono bandiera, riproducendo uno sketch di un film dell’allora famoso attore comico americano Red Skelton: durante la guerra di secessione, su un bel cavallo bianco, passa attraverso le due linee nemiche con una bandiera doppia, da una parte quella sudista, dall’altra il vessillo degli yankees a stelle e strisce, così da trovarsi sano e salvo alla fine dei due schieramenti. La bandiera ferrarese ha avuto spesso due facce: gli Este un giorno con il papa e un giorno con l’imperatore, così capitò che non venissero presi sul serio se non in circostanze del tutto particolari, per esempio quando c’era bisogno di soldati da mandare alla guerra con navi e cannoni. Dice: ma allora i ferraresi non camminano con la schiena dritta? E’ una posizione che gli fa un po’ male in verità. Tant’è che quando per strada incontri un conoscente, o addirittura un amico, che non vedi da tempo, capita che se lui ti scorge in tempo si mette a guardare una vetrina o addirittura cambia strada: evidentemente teme che tu gli chieda qualcosa, non si sa mai. Una volta Benvenuto Cellini, chiamato a lavorare a Ferrara, dove ha lasciato alcune stupende sculturine, scrisse alla moglie “ferraresi gente buonissima et avarissima “. Lo si vede ancora oggi nel mondo dell’economia, dove i ferraresi occupano piccolo spazio, non amano essere riconosciuti, non vogliono apparire, in questo non sono certo milanesi o buscai. Questa è la legge sotto le Quattro torri: è bene che nessuno sappia quanti soldi hai in banca. I loro affari vanno sempre male e, appena si accorgono dell’approssimarsi di difficoltà, si vende. I negozi chiudono e non riaprono, non c’è mai nessuno che abbia voglia di rischiare: è la crisi, dice, no, sono i ferraresi.
I ferraresi sono ferraresi e quando vedono un concittadino che emerge dalla palude, zac, gli tagiano testa e gambe: “’sa vol quell lì?” Il parlare sarcastico del ferrarese non sempre è intelligente ironia, spesso invece è insopportabile e gratuita presa in giro, tagliente ma inaccettabile, tanto più che non di rado maschera non dico odio, ma antipatia sì, e un chiaro desiderio di umiliare, anche l’interlocutore amico. Un atteggiamento ereditato dalla plebe di un tempo senza, tuttavia, la cordiale ironia di Bertoldo: “ciò, ca tierna al colera, cum stat?”, e la risposta : “A stagh ben ca tiena un’azident”, erano questi i saluti complimentosi che si intrecciavano per le strada, “e tò mujèr, ca t’iena al badech?”. La gente ora si saluta sempre meno, ci siamo imborghesiti, il popolo non esiste più, la collera che un tempo di tanto in tanto provocava laceranti scontri, adesso si esaurisce in solitarie imprecazioni. Dietro di noi non ci sono più i partiti del popolo, pronti a difenderci dalle soperchierie, il potere può fare quello che vuole ché ha sempre ragione. Non c’è più nemmeno un organetto di Barberia a intonare “Bandiera rossa”, è sparito anche lo zingarino che suonava la tromba e a cui avevo insegnato proprio bandiera rossa, la suonava male, ma la suonava.
Arrivato a questo punto della mia forse spocchiosa requisitoria, ho pensato che forse stavo esagerando, così sono uscito per fare due passi, ma giunto davanti alla cattedrale ho visto sopra il portale, appeso uno stendardo, la figura di un uomo barbuto con sopra la scritta: “Il Pellegrino dell’assoluto”. Chissà che cavolo vuol dire? Sotto altra spiegazione: è uno dei santi di casa d’Este. Mah, che gli estensi fossero in grado di dare alla luce anche santi oltre che assassini mi giunge strano, ma tant’è, siamo a Ferrara, siamo pellegrini del relativo. Sta diventando simpatico questo vescovo.

Leggi la prima e la seconda parte di Vita e agonia di Ferrara.

Coldiretti: attivato conto corrente per raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto

da: Ufficio Stampa Coldiretti

Nell’ambito delle attività di solidarietà, messe in atto da Coldiretti nazionale, è stato aperto un conto corrente per la raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal sisma ed in particolare delle imprese agricole danneggiate.

