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Mese: Febbraio 2015

Cicloaperitivo, sulle tracce della Grande Guerra a Ferrara

da: Fiab Ferrara

Domenica 1 marzo per ricordare il centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale
FIAB Ferrara organizza in collaborazione con l’Associazione di ricerche storiche “Pico Cavalieri” un Ciclo aperitivo sulle “Tracce della grande guerra a Ferrara”. Ritrovo piazza Cattedrale dinanzi alla “Torre della Vittoria” alle ore 9.15 e partenza alle ore 9.30. Il rientro è previsto per le ore 12.30.
La nostra città durante il conflitto è stata sede di importanti servizi alle truppe
specialmente in campo sanitario, ma è stata anche sede di attività militari innovative quali quelle aeronautiche sia nel più leggero dell’aria (dirigibili) che del più pesante (base di Poggiorenatico). A quest’ultimo proposito presso la biblioteca Ariostea è visitabile fino al 21 Febbraio la mostra “Ferrara 1915-1918: uno sguardo dal cielo” curata dalla associazione Pico Cavalieri e che illustra con documenti dell’epoca, diorami, fotografie e planimetrie, l’organizzazione della aeronautica militare nella nostra città.
Il percorso, in bicicletta, sarà il seguente: Torre della Vittoria, Castello Estense quale
postazione di contraerea, la “Casa del soldato” di via Cairoli, fino al campo di aviazione quale sede dei dirigibili “Città di Ferrara” e “Città di Jesi. Durante il ritorno si toccheranno alcune
sedi dell’organizzazione della sanità militare della grande guerra. La conclusione si
terrà presso la “Casa della Patria” di Corso Giovecca, sede della Pico Cavalieri ove è ancora visibile l’esposizione dei cimeli di Ugo Sani, ferrarese, generale di Corpo d’Armata che combatté sull’Isonzo, sull’altopiano di Asiago e sul Piave nei pressi di Treviso.

Confagricoltura Ferrara e CIA Ferrara insieme per un seminario dedicato ai soci

da: ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara

Si è tenuto lo scorso 25 febbraio 2015 il seminario organizzato da Confagricoltura Ferrara e Cia Ferrara in collaborazione con CCIAA Ferrara, Agriturist e Turismo Verde, per approfondire la conoscenza dei nuovi strumenti con i quali approcciare il mercato.
I saluti iniziali sono stati affidati ad Andrea Migliari della Camera di Commercio di Ferrara che, facendo riferimento al progetto “Eccellenze in digitale”, ha introdotto Lucia Romanelli e Daniele Borrelli, gli esperti di ambiente digitale che hanno relazionato durante la mattinata.
Paola Pedroni, Presidente di Agriturist Ferrara e di Agriturist Emilia Romagna, ricordando che Agriturist e Turismo Verde collaborano tra loro già da un anno e continueranno a sviluppare iniziative congiuntamente, ha rammentato che le Associazioni non si occupano solamente di tutelare sindacalmente le aziende, ma hanno anche un ruolo promozionale e di informazione e formazione per i propri soci: “Uno dei compiti fondamentali che svolgono le realtà come Agriturist e Turismo Verde è quello di tenere i propri associati informati su tutte le novità, sia dal punto di vista tecnico che promozionale” ha spiegato la Presidente Pedroni “Oggi come oggi è fondamentale curare la propria visibilità e reputazione online e ci sono numerosissimi strumenti di cui disponiamo; per promuovere il nostro territorio e le nostre aziende dobbiamo acquisire le capacità per gestire questi strumenti quotidianamente”.
Ad oggi la percentuale della popolazione online si attesta sulla soglia del 40%, tuttavia le previsioni collocano il 100% entro il 2020. Il 60% del traffico internet è da mobile ma si tratta di un dato che è destinato a crescere esponenzialmente nel giro di pochissimo tempo. Non deve sfuggire, quindi, che internet è una grande opportunità di crescita ed in quest’ottica deve essere utilizzato con la consapevolezza che esistono numerosi strumenti a cui affidarsi e che vanno utilizzati in modo integrato, si parla in gergo tecnico, di crossmedialità. Nella seconda parte del seminario, è stato dato ampio spazio alla spiegazione dell’importanza dei social, alle modalità di utilizzo con l’illustrazione pratica della gestione di alcune funzionalità dei profili google, facebook e twitter in modo particolare.

Pippo Delbono alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

da: Associazione Culturale Balamòs

Balamòs Teatro organizza un incontro di laboratorio con Pippo Delbono, Venerdì 6 Marzo 2015, alle ore 16.00 nell’ambito del progetto teatrale Passi Sospesi diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, (incontro riservato alle donne detenute) in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. La compagnia di Pippo Delbono sarà presente dal 4 all’8 Marzo al Teatro Verdi di Padova con lo spettacolo Orchidee.
Pippo Delbono , autore, attore, regista, è nato a Varazze (SV) nel 1959. Negli anni 80 ha iniziato gli studi di arte drammatica in una scuola tradizionale che ha lasciato in seguito all’incontro con Pepe Robledo, un attore argentino proveniente dal Libre Teatro Libre. Insieme si sono trasferiti in Danimarca e si uniscono al gruppo Farfa, diretto da Iben Nagel Rasmussen, attrice storica dell’Odin Teatret e Delbono ha iniziato un percorso alternativo alla ricerca di un nuovo linguaggio teatrale. Si è dedicato allo studio dei principi del teatro orientale che ha approfondito nei successivi soggiorni in India, Cina, Bali, dove fulcro centrale è stato un lavoro minuzioso e rigoroso, dell’attore sul corpo e la voce. Nel 1987 ha incontrato Pina Bausch che lo ha invitato Wuppertaler Tanztheater, segnando profondamente il percorso artistico del regista.
Lo stesso anno ha creato il suo primo spettacolo, Il tempo degli assassini e in seguito: Morire di musica, Il Muro, Enrico V, La rabbia, Esodo, Itaca, Her Bijt, Il Silenzio, Gente di plastica, Guerra (e l’omonimo documentario), Urlo, Racconti di Giugno, Questo buio feroce, Grido (lungometraggio), La Menzogna, La Paura (lungometraggio), Blue Sofa (lungometraggio), Dopo la battaglia, Obra Maestra (opera lirica). Barboni è stato lo spettacolo che vede protagonista Bobò, un piccolo uomo sordomuto e analfabeta, incontrato casualmente in un laboratorio nel manicomio di Aversa, dove era rinchiuso per 45 anni. Pippo Delbono ha riconosciuto in Bobò e nella sua capacità gestuale i principi del teatro orientale. Gli elementi che Delbono aveva appreso dopo lunghi anni di training erano presenti come dote acquisita in Bobò, un attore capace di accompagnare con precisione il suo gesto teatrale nella totale assenza di retorica. In seguito si sono aggiunti Nelson Lariccia, un ex clossard, e Gianluca Ballarè, un ragazzo down. Delbono ha motivato la scelta di questi attori, perché ritenuti tra i più capaci ed abili ad incarnare la sua visione poetica di un teatro basato sulle persone e non sui personaggi, un teatro non psicologico, lontano dai cliché insegnati nelle scuole e nelle accademie. Gli spettacoli di Delbono non sono allestimenti di testi teatrali ma creazioni totali, gli attori sono parte di un nucleo che si mantiene e cresce nel tempo.
Intorno a queste figure ed oltre alla presenza di Pippo Delbono e Pepe Robledo, si sono aggiunti anche gli attori Dolly Albertin, Margherita Clemente, Ilaria Distante , Simone Goggiano, Mario Intruglio, Gianni Parenti e Grazia Spinella. La Compagnia Delbono, ha fatto tappa in più di cinquanta paesi e oggi rappresenta una delle più note realtà italiane teatrali nel mondo.

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Risposta del sindaco all’Interpellanza presentata dal Gruppo FDI-AN, in merito al problema del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, al controllo sulle licenze dei venditori ambulanti e all’accattonaggio molesto

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

1) In merito al controllo dei c.d. parcheggiatori abusivi da parte della Polizia Municipale si ribadisce quanto, in varie sedi e più occasioni (ultima la relazione consuntiva di San Sebastiano), è stato esplicitato ovvero che il Corpo si dedica a questa attività con cadenza giornaliera ed in modo capillare cioè su tutti i parcheggi cittadini.
Nell’anno 2011 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 98 Nell’anno 2012 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 304 le sanzioni sono state n. 6
Nell’anno 2013 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 504 le sanzioni sono state n. 9
Nell’anno 2014 il controllo diurno è avvenuto per gg. 365 il controllo serale n. 338 le sanzioni sono state n. 3.
Si precisa che le sanzioni possono essere elevate solo quando vengono predisposti specifici servizi in abiti borghesi in quanto nelle abituali condizioni di servizio i c.d. abusivi si disperdono immediatamente e comunque non azzardano a richiedere monete in presenza di personale in divisa. Infatti ai fini sanzionatori è necessario provare in modo inequivocabile che l’attività svolta sia quella di parcheggiatore abusivo oppure di commerciante abusivo, essendo noto che la questua non rientra tra le violazioni amministrative né penali. Si precisa altresì che, al momento, le sanzioni elevate non risultano pagate e la grande mobilità sul territorio di queste persone rende difficile raggiungerle con i successivi atti del procedimento sanzionatorio. Si ribadisce comunque che la quasi totalità di questi individui si trovano sul territorio nazionale in condizioni di regolarità.

Per quanto riguarda le “soluzioni dissuasive“ che FETUA potrà mettere in atto sono state sollecitate dall’Assessorato alla Sicurezza una serie di azioni positive che la società ha messo allo studio, quali: migliore illuminazione delle casse, incentivazione di meccanismi automatici di pagamento da remoto, utilizzo di personale da affiancare al cittadino al momento del pagamento alla cassa.

1) Anche la specifica azione contro i commerciati abusivi su area pubblica è svolta regolarmente dal Corpo di PM sia grazie al Reparto specializzato – e perciò perfettamente in grado di condurre in autonomia tutto l’accertamento -, sia con l’incremento di Agenti aventi diverse specializzazioni, in particolari momenti dell’anno, che attirano in città queste attività abusive.
Nell’anno 2010 sono stati eseguiti n 489 controlli e n. 11 sequestri
Nell’anno 2011 sono stati eseguiti n 577 controlli e n. 7 sequestri
Nell’anno 2012 sono stati eseguiti n 649 controlli e n. 9 sequestri
Nell’anno 2013 sono stati eseguiti n 868 controlli e n. 7 sequestri
Nell’anno 2014 sono stati eseguiti n 843 controlli e n. 4 sequestri
In particolare durante il periodo natalizio (indicativamente dalla fine di novembre all’Epifania) il Corpo di PM concorda con la Guardia di Finanza dei calendari di pattugliamento in modo da pianificare una maggiore presenza di contrasto all’abusivismo soprattutto in centro storico.
2) La problematica dell’accattonaggio molesto è oggetto di una particolare azione di contrasto/aiuto da parte dell’Unità di Progetto Intersettoriale Sicurezza urbana. Il problema vuole essere affrontato dall’Amministrazione sia da punto di vista di allontanamento dalla strada di coloro i quali potendo trovare un appoggio alimentare o di ricovero non abbiano più la necessità di chiedere l’elemosina ai passanti con stazionamento sulla pubblica via; sia dal punto di vista dell’individuazione ed identificazione delle persone ai fini di controllo e scambio d’informazioni con la locale Questura. Al primo aspetto, terminato in questi giorni dal personale ‘sul campo’ dall’Ufficio Salute progettualità Sociale, farà seguito il secondo monitoraggio delle presenze da parte della Polizia Municipale. Il materiale raccolto potrà essere poi esposto e discusso nell’ambito della Commissione consigliare preposta. I tempi previsti per completare l’indagine e riassumere i dati si quantificano in circa due mesi .

“Una Lince per Amica”

da: Ufficio Stampa Ente Palio città di Ferrara

La Contrada di Borgo San Giovanni contradaioli, amici e simpatizzanti a collaborare alla raccolta di generi alimentari a favore delle parrocchie della Contrada.
Sabato 28 marzo e domenica 1 marzo i giovani del Borgo San Giovanni saranno presenti dalle 9 alle 19 con un banchetto all’esterno del supermercato Interspar di via Pomposa per raccogliere generi alimentari non deperibili e non prossimi alla scadenza. Saranno raccolti in particolare: pasta, riso, latte, biscotti, olio, tonno in scatola, legumi in scatola, pomodori pelati.
I prodotti raccolti andranno a sostenere le persone in stato di disagio economico e/o seguite dai servizi sociali tramite la Parrocchia di Pontelagoscuro, alla quale saranno indirizzati i beni raccolti (per questa prima iniziativa).
“Questo gesto di grande solidarietà rientra nella volontà della contrada di essere presente sul territorio in maniera concreta, proponendosi come parte attiva nelle questioni sociali che interessano la comunità. – hanno spiegato gli organizzatori della colletta – Le problematiche odierne mettono in crisi tante famiglie che nonostante gli sforzi faticano ad arrivare a fine mese. A loro sostegno la Caritas, compresa quella di Pontelagoscuro, che si impegnano costantemente per aiutare le persone in difficoltà. Questa prima iniziativa spera di contribuire, grazie alla clientela del supermercato Interspar, in maniera efficace.”
L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno dl Centro Commerciale Interspar e al patrocinio del Comune di Ferrara.

