Skip to main content

Servizi sanitari, fiscali e per i trasporti in un clic. Regione, Agenzia delle entrate e Inps insieme per promuovere i servizi online della pubblica amministrazione, per diventare cittadini digitali al 100 per cento

Firmato l’accordo per realizzare corsi, da Piacenza a Rimini, per promuovere la conoscenza dei servizi online e formare cittadini di tutte le età, all’interno del progetto regionale Pane e Internet. Circa 20mila i cittadini in 77 comuni, coinvolti dal 2014 al 2017

Bologna – Niente più file agli sportelli per compilare la dichiarazione dei redditi, acquistare un biglietto per bus o treno o ritirare un referto medico: tutte operazioni che si possono fare con un clic direttamente da casa propria, con un notevole risparmio di tempo e denaro.

Imparare ad usare i servizi online, sempre più avanzati, offerti dalla Pubblica amministrazione è uno dei punti di forza dell’accordo siglato oggi da Regione, Agenzia delle entrate e Inps Emilia-Romagna. A disposizione strutture e competenze tecniche per formare cittadini al 100 per cento digitali, capaci di servirsi delle tecnologie per accedere alle informazioni grazie a corsi di formazione, organizzati da Piacenza a Rimini, per cittadini di tutte le età.

Il pacchetto di iniziative previste dall’accordo va ad ampliare l’offerta del progetto regionale “Pane e Internet”, una formula già ampiamente collaudata che, solo negli ultimi tre anni, ha coinvolto oltre 20mila cittadini in 77 Comuni dell’Emilia-Romagna. Già in cantiere diverse attività di formazione a partire da settembre che saranno realizzate proprio nei 12 centri della rete regionale.

Il progetto è stato presentato oggi in Regione dall’assessore a Infrastrutture e Agenda digitale, Raffaele Donini, dal direttore regionale dell’Agenzia delle entrate, Direzione regionale Emilia-Romagna, Rossella Orlandi, e dal dirigente vicario dell’Istituto nazionale previdenza sociale, Direzione regionale Emilia-Romagna, Nicola Sorressa.

“Con questo accordo rafforziamo la rete delle collaborazioni su scala regionale per far crescere ancora la cultura digitale dei cittadini del territorio emiliano-romagnolo. Oggi è importante intervenire sulle infrastrutture dalla fibra ottica ai punti wifi, ma è altrettanto importante favorire l’utilizzo dei servizi online da parte di tutti – ha precisato l’assessore Donini-. Vogliamo puntare su un ‘cittadino digitale’ a tutti gli effetti che usa le tecnologie come strumenti di conoscenza per acquisire nuove informazioni e cogliere pienamente le opportunità e i benefici offerti da questa regione senza distinzioni di età”.

“Grazie alla sinergia e alla collaborazione tra enti – ha dichiarato Orlandi – è stata realizzata una grande operazione di diffusione e promozione dell’uso dei servizi digitali dell’Agenzia delle entrate ai cittadini residenti in Emilia-Romagna per favorire nuove forme di dialogo con la Pubblica amministrazione. In particolare, con il progetto “Entrate in Internet”, vogliamo incoraggiare la diffusione della cultura fiscale e facilitare la promozione e l’attivazione di nuove modalità di erogazione dei servizi sostenendo, al contempo, nuove forme di partecipazione e di cittadinanza attiva e ‘digitale’”.

Sulla telematizzazione dei servizi, Sorressa, di Inps ha spiegato che “è stata accentuata, a partire dal 2011 in un’ottica di trasparenza, innovazione e partecipazione. L’utilizzo esclusivo del canale telematico per l’accesso ai servizi è stato realizzato gradualmente consapevoli delle difficoltà che i cittadini ancora incontrano nel suo utilizzo”.
“Per questo motivo- ha aggiunto- l’Inps aderisce volentieri a tutte le iniziative sul territorio volte a superare il rischio di esclusione digitale e il divario tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso. Per agevolare l’accesso ai nostri servizi online per le categorie più fragili, l’Inps ha da tempo avviato progetti specifici e canali dedicati: l’intesa con la Regione è un’opportunità per collaborare ad una iniziativa di alfabetizzazione già consolidata. In ogni provincia garantiremo la realizzazione di un evento formativo per far conoscere il nostro portale e come accedere a informazioni e servizi che, in autonomia, ogni utente può ottenere senza andare negli uffici. Questo canale si aggiunge a quelli tradizionali, sportello e telefono, proprio per dare ulteriori opportunità e facilità di contatto con l’Inps che è così sempre più vicina ai cittadini”.

I servizi online delle Pubbliche amministrazioni

Al centro dei corsi i servizi fiscali con il 730 precompilato offerti dall’Agenzia delle entrate parte del progetto “Entrate in Internet”, quelli di Inps per i pensionati, una fascia di utenza più a rischio di esclusione digitale, oltre ai principali servizi della Regione per i cittadini. Tra questi il Fascicolo sanitario elettronico, già promosso in collaborazione con Cup 2000; il sistema di tariffazione integrata Mi Muovo che consente di utilizzare autobus urbani ed extraurbani, treni regionali e locali con lo stesso titolo di viaggio; il servizio Travel planner che offrirà un orario integrato del trasporto pubblico, informazioni sulla circolazione dei mezzi di trasporto e una mappa interattiva per visualizzare i percorsi proposti; il servizio Federa/Spid per accedere con un’unica username e password ai servizi di tutta la Pa. Il calendario delle singole iniziative sarà pubblicato nel sito di Pane e Internet e nei canali di promozione dei punti Pane e Internet. Gli interessati possono scrivere a paneeinternet@regione.emilia-romagna.it.

Pane e Internet: 20mila cittadini coinvolti, 361 i corsi realizzati

Dal 2014 al 2017 sono stati 20mila i cittadini coinvolti in 77 Comuni, anche grazie al coinvolgimento stabile nel progetto di 27 organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore, con il contributo di 131 docenti, 105 tutor e 200 facilitatori.
Nello scorso triennio, sono stati attivati 12 centri nei Comuni di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Cesena e Rimini e nelle Unioni/Associazioni pedemontana parmense, Frignano, San Lazzaro-Molinella, Terre estensi, che comprende anche il Comune di Ferrara, Alto ferrarese e Bassa Romagna. Più in dettaglio sono stati 361 i corsi di alfabetizzazione digitale erogati in 61 Comuni, dei quali 20 di montagna, ai quali hanno partecipato 3.750 cittadini, il 60% dei quali donne, per una età media dei partecipanti pari a 57 anni.

Per quanto riguarda la facilitazione digitale, 8.000 cittadini hanno fruito del servizio, presso 100 sedi attivate in 60 Comuni, per un totale di 300 ore di servizio di assistenza erogate in media ogni settimana. Infine, negli ultimi 3 anni sono stati organizzati 190 eventi di cultura digitale, tra cui workshop, seminari, convegni e laboratori, su tematiche quali lo sviluppo professionale e personale attraverso il digitale, l’uso sicuro e consapevole delle tecnologie e l’accesso ai servizi online come opportunità per i cittadini. Gli eventi sono stati organizzati in 105 Comuni del territorio regionale e sono stati 7.700 i cittadini che vi hanno partecipato.

Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella sezione ‘Agenzia di informazione e comunicazione’.
Seguici su Twitter (@RegioneER), Facebook (@RegioneEmiliaRomagna) e Telegram (@ERnotizie, @ERcomunicati, @PresidenteER)
Segreteria di redazione tel. 051 5275490

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it