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Da: Organizzatori

Effettuati 4.708 tamponi, che raggiungono un totale di 248.591. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 5.318. In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-304) e nelle terapie intensive (-1). I nuovi decessi sono 25. Allestita stamani a Viserbella (Rimini) una nuova tenda pre-triage. La diretta Fb con l’assessore Donini per il punto sull’epidemia si terrà sabato 16 maggio alle ore 17.30, non domani

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.056 casi di positività, 77 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 248.591 (+4.708).
Le nuove guarigioni sono 253 (16.825 in totale), mentre continuano a diminuire i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi: -201, che passano dai 6.502 registrati ieri ai 6.301 di oggi. Sono questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.318, +131 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 121 (-1). Diminuiscono in maniera significativa quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-304).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 16.825 (+253): 2.027 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 14.798 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 25 nuovi decessi: 10 uomini e 15 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.930. I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 2 in quella di Reggio Emilia, 6 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 4 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 4 in quella di Forlì-Cesena (1 nuovo decesso nel forlivese), 1 in quella di Rimini. Nessun nuovo decesso da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.405 a Piacenza (14 in più rispetto a ieri), 3.346 a Parma (29 in più), 4.870 a Reggio Emilia (11 in più), 3.839 a Modena (2 in più), 4.451 a Bologna (14 in più); 390 le positività registrate a Imola (1 in più), 977 a Ferrara (nessun nuovo caso rispetto a ieri). In Romagna sono complessivamente 4.778 (6 in più), di cui 1.000 a Ravenna (1 in più), 936 a Forlì (1 in più), 759 a Cesena (nessun nuovo caso rispetto a ieri), 2.083 a Rimini (4 in più).

Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile: nuova tenda pre-triage a Viserbella

È stata allestita questa mattina dai volontari del Coordinamento provinciale di Rimini, in collaborazione con i tecnici del Servizio Area Romagna dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, una tenda pre-triage davanti alla Casa di cura “Villa Salus” a Viserbella, nel comune di Rimini, che si aggiunge alle altre già presenti sul territorio.

Diretta Facebook con assessore Donini sabato 16 maggio

La diretta Facebook con l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, per fare il punto sulla situazione sanitaria nella nostra regione, si svolgerà non domani – venerdì 15 maggio, come precedentemente annunciato – bensì sabato 16 maggio alle ore 17.30, sempre sulla pagina @RegioneEmiliaRomagna.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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