“Venti buone regioni… per sorridere ancora” di Marco Bottoni

da: Festina Lente Edizioni

Un’ esilarante giro d’Italia, regione per regione, dalla A alla V

“Il fatto è che più nessuno studia la geografia”.
Marco Bottoni, medico e scrittore con numerose pubblicazioni all’attivo, si lamenta così nella presentazione della sua ultima fatica letteraria.
“Ai miei tempi – continua – lo studio di regioni e province d’Italia con i relativi capoluoghi, nonché di mari, fiumi, laghi (immissari ed emissari compresi) costituiva un imprescindibile caposaldo del sapere, fino dalle scuole elementari, ma i ragazzi di oggi non conoscono più la geografia dell’Italia”. Così, quasi a cercare di riempire un vuoto, Bottoni consegna alle stampe ben venti racconti che Festina Lente Edizioni raccoglie in un volume intitolato “Venti buone regioni… per sorridere ancora”. E il sorriso è assicurato, visto che si tratta di racconti di genere umoristico, ognuno dei quali è, se non esplicitamente ambientato, almeno in qualche modo legato a una delle venti regioni italiane.
Il lettore viene accompagnato, in un insolito e divertente viaggio, a incontrare i protagonisti dei racconti e a scoprire nelle loro storie, sapientemente illustrate dal bravo Biagio Panzani, l’autentico spirito padano del “lumbard” e il non meno famoso spirito etilico del veneto, la proverbiale tirchieria del ligure e l’ideale filosofico di vita che è proprio del campano.
La geografia, si sa, è considerata dai più materia inutile e noiosa, ma accostarsi a questo libro può renderla un po’ meno ostica, e mettersi a leggerlo può farla diventare, se non avvincente, almeno divertente.
Non si tratta di una guida né di un atlante geografico, e il lettore non troverà, nelle 200 pagine (tutte di facile e godibilissima lettura) indicazioni stradali o itinerari consigliati. Non risposte a quesiti precisi, ma piuttosto l’assonanza, perfetta a livello umoristico, con la famosa domanda di Totò: “Per andare dove vogliamo andare, per dove dobbiamo andare?”
Con “Venti buone regioni… per sorridere ancora”, ognuno potrà andare dove vuole, anche senza usare il navigatore satellitare: in Abruzzo a sorridere di Saverio e dei suoi conigli, in Basilicata a ridere (anche se non starebbe bene) delle disgrazie di Aldo Mario; in Calabria a misurarsi con la diabolica intelligenza di Vincenzo e nelle Marche a conoscere un sindaco appassionato di pesca e poi in giro per una Italia fotografata per istantanee, passando da un racconto breve e fulminante a una storia che sembra non dovere finire mai.
Al lettore basterà girare le pagine una dopo l’altra e andare avanti così, via leggendo ma, più di tutto, via ridendo, perché se è vero che “fa buon sangue”, il riso che si miete a pieni occhi in questi venti racconti non abbonda solo in Piemonte, ma anche in Umbria, in Puglia, in Trentino, in Sicilia, in Sardegna…

Incontro con Francesco Martinelli & Paolo Fresu

da: ufficio stampa Pazzi di Jazz

Aperto a studenti e docenti universitari, 2 marzo, ore 10-13, Ravenna, Palazzo dei Congressi Largo Firenze 1

La seconda edizione di “Pazzi di Jazz” è iniziata lo scorso 5 febbraio e già tutti i suoi protagonisti sono saliti in cattedra, letteralmente. Mentre l’etnomusicologo e polistrumentista Ambrogio Sparagna ha incontrato gli studenti dei licei artistico, scientifico e classico di Ravenna oltre che i giovanissimi della scuola primaria di Lido Adriano, Alien Dee col suo funambolico e travolgente beatboxing è diventato il beniamino degli studenti delle medie ravennati (Ricci Muratori, Don Minzoni, Montanari).
L’accoppiata del critico musicale Francesco Martinelli col celeberrimo trombettista Paolo Fresu ha costituito il momento saliente di queste prime settimane dell’iniziativa didattica organizzata da Jazz Network con il patrocinio del Comune di Ravenna e dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna/MIUR. I due hanno incontrato e intrattenuto con affabulazioni e interventi musicali improvvisati gli studenti di scuole medie ed elementari all’interno di un Teatro Alighieri completamente gremito.
E lunedì 2 marzo alle ore 10 toccherà nuovamente alla coppia Martinelli & Fresu. I due incroceranno storie del jazz delle origini e assolo di tromba al Palazzo dei Congressi (Largo Firenze 1): un incontro rivolto agli studenti e i docenti di tutti i corsi universitari di Ravenna, per avvicinarli alle vicende ormai mitiche delle origini della musica improvvisata afro-americana.

Nato nel 1961 a Berchidda, in Sardegna, Paolo Fresu intraprende lo studio dello strumento all’età di 11 anni nella Banda Musicale del proprio paese natale. Dopo varie esperienze di musica leggera, scopre il jazz nel 1980 e inizia l’attività professionale nel 1982.
Nel corso dei tre decenni seguenti è protagonista di una scalata verso la vetta del jazz italiano e internazionale, del quale è oggi uno dei grandi protagonisti. Ha collezionato un numero difficilmente riassumibile di premi e riconoscimenti, esibendosi in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afro-americana degli ultimi 30 anni: Enrico Rava, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Gerry Mulligan, Dave Holland, John Zorn, Richard Galliano, Trilok Gurtu, Jim Hall, Uri Caine, Gil Evans Orchestra, Toots Thielemans, Carla Bley, Dave Douglas…
Anche la sua capacità di ideare formazioni e progetti musicali pare essere inesauribile: dal suo Quintetto al duo con Gianmaria Testa, il Trio P.A.F., il Devil Quartet, il trio con Nguyên Lê e Dhafer Youssef, il duo con Uri Caine e altri pianisti (Danilo Rea, Dado Moroni, Bojan Zulfikarpacic, Ludovico Einaudi, Omar Sosa), le rivisitazioni filologiche di Porgy and Bess e Birth of the Cool con l’Orchestra Jazz della Sardegna, l’Italian Trumpet Summit… L’elenco potrebbe continuare con lunghezza enciclopedica.
Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi, di cui oltre ottanta a proprio nome o in co-leadership, spesso lavorando in progetti che intrecciano il jazz ad altre musiche (etnica, world music, contemporanea, leggera, antica). Si è confrontato anche con la musica per il teatro, la danza, la poesia, il cinema e la televisione, a fianco di importanti esponenti di queste discipline. È docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali.

Nato a Pisa nel 1954, Francesco Martinelli è impegnato fin dagli anni Settanta nella diffusione della cultura jazzistica in Italia come organizzatore di concerti, giornalista, saggista e traduttore, insegnante e conferenziere. Ha collaborato negli anni Settanta all’organizzazione delle memorabili Rassegne Internazionali del Jazz di Pisa, e in seguito ha promosso nella sua città concerti e rassegne tra cui La Nuova Onda, l’Instabile’s Festival, An Insolent Noise. Come giornalista ha collaborato a Musiche, Musica Jazz e
Il Giornale della Musica; attualmente scrive di musiche tradizionali per la rivista inglese Songlines. Ha pubblicato le discografie di Anthony Braxton, Evan Parker, Joelle Léandre e Mario Schiano. Ha tradotto una decina di libri dall’inglese all’italiano, collaborando con Arcana, Il Saggiatore, EDT e con la pisana ETS per la collana Sonografie la cui più recente uscita è un volume su Albert Ayler. Insegna Storia del Jazz presso l’Istituto Musicale Mascagni di Livorno e la Siena Jazz University; a Siena Jazz dirige anche il Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo”, la più ampia raccolta di libri, riviste e registrazioni di jazz in Italia. La collana di testi jazzistici creata in collaborazione da EDT e Siena Jazz è da lui diretta. Ha insegnato per diversi anni a Istanbul alla Bilgi University e collabora tuttora con la Fondazione per la Cultura di Smirne per l’organizzazione del Festival del Jazz Europeo e la gestione del museo degli strumenti musicali tradizionali dell’Anatolia.
È oggi impegnato a coordinare un vasto progetto internazionale promosso da Europe Jazz Network per la redazione di una storia collettiva del Jazz in Europa.

Le novità del Salone del Restauro di Ferrara

da: ufficio stampa Culturalia

Il Salone del Restauro di Ferrara annuncia le prime grandi novità del programma della XXII edizione, a partire dal cambio di data, che quest’anno vede la manifestazione dare appuntamento a primavera inoltrata, dal 6 al 9 maggio, al via con Expo Milano 2015 del quale ha ottenuto l’importante patrocinio, rientrando quindi tra gli oltre 1.300 eventi culturali in programma durante i mesi dell’esposizione mondiale, presentati sul sito istituzionale www.verybello.it.

ll patrocinio Expo è un importante riconoscimento per il Salone, che con i suoi 250 espositori selezionati, è considerato tra le iniziative di alto profilo che concorrono alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del nostro territorio in tutte le sue declinazioni.

Il processo di trasformazione intrapreso negli ultimi anni da Restauro si è inoltre ben allineato alla profonda riforma attuata dal MiBACT, fin dalla sua prima edizione importante partner del Salone, in particolare per quel che riguarda la piena integrazione tra cultura e turismo, il mecenatismo culturale e la creazione di un vero e proprio sistema museale italiano, nodo centrale della riforma che troverà a Restauro numerosi momenti di approfondimento.

In questa stessa ottica di ripensare il sistema di gestione culturale, declinando i concetti fondamentali di Smart Cities e di “museo diffuso”, a Restauro 2015 verrà presentata al visitatore un’ipotesi concreta di SMART MUSEUM, ovvero una proposta di spazio espositivo allestito anche attraverso l’uso di applicazioni tecnologiche che ne facilitino il percorso museale e la didattica, suggerendo, grazie all’apporto di start-up ed aziende che operano nel campo dello sviluppo di percorsi museali e turistici, una risposta alle ancora numerose problematiche esistenti annesse ad accessibilità, fruizione e promozione di un luogo che deve essere testimonianza di qualità di un patrimonio culturale raccolto e intelligentemente conservato ma anche innesco di interrelazioni spaziali.

D’obbligo quindi la riflessione sulla nascita di un sistema museale nazionale, sulle nuove forme di organizzazione e gestione dei musei, compresi i servizi aggiuntivi, fino agli standard di controllo e valutazione in coerenza con gli standard stabiliti dall’International Council of Museum (ICOM), che a Restauro 2015 presenterà, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Musei Locali e Internazionali (ANMLI), una preview della conferenza internazionale “Museum and Cultural Landscapes”, l’appuntamento mondiale sulla museologia che si terrà nel 2016 a Milano e che offrirà la possibilità all’Italia di confrontarsi con istituti internazionali sui possibili modelli di gestione.

La fruttuosa sinergia tra pubblico e privato, vera “economia della cultura”, concetto da sempre sostenuto a Restauro, è la molla che più di tutti può e deve portare ad una sensibilizzazione sempre più consapevole di una cittadinanza attiva per un risveglio della predisposizione al mecenatismo, sulle opportunità di investire, anche e soprattutto per il privato, nel settore della cultura e del turismo. Queste tematiche di grande attualità verranno affrontate a Restauro in una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di importanti giornalisti di settore, studiosi ed economisti, Fondazioni, società di crowdfunding ma soprattutto semplici cittadini privati che nella cultura hanno già deciso di investire.

Non mancheranno ovviamente i casi di interventi di conservazione e restauro “classici”, realizzati da imprese private e dal Ministero stesso, che oltre alla riforma ha confermato, anzi aumentato, i fondi per gli interventi a disposizione dei suoi Istituti afferenti quali Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario e l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro.

Nel filone classico ritroviamo inoltre le attività dell’Istituto Italiano dei Castelli, che ha da poco festeggiato i 50 anni dalla fondazione, e al quale il Salone del Restauro di Ferrara intende rendere onore ospitando durante i quattro giorni di manifestazione un nutrito programma organizzato dall’Istituto, che mira a coinvolgere anche la città di Ferrara ed il suo “cuore”, il Castello Estense.
L’istituto Italiano dei Castelli utilizzerà le giornate del Salone del Restauro come vetrina comunicativa dei progetti in essere o in via di programmazione, realizzati in accordo con la Regione Emilia-Romagna e altre realtà istituzionali o imprenditoriali italiane in rapporto a possibili forme di collaborazione con la comunità europea. In fiera, a fianco dello stand di rappresentanza, l’Istituto realizzerà uno spazio Mostra dei migliori progetti di restauro presentati nelle tesi di laurea premiate al XVII Premio di Laurea sull’Architettura Fortificata.

Restauro continua ad essere anche appuntamento imperdibile per il mondo legato alla ricerca scientifica intorno alle questioni di restauro e conservazione, e alla formazione delle professionalità coinvolte. Imprescindibile in questo senso la collaborazione con l’Università di Ferrara, Dipartimento di Economia e Managment, Dipartimento di Studi Umanistici e Dipartimento di Architettura con DIAPReM/TekneHub, partner del Salone che porteranno un importante focus sul restauro del bene culturale come fonte di innovazione industriale capace di attirare investimenti, facendo riferimento anche al programma di fondi di finanziamento UE, HORIZON 2020, in cui la Commissione Europea ha incluso trasversalmente il tema del patrimonio culturale, “importante sia per la società che per l’economia”.
Al Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara è inoltre affidato il compito di mantenere viva l’attenzione attraverso mostre e convegni, e rivedere in maniera più centrale il restauro del Moderno in tema di architettura, in Italia e nel resto del mondo.

Confermati anche durante i 4 giorni di fiera, la realizzazione di corsi di formazione professionale a rilascio di crediti formativi permanenti e numerose iniziative rivolte alla creazione di presenze selezionate e motivate di tecnici professionisti quali architetti, ingegneri, geometri che in Restauro trovano sempre più la loro occasione di aggiornamento.

Il know how e l’innovazione italiana nel settore sono fruttuosamente promosse all’estero da Assorestauro, l’Associazione Italiana per il Restauro Architettonico, Artistico, Urbano che sarà presente in fiera con le sue oltre 60 aziende associate e diverse delegazioni straniere, in collaborazione con ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane).

Tirando le fila degli importanti processi innescati in seno alle passate edizioni, le potenzialità del turismo culturale verranno applicate anche alla rinascita del patrimonio emiliano a due anni e mezzo dopo il sisma, su cui il Salone ha doverosamente accesso i riflettori nelle passate due edizioni. A fronte dell’immediato e massimo impegno – numeri e fatti alla mano – della gestione commissariale della Regione Emilia-Romagna, congiunta a quella della Direzione Regionale MiBACT, quello che si propone nel 2015 è un itinerario di turismo culturale nell’area del sisma alla scoperta dei suoi gioielli artistici nuovamente visitabili, delle opere salvate e riconsegnate al pubblico.