I riferimenti del conto sono i seguenti:
COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI
IBAN : IT 74 N 05704 03200 000000127000

Le somme raccolte saranno gestite nel rispetto delle norme vigenti ed in coordinamento con le Autorità preposte.
Non facciamo mancare la nostra vicinanza e solidarietà!

Oltre 20 organizzazioni in risposta al corteo di Forza Nuova

da: Ufficio Comunicazione Legacoop

Le scriventi Associazioni e Organizzazioni esprimono piena solidarietà ai Sindaci del territorio ferrarese, alla Prefettura di Ferrara, alle Forze dell’Ordine, alle associazioni, ai privati e alle cooperative che stanno affrontando con responsabilità un fenomeno migratorio di portata globale.

Tra queste, la cooperativa sociale Camelot, oggetto di frequenti attacchi motivati proprio dal servizio che offre – insieme a numerose altre realtà del Terzo Settore del nostro territorio – per rispondere a un bisogno espresso dalla nostra società, applicando leggi e direttive europee e nazionali, scritte da Governi di ogni orientamento. A partire dalla nostra Costituzione, che istituisce all’articolo 10 il diritto di asilo.

L’impegno quotidiano di soci e lavoratori competenti consente di far fronte a un fenomeno che sarebbe in ogni caso inarrestabile e che, se non fosse adeguatamente gestito, produrrebbe effetti ancora più problematici per le nostre comunità.

Contestiamo con fermezza qualsiasi deriva razzista e incivile nei fatti e nei toni, che non porta nessuna proposta realmente percorribile utile a risolvere una situazione certamente complessa, che va però affrontata senza allontanarsi dai valori di integrazione, solidarietà e uguaglianza che, da sempre, contraddistinguono le nostre comunità.

I firmatari

A.C.L.I. Ferrara
AGCI Ravenna – Ferrara
Alleanza delle Cooperative Italiane di Ferrara
ANPI Ferrara
ARCI Ferrara
Associazione Cittadini del Mondo
Associazione Mons. Filippo Franceschi
Associazione Nadiya
Associazione Viale K
CGIL Ferrara
CISL Ferrara
Città del Ragazzo
Confcooperative Ferrara
Cooperativa Ballarò
Cooperativa Matteo 25
Croce Rossa Italiana di Ferrara
Forum del Terzo Settore di Ferrara
La Spagnolina
Legacoop Estense
Movimento Nonviolento Ferrara
UDI Ferrara
UIL Ferrara
UISP Ferrara

Salute. “Il servizio di guardia medica non verrà meno, ma trasformato in seguito al confronto nazionale”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, ribadisce che “il servizio non verrà meno e che nulla verrà cancellato senza un assetto migliore”

Bologna – “Il servizio di guardia medica? Mai detto che non ci sarà più, ma solo che verrà trasformato in seguito al confronto in atto a livello nazionale”. L’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, precisa il proprio pensiero in seguito alle polemiche scaturite negli ultimi giorni, ribadisce che il servizio non verrà meno e che nulla verrà cancellato senza un assetto migliore.

“Il servizio di guardia medica è discusso in questi mesi sul tavolo del rinnovo della convenzione dei medici di medicina generale- dice Venturi-. Mi spiace registrare una serie di reazioni che non hanno ragione di essere. Per il semplice motivo che il confronto con sindacati e professionisti esiste già, a livello nazionale, come è giusto che sia. Io ho semplicemente chiarito che l’attività ha sicuramente bisogno di una profonda revisione. I cittadini che vi si rivolgono non hanno bisogno di consigli telefonici, ma di una risposta pronta ai propri bisogni. Per questo, su questi temi, la discussione ha bisogno di avviarsi sugli obiettivi e sui mezzi da mettere a disposizione di coloro che ne hanno necessità”.

“Non ho mai detto che il servizio non ci sarà più– ha precisato l’assessore-, ma che, così come lo conosciamo, sarà trasformato. Il come scaturirà dal coinvolgimento di tutte le parti interessate, a cominciare dai professionisti e dalle loro rappresentanze. Dopo che il livello nazionale avrà puntualmente definito i contenuti della nuova convenzione con i medici”.
“Per ora- conclude- posso affermare che è stata proprio la Regione Emilia-Romagna a inserire negli indirizzi nazionali la priorità di garantire la copertura 24 ore su 24 dei servizi territoriali di emergenza urgenza.
Non cancelleremo nulla senza prima aver definito un assetto migliore, che garantisca diritti realmente esigibili e risorse a disposizione dei cittadini. Sottoscrivo quindi tutte le perplessità di cui sono venuto a conoscenza e garantisco che le porteremo, facendole nostre, negli incontri romani che porteranno alla nuova convenzione”.

