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Coronavirus. Al via oggi in tutta l’Emilia-Romagna le vaccinazioni ai cittadini dagli 85 anni in su. Dopo il boom di ieri, proseguono le prenotazioni: sfiorata quota 74mila. L’assessore Donini: “Un giorno di grande speranza. Risposta pronta e diffusa su tutto il territorio”
Al via la campagna vaccinale sui ‘grandi anziani’, da Piacenza a Rimini. Per prenotarsi, necessari solo i dati anagrafici o il codice fiscale. È possibile farlo per telefono, in farmacia, nei punti Cup, sul web. Dall’1 marzo potranno prenotarsi i cittadini dagli 80 agli 84 anni
Bologna – Al via oggi in tutta l’Emilia-Romagna le vaccinazioni ai cittadini dagli 85 anni in su. Mentre proseguono a ritmo sostenuto, dopo il boom di richieste registrato ieri, le prenotazioni: in mattinata si è quasi raggiunta quota 74mila (73.829), da Piacenza a Rimini. Ciò significa che oltre il 40% delle 178.000 persone appartenenti a questa fascia di popolazione ha già prenotato, in un solo giorno e mezzo, il vaccino contro il Covid-19.
“Un giorno di grande speranza, che porta una nota positiva nel contesto, purtroppo ancora critico, dell’andamento dei contagi- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Dopo le vaccinazioni a coloro che sono stati più esposti al rischio durante la pandemia, cioè il personale sanitario e delle Cra, insieme ai degenti delle strutture per anziani, iniziamo a mettere in sicurezza un’altra fascia vulnerabile della nostra popolazione: le persone più avanti con gli anni. Grazie all’organizzazione messa a punto con le Aziende sanitarie, sia sul fronte delle prenotazioni che su quello delle vaccinazioni, tutto sta procedendo, e fra quindici giorni partiremo anche con il vaccino per le persone tra gli 80 e gli 84 anni”.
“Voglio davvero ringraziare- aggiunge Donini- tutti coloro che hanno deciso e decideranno di vaccinarsi, e i numeri confermano che sono già tanti: la risposta è stata veloce e diffusa su tutto il territorio, e le prenotazioni naturalmente proseguono. Tutti potranno vaccinarsi, e ci auguriamo che tutti lo facciano”.
Rispetto ai territori, sul numero complessivo di 73.829 prenotazioni, 21.800 sono state effettuate a Bologna, 2.652 a Imola, 3.820 a Piacenza, 6463 a Parma, 6.731 a Reggio Emilia, 11.518 a Modena, 6.399 a Ferrara; per la Romagna: 3.001 a Cesena, Forlì 2.383, Ravenna 5.415, Rimini 3.647.
Come si può prenotare
È possibile prenotare con i consueti canali, dunque recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb; oppure telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica.
Tutte le informazioni sulle modalità di prenotazione sono comunque consultabili a questo link: http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale.
All’atto della prenotazione, al cittadino vengono comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie.
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica dell’oggetto giornale [1], un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare il basso e l’altocontaminare di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono” dentro e fuori di noi”, denunciare il vecchio che resiste e raccontare i germogli di nuovo, prendere parte per l’eguaglianza e contro la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo..
Con il quotidiano di ieri, così si dice, ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Tutto Periscopio è free, ogni nostro contenuto può essere scaricato liberamente. E non troverete, come è uso in quasi tutti i quotidiani, solo le prime tre righe dell’articolo in chiaro e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica, ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni” . Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e ci piacerebbe cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori) a tutti quelli che coltivano la curiosità, e non ai circoli degli specialisti, agli addetti ai lavori, agli intellettuali del vuoto e della chiacchera.
Periscopio è di proprietà di una S.r.l. con un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratico del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato quasi otto anni fa con il nome ferraraitalia [2], Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Conta oggi 300.000 lettori in ogni parte d’Italia e vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma anche e soprattutto da chi lo legge e lo condivide con altri che ancora non lo conoscono. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
Francesco Monini
[1] La storia del giornale è piuttosto lunga. Il primo quotidiano della storia uscì a Lipsia, grande centro culturale e commerciale della Germania, nel 1660, con il titolo Leipziger Zeitung e il sottotitolo: Notizie fresche degli affari, della guerra e del mondo. Da allora ha cambiato molte facce, ha aggiunto pagine, foto, colori, infine è asceso al cielo del web. In quasi 363 anni di storia non sono mancate novità ed esperimenti, ma senza esagerare, perché “un quotidiano si occupa di notizie, non può confondersi con la letteratura”.
[2] Non ci dimentichiamo di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno il giornale si confeziona. Così Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
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