Se queste sono le premesse della XXII edizione di Restauro, attendiamo le prossime novità di un appuntamento che nel 2015 come non mai promette di lasciare il segno.

L’assessore Patrizio Bianchi ha incontrato una delegazione del Governo albanese

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Patrizio Bianchi ha incontrato una delegazione del Governo albanese: “Grande rilevanza dell’area adriatico-ionica per lo sviluppo europeo”

L’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo Patrizio Bianchi ha ricevuto questa mattina in Regione una delegazione del Governo albanese composta dal segretario generale del Ministero dell’Economia Frederik Seiti e dal consigliere del ministro per la Salute Kosta Barjaba.
“Siamo convinti della grande rilevanza dell’area adriatico-ionica per lo sviluppo delle politiche europee – ha detto l’assessore Bianchi – L’Emilia-Romagna ha il ruolo di coordinamento su questa area, e crediamo sia possibile avviare non solo un’attività di scambi commerciali tra i nostri Paesi, ma anche un’azione congiunta di policy making”.
Il segretario generale Seiti ha sottolineato il ruolo che l’Albania sta assumendo a livello europeo nell’area balcanica, e si è detto convinto dell’importanza di avviare una collaborazione per trasferire conoscenze e competenze tra paesi.
“Costituiremo da subito un gruppo di lavoro – ha aggiunto Bianchi – Avvieremo una progettazione comune nell’ambito del programmazione adriatico-ionico sul tema delle piccole imprese, delle start up e dello sviluppo integrato di turismo, agricoltura e manifattura”.
Per favorire la conoscenza tra i due paesi e le iniziative congiunte, la collaborazione tra Emilia-Romagna e il Governo albanese si strutturerà nel merito anche con piccole azioni, come ospitare per qualche settimana alcuni funzionari albanesi presso le strutture della Regione. In particolare in occasione di Expo Milano, dove l’Albania sarà presente, potranno essere avviati scambi di esperienze e incontri tra imprenditori, in particolare nel settore agricolo e con le università.

Cinema, torna dal 1 marzo “Doc in Tour” nelle sale di 37 località dell’Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Torna “Doc in Tour”, da Bologna a Rimini passando per Parma, rassegna di documentari nelle sale dell’Emilia-Romagna. In questa nona edizione dal 1 marzo al 31 maggio 20 film circuiteranno in 46 sale cinematografiche della regione. Mezzetti: “Un tassello importante per una terra di cinema che vogliamo valorizzare sempre meglio”

Venti documentari selezionati, 46 sale coinvolte in 37 località delle regione, da Bologna a Rimini passando per Parma, 222 passaggi in tre mesi di rassegna: sono alcuni numeri della rassegna “Doc in Tour – Documentari in Emilia-Romagna”, la cui nona edizione prenderà il via l’1 marzo e si protrarrà fino al prossimo 31 maggio.

Doc in Tour è il frutto di un lungo processo creativo e produttivo che ogni anno presenta il meglio della produzione documentaristica locale, punto di eccellenza dell’Emilia-Romagna. Gli ottomila spettatori della passata edizione confermano quanto questa rassegna, unica in Italia, sia ormai pienamente consolidata.
La rassegna rappresenta un importante tassello all’interno di un sistema che vedrà, a partire dalla metà di quest’anno, con l’attuazione della legge regionale n. 20 del 2014 sul cinema e l’audiovisivo, la Regione Emilia-Romagna impegnata ad attrarre sul territorio tutte le fasi della filiera: dal processo creativo fino alla distribuzione in sala, passando per la produzione cinematografica. Da quest’anno le eccellenze produttive regionali avranno modo di confrontarsi e di arricchire il pubblico, valorizzare le proprie risorse e crescere in campo professionale.

“Doc in Tour – commenta l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti – è un progetto nato allo scopo di diffondere nelle sale della regione l’eccellenza del documentario ideato e prodotto dai nostri migliori autori, ma è anche uno degli aspetti della fertilità creativa di questo territorio in ambito cinematografico. L’Emilia-Romagna è terra di cinema e col nostro sostegno vogliamo accompagnare e valorizzare questa importante vocazione. Già in occasione del prossimo Expo vogliamo essere in grado di poter mostrare quale sia il reale peso che l’Emilia-Romagna ha avuto per il cinema mondiale, ma anche il ruolo che può ancora esercitare con la produzione attuale, anche in campo documentaristico, il genere migliore per raccontare noi stessi e il mondo che ci circonda”.

Anche quest’anno Doc in Tour proporrà documentari selezionati tra opere di autori o case di produzione emiliano-romagnole, o con temi che riguardano la regione. Le sale cinematografiche regionali che ospitano l’iniziativa appartengono al circuito Fice, che riunisce i cinema d’essai, o sono sale gestite dai Comuni. L’iniziativa è unica in Italia per il rapporto che ha saputo instaurare tra i film documentari (spesso non distribuiti oppure relegati in festival o canali tv tematici) e il pubblico delle sale cinematografiche.

I film in programma
I 20 documentari di quest’anno offrono spunti di riflessione su differenti tematiche: da storie di paesi e conflitti lontani (“Kevin – will my people find peace?” ; “Quello che resta”; “Stolica/Sedia”; “Striplife”) a storie e memorie d’Italia (“Il cielo capovolto. 7 giugno 1964, lo scudetto del Bologna”; “Italiani veri”; “Questa non è una esercitazione”; “Il treno va a Mosca”; “Vacanze al mare”). Dai ritratti di donne forti e coraggiose (“Eco de Femmes”; “Mulheres”) a spaccati di vita tra cronaca e racconto (“Il futuro è troppo grande”; “Merci de me répondre”; “Vite al Centro. Storie di commesse nell’epoca dei centri commerciali”). Dai racconti di impegno sociale (“Arctic spleen”; “La beauté c’est ta tête”) ai ritratti di artisti del nostro tempo (“L’altro Fellini”; “Francesco Guccini. La mia Thule”; “L’Orchestra. Claudio Abbado e i musicisti della Mozart”; “Paese mio”).

La rassegna
Quattro i promotori: Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d’essai), D.E-R, Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico/Fondazione Cineteca di Bologna.
La rassegna è curata da Anna Di Martino e Davide Zanza. La Fice Emilia -Romagna cura la gestione operativa, organizzativa, la promozione e i rapporti con le sale d’essai.

Tutte le informazioni relative al programma con schede dettagliate dei documentari e relativi trailers possono essere consultati sul sito http://cultura.regione.emilia-romagna.it/cinema e sulla relativa pagina Facebook.

Il Dipartimento di Giurisprudenza di Unife apre le porte al primo di una serie di Professori stranieri grazie alla Cattedra intitolata alla Prof.ssa Letizia Gianformaggio

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Primo illustre docente il Prof. Martin Gebauer

Martedì 3 marzo alle ore 16 si terrà l’inaugurazione del primo corso della Cattedra Gianformaggio, istituita dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara per integrare ogni anno nel proprio corpo docente due illustri professori stranieri, chiamati a tenere insegnamenti di alta specializzazione nell’ambito del corso di laurea in Giurisprudenza. La Cattedra è intitolata alla memoria di Letizia Gianformaggio, professoressa di filosofia del diritto, prematuramente scomparsa, che per molti anni ha insegnato nell’Ateneo ferrarese, lasciando di sé un ricordo indelebile negli studenti e nei colleghi.
Il primo titolare della Cattedra Gianformaggio è il Prof. Martin Gebauer, docente di diritto civile e diritto internazionale privato dell’Università di Tübingen, in Germania. Gebauer, che ben conosce Ferrara per avervi svolto una parte dei suoi studi universitari, ha insegnato nelle Università di Heidelberg e Jena, dopo essersi specializzato negli Stati Uniti presso l’Università di Harvard. È autore di importanti studi sull’europeizzazione del diritto privato e sul diritto delle obbligazioni, ed è fra i principali studiosi tedeschi del diritto internazionale privato e processuale.
Durante il suo soggiorno a Ferrara terrà, in inglese, un corso di 40 ore sul diritto internazionale privato delle obbligazioni contrattuali e non contrattuali, aperto agli studenti Unife ed agli studenti Erasmus ospiti del Dipartimento.
La creazione della Cattedra Gianformaggio si inserisce nelle iniziative di internazionalizzazione degli studi su cui è impegnato da diversi anni il Dipartimento di Giurisprudenza. Gli studenti, oltre a poter frequentare quattordici insegnamenti interamente in lingua inglese e a poter redigere e discutere la propria tesi in una lingua diversa dall’italiano, hanno l’opportunità di conseguire un doppio diploma di laurea, italo-francese o italo-spagnolo, offerto in collaborazione con l’Università di Strasburgo e di Granada. Inoltre, gli studenti che decidono di intraprendere un iter di studi marcatamente internazionale, possono concorrere all’attribuzione, al momento della laurea in Giurisprudenza, dello speciale diploma della “Ferrara School of Law”, di recente istituzione.

Tper

Da lunedì 2 marzo 2015 variazione d’orario per due treni regionali Tper della Ferrara-Codigoro

da: Ufficio Stampa Tper

TPER informa di una variazione d’orario che sarà attiva a decorrere da lunedì 2 marzo per due treni della linea ferroviaria Ferrara-Codigoro:

§ Il treno 6382 che collega Codigoro con Ferrara, attivo nei giorni feriali, partirà alle ore 7.43 da Codigoro (anziché alle 7.38), con arrivo a Ferrara alle 8.40. Effettua le fermate di Massafiscaglia alle 7.53, Migliaro alle 7.58, Migliarino alle 8.03, Ostellato alle 8.08, Ferrara Cona Ospedale alle 8.29.

§ Il treno feriale 6267 Ferrara-Codigoro partirà alle 8.04 da Ferrara (anziché alle 7.49), con arrivo alle 9.11 a Codigoro. La modifica è stata effettuata per permettere lo scambio, alla stazione di Ferrara, ai numerosi studenti di Medicina e Chirurgia che si recano all’Ospedale per svolgere i corsi didattici, che provengono, oltre che da Ferrara, da Padova, Rovigo e Bologna.
Effettua le seguenti fermate intermedie: Ferrara Via Boschetto 8.12 – Ferrara Città del Ragazzo 8.15 – Ferrara Cona Ospedale 8.18 – Cona 8.20 – Quartesana 8.26 – Masi Torello 8.31 – Tresigallo 8.35 – Rovereto 8.39 – Dogato 8.43 – Ostellato 8.47 – Migliarino 8.51 – Valcesura 8.53 – Migliaro 8.56 – Massafiscaglia 9.00.

Lezioni di arte, botanica e biofisica al quarto appuntamento con Unijunior Ferrara 2015

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Domani sabato 28 febbraio al Polo Chimico Bio Medico di via L. Borsari 46, quarto appuntamento con Unijunior Ferrara 2015, il ciclo di lezioni universitarie per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, tenuto da docenti dell’Ateneo estense.

L’iniziativa, giunta con successo alla sua sesta edizione, coinvolge oltre 450 giovani allievi, anche da fuori provincia ed è organizzata dall’Ufficio Comunicazione ed eventi dell’Università d Ferrara, in collaborazione con l’Associazione culturale FunScience.

Le lezioni in programma domani sabato 28 febbraio:

– aula E1, alle ore 15 (8-11 anni) e alle ore 16.30 (10-14 anni), Il colore di Matisse, le forme di Picasso. Una lezione sui grandi pittori dell’arte contemporanea, di Ada Patrizia Fiorillo, Associato del Dipartimento Studi umanistici, Sezione di Arti: storia e performance di Unife;

– aula E2, alle ore 15 (8-14 anni), Miti, leggende, fiabe e magia degli alberi. Lezione di Botanica: scopriamo storie fantastiche, curiosità e aneddoti di alberi e piante, di Fabrizio Negrini, Responsabile Orto Botanico Erbario di Unife;

– Aula E2, alle ore 16.30 (8-14 anni), Come funzionano i nostri sensi. La percezione di ciò che ci circonda osservandolo, udendolo, fiutandolo, assaporandolo, toccandolo, è uguale o molto simile a come è davvero?, di Giorgio Rispoli, Associato del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie, Sezione di Biologia ed evoluzione di Unife.
Per gli accompagnatori dei giovani studenti, parcheggio gratuito presso la struttura, con sala studio e servizio bar aperti per tutta la durata delle lezioni. E a fine corso, in occasione della cerimonia conclusiva, diploma di partecipazione per tutti gli iscritti.

Per iscriversi: collegarsi al sito http://www.unijunior.it/ferrara, dove è possibile consultare anche il calendario completo di tutte le lezioni.