Gli incassi della mostra Meis andranno ai territori colpiti dal terremoto

da: Ufficio stampa MEIS

Domenica 28 agosto, il MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, aderisce all’iniziativa “MUSEUMS4ITALY”, lanciata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: visitando la mostra “Torah fonte di vita”, allestita presso la sede del MEIS (Ferrara, Via Piangipane 81), il pubblico potrà contribuire concretamente alla ricostruzione dei territori recentemente terremotati, perché l’intero incasso della giornata sarà destinato a interventi sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma.

Anpi: un appello allo spirito unitario e pluralistico dell’Associazione a firma di un gruppo di partigiani

da: organizzatori

Noi partigiani e patrioti iscritti all’ANPI dalla sua fondazione, assistiamo con preoccupazione alla esasperata politicizzazione che ha caratterizzato l’Associazione negli ultimi mesi, e alla deriva assunta dal dibattito interno all’ANPI.
Facciamo appello a tutti gli aderenti all’ANPI affinché non vengano dispersi né lo spirito unitario che ha sempre caratterizzato l’ANPI né il rispetto del pluralismo interno.
L’ANPI torni a impegnarsi nell’azione che le è propria della difesa, valorizzazione e divulgazione degli ideali della Resistenza, anche a fronte dei gravi pericoli costituiti dai nazionalismi xenofobi e autoritari.

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A Comacchio tutto è pronto per accogliere i Big della musica: Omar Pedrini, Musica Nuda, Antonella Ruggiero e Mario Venuti

da: Ufficio Stampa Sole Travagli

A Comacchio tutto è pronto per accogliere i Big della musica che animeranno la seconda edizione di Note di Settembre, prestigiosa rassegna concertistica organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo in collaborazione con Produzione Culturale. Dal 2 al 10 settembre Antonella Ruggiero, Mario Venuti, Omar Pedrini, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti accenderanno le notti della romantica cittadina lagunare con quattro appuntamenti a ingresso gratuito.

