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Mobilità. “#Staisobrio: prima le vite”, premiati gli studenti vincitori del concorso. I progetti contro la guida in stato di ebrezza

Si è conclusa la Quarta edizione del concorso a premi ideato da Automobile Club Bologna e Lions Club Bologna San Luca. In Regione la cerimonia di premiazione. Primo premio all’ Istituto Silvio D’Arzo di Montecchio (Re) per gli over 16 e al Liceo Minghetti per la categoria under 16. Online video e locandine vincitori del concorso

Bologna – Un premio ai migliori progetti contro l’uso di alcol, per una guida sicura, realizzati dai ragazzi per i ragazzi: è quello assegnato dal concorso “#Staisobrio: prima le vite”, rivolto agli studenti dell’Emilia-Romagna, giunto alla quarta edizione.
A “Una vita senza freni è una vita persa”, lo slogan della locandina ideata e realizzata da Francesco Paolo D’Amico dell’Istituto superiore Silvio D’Arzo di Montecchio (Re), va il primo premio nella categoria degli over 16, mentre Beatrice Montalto del Liceo Minghetti di Bologna è l’autrice del video che si è piazzato al primo posto tra gli studenti under 16.
Il secondo e il terzo classificato, su 30 finalisti, sono Jacopo Rasi dell’Istituto Silvio D’Arzo e Fatima Livoroi dell’Istituto professionale Aldrovandi Rubbiani di Bologna per gli under 16. Per i ragazzi con meno di 16 anni sul podio anche Alice Schiassi dell’Istituto comprensivo Quirico Filopanti di Budrio (Bo) e Paolo Nanni e Lavinia May Carboni del Liceo Minghetti.

Il vincitore della categoria over 16 potrà effettuare una vacanza studio di 15 giorni presso la Bell School a Cambridge, a tutti gli altri vanno tablet e smartphone di ultima generazione. I ragazzi hanno inoltre ricevuto il premio Campa (Mutua sanitaria integrativa) per l’impegno a diffondere la cultura della cura e della prevenzione della salute tra i giovani, che garantisce l’assistenza specialistica ambulatoriale per un anno. I video e le locandine saranno utilizzati da Automobile Club Bologna per la campagna di sensibilizzazione di promozione della sicurezza stradale sui social e nelle manifestazioni dedicate all’educazione stradale.
Alla premiazione del concorso,patrocinato dalla Regione, hanno partecipato l’assessore alla Mobilità, Raffaele Donini, il presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, Mauro Sorbi, il presidente e il vice presidente Aci Bologna, Federico Bendinelli e Domenico Salcito e il governatore distretto Lions 108Tb, Piero Augusto Nasuelli.

“E’ una soddisfazione premiare questi ragazzi per il loro impegno a migliorare la sicurezza sulle strade- ha commentato l’assessore Donini durante la premiazione-. Quello della guida in stato di ebrezza è un grave problema che provoca molte vittime: è importante farlo capire proprio ai più giovani. Questi lavori parlano la lingua dei ragazzi e sono certo che siano un aiuto concreto per fa capire l’importanza di comportamenti corretti. Come Regione- ha concluso l’assessore- siamo impegnati a sostenere molti progetti per diffondere l’educazione alla sicurezza stradale, di cui questa campagna è un valido esempio, e a costruire una rete di collaborazione sul territorio per essere sempre più efficaci”.

“E’ un appuntamento a cui siamo molto affezionati e al quale crediamo molto- ha dichiarato ilpresidente AC Bologna, Federico Bendinelli-. Un’iniziativa che si inserisce tra le attività strategiche per il raggiungimento dei nostri compiti istituzionali, volti a promuovere la sicurezza e l’educazione stradale”.

“Occorre contrastare il fenomeno dell’uso dell’alcol e delle sostanze psicotrope da parte di tutti gli utenti della strada, perché l’incidentalità non è una fatalità, ma è frutto della mancanza di corretti comportamenti umani- ha aggiunto Sorbi-. Alcol, distrazione e velocità sono alla base di quasi tutta l’incidentalità. Forniamo sempre la massima collaborazione a tutte le iniziative che contribuiscono a sensibilizzare sulle buone pratiche sulla strada, specialmente quelle rivolte ai ragazzi e confidiamo che diventino ‘sentinelle’ anche nei confronti del mondo degli adulti che li circonda”.

La campagna “#Staisobrio: prima le vite”

La campagna è indirizzata ai giovani delle scuole superiori di primo e secondo grado dell’Emilia-Romagna e prevede il concorso a premi per il miglior video, immagine fotografica, slogan o elaborato grafico per contrastare la diffusione dell’alcol tra i giovani, ridurre gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza, educare alla della sicurezza stradale nelle categorie under e over 16.

Ideata e organizzata ogni anno da Aci Bologna, la campagna è realizzata insieme al Lions Club Bologna San Luca e con il patrocinio dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Prefettura di Bologna, della Città metropolitana e dell’Ufficio scolastico regionale, ha come testimonial, anche per questa edizione, il musicista Dodi Battaglia. Partner dell’iniziativa è Campa, mutua sanitaria che assiste 40mila associati che la supporta nei programmi di prevenzione sanitaria. Tutti i dettagli della campagna sul sito www.acibologna.com e www.lions108tb.it. /Eli.Co.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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