NOTA A MARGINE
La guerra per la neutralità

Il 26 febbraio 2015 è stato un giorno importante per la vita e lo sviluppo della rete internet a livello mondiale, la FCC (Federal Communication Commission) americana ha infatti deciso che da ora in avanti nessun fornitore di servizi di rete potrà in alcun caso rallentare artificialmente l’accesso alla rete dei propri clienti, né potrà inibire l’accesso ad alcun sito. Si afferma cioè definitivamente il principio della cosiddetta “neutralità della rete” (Net Neutrality – NN). Ovviamente le decisioni di FCC riguardano esclusivamente gli Usa; tuttavia, stante il ruolo trainante di quel Paese nello sviluppo delle nuove tecnologie e servizi di rete, è del tutto prevedibile che influenzeranno anche altre parti del mondo, Europa compresa. Occorre ricordare che un dibattito analogo è in corso da tempo anche nel vecchio continente, nel quale il principio della NN era stato stabilito, almeno per le reti fisse, sin dall’inizio, ma che stava rischiando di venire pesantemente attenuato, sotto la spinta della lobby degli operatori di telecomunicazioni. Da tempo è infatti in atto una contrapposizione molto forte fra, appunto, chi fornisce l’accesso alla rete (gli Internet Service Provider – ISP) e le grandi aziende fornitrici di servizi, quali ad esempio Google, Amazon, YouTube, Apple, ecc., definite queste ultime collettivamente come OTT, acronimo che deriva dalla locuzione “Over the top”, inventata dagli operatori per rappresentare la collocazione, a loro dire strumentale e predatoria, di tali soggetti rispetto ai loro investimenti nella realizzazione delle infrastrutture. Poiché gli OTT sono sostanzialmente aziende americane, gli ISP europei si sono presto scoperti molto attenti e disinteressati difensori degli interessi del nostro continente ed anche su questo hanno fatto leva per convincere Parlamento e Commissione europea delle loro ragioni.
Alla radice della controversia c’è in realtà la definizione della catena del valore relativa ai servizi forniti sulla rete, soldi che provengono per ora in massima parte dalla pubblicità, ma in cui sta crescendo in modo vigoroso (almeno nei Paesi dotati di un’infrastruttura sufficientemente veloce) la quota derivante dai servizi in streaming a pagamento (ad esempio Netflix) e di cui sia gli ISP che gli OTT cercano di assicurarsi la parte maggiore. In particolare gli ISP vorrebbero poter proporre ad OTT ed ai propri clienti finali “canali trasmissivi” di qualità garantita e prioritari rispetto al resto del traffico internet, ovviamente chiedendo in cambio agli uni e agli altri un sovrapprezzo rispetto al semplice accesso alla rete, riuscendo in questo modo, a parità di investimenti nell’infrastruttura, a massimizzare i ritorni economici. Naturalmente a rimetterci sarebbero sia gli utenti finali non disposti a pagare il sovrapprezzo, che si ritroverebbero a disporre di un servizio pesantemente limitato, sia i fornitori di servizi di minori dimensioni, anche se capaci di offrire prodotti potenzialmente più innovativi ed interessanti rispetto ai big del settore, che non sarebbero in grado di accollarsi i maggiori costi. Gli OTT di dimensioni maggiori, anche in ragione del loro potere contrattuale nei confronti degli ISP e grazie alle loro economie di scala, vedrebbero invece rafforzata la loro posizione dominante. Il tutto a scapito dell’innovazione e della concorrenza e, non ultimo, dato il ruolo pervasivo della rete, della libera espressione delle idee e delle forme artistiche. Si tratta cioè di un problema che ha a che fare molto strettamente con il futuro della democrazia nei prossimi decenni. Il tutto è descritto molto bene in questo simpatico cartone animato in inglese [vedi], che invito tutti a guardare, scegliendo i sottotitoli nella lingua che meglio conoscono fra quelle disponibili, dato che purtroppo non c’è l’italiano.
Come accennato, la decisione americana, osteggiata ferocemente dai repubblicani, così come fortemente voluta da Obama, può spostare i rapporti di forza anche in Europa, per fare sì che anche le istituzioni dell’Unione definiscano una chiara posizione in favore della NN resistendo alle sirene della lobby degli ISP, che utilizzano la carota degli investimenti per influenzarne le decisioni e minacciano, nel caso che la NN venisse confermata, di non procedere alla realizzazione di nuove reti. L’argomento è in realtà privo di un reale fondamento, dato che lo sviluppo e la diffusione ulteriori della rete ad altissima velocità si tradurrebbe comunque in maggiori entrate per gli ISP, grazie alle quali sarebbe possibile finanziare gli investimenti necessari.
La decisione americana, oltre a quelli appena ricordati, è però importante anche per altri ordini di motivi, fra i quali:
1) L’accesso alla rete viene classificato alla stregua di quello telefonico tradizionale e la sua disponibilità ubiquitaria costituirà un diritto per i cittadini, mentre finora era esclusivamente legata alle valutazioni di convenienza economica degli ISP a volerlo fornire. Diventa cioè un servizio con caratteristiche universali, come lo sono ad esempio, oltre alla telefonia fissa, l’acqua, la corrente elettrica, la posta, ecc. Anche in Europa sarebbe necessario arrivare alla medesima determinazione.
2) Cade la distinzione fra reti fisse e reti mobili. Si tratta di una modifica epocale, perché sinora le reti mobili hanno goduto, sia negli Usa che in Europa, di un trattamento regolamentare diverso da quelle fisse, nei fatti sbilanciato a favore degli operatori ISP mobili. Ora invece la Net Neutrality dovrà essere garantita anche ai servizi mobili.

Tutto bene, quindi? La situazione è in realtà suscettibile di ulteriori evoluzioni, perché se anche la decisione di FCC è inappellabile (lì le autorità indipendenti lo sono sul serio) potrebbe comunque essere impugnata davanti alla Corte suprema. Soprattutto, con il congresso ed il senato in mano ai repubblicani, potrebbe essere approvata una legge ad hoc che, modificando i poteri di FCC, potrebbe vanificare la decisione appena assunta. Il rischio è che una parte dei democratici, sensibilizzati dalle lobby degli ISP, si uniscano alla maggioranza in modo tale da bypassare il prevedibile veto del Presidente. C’è da dire che la lobby contrapposta degli OTT, cioè quella dei vari Google, Amazon, Facebook, Apple, ecc. non è certamente meno agguerrita. In Europa, comunque vadano le cose oltreoceano, è importante che nell’opinione pubblica si intensifichi la richiesta della Net Neutrality, assieme a quella, soprattutto in un Paese arretrato come l’Italia, di adeguate infrastrutture di rete. Più in generale è indispensabile che cresca la consapevolezza che il superamento del divario digitale che ci vede agli ultimi posti in Europa rappresenta un elemento indispensabile non solo per uscire dalla crisi economica e per rendere il Paese più efficiente, ma anche per guidare lo sviluppo della nostra democrazia nel prossimo futuro.

Le ossa si lamentano, è l’artrosi

L’artrosi è un’alterazione degenerativa di un’articolazione nel suo complesso, causata dal deterioramento della cartilagine articolare e dell’osso sottostante, che provoca un grado variabile di limitazione funzionale e ha un impatto negativo sulla qualità di vita. La cartilagine, infatti, è un tessuto che riduce l’attrito fra le ossa e che quando si danneggia per usura perde la sua elasticità, diviene più rigida e più facilmente danneggiabile. Inoltre i tendini e i legamenti dell’articolazione si infiammano causando dolore. Se la condizione peggiora le ossa possono arrivare a sfregarsi l’un l’altra provocando dolore, gonfiore e rigidità. Anno dopo anno, i legamenti perdono la loro elasticità, le cartilagini si usurano e si assottigliano. Questa evoluzione naturale può talvolta causare delle difficoltà motorie, per esempio mentre si cammina le ginocchia si piegano con movimenti più o meno dolorosi. Dopo 50 anni, l’artrosi del ginocchio, la più ricorrente, colpisce 3 milioni di Italiani. In Italia, il 40% delle donne in menopausa sono vittime di una frattura legata alla fragilità delle ossa.

Alcuni dei fattori che possono favorire l’insorgenza di questa patologia sono: familiarità, sovrappeso e obesità, fratture e lesioni articolari, lavori che richiedono posizioni forzate (per es. stare inginocchiati a lungo) oppure il continuo utilizzo di alcune articolazioni (per es. le articolazioni delle dita delle mani), sport come il calcio, in cui si ha un’usura precoce delle cartilagini di piedi e ginocchia, malattie circolatorie che causano sanguinamento e danno nelle articolazioni (per es. l’emofilia, l’osteonecrosi avascolare), alcune forme di artrite (per es. gotta, pseudo gotta o artrite reumatoide) che danneggiano l’articolazione e la rendono più suscettibile ai danni della cartilagine.

I sintomi
I sintomi che caratterizzano l’artrosi sono il dolore articolare, la rigidità (soprattutto al mattino o dopo un periodo di inattività), la limitazione funzionale, gli scrosci articolari, la tumefazione delle articolazioni, in assenza di sintomi sistemici come la febbre. Il dolore, principalmente nelle fasi iniziali, è reso più acuto dal movimento e alleviato dal riposo, mentre nelle fasi più avanzate può essere presente anche a riposo e ostacolare il riposo notturno. In particolare si presentano: dolori vertebrali, cervicali, dorsali, lombari o coccigei; la perdita della sensibilità degli arti; sciatica e nevralgie; mal di testa e vertigini; difficoltà locomotorie, dolori articolari (ginocchio, anca, collo, polso…); dolori plantari, osteoporosi, disturbi del sonno; debolezza vescicale, del transito intestinale, della prostata; disturbi digestivi.

La diagnosi
La diagnosi di artrosi è effettuata mediante visita medica e viene confermata dalle radiografie e da esami medici tradizionali, quali diagnostica per immagini, visite specialistiche, ortopediche, geriatriche e fisioterapiche.

Cura e prevenzione
La terapia è orientata da un lato verso il trattamento degli episodi acuti e dall’altro alla loro prevenzione e al rallentamento del processo degenerativo articolare. In base alla gravità, l’artrosi viene distinta in 3 stadi. Specialmente nei primi due stadi, i pazienti possono trarre giovamento dai trattamenti osteopatici. Le infiltrazioni di cortisone e l’uso di lubrificanti articolari deve essere molto cauto perché nel tempo può aggravare il problema; nei casi più gravi, quando la malattia si trova in uno stadio molto avanzato, può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico, sostituendo una protesi all’articolazione danneggiata. I risultati delle protesi sono positivi sia per la durata (oltre il 90% di successo a 12 anni dall’intervento) sia per il recupero. Oggi sta acquistando una sempre maggiore importanza la prevenzione con l’uso di antiossidanti e di sostanze come la glucosamina e l’acido ialuronico.
Ma aggiungo che la prevenzione si basa sul concetto che l’articolazione deve sempre lavorare correttamente, in modo che le superfici articolari delle ossa possono scorrere l’una rispetto all’altra e garantire la lubrificazione della cartilagine ed una usura fisiologica e progressiva. Tutto questo si ottiene con un buon atteggiamento posturale, sia sul posto di lavoro che in macchina, e con una attività fisica moderata, ma regolare. L’esercizio mantiene sana la cartilagine, le escursioni del movimento e rafforza la capacità dei muscoli e tendini di assorbire le sollecitazioni. Lo stretching quotidiano è estremamente importante. Se la vita sedentaria è un male per le articolazioni che progressivamente si “disabituano” a lavorare, altrettanto o più dannosa è una attività sportiva troppo intensa o agonistica.

Esempi di artrosi
Può essere di tre tipi:
Primaria, se è causata da fattori genetici ovvero idiopatica. Si manifesta con i noduli di Heberden.
Secondaria, se è causata da fattori scatenanti quali traumi, interventi chirurgici o malattie reumatiche.
Professionale, particolare tipo di artrosi secondaria, causata da un uso estensivo (tipico dell’ambiente professionale) di alcune articolazioni.

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Artrosi del ginocchio

Da un punto di vista medico le artrosi più frequenti sono:
• Gonartrosi, ovvero artrosi del ginocchio.
• Rizartrosi ovvero artrosi dell’articolazione alla base del pollice.
• Coxartrosi ovvero artrosi dell’anca.
• Spondilartrosi ovvero artrosi delle articolazioni vertebrali.

Percorso osteopatico
Dopo aver costatato che i disturbi rientrano nella sua sfera di competenza, l’osteopata procede ad un esame palpatorio minuzioso del corpo nella sua globalità (scheletro, viscere e muscoli). Egli rintraccia, diagnostica e tratta le vostre disfunzioni, senza mai forzare il movimento naturale delle articolazioni. La sua tecnica esperta percepisce le reazioni articolari, scopre le eventuali tensioni e ripristina la mobilità perduta. Prima di considerare un intervento chirurgico e per limitare il consumo di antinfiammatori o antalgici, il trattamento osteopatico può aiutare a ritrovare un certo conforto.
Nessuna pratica, se non l’intervento chirurgico, riesce ad eliminare l’artrosi. Il trattamento osteopatico ha come obiettivo:
• la riduzione del dolore;
• la ripresa funzionale dell’articolazione interessata;
• la ripresa dello stile di vita precedente al momento in cui si è manifestata la sintomatologia
Con il trattamento osteopatico, il paziente ottiene ottimi risultati, e la sua attenzione nella gestione della vita quotidiana, gli permetterà di convivere con l’artrosi in modo decisamente soddisfacente.
Nell’immagine alcuni esercizi da effettuare tre volte al giorno.

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Quando consultare l’osteopata
Per fare un bilancio osteopatico dell’artrosi; prima di cominciare o riprendere un’attività fisica in presenza di artrosi; come integrazione ad una cura per l’artrosi. A titolo preventivo: dopo una storta, un movimento sbagliato, lunghe immobilizzazioni con gessi, interventi chirurgici, cadute senza lesioni visibili su radiografia;
dopo ogni traumatismo.

L’osteopata è un grande specialista della mobilità. La sua perfetta conoscenza della fisiologia, dell’anatomia e della patologia umana gli permette di rintracciare l’origine del vostro dolore, utilizzando la tecnica osteopatica appropriata.

* Nuccio Russo è osteopata, esercita a Trapani e a Ferrara
nucciorusso@hotmail.com

 

IL FATTO
In Turchia uomini in minigonna contro lo stupro

Dopo una giornata passata all’università, Ozgecan Aslan, studentessa turca, prese il minibus del college per tornare a casa. A ogni fermata il mezzo si svuotava dei suoi passeggeri, fino a quando la ragazza non fu l’unica rimasta con l’autista, un ragazzo ventiseienne che, dopo aver tentato di stuprarla, l’ha rapita, le ha amputato le mani, l’ha bruciata e ha buttato i resti del cadavere in un fiume. Il peperoncino che la ragazza gli ha spruzzato negli occhi, in un vano tentativo di difesa, bruciava meno dell’orgoglio ferito e, per riconquistare la virilità perduta, l’ha pugnalata. Poi ha chiamato un amico e il padre per nascondere il corpo. Quando il corpo è stato trovato e l’uomo identificato, si è difeso affermando di essere stato provocato dalla ragazza, perché indossava una gonna.