A Comacchio tutto è pronto per accogliere i Big della musica che animeranno la seconda edizione di Note di Settembre, prestigiosa rassegna concertistica organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo in collaborazione con Produzione Culturale. Due fine settimana per quattro appuntamenti ad ingresso gratuito (il 2 e 3 settembre ed il 9 e 10 settembre alle ore 21.30 all’Arena di Palazzo Bellini) che accenderanno le notti della romantica cittadina lagunare attraverso una commistione di generi che spazia dal pop al rock, dal folk al cantautorato più raffinato, con uno spiccato accento di matrice jazzistica.
Puntando la lente sui singoli protagonisti, cosa accade se lo “Zio Rock”, anima eclettica che risponde al nome di Omar Pedrini (ex Timoria), finisce nelle grinfie dell’imprevedibile attore, autore, cantante e conduttore Franz Campi? Lo si potrà scoprire solamente partecipando a questo atipico “incontro con l’autore” che aprirà l’intera rassegna venerdì 2 settembre (ore 21.30). In un costante scambio di parole e note, Pedrini – mediato dalla verve di Campi – ripercorrerà il suo articolato percorso artistico che lo ha visto combattere in prima linea per il sociale e accogliere a braccia aperte i linguaggi più svariati – dall’arte contemporanea al cinema, dalla tv alla radio – uniti da un imprescindibile fil rouge: la musica. Cantautore, chitarrista, poeta e showman, Pedrini – alla soglia dei 50 anni – ha all’attivo 18 album e oltre un migliaio concerti. A suo dire, sta vivendo una sorta di terza vita lungo la quale ha condiviso il palco con artisti come Jovanotti e i Nomadi, o pubblicato per Universal come nel caso del suo ultimo album “Sorridimi”.
Possiamo asserire che quello tra Petra Magoni e Ferruccio Spinetti è un incontro fortuito, voluto dal destino. Cantante solista con all’attivo già quattro album, nel gennaio 2003 Petra Magoni aveva in programma un mini-tour in alcuni piccoli club della “sua” Toscana con un amico chitarrista. Proprio il giorno del loro primo concerto, quest’ultimo si ammala. Petra, invece di annullare la data, chiede a Ferruccio – già contrabbassista degli Avion Travel – di sostituirlo all’ultimo minuto. Nasce così Musica Nuda, voice’bass combo che animerà la serata di sabato 3 settembre (ore 21.30) con l’ultima tappa del loro “Little Wonder Tour”. In dodici anni di intensa attività concertistica Musica Nuda ha messo a segno oltre mille concerti intorno al globo, dall’Olympia di Parigi all’Hermitage di San Pietroburgo, proponendo, con sorprendente immediatezza e dirompente energia, un’originalissima rilettura di brani che hanno fatto la storia della musica: da Monteverdi a Sting, passando per i Beatles, Edith Piaf , Bob Marley…
Venerdì 9 settembre (ore 21.30) il palcoscenico dell’Arena di Palazzo Bellini ospiterà Antonella Ruggiero, una delle voci che ha attraversato gli ultimi venticinque anni della musica italiana, raccontando e seguendo in parallelo con le sue canzoni l’evoluzione dei costumi e del gusto del grande pubblico. Voce dei Matia Bazar che ha intrapreso, dagli anni Novanta, una straordinaria carriera solista grazie alla sua abilità di interprete, intrecciata a una naturale curiosità e al desiderio di spaziare oltre i confini dei linguaggi tradizionali, la Ruggiero ha saputo toccare campi distanti tra loro. Il suo percorso non si è fermato al pop: negli ultimi anni ha abbracciato la musica legata alla cultura religiosa occidentale, indiana e africana, per poi spingersi fino alle atmosfere di Broadway, al fado portoghese e alla canzone d’autore. “Concerto Versatile” raccoglie tutto ciò insieme ai suoi più grandi successi, da “Vacanze romane” al più recente “Echi d’infinito”. Ad accompagnare la Ruggiero in questo emozionante viaggio, sarà il tastierista, compositore e arrangiatore statunitense Mark Harris al pianoforte e armonium.
Spetta infine al cantautore siciliano Mario Venuti, sabato 10 (ore 21.30), a chiudere Note di Settembre. Autore di brani come “Fortuna” e “Mai come ieri” (in duetto con Carmen Consoli) divenuti in brevissimo tempo delle vere e proprie hit radiofoniche, Venuti veste ora, divertito, i panni del crooner con “Mario Meets Jazz”, nuovo progetto live in cui classici della canzone italiana ed internazionale, come “Night And Day” di Cole Porter, si alternano a brani del suo repertorio rivisitati in chiave jazz. Ad accompagnarlo in questa nuova avventura è infatti una classica sezione ritmica costituita da pianoforte, contrabbasso e batteria formata rispettivamente da Seby Burgio, Peppe Tringali e Alberto Fidone, alias Urban Fabula, sorprendente trio jazz in cui spiccano l’esuberante pianismo, ricco d’inventiva, del poco più che ventenne pianista e la solidità di una ritmica fluida e mai scontata, consolidata da quasi dieci anni di collaborazioni a fianco di artisti del calibro di Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Steve Grossman, Michael Rosen, Gegè Telesforo e Barbara Casini.
Tutti i concerti si svolgeranno all’Arena di Palazzo Bellini (Via Agatopisto, Comacchio – FE). In caso di maltempo saranno trasferiti alla Sala Polivalente, all’interno del palazzo. Per informazioni 0533 314154, www.comunecomacchio.fe.it, www.turismocomacchio.it

PROGRAMMA
Venerdì 02 settembre, ore 21.30
Omar Pedrini “Story Telling”
Franz Campi incontra Omar Pedrini tra parole e musica

Sabato 03 settembre, ore 21.30
Musica Nuda
Petra Magoni, voce;
Ferruccio Spinetti, contrabbasso

Venerdì 09 settembre, ore 21.30
Antonella Ruggiero “Concerto Versatile”
Antonella Ruggiero, voce e percussioni;
Mark Harris, pianoforte e armonium

Sabato 10 settembre, ore 21.30
Mario Venuti & Urban Fabula “Mario Meets Jazz”
Mario Venuti, voce;
Seby Burgio, pianoforte;
Alberto Fido, contrabbasso;
Peppe Tringali, batteria