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Da: Regione Emilia Romagna

Una ricca e variegata serie di proposte di musica dal vivo, dal pop al jazz, dalla classica alla lirica, appuntamenti internazionali e iniziative per valorizzare i piccoli borghi dell’Appennino e i centri di pianura nella stagione estiva. E poi mostre d’arte, promozione della scrittura narrativa e della poetica, progetti di valorizzazione dei piccoli teatri, iniziative per promuovere la legalità e la cittadinanza consapevole.

La Giunta regionale ha varato il piano 2020 a sostegno di progetti e iniziative di promozione culturale (legge 37/94), che assegna circa 3,5 milioni di euro: 2.975.000 euro a sostegno di 203 progetti di promozione culturale di soggetti pubblici e privati del territorio, e 525 mila euro ai soggetti convenzionati (pubblici e privati).

La presentazione dei progetti è avvenuta in piena emergenza Covid-19. Ciò nonostante, complessivamente sono arrivate in Regione 316 domande tra quelle di associazioni ed enti locali. Di queste, sono state ammesse a contributo 147 domande presentate da Associazioni e Istituzioni, che hanno ottenuto un contributo di 1.829.500 euro e 56 presentate da Comuni e Unioni comunali, per 1.145.500 euro.

“Con questo atto della Giunta- commenta l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori- eroghiamo complessivamente 3 milioni e mezzo di euro per la promozione culturale nel 2020. In particolare, il contributo di 2.975.000 relativo all’ultimo bando va a progetti che mobiliteranno complessivamente 11 milioni e 700 mila euro. Un sostegno doppiamente importante, quello della Regione, in considerazione del periodo drammatico da cui stiamo uscendo. Tanto più perché, in applicazione del principio di sussidiarietà, larga parte va ad associazioni di base e in ogni caso a istituti indipendenti”.

La ripartizione delle risorse rispecchia in modo proporzionale il numero dei progetti pervenuti. Alla città di Bologna e provincia sono stati assegnati complessivamente 780 mila euro per 52 progetti, 500 mila a soggetti privati per 40 progetti e 280 mila ad Enti locali per 12 iniziative.

Tra i progetti finanziati a Bologna e provincia troviamo il festival internazionale del fumetto BilBOlBul, alla XIV edizione; il “Robot” festival di musica elettronica e arti visuali; la rassegna “Jazz @camera“; “Pianofortissimo” all’VIII edizione; gli incontri “I martedì” di San Domenico, “Tamino-la musica cultura terapia 2020” e il XXIV Festival internazionale di musica da Camera del Castello di Bentivoglio.

Il bando aveva l’obiettivo di favorire il recupero e la valorizzazione sia della cultura popolare, della storia e delle tradizioni locali, sia di altre culture, oltre a sostenere la realizzazione di progetti per promuovere l’arte contemporanea, la creatività giovanile e i nuovi talenti. Rilevante anche il sostegno alla diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Vengono inoltre incentivati progetti integrati, favorendo l’aggregazione fra i vari soggetti.

I progetti per provincia

In provincia Forlì-Cesena i contributi regionali ammontano a 380mila euro per 26 progetti, di cui 144mila a soggetti privati per 15 progetti e 236mila ad Enti locali per 11 iniziative.

A Ferrara e provincia sono stati assegnati complessivamente 215mila euro per 13 progetti, di cui 184mila a soggetti privati per 11 progetti e 31mila ad Enti locali per 2 iniziative.

A Modena e provincia sono andati 395.500 euro per 25 progetti, di cui 271.500 a soggetti privati per 18 progetti e 124mila a Enti locali per 7 iniziative.

A Parma a provincia i contributi ammontano a 243mila euro per 19 progetti: di cui 150mila a soggetti privati per 14 progetti e 93mila ad Enti locali per 5 iniziative.

A Piacenza e provincia sono stati assegnati 188.500 euro per 17 progetti, di cui 126mila a soggetti privati per 13 progetti e 62.500 ad Enti locali per 4 iniziative.

A Ravenna e provincia sono andati complessivamente 213mila euro per 15 progetti di cui 181mila ai soggetti privati per 13 progetti e 32mila ad Enti locali per 2 iniziative.

A Reggio e provincia sono stati assegnati 359mila euro per 24 progetti, di cui 208mila ai soggetti privati per 16 progetti e 151.000 ad 8 iniziative di Enti locali

A Rimini e provincia i contributi ammontano a 201mila euro per 12 progetti, di cui 65mila ai soggetti privati per 7 progetti e 136mila euro ad Enti locali per 5 iniziative.

Le convenzioni triennali (2019-21)

A questi contributi regionali si aggiunge la quota annua ai soggetti pubblici e privati in convenzione. Nel 2020, a seguito dell’emergenza Covid-19 e delle sue gravi ripercussioni sul settore culturale, sono stati riconfermati i contributi assegnati nel 2019 in presenza di programmi di attività articolati e consolidati promossi da 4 organizzazioni e associazioni culturali di dimensione regionale (Arci E-R, Endas E-R, Acli Arte e Spettacolo regionale, Aics comitato regionale), 2 istituzioni ( Fondazione Mic.-Museo delle Ceramiche di Faenza Onlus e Fondazione Massimo e Sonia Cirulli -Bo) e 3 Unioni di Comuni (Reno Galliera -Bo, Frignano- Mo, Romagna faentina- Ra), per un impegno finanziario complessivo da parte della Regione di 525 mila euro.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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