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Un uomo che indossa la gonna, simbolo della campagna ‘Indossa una gonna per Ozgecan’

Gli abitanti di Mersin, luogo dell’accaduto, hanno reagito con rabbia, creando una campagna social per gridare al mondo ciò che accade, per far sì che la morte di Ozgecan Aslan non sia dimenticata, come tante altre donne uccise, un numero in crescente aumento.
Le donne hanno proibito agli uomini di toccare di nuovo il corpo della giovane vittima e di sedersi nelle prime file al funerale, hanno guidato il corteo funebre e urlato giustizia. Ma anche gli uomini vogliono giustizia, vogliono mostrare che non sono tutti brutali assassini e stupratori, e, per raccontare la triste storia di Aslan, hanno creato una campagna sociale online con l’ashtag #ozgecanicinminietekgiy, tradotto “Indossa una gonna per Ozgecan”, sono state pubblicate più di 15 mila fotografie in cui gli uomini, islamici e non, hanno indossato una minigonna, affermando che, se quel particolare indumento equivale ad un invito allo stupro, anche indossata da loro aveva lo stesso significato.
Il messaggio è chiaro ed è sempre lo stesso: le donne non devono avere paura di vestirsi e uscire, ma sono gli uomini che, fin da bambini, devono essere educati al rispetto. Per noi occidentali questo è un concetto già consolidato (almeno nella teoria), ma molte donne lottano ancora per ottenere dignità, per essere considerate al pari degli uomini. C’è chi contesta questa modalità d’espressione, affermando che una campagna online può sembrare utile in Occidente, ma in questi Paesi non ha forza.
Il problema non è legato alla marginalità di classi sociali disagiate, ma esteso a tutta la società. Basti pensare che il presidente Erdogan ritiene che le donne debbano affidarsi agli uomini per essere protette dagli stupri, e che la parità di genere è “contro natura”.

Una foto su un social network non sarà la strategia migliore, ma Ozgecan Aslan è diventata il simbolo di un mondo stanco di subire, di avere paura anche solo di uscire di casa. Migliaia di persone si riuniscono a Mersin come ad Istanbul, marciano insieme uomini e donne vestiti di nero, uniti contro la violenza sulle donne, perché lo stupro è un crimine contro l’umanità. Nella speranza che, domani, le ragazze possano tornare senza timore dall’università, dal lavoro o da una passeggiata, senza dover stringere tra le mani un (talora vano) spray al peperoncino.

Gli occhi grandi di Tim Burton

A voi “Big Eyes” o “Big Lies”, ovvero la storia degli occhioni sgranati di Margaret Keane, una delle più clamorose frodi della storia dell’arte. Una differenza sottile fra realtà e finzione è il filo conduttore di questo bellissimo film di Tim Burton, uscito a gennaio nelle sale italiane e che ha come protagonista una donna derubata della sua identità di artista da un marito che le fa credere di amarla, quando vuole solo sfruttare il suo talento. E appropriarsene.

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La locandina

Una storia vera, raccontata dal giornalista scandalistico Dick Nolan. Quella di Margaret Ulbrich (poi Keane), che dipinge giorno e notte, e del marito Walter, pittore dilettante e incapace ma abile venditore che si spaccia per l’autore reale. E negli anni ‘50-‘60, quando non sempre le donne erano valorizzate, tutti osannano lui, tutti vogliono i suoi quadri, quelle tele favolose che ospitano bambine dagli occhi immensi e tristi, occhi che squadrano, osservano, esaminano, inquisiscono, inquietano, un po’ pure spaventano. Mentre la moglie è costretta al super lavoro e all’invisibilità più totale. I due si conobbero a San Francisco, nel 1955, durante una mostra. Lui era un agente immobiliare e come hobby dipingeva dei vicoli di Parigi, dove diceva di aver vissuto. Lei ne fu subito affascinata, colpita da intraprendenza e carisma.

I primi due anni della loro vita furono felici, ma tutto cambiò una notte in cui Margaret accompagnò il marito in un club di San Francisco dove si esibivano comici come Lenny Bruce e Bill Cosby e si accorse che lì, Walter Keane, vendeva i quadri con i bambini dai grandi occhi e se ne prendeva il merito. Margaret si rese conto improvvisamente che ai suoi committenti e ai vari clienti, Walter raccontava una grande bugia. Ma per bisogno di soldi e paura di essere accusati di truffa, la bugia sarebbe continuata per anni. E mentre (erano gli inizi del 1960) si vendevano milioni di poster e cartoline con i bambini dagli occhi grandi e persone famose come Natalie Wood, Joan Crawford, Dean Martin, Jerry Lewis, Adriano Olivetti e Kim Novak compravano gli originali, la vita della coppia cambiava tristemente e miseramente. Margaret continuava a dipingere nella sua gabbia d’oro (in una grande e lussuosa villa con piscina), triste, angosciata e mentendo alla figlia Jane avuta dal primo matrimonio, l’unica vera persona per lei importante.

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Margaret Keane oggi, tra due dei suoi quadri

Persa in una relazione morbosa, pericolosa e dannosa che si sarebbe degradata completamente fino a condurre a un burrascoso divorzio e al tribunale, negli anni ‘80. Alla fine, in sede giudiziaria, Margaret, ritiratasi nel frattempo in piena solitudine alle Hawaii, dove aveva continuato a dipingere, avrebbe avuto riconosciuti i suoi diritti, dopo il clamore e gli scandali iniziali. Grandiosa la scena in tribunale nella quale il giudice, per dirimere la questione, chiese ai coniugi di dipingere un bambino dagli occhi grandi proprio lì davanti a tutti, in aula. Margaret finì il quadro in 53 minuti. Walter disse che non poteva farlo perché aveva male a una spalla. Lei vinse la causa, fu autorizzata a firmare da quel momento i dipinti e venne stabilito un mega risarcimento di 4 milioni di dollari: ma lei non vide mai un centesimo, perché l’ex marito aveva speso tutto e non aveva ormai più nulla. Walter Keane morì nel 2000.

grandi-occhiMa che cosa guardavano quegli occhioni sgranati delle bambine dipinte in serie da Margaret Keane? Non si sa, e qui sta il bello. Ognuno poteva e può pensare ciò che vuole. Margaret, ancora vivente e un po’ dimenticata, oggi è rivalutata quasi come una sorta di paladina dei diritti delle donne, precorritrice dei tempi a loro dovuti, capace di ribellarsi al marito impostore, despota, mitomane e schizofrenico e di veder riconosciuti in pieno i suoi diritti. Un buon film sull’emancipazione femminile dell’epoca, sulla manipolazione dei media e del marketing rispetto all’arte e su pregi e virtù di un periodo mutante per l’America coincidente con la Beat Generation di San Francisco.

“Lo scenario che hai dipinto ti si ritorce contro”, Margaret Keane

Big Eyes, di Tim Burton, con Amy Adams, Christoph Waltz, Danny Huston, Jon Polito, Krysten Ritter, Jason Schwartzman, Terence Stamp, USA, 2014, 105 mn.

IL CASO
La donna discinta, la gazzella scomparsa e il buio su Tripoli

di Karla Garbo

In un momento un cui la cultura fa paura e molti giornali parlano di strumenti musicali che bruciano e vignette satiriche o pseudo tali (anche se l’attenzione su di esse è leggermente calata), eccone una di qualche mese fa, simpatica ma che, tuttavia, tocca un aspetto preoccupante, quello della sparizione o, peggio, della distruzione di molte opere d’arte storiche in un paese ricco di cultura come la Libia (ma non solo).

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Vignetta che ironizza sulla sparizione della statua

La vignetta ironizza sulla sparizione della Fontana della Gazzella dal lungomare di Tripoli, con un disegno che ritrae un ufo che se la sta portando via. Era bella, soave, delicata e antica, probabilmente incompresa da molti. La fontana di bronzo era un simbolo storico della città, spesso immortalata su cartoline e fotografie. Realizzata nel 1932, durante il periodo coloniale italiano, dall’artista livornese Angiolo Vannetti (1881-1962), la statua era sopravvissuta a tutti i governi. Durante la presenza in Libia della comunità italiana (fino al 1970), la fontana era meta degli innamorati che si facevano fotografare ai bordi della vasca. Ma anche dopo la cacciata dei residenti italiani, per mano del regime militare di Gheddafi, la Gazzella era riconosciuta dai giovani libici come un luogo d’incontro e nella piazza erano stati aperti bar e ristoranti affollati che portavano il suo nome.

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La fontana oggi

La chiamavano semplicemente la Gazzella, ma era qualcosa di più. In quella statua di gazzella abbracciata da una donna seminuda, circondata dai getti d’acqua di una fontana, gli abitanti di Tripoli leggevano un ultimo ricordo del passato e il rimpianto di anni non segnati dall’incertezza, dall’inquietudine degli attuali giorni bui. La “fontana italiana”, come la chiamavano molti, oggi è sparita, puff, scomparsa nel nulla, lo scorso novembre. Al suo posto, sul basamento della fontana, spenta, triste e semivuota, resta un deforme torsolo di cemento e metallo. Un indizio, secondo alcuni, di come la statua possa non essere stata semplicemente spostata, ma più probabilmente rubata o distrutta. Le autorità non chiariscono. Anzi, piuttosto, tacciono. Anche perché, qualcuno potrà pensare, i problemi ora sono ben altri.

Si è detto che era stata rimossa per restaurarla ma la versione più ricorrente e accreditata dai cittadini di Tripoli è che quella statua italiana, quella donna seminuda odiata dagli integralisti abbia fatto la fine dei Budda di Bamyan in Afghanistan, sia stata rimossa non per essere riparata, ma per essere definitivamente distrutta. Quello che è certo, è che, già nel 2011, dopo la caduta di Gheddafi, qualcuno aveva cercato di “rivestirla” avvolgendola in veli e stracci destinati a coprire le sue nudità. Alla fine, per evitare lo scontro, era stato deciso di incrementare lo zampillio della fontana in modo da nasconderne le forme dietro gli spruzzi e i giochi d’acqua. Ma quell’esile compromesso era ben lontano dal soddisfare le menti più fanatiche. Nel 2012, la statua era stata, infatti, minacciata dagli estremisti, tanto da far disporre una sorveglianza della polizia. Lo scorso agosto era stata gravemente danneggiata da un razzo che le aveva centrato il ventre lasciando un enorme squarcio.

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Cartolina d’epoca della fontana della Gazzella

Quelle stesse menti che hanno distrutto i ‘mimbar’ (storici pulpiti in legno con scalini in legno per la predica del venerdì, giudicati toppo alti), le moschee sufi e ottomane, vandalizzato l’arte preistorica del sud del paese, la necropoli greca di Cirene, la città romana di Leptis Magna (dove proiettili hanno bucherellato la scritta ‘Imp Caesare Divi’), costretto il Museo nazionale a rimanere sbarrato e a chiudere i pezzi di epoca adriana in un deposito, obbligato Leptis a farsi ricoprire dalla sabbia e a ospitare “accampamenti” improvvisati di qualche pecora. I turisti sono storia lontana, ormai. Con la sparizione (o peggio, forse, la distruzione) della Gazzella, Tripoli e tutta la Libia perdono un simbolo d’innocenza e di giovialità che caratterizza i gesti della gente semplice del paese nord-africano, per entrare in una possibile fase di oscurantismo. Speriamo bene.

IMMAGINARIO
Diritto all’amore.
La foto di oggi…

Inizia oggi, alla Sala Estense di Ferrara, Tag, il festival di cultura LGBT dal tema “Diritti alla meta”.
Non poteva esserci migliore notizia per inaugurare il festival di quella arrivata ieri da Grosseto, dove il Tribunale ha affermato la legittimità delle trascrizioni dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero.

“Di particolare rilievo – si legge sul sito www.articolo29.it – con riguardo all’interpretazione dell’articolo 29 della Costituzione, appare l’argomentazione del Collegio per cui la locuzione «”società naturale” non può ritenersi certamente riferita a medievali e discriminatorie concezioni secondo cui l’unione omosessuale sarebbe “contro natura” o secondo cui i diritti di famiglia possano essere riconosciuti soltanto a coniugi astrattamente idonei alla procreazione, ma va correttamente intesa come “formazione sociale spontanea” (ed in questo senso dunque naturale)», formalmente suggellata dal matrimonio che attribuisce rilevanza sociale giuridica alla detta “società naturale”.

Alle 16 di oggi ci sarà il primo evento della tre giorni: l’incontro La ricetta del coming out perfetto con Rita de Santis di Agedo e Chiara Reali di Le cose cambiano.

Qui il programma completo.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

il matrimonio delle ferraresi Chiara e Roberta a Barcellona
il matrimonio delle ferraresi Chiara e Roberta a Barcellona

ACCORDI
Ordinaria amministrazione.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Royal Trux – Money For Nothing

Sono rimasto sorpresissimo quando, giusto una settimana fa mia madre mi ha telefonato per una volta senza l’intento di cazziarmi.
L’ultima volta che era successo mi aveva chiamato per darmi LA NOTIZIA su Lou Reed e io stavo facendo della pasta in casa. Da lì una settimana buona di crisi e lacrimoni.
Ho pure picchiato della gente perché non ha pianto quando è morto Lulu.
Grazie mamma, mi hai proprio fatto buono quella volta, un angioletto.
Ma torniamo a noi, stiamo sul pezzo.
Questa volta mi voleva parlare di Gino Paoli.
L’avrete saputo anche voi, magari non al telefono da vostra madre ma vabbè stiamo sul pezzo.
E sgonfiamo subito questa bolla che a chiamarla bolla mi pare eccessivo, visto che è davvero una bollicina, un bollino o, se preferite una cosa come quella storia che girava una volta su quelle cose attaccate alle bucce di banana.
Praticamente il nostro uomo, il più jazzato dei nostri cantautori, il 50 Cent italiano, il baluardo più solido della tutela al diritto d’autore, chiamatelo come volete cos’ha fatto alla fine?
Ha fatto un gran casino con dei soldi.
Di cui tra l’altro non è che mi interessi granché.
Sparo subito il proiettile: non è un po’ ordinaria amministrazione un fatto come questo?
Sparo l’altro proiettile: la Svizzera non è quel posto che in tutti ‘sti anni di neutralità ci ha donato tonnellate di cioccolata e orologi a cucù?
Sono basito.
Davvero non mi aspettavo tutto questo.
Non parlo di un ottantenne che ha fatto un casino con un po’ di soldi, parlo di questa cosa della Svizzera.
Io pensavo che la Svizzera fosse solo quella cosa lì o al massimo un posto in cui abita della gente che ti può regalare dei soldi per registrare Confusion Is Sex.
Quindi brava gente. Gente a posto, gente con dei principi solidi.
Mica gente da chiodi, milka, pizza e fichi.
Boh, sono basito.
Più basito di quando ho sentito per la prima volta il pezzo che ho scelto per oggi.

un orologio a cucù svizzero
l’album Liar dei Royal Trux

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. Xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

GERMOGLI
L’ottimismo.
l’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

zig-ziglarSecondo l’Istat i consumatori si mostrano da inizio anno più ottimisti. A cos’è dovuta questa rinnovata fiducia? Pare all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e alla spinta positiva dell’occupazione.

“Il pensiero positivo ti permetterà di fare ogni cosa meglio di quanto possa il pensiero negativo”. (Zig Ziglar)

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 26 febbraio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 26 febbraio 2015

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 27 febbraio alle 16,30 nella sala Agnelli
Un nuovo appuntamento del ciclo ‘Scienza e Salute’
26-02-2015

Un nuovo appuntamento del ciclo ‘Scienza e Salute’, a cura dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, è in programma venerdì 27 febbraio alle 16.30 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17). Nel corso dell’incontro Luca Ferraro interverrà su “Conseguenze a breve e lungo termine indotte dal consumo di marijuana durante la gravidanza e/o l’allattamento sulle funzioni cognitive neurochimiche e comportamentali della prole”.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Nella relazione saranno riassunti dati neurochimici, morfologici e neurocomportamentali, ottenuti prevalentemente dal nostro gruppo di ricerca, dimostranti che l’esposizione materna a derivati della Cannabis Sativa induce una riduzione delle capacità cognitive nella prole. Questi deficit cognitivi sono associati ad una riduzione della trasmissione glutammatergica corticale e ippocampale e ad alterazioni morfologiche neuronali. Tali risultati sono in linea con i dati clinici che dimostrano che il consumo di marijuana da parte delle donne in gravidanza ha conseguenze negative sulle funzioni cognitive dei loro figli. Così, anche se è spesso difficile e talvolta fuorviante estrapolare risultati ottenuti dai modelli animali all’uomo, è possibile ipotizzare che le alterazioni neurochimiche e morfologiche osservate nei nostri esperimenti siano alla base, almeno in parte, di alcuni dei deficit cognitivi che influenzano bambini esposti a cannabinoidi in fase gestazionale.

MUSEO CIVICO STORIA NATURALE – Sabato 14 marzo alle 9.30 in via Filippo De Pisis. Partecipazione gratuita ma occorre registrarsi
Convegno nazionale su ‘Biodiversità per tutti: i progetti di citizen science per la conoscenza e la conservazione della natura’
26-02-2015

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Il Museo Civico di Storia Naturale organizza sabato 14 marzo alle 9.30 (nella sede di via Filippo De Pisis 24) il convegno nazionale “Biodiversità per tutti: i progetti di citizen science per la conoscenza e la conservazione della natura”. L’importante rassegna, aperta gratuitamente a tutti gli interessati (ma occorre registrarsi), è dedicata ai principali progetti che prevedono il coinvolgimento dei cittadini per il monitoraggio della biodiversità sull’intero territorio nazionale.

Il monitoraggio della distribuzione territoriale delle specie animali e vegetali è indispensabile per valutare lo stato di fatto ed i cambiamenti in corso nel mondo naturale e quindi per elaborare piani e progetti di conservazione della natura.
Gli strumenti principali per gli studi territoriali sulle specie sono gli “atlanti di distribuzione”, vere e proprie mappe che segnalano presenza ed abbondanza di piante ed animali su territori più o meno ampi.
Da sempre, la realizzazione di questi atlanti si basa non soltanto sull’operato di botanici e zoologi specialisti, che da soli non avrebbero le forze sufficienti per esaminare nel dettaglio paesaggi estesi, ma anche sull’apporto di semplici cittadini ed appassionati che trasmettono agli esperti le loro osservazioni. Queste osservazioni vengono validate dagli esperti prima di essere inserite in mappe vere e proprie.
Modernamente, la collaborazione volontaria alla crescita delle conoscenze scientifiche si chiama citizen science, la scienza dei cittadini.
Negli ultimi anni la citizen science per la biodiversità ha visto aumentare le sue possibilità in modo esponenziale, grazie alla diffusione degli strumenti web interattivi: ora è più facile riconoscere le specie sul campo e registrare in tempo reale le proprie osservazioni su piattaforme online condivise fra tutti i collaboratori.
Sono nati così progetti di ampio respiro che a volte hanno il supporto di finanziamenti europei o di note riviste che si occupano di divulgazione scientifica, oppure si sviluppano per iniziativa autonoma di Associazioni naturalistiche.
Alcuni di questi progetti coinvolgono importanti ecosistemi del territorio ferrarese (il Bosco della Mesola, le valli di Argenta ed il fiume Reno) e le collezioni del Museo di Storia Naturale di Ferrara. Da questo è nata l’idea di una giornata che riunisse le ricerche più attuali e innovative, una sorta di festival della citizen science in Italia, per dare la massima visibilità possibile a questi progetti che vivono di cittadinanza attiva.
Saranno coinvolti docenti e ricercatori di diverse università e centri di ricerca (Università di Padova, Trieste, Lecce e Ferrara, Centro Ricerche in Agricoltura di Firenze, CNR-ISMAR di Genova, Musei di Storia Naturale di Ferrara, di Venezia e dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena), il Corpo Forestale dello Stato ed i rappresentanti di Associazioni che stanno contribuendo in modo determinante allo studio della biodiversità italiana (Odonata.it, Ornitho.it, Associazione Entomologica Naturalistica Vicentina).
L’evento è organizzato con il contributo finanziario e la collaborazione dell’Associazione Naturalisti Ferraresi Amici del Delta. Sono stati chiesti i patrocini dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici e della Regione Emilia-Romagna. E’ prevista la partecipazione dell’On. Alessandro Bratti, dell’VIII Commissione Ambiente della Camera e Presidente Commissione Bicamerale Rifiuti.
L’organizzazione del convegno è curata dalla Dott.ssa Carla Corazza, ricercatrice del Museo di Storia Naturale di Ferrara.

La partecipazione è gratuita ma occorre registrarsi usando l’apposito modulo on line compilabile nel sito del Museo, http://storianaturale.comune.fe.it , seguendo il link alla pagina del convegno.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

Ore 9.30. Registrazione dei partecipanti. Introduzione del Direttore del Museo, Stefano Mazzotti. Saluti di Massimo Maisto, Vicensindaco e Assessore alla Cultura, e Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Comune di Ferrara.

Presentazione dei progetti. Coordina: Carla Corazza, Museo di Storia Naturale di Ferrara

10.00: Collezioni e citizen science. Dalla museologia al monitoraggio della biodiversità
Stefano Mazzotti, Laura Sensi, Danio Miserocchi, Museo di Storia Naturale di Ferrara; Andrea Benocci (Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, Siena)

10.20: Progetto ARVE – Farfalle del Veneto
Lucio Bonato, Dipartimento di Biologia, Università di Padova; Marco Uliana, Museo di Storia Naturale, Venezia; Stefano Beretta, Associazione Entomologica Naturalistica Vicentina

10.40 Progetto MIPP – Monitoring Insects with Public Participation
Alessandro Cini, Centro Ricerche in Agricoltura, Cascine del Riccio (FI); Giovanni Nobili, Corpo Forestale dello Stato, Punta Marina (RA)

11.00 Progetto CSMON-LIFE: Data from the people, data for the people
Stefano Martellos, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste

11.20 Progetto SiiT – Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità
Pier Luigi Nimis, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste

11.40: Progetto SiiT – I pesci del fiume Reno: dalle Valli di Argenta al mare
Mattia Lanzoni, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, Università di Ferrara

12.00 Intervento dell’On. Alessandro Bratti, VIII Commissione Ambiente della Camera e Presidente Commissione Bicamerale Rifiuti

12.20-14.00 Pausa pranzo in Museo

14.00 Progetto Occhio alla Medusa – Meteomeduse.focus.it – Perseus, CoCoNet, Med Jellyrisk
Ferdinando Boero, Università del Salento, Lecce. CNR-ISMAR, Genova

14.20 Progetto Atlante delle libellule italiane
Stefano Aguzzi, Associazione Odonata.it

14.40 Progetto Ornitho.it – Piattaforma comune d’informazione di ornitologi, birdwatchers e…
Roberto Lardelli, Gruppo di Conduzione di Ornitho.it

15.00 Discussione

16.00 Chiusura lavori

Maggiori informazioni sui singoli progetti sono pubblicate nei siti:
http://storianaturale.comune.fe.it
http://msn.visitmuve.it/it/ricerca/progetti-2/archivio-progetti/arve/
http://lifemipp.eu/
http://www.csmon-life.eu/

Welcome on siit.eu


http://dbiodbs.units.it/carso/chiavi_pub21?sc=602
http://meteomeduse.focus.it/


http://www.ornitho.it/

Contatti:
Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, via De’ Pisis 24, 44121 Ferrara. Tel. 0532.203381, fax 0532.210508, e-mail museo.storianaturale@comune.fe.it, Carla Corazza c.corazza@comune.fe.it, sito web http://storianaturale.comune.fe.it, FB https://www.facebook.com/storianaturale.ferrara

SCUOLA E URBANISTICA – Presentato giovedì 26 febbraio nella sede dell’Iti Copernico – Carpeggiani
“Costruire leggero” a Ferrara, progetto e laboratori ecosostenibili
26-02-2015

Giovedì 26 febbraio sono stati inaugurati gli edifici sperimentali per la ricerca e lo studio delle mi­gliori tecniche di risparmio ener­getico, che gli studenti degli Istituti Superiori Copernico-Carpeggiani ed Aleotti di Ferrara hanno montato in dicembre nel parco dell’Istituto Copernico-Carpeggiani.

Le strutture sono state donate dalle aziende del consorzio Worma in collaborazione con Coop Estense

Giovedì 26 febbraio sono stati inaugurati alla presenza delle autorità, nel parco dell’ITI Copernico-Carpeggiani i due laboratori a cielo aperto del progetto “Costruire leggero”, due edifici costruiti in legno realizzati per ricercare e studiare le migliori tecniche per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Protagonisti di “Costruire leggero” sono 18 tra i migliori studenti di tutte le articolazioni dell’Istituto Copernico-Car­peggiani, vincitori del concorso europeo Comenius, nel 2013, con il progetto “It makes S.E.N.S.E.” (Sustainable Energy concept from North to South in Europe) e la classe 5°B dei Tecnici per le Costruzioni, l’Ambiente ed il Territorio dell’istituto Aleotti.

All’inaugurazione erano presenti – oltre ad Annalisa Felletti e Roberta Fusari, assessore comunali alla Pubblica Istruzione e Urbanistica, Maria Grazia Marangoni dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Chiara Serafini Sviluppo Politiche Sociali Coop Estense, Adriano Lazzari Arch. Consorzio Worma, Roberto Giovannetti Dirigente Scolastico ITI Copernico-Carpeggiani – anche due delegazioni tedesche e una finlandese, in rappresentanza delle scuole che collaborano con l’Istituto Copernico-Car­peggiani al progetto Comenius: Gewerbliche Schule Backnang, Robert Mayer Schule – Stuttgart, Oulun seudun koulutuskuntayhtymä, Oulun seudun ammattiopisto, Haukiputaan yksikkö di Oulu.

L’obiettivo è promuovere la consapevolezza dell’efficacia dell’energia rinnovabile e verificarne l’efficienza energetica, effettuando sperimentazioni negli edifici-laboratorio a diverse latitudini, a parità di condizioni (le costruzioni sono in legno e di uguali dimensioni).

Grazie alla splendida sinergia fra scuole, Coop Estense e Worma lightbuilding -consorzio di aziende e professionisti nella progettazione e realizzazione di edifici in legno a basso impatto ambientale- è nato “Costruire leggero”, che ha sostenuto gli studenti del Copernico-Carpeggiani e dell’Aleotti con formazioni di alto livello da parte di aziende professioniste e ha garantito la costruzione dei due edifici-laboratorio.

Gli obiettivi futuri della collaborazione fra Coop Estense, Consorzio Worma e gli istituti Copernico-Carpeggiani e Aleotti di Ferrara, sono stati illustrati nel corso della conferenza: gli edifici-laboratorio installati nel parco dell’ITI “N. Copernico – A. Carpeggiani diventeranno un centro di sperimentazione aperto alla collet­tività, per lo studio e la messa a punto delle migliori tecnologie ambientali, un progetto aperto all’intera città che mira anche a sensibilizzare la cittadinanza e la collaborazione fra i due istituti e le aziende coinvolte nel progetto continuerà nel futuro con nuove sperimentazioni

COSTRUIRE LEGGERO è un progetto che Coop Estense sostiene nell’ambito di “LA SCUOLA SIAMO NOI”, l’iniziativa che da diversi anni propone laboratori ed esperienze ai giovani pensando al loro futuro, opportunità che favoriscono il loro inserimento nel mondo del lavoro e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale e della lotta allo spreco.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

ASSESSORATO ALLA SANITA’ – Presentati i risultati della raccolta fondi in città e provincia
Nel 2014 i ferraresi hanno donato a Telethon circa 77mila euro per la ricerca scientifica
26-02-2015

E’ stata presentato questa mattina (26 febbraio) nella residenza municipale il rendiconto della campagna Telethon di raccolta fondi 2014, a Ferrara e in provincia, a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche.

Erano presenti all’incontro con i giornalisti l’assessora comunale alla Sanità Chiara Sapigni, il coordinatore provinciale Telethon Claudio Benvenuti, il direttore BNL Agenzie di Ferrara Luigi Marcone, Paola Veronesi di Soroptimist International Club di Ferrara, il ricercatore Telethon Francesco Di Virgilio delegato del rettore dell’Università di Ferrara, Adriano Govoni di Avis provinciale, il presidente di CSO Paolo Bruni e Marcello Fortini di Telethon Vigarano Mainarda.

(Comunicato a cura della Fondazione Telethon)

Raccolti circa 77mila euro per la ricerca sulle malattie genetiche. La diffusione dei risultati della raccolta fondi nella provincia di Ferrara

Per sostenere Telethon e la ricerca scientifica sulle malattie genetiche i cittadini di Ferrara e provincia hanno donato, al 31-12-2014, poco più di 77.000 euro (risultato non definitivo, cui si dovranno sommare i dati relativi alle donazioni via telefono, via SMS e via carta di credito). Il risultato supera di circa il 10% quello dello scorso anno, ed è ottenuto in un anno in cui la crisi congiunturale si è fatta sentire in maniera pesante e ha indubbiamente piegato ulteriormente l’economia della nostra provincia. Sono stati effettuati n. 36 eventi di raccolta fondi, contro i 30 dello scorso anno, con una media di circa 3 eventi al mese.

La cifra è stata raggiunta grazie all’impegno dei partner storici di Telethon: BNL, AVIS, Soroptimist International Club Ferrara. A sostegno della maratona televisiva sono inoltre scesi in campo: CUS FE, il Club Minimoto Portomaggiore, Centro Sportivo Italiano e U.I.S.P. i quali, unitamente alla ASD Accademika e con il patrocinio di CONI e Comune di FE hanno organizzato la 3° edizione della “Camminata dei Babbi Natale”, Conad Vigarano M. e Via Garibaldi, Direzione Galleria Ipercoop Il Castello, Direzione Galleria Ipercoop Le Mura, il Centro Commerciale Cadoro, la Direzione della Galleria Bennet di Porto Garibaldi, gli esercizi commerciali di Vigarano M., il Palio di Ferrara e le Contrade.
Il Coordinamento Provinciale di Telethon ha potuto contare sul supporto logistico, organizzativo ed operativo di istituzioni, associazioni ed enti, tra cui: Ass. Naz. Alpini Sez. di Ferrara, Ass. Naz. Finanzieri d’Italia, Guardie Giurate Ecologiche Volontarie, FITeL, Comune di Vigarano Mainarda, Protezione Civile sez. Vigarano Mainarda, Pro Loco Argenta, la Prot. Civ. Trepponti di Comacchio, il Radio Club Copparese, la scuola primaria di Voghiera, l’Associazione Sagre e dintorni, il gruppo Telethon Vigarano; cui va un caloroso ringraziamento.
Nell’esprimere profonda riconoscenza a tutti coloro che ci hanno aiutato, agli artisti che si sono esibiti gratuitamente nelle varie manifestazioni locali e ai tanti volontari che, con notevoli sforzi fisici e sfidando le rigide temperature esterne si sono prodigati per raggiungere il buon risultato, il Coordinatore Provinciale di Telethon, Claudio Benvenuti, ha ricordato che Telethon dal 1990 investe nella migliore ricerca per arrivare alla cura delle malattie genetiche rare e che punta a trasformare i risultati di una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata e sostenuta nel tempo, in terapie accessibili.
“I risultati ottenuti ci permettono di portare in alto il nome dell’Italia nell’ambito della ricerca scientifica, ma soprattutto danno una risposta concreta a chi oggi è in attesa di una cura. Diffondiamo questi risultati perché tutti possano capire che solo continuando a sostenere tutto l’anno Telethon sarà possibile regalare un futuro di speranza a tanti bambini e alle loro famiglie”. Luigi Naldini, direttore dell’Istituto Telethon San Raffaele per la terapia genica.

Ferrara 26 Febbraio 2015

TRASPORTO PUBBLICO – Presentati in residenza municipale da Ami, Tper e assessore Modonesi
I risultati dell’indagine di AMI “saliti-discesi sulle linee urbane”
26-02-2015

Si è svolta questa mattina, giovedì 26 febbraio nella residenza municipale, la presentazione del report annuale sugli utenti delle linee urbane in rapporto alle linee e alle corse nel territorio comunale. Per illustrare i dati e fare il punto sul trasporto urbano sono intervenuti l’assessore comunale alla Mobilità Aldo Modonesi, Giuseppe Ruzziconi e Michele Balboni di Ami Ferrara e Maurizio Buriani in rappresentanza di Tper.

Nel corso dell’incontro l’assessore alla Mobilità Aldo Modonesi ha, tra l’altro, sottolineato come quest’anno l’Amministrazione comunale abbia deciso di sostenere il servizio di trasporto pubblico per il nuovo ospedale S.Anna a Cona integrando con 100mila euro il contributo di 300mila già stanziato negli ultimi due anni. Ha inoltre sollecitato Tper a procedere con le azioni di controllo sui mezzi per continuare a limitare i fenomei di evasione del pagamento del titolo di viaggio, quindi ha ribadito la notizia del recente rinnovo del contratto di servizio con Tper fino al 2019, anno in cui si andrà a procedere con una nuova gara per il servizio di trasporto pubblico insieme a Bologna.

LA SCHEDA (a cura di AMI Ferrara – Presentazione indagine saliti-discesi linee urbane

AMI presenta i dati dell’indagine saliti discesi sulle linee urbane. L’indagine è stata eseguita in tre giornate (giovedì 27 e domenica 30 novembre, lunedì 1° dicembre 2014) su tutte le corse delle linee urbane e dei “supplementari” scolastici. Tramite l’impiego di 62 rilevatori sono stati contati i passeggeri saliti e discesi in tutte le fermate urbane.

La mole di dati disponibili è imponente. L’indagine viene effettuata con cadenza biennale fin dall’anno 2004. Si dispone pertanto di un’ampia serie storica di dati dettagliati sul servizio la cui conoscenza è preziosa per orientare al meglio le decisioni sulla rete del trasporto pubblico locale e l’offerta di servizio. L’indagine viene effettuata sempre nello stesso periodo dell’anno: fine novembre – inizio dicembre. La scelta di mantenere rigide le date a volte determina perturbazioni casuali delle rilevazioni, ad esempio lunedì 1° dicembre uno sciopero parziale delle scuole medie superiori con uscite anticipate degli studenti ha determinato un utilizzo inferiore dei supplementari scolastici.

Portiamo alla vostra attenzione alcune considerazioni, documentate dalle seguenti tabelle allegate (file pdf scarcabile in fondo alla pagina).

Tabella 1: utile per inquadrare l’andamento generale dei passeggeri.

Il dato complessivo dei passeggeri trasportati (servizio urbano ed extraurbano) per il periodo 2003-2014, calcolati secondo i coefficienti regionali, riprende a crescere, passando dai 12.040.000 del 2011 ai 13.540.000 del 2014. L’utilizzo dei coefficienti regionali, basati su stime di utilizzo per ciascun titolo di viaggio venduto, uguali negli anni e per tutte le aziende e le agenzie dell’Emilia Romagna, ha il pregio della comparabilità nel tempo degli andamenti, ma non sempre fotografa un reale utilizzo del bus. Nel merito dei dati, si ricorda che la riorganizzazione avvenuta nella primavera 2011, seguita al “Patto regionale per il TPL” come risposta ai pesanti tagli di trasferimenti statali, nella nostra provincia ha determinato riduzioni di servizio per c.a 350.000 km.. Quindi dopo un primo oggettivo disorientamento degli utenti il servizio, pur in presenza di minori chilometri offerti al pubblico, ha in ogni caso recuperato gradimento da parte dell’utenza.

Tabella 2.

Venendo più strettamente all’indagine saliti-discesi sul servizio urbano, si evidenzia che oltre 22.000 cittadini utilizzano il bus in città in un giorno feriale medio, un valore sostanzialmente costante da anni. Il dato “passeggeri medi per corsa” evidenzia un significativo incremento tra l’anno 2012 e il 2014: evidentemente a fronte della riduzione di corse causata dai minori trasferimenti regionali e statali e dalle conseguenti “rimodulazioni” di servizio, il numero di passeggeri trasportati non è diminuito nella stessa misura. Ciò testimonia del fatto che si è operato sul servizio incidendo sulle corse e sulle linee che avevano meno utenti.

Tabella 3.

Le linee portanti si confermano la 11 e la 6, sia come passeggeri trasportati (efficacia) che come passeggeri per corsa (efficienza).

Tabelle 4 e 5.

Su 530 corse effettuate e rilevate, soltanto 7 il lunedì e 6 il giovedì non hanno nessun passeggero e quelle con meno di 6 utenti sono soltanto il 6% del totale.

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo consiliare FI
Installazione di impianto di telefonia in prossimità di un ammalato poliallergico ed elettrosensibile
26-02-2015

Questa l’interpellanza pervenuta:
– il consigliere Anselmi (gruppo FI in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e gli assessori Aldo Modonesi e Chiara Sapigni in merito ai lavori di installazione di un impianto di telefonia in prossimità di un ammalato poliallergico ed elettrosensibile.

GIUNTA COMUNALE – Seduta di giovedì 26 febbraio
Approvato il parternariato per la candidatura all’edizione 2015 delle gare nazionali di giovani sbandieratori
26-02-2015

La Giunta ha approvato nella seduta odierna (26 febbraio 2015) il sostegno da parte del Comune di Ferrara all’Ente Palio della Città di Ferrara, per la candidatura all’organizzazione del “Campionato Nazionale Giovanile Sbandieratori”, prevista per il periodo tra il 26 e 28 giugno. Il parnernariato approvato prevede lo svolgimento, in caso di assegnazione della manifestazione a Ferrara, in vari luoghi del centro storico: Piazza Trento e Trieste, Piazza Municipale, Piazza Savonarola, Giardino delle Duchesse, Sala Estense, Palasport di Ferrara. La commissione nazionale si riunirà nei prossimi mesi per decidere sulle candidature ricevute da varie città italiane. Si ricorda che alla città di Ferrara è già stata assegnata l’edizione 2015 della “Tenzone Aurea”, il campionato nazionale di sbandieratori e musici in programma a settembre, sempre organizzato dall’Ente Palio di Ferrara.

PALAZZO BONACOSSI – Sabato 28 febbraio alle 16 in via Cisterna del Follo per bambini da 4 ai 14 anni
Il laboratorio “Art safari”, nuovo appuntamento al museo con ‘Giocando si impara’
26-02-2015

Animali scolpiti e dipinti saranno i protagonisti del laboratorio creativo “Art-safari” per bambini dai 4 ai 14 anni (accompagnati da un adulto) proposto dai Musei Civici di Arte Antica e dall’associazione Arte.Na nell’ambito dei percorsi “Giocando si impara”, in programma sabato 28 febbraio alle 16 a palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5). In un vero e proprio “safari” artistico i giovani partecipanti dovranno cercare gli animali tra le opere esposte nelle sale di palazzo Bonacossi e comporre poi una personale “raccolta” con la tecnica del collage.

Il costo è di € 8,00 per un adulto e un bambino.
È richiesta la prenotazione 328 4909350 – e-mail alessandra@associazioneartena.it

LAVORI PUBBLICI – Inaugurata ufficialmente questa mattina, giovedì 26 febbraio da Sindaco, Assessori e cittadini
Concluso l’intervento di riqualificazione di via Salinguerra
26-02-2015

Conclusi i lavori di rifacimento del marciapiedi e della pavimentazione stradale in materiale lapideo in via Salinguerra – seguiti al rifacimento dei sottoservizi da parte di Hera Spa – questa mattina, giovedì 26 febbraio, il sindaco Tiziano Tagliani, accompagnato dagli assessori comunali Aldo Modonesi e Simone Merli, ha incontrato i cittadini per inaugurare ufficialmente la via oggetto dell’intervento di riqualificazione.

Nelle foto due momenti dell’incontro inaugurale.

CASA ARIOSTO – Sabato 28 febbraio alle 18 in via L. Ariosto
Presentazione della raccolta poetica di Carol Ann Duffy “Le api”
26-02-2015

Sabato 28 febbraio alle 18 nella sala conferenze della Casa di Ludovico Ariosto (via L. Ariosto 67) verrà presentata la raccolta poetica di Carol Ann Duffy “Le api”. Le letture saranno a cura di Giorgia Sensi e Andrea Sirotti, traduttori per la raccolta edita da Le Lettere, Firenze 2014. L’iniziativa è a cura della direzione dei Musei civici di Arte Antica e Storico Scientifici.

Carol Ann Duffy è nata a Glasgow nel 1955 ma è cresciuta in Inghilterra dove ha ricevuto il titolo di poeta laureata nel 2009; in questa veste ha pubblicato versi di impegno civile, politico e culturale sostenendo numerose cause di interesse comune.

BIBLIOTECA BASSANI – Inaugurazione sabato 28 febbraio alle 11 in via Grosoli
‘Venezia a Ferrara’, le opere di Armando Soavi in mostra alla Bassani
26-02-2015

Da sabato 28 febbraio a mercoledì 25 marzo la Biblioteca Comunale Giorgio Bassani, del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara, ospiterà la mostra “Venezia a Ferrara” del pittore ferrarese Armando Soavi. Il vernissage, in programma sabato 28 febbraio alle 11, sarà a cura di Margherita Goberti della Nuova Ferrara. La mostra sarà ad ingresso libero negli orari di apertura della biblioteca, dal martedì al sabato 9-13 e martedì-mercoledì-giovedì dalle 15 alle 18.30.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – L’artista, nato a Quartesana negli anni Sessanta, ha frequentato la scuola d’arte cittadina Dosso Dossi, lavorando con il maestro scultore Sergio Zanni. Dopo anni di impegno nella fotografia, con i pittori ferraresi Franco Tartari e Gian Paolo Marchetti, ha fondato nel 1978 il Gruppo “Correnti alternative” che, attraverso una attività di continua sperimentazione tecnica e stilistica, si è imposto come voce significativa nel contesto della cultura figurativa ferrarese contemporanea. In particolare nel proprio percorso di ricerca, Soavi è approdato alla rappresentazione del paesaggio, soprattutto padano e lagunare. “Ferrara e Venezia, Pomposa e Comacchio sono divenuti i pretesti figurativi per sperimentazioni stilistiche in cui la linea fortemente geometrica si affianca ad un tonalismo dal gioco assai equilibrato”. (da:Arte italiana per il mondo,Torino, Centro librario italiano).

Biblioteca Bassani
Via Grosoli 42 – Quartiere Barco – 44122 Ferrara – tel. 0532 797414 – Autobus n 11

SALA ESTENSE – Dal 27 febbraio all’1 marzo 2015
TAG, festival di cultura LGTB
26-02-2015

La quotidianità delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) continua a subire, fin dall’infanzia, rifiuto, scherno e vessazioni. L’omofobia può manifestarsi in modi molto diversificati, dalle offese verbali alle minacce, fino alle aggressioni fisiche. L’impegno di Arcigay Ferrara si esprime da sempre in un’ampia e consolidata azione di prevenzione alle discriminazioni, perché crediamo che l’omofobia e la transfobia si combattano con l’educazione.
Per rendere ancora più incisivo il nostro impegno è nato TAG – FESTIVAL DI CULTURA LGBT: un’occasione privilegiata per infondere l’importanza del confronto e aprire un dialogo con chi non ha gli strumenti per conoscere e capire la realtà del mondo gay, lesbico e transessuale. La manifestazione – che gode del patrocinio del Comune di Ferrara e della Provincia di Ferrara, nonché della partecipazione di Agedo, Famiglie Arcobaleno e Arcilesbica Ferrara – promuove incontri e dibattiti con volti noti della stampa e della televisione per educare tutti alla diversità. La prima edizione di TAG – FESTIVAL DI CULTURA LGBT si è svolta dal 4 al 6 ottobre 2013, tra gli eventi off della manifestazione INTERNAZIONALE A FERRARA, registrando una partecipazione di pubblico di molto superiore alle aspettative.
Nella vasta offerta del Festival di “Internazionale”, oltre 2.000 persone hanno scelto TAG – FESTIVAL DI CULTURA LGBT dimostrando di avere a cuore i diritti civili per gay, lesbiche e transessuali.
Tra i 30 ospiti che hanno animato i nostri 15 incontri e spettacoli, mettendosi in gioco, raccontandosi con onestà e grande generosità, ricordiamo la scrittrice e conduttrice televisiva Vladimir Luxuria, lo scenografo e costumistaLorenzo Cutuli, i comici di Zelig Alessandro Fullin e Le Brugole, il politico Franco Grillini, il regista e conduttore televisivo Pino Strabioli, la delegata diritti civili per il Comune di Venezia Camilla Seibezzi e la giornalista Francesca Vecchioni (figlia del cantautore Francesco e rappresentante di Famiglie Arcobaleno). La cittadinanza e i tanti turisti presenti in città hanno confermato ancora una volta che gli italiani sono un passo avanti rispetto alla politica del palazzo, aperti alle diversità in un’ottica di inclusione che cerca di accogliere e valorizzare ogni differenza.
Tra il pubblico hanno presenziato, e spesso preso la parola, madri e padri di famiglia che, pur non
avendo esperienza diretta, hanno dimostrato un affetto inatteso TAG – FESTIVAL DI CULTURA LGBT tornerà a Ferrara da venerdì 27 febbraio a domenica 1 marzo 2015, e avrà come sede la prestigiosa Sala Estense, luogo d’arte e di cultura nel centro storico di Ferrara.
In questa seconda edizione del festival parleremo di coming out (in collaborazione con l’associazione Agedo), di matrimonio egualitario e trascrizioni dei matrimoni tra gay celebrati all’estero (con Famiglie Arcobaleno), di pubblicità (con Annamaria Testa), di sport (con giornalisti e sportivi attivi contro le discriminazioni omofobiche), di migranti perseguitati nei loro paesi natali in quanto omosessuali.
Ci saranno inoltre tre conversazioni con esponenti di spicco della televisione, della musica e della narrativa.

IL PROGRAMMA COMPLETO: http://www.tagfestival.it/programma/

“Ascom una Rete che ti mette in Luce” ha fatto tappa ad Argenta

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Ascom, una Rete che ti mette in Luce”: è il motto che caratterizza la campagna associativa di Ascom Confcommercio Ferrara per l’anno in corso. Il road show oggi ha fatto tappa (26/02) ad Argenta – sesto appuntamento dopo Cento, Ferrara, Comacchio, Poggio e Voghiera – nella sala Voltini al centro culturale polivalente Cappuccini.
Il programma ha visto il saluto di benvenuto del vicesindaco Andrea Baldini con delega alle Attività produttive: “Ringrazio l’Ascom per il suo lavoro di collante importante dal punto di vista sociale ed economico e ci auguriamo di poter continuare a lavorare in modo reciproco per il bene del territorio”.
“Sul territorio – ha ricordato Tonino Natali presidente Ascom della delegazione argentana – è importante fare rete concreta: ecco dunque che daremo il nostro intervento a sostegno della Fiera Campionaria settembrina e realizzeremo un altro convegno, d’intesa con il Comune e la Fondazione Aleotti che dopo quello apprezzato del 2014 sulla Statale 16, avrà sempre l’obiettivo di accompagnare questo territorio verso lo sviluppo e la ripresa economica. E ricordo un altro punto quello vitale sulla sicurezza dove stiamo adoperandoci come Ascom perchè venga realizzato un bando camerale cofinanziato dai comuni per contribuire alle spese per installazione di servizi d’allarme e videosorveglianza”.
“Un’attività senza sosta sull’intero territorio provinciale – ha spiegato il direttore generale Ascom Confcommercio Davide Urban – spaziando dall’assistenza fiscale, alle tematiche del Lavoro con un prossimo seminario sul Job Act a marzo alla forme alternative di impresa come lo sportello Franchising ed alle numerose iniziative attive contro l’abusivismo commerciale, contro la contraffazione e contro le false sagre. Ascom è impegnata a tutto campo per fornire un reale supporto alle imprese del Terziario ed in particolare a giovani e donne, ricordo ad esempio i Coffee Job, pillole di aggiornamento professionale. Un lavoro che vede inoltre la promo commercializzazione del territorio sia con eventi dedicati al mondo delle imprese (Ascom Day sia sul capoluogo che sulla provincia tra aprile e maggio) a quello delle famiglie e dei turisti (la mostra sui Lego in Castello Estense ad aprile ed il Mercato Europeo a settembre) .
Tra le novità della campagna associativa 2015 dunque un team mirato all’universo del Lavoro (con sedi su Ferrara e Cento) ed un’attenzione forte al mondo del piccolo schermo – grazie al gruppo di Telestense – che propone sugli associati convenzioni esclusive e particolarmente convenienti che integrano proposte pubblicitarie Tv, Web e Radio. Un appuntamento reso ancora pù interessante da una “finestra” sul microcredito; Cofiter (il principale Consorzio Fidi del Terziario in Emilia Romagna) ha illustrato i finanziamenti diretti che il consorzio, grazie al Fondo Europeo di Investimenti, offre alle imprese con una dotazione complessiva di tre milioni di euro a sostegno di progetti innovativi con tetto massimo di 25mila €uro a progetto.
Al termine il presidente Natali ha colto l’occasione per lanciare la proposta per evidenziare “con un apposita cartellonistica all’ingresso della nuova rotonda della Statale 16 tutti gli eventi previsti in centro ad Argenta permettendo così una tempestiva informazione e consentendo a chi lo desideri di visitare la nostra città”.

Coldiretti: Venerdì 27 febbraio, alla presenza del Presidente nazionale, i pensionati di Ferrara in festa all’ottocento di San Vito di Ostellato,

da: ufficio stampa Coldiretti

Consueto incontro degli associati a Federpensionati Coldiretti alla presenza dei dirigenti locali e nazionali. In distribuzione la carta vantaggi 2015 agli iscritti presenti.

E’ ormai una felice tradizione per i soci di Coldiretti Ferrara, iscritti alla Associazione Pensionati, ritrovarsi per una giornata di incontro e riflessione presso ilristorante Ottocento a San Vito di Ostellato. Appuntamento che si rinnoveràvenerdì 27 febbraio 2015, e che avrà due momenti di particolare rilievo, ovvero alle 1.00 la Santa Messa nella Pieve di San Vito, concelebrata dallo “storico” parroco Don Isaia e dall’assistente ecclesiastico di Coldiretti Ferrara, Don Gino; a seguire il saluto del presidente provinciale dei pensionati AlbertoSartori (recentemente confermato anche vice presidente regionale), e poi gli interventi del presidente nazionale di Federpensionati Coldiretti, Antonio Mansueto, del presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli e del presidente regionale dell’organizzazione, oltre che vice presidente nazionale, Mauro Tonello, che faranno il punto sulle politiche organizzative e sul momento del settore agricolo visto da punti visuali diversi ma convergenti nel progetto per l’agricoltura e le filiere “made in Italy”, alla luce anche dell’approssimarsi dell’EXPO di Milano.
A chiusura della Giornata il pranzo sociale e la consegna della Carta Vantaggi 2015, riservata agli iscritti all’Associazione, con la quale poter accedere ad una ampia gamma di servizi e convenzioni socio sanitarie e non solo, a valere per tutto il territorio regionale.

Lòm a mèrz 2015

da: organizzatori

Il Comune di Argenta, Terre Srl e l’associazione “Il lavoro dei contadini” organizzano anche quest’anno una serata dedicata ai Lòm e mèrz. L’appuntamento è per venerdì 27 febbraio alle 20.30 presso il Museo delle Valli di Argenta.
Il programma prevede l’accensione del fuoco propiziatorio, a seguire musica dal vivo: Chitarre in scatola di Roberto Romagnoli – Folk e tradizione. Presentazione del libro “La cucina del Parco del Delta” di Graziano Pozzetto. Converserà con l’autore Nerina Baldi (Direttore Ecomuseo di Argenta)
In tale occasione è stato inserito il primo appuntamento del progetto Educare alla sostenibilità – “SAPERI E MESTIERI – Attori dello sviluppo locale”- PAL Delta Emiliano-Romagnolo 2007-2013 – Misura 412 – Qualificazione ambientale e territoriale, Azione 6 – Specifica Leader di attuazione di strategie integrate e multisettoriali.

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Gara del ferro, Donini: “Obiettivi immutati, procedura costruita in base a molteplici verifiche”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Gli obiettivi strategici che la Regione Emilia-Romagna si è posta – unica, in Italia, nell’affidamento dei servizi ferroviari di sua competenza tramite bando pubblico – sono immutati: consistono nel miglioramento della qualità del servizio, soprattutto nelle tratte più utilizzate dai pendolari, e nel totale rinnovo del materiale rotabile”. Queste le parole dell’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini, che ritorna sul tema della gara del ferro. “Pur essendo stata giudicata adeguata l’offerta tecnica, non è stato possibile – prosegue Donini – aggiudicare la gara in quanto l’offerta economica dell’Associazione temporanea d’impresa formata da Trenitalia e Tper (unica partecipante) si è rivelata superiore alla base d’asta e quindi non congrua”. In quella sede “è stata manifestata la disponibilità sia dell’Ati Trenitalia – Tper, sia del gruppo Arriva, di rinegoziare condizioni economiche più favorevoli. Abbiamo preso atto di questa disponibilità; ora – continua Donini – dopo i necessari, rapidi approfondimenti di natura giuridica, già in corso da parte della Regione, abbiamo intenzione di lavorare affinché si possa arrivare in tempi brevi a una aggiudicazione definitiva, sulla base di un’offerta economicamente migliorativa, che comunque non potrà che essere uguale o inferiore alla base d’asta oggetto di gara. Vorrei inoltre chiarire – conclude l’assessore – che la procedura di gara si è costruita in questi anni sulla base di molteplici verifiche, da parte sia dell’Autorità garante della Concorrenza, che dell’Autorità dei Trasporti”.

Confartigianato Cento: “Le nostre aziende hanno ripreso ad assumere”

da: Ufficio Stampa&Comunicazione di Camilla Ghedini

Dal 1 gennaio 2014 al 26 febbraio 2015, le imprese associate alla Confartigianato di Cento hanno effettuato 313 assunzioni: 248 nel 2014, 65 – di cui 37 a tempo indeterminato – dall’inizio del 2015. Ma nel ‘solo’ prossimo marzo ne sono previste altre 34. Numeri importanti, che inducono a guardare positivamente al futuro, e che sono stati illustrati ieri (giovedì), nella sede di via Matteotti, dal segretario di Cento, Donato Toselli. Dalla meccanica di precisione alla subfornitura, tutti gli ambiti sono stati interessati. «Si tratta perlopiù di aziende che hanno investito sulla riorganizzazione dei processi produttivi – ha spiegato Gallerani – . Oggi, a differenza di un tempo, non si fanno programmazioni quinquennali o triennali. Innovare, oltre che migliorarsi tecnologicamente, significa sapersi adeguare a un mercato che richiede tempestività, ossia capacità di essere veloci nell’evadere commesse». Equamente suddivisi tra over quaranta e neo diplomati/ laureati gli assunti. «Abbiamo cercato di fare sintesi tra necessità di reintegrare persone espulse dal mondo del lavoro, ma con forti competenze specifiche – ha rimarcato Toselli – e giovani da inserire». Il tutto nel rispetto della vocazione famigliare e sociale della Confartigianato. Un punto esplicitato relativamente al ricorso di contratti a tempo indeterminato. «A noi – ha confermato il Presidente Gallerani- interessa avere personale qualificato, formato, che cresce con noi». Soddisfatto il Segretario Generale, Giuseppe Vancini, secondo cui «tutto ciò testimonia che la competizione, oggi, non si misura solo sul prezzo del prodotto ma sulla qualità e celerità del servizio». La chiosa di Toselli. «E tutto questo è avvenuto nonostante l’alta tassazione, nonostante le strade impervie, nonostante oggi più che mai gli incubatori per cui in passato abbiamo lottato non siano stati realizzati».