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Industria 4.0, dalla California all’Emilia-Romagna per sviluppare la realtà virtuale aumentata: la Eon Reality prende casa nel bolognese dove nascerà un nuovo Centro digitale interattivo. Investimento da oltre 24 milioni di euro, 160 assunzioni

A Casalecchio di Reno. 6,3 milioni di euro dalla Regione grazie alla Legge regionale sulla promozione degli investimenti nel territorio. Il Gruppo americano sviluppa piattaforme digitali per le imprese nei settori dell’istruzione e della formazione. L’Alma Mater fra i partner. Bonaccini: “Importante conferma per una regione ritenuta strategica anche nei settori avanzati”. Il Ceo David Scowsill: “Qui una grande opportunità”. La presentazione del progetto con l’assessore Costi, il vicesindaco della Citta Metropolitana, Tinti e il sindaco di Casalecchio di Reno Massimo Bosso

Bologna – Anche da oltreoceano per mettere radici profonde in Emilia-Romagna, considerata un territorio dove è possibile investire bene e con profitto, potendo contare su professionalità esclusive, logistica e infrastrutture e alta formazione, dai Tecnopoli alle Università.
Eon Reality, azienda californiana che sviluppa software e piattaforme digitali, ha scelto di insediarsi nel bolognese, al Worklife Innovation hub di Casalecchio di Reno, per far nascere un Centro digitale interattivo, snodo italiano per lo sviluppo di contenuti e applicazioni legati alla realtà virtuale aumentata. Tutto ciò grazie anche al supporto messo in campo dalla Regione, reso possibile dalla Legge regionale 14 del 2004 per la “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”.
L’azienda californiana, nel contesto del bando relativo a Industria 4.0, ha previsto di realizzare entro il 2020 un centro digitale interattivo con un investimento nel bolognese di 24 milioni e 350 mila euro, che comprende un contributo della Regione Emilia-Romagna di 6,3 milioni di euro (di cui 4,3 milioni già erogati) e prevede 160 nuove assunzioni di cui 128 persone con laurea o titoli superiori.

Oggi a Bologna, nella sede della Regione, in viale Aldo Moro, il progetto di insediamento è stato presentato dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, dallo chief executive di Eon Reality, David Scowsill, dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, dal vicesindaco della Città metropolitana di Bologna, Fausto Tinti, il sindaco di Casalecchio Massimo Bosso e dalla professoressa Rosa Grimaldi dell’Università di Bologna delegata dal Rettore all’imprenditorialità.

Eon Reality è leader mondiale della realtà aumentata e virtuale. Fondata nel 1999 nella città di Irvine in California, sviluppa piattaforme digitali per le imprese, nei settori dell’istruzione e della formazione e ha collaborato con 400 istituzioni accademiche e 55 istituzioni governative. L’azienda californiana sarà presente al convegno di apertura di R2B 2018 che si svolgerà a Bologna Fiere il prossimo 7 e 8 giugno.

“Siamo di fronte a un’importante e prestigiosa confermadi quanto sia attrattiva l’Emilia-Romagna anche in un settore avanzato come l’industria 4.0, strategico per la nostra economia- afferma Bonaccini-. La nostra terra è riconosciuta a livello internazionale per la capacità infrastrutturale tecnologico d’eccellenza, cui si aggiungono efficaci politiche di internazionalizzazione e di attrazione degli investimenti. Attraiamo risorse e progetti che fanno crescere idee e saperi, che si mescolano alle grandi capacità professionali, di ricerca e innovazione che qui le nostre aziende, la nostra manodopera e i nostri tecnici sono in grado di esprimere. L’attrattività del nostro sistema, unito nell’azione avviata col Patto per il Lavoro, ha già visto investire qui grandi gruppi italiani e stranieri confermando i nostri obiettivi di generare ricchezza per il territorio, creare posti di lavoro, migliorare le opportunità formative creando una quantità significativa di personale altamente qualificato”.

“Tra i vari punti di forza del nostro sistema- aggiunge Palma Costi- il tassello mancante era proprio quello legalo allo sviluppo della realtà virtuale. Per questo la presenza di Eon è molto importante e servirà proprio come hub per lo sviluppo di servizi e competenze in diversi processi industriali, plasmando nuove competenze strategiche per la competitività. Con la Legge regionale sull’attrattività si va a rafforzare, oltre alle imprese beneficiarie, anche il tessuto di piccole e medie imprese di subfornitura, punto di forza dei nostri distretti produttivi. Un lavoro in sinergia tra pubblico e privato per sostenere investimenti in alta tecnologia sul territorio emiliano-romagnolo e che rappresentano linfa vitale per un indotto che sempre di più diventa protagonista internazionale”.

L’obiettivo del nuovo centro, che avrà tra i suoi partner l’Università di Bologna, è accelerare il rapporto uomo-macchina simulando la realtà, con l’aspirazione di diventare la piattaforma italiana per lo sviluppo di contenuti e applicazioni legati alla realtà virtuale. Verrà affiancato dalla Augmented and Virtual Reality School, che fornirà attività formative con accesso libero per gli studenti. Progetti simili sono già stati implementati in altre 30 località a livello globale come per esempio a Manchester (Gran Bretagna), Laval (Francia), Tshwane (Sudafrica) nonché in Messico e a Dubai.

“In Emilia-Romagna- spiega David Scowsill, Ceo di Eon Reality- vediamo una grande opportunità di trasferire la conoscenza delle competenze locali alla comunità globale. Il centro interattivo digitale garantirà alla regione di rimanere all’avanguardia nell’innovazione e rappresenta un investimento per il futuro dei cittadini. A tale riguardo, non vediamo l’ora di affrontare le esigenze del mercato regionale e siamo entusiasti della capacità di sviluppare applicazioni di trasferimento di conoscenza uniche, che utilizzano competenze di settore locali”.

“La collaborazione con Eon si inserisce nella strategia dell’Ateneo di apertura rispetto alle imprese. In particolare- sostiene il Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini- questa collaborazione ci consente di lavorare insieme sull’innovazione nei processi formativi, un ambito nel quale l’Alma Mater sta già investendo, e nello specifico su come realtà aumentata e intelligenza artificiale possano favorire la formazione delle nuove professionalità che il mercato oggi richiede”.

“Il nostro territorio- dichiara il presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Alberto Vacchi- ancora una volta dimostra di avere grande capacità attrattiva, in grado di renderci destinatari di importanti investimenti economici a livello internazionale. Sono moltissime le operazioni di attrattività silenziosa che il nostro sistema produttivo, lavorando in sinergia, ha richiamato negli ultimi anni e l’insediamento di Eon Reality è un ulteriore e significativo esempio che unisce il mondo del digitale e quello del manifatturiero”.

Il secondo bando sull’attrattività
Eon Reality è una delle sei imprese – insieme alla multinazionale americana Ibm Italia, a Aetna Group con sede a Verucchio nel riminese, alla faentina Bucci Automations, a Sacmi Cooperativa Meccanici Imola e alla modenese Energy Way – che, attraverso un bando previsto dalla Legge regionale per la “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, ha presentato un progetto nei settori avanzati di industria 4.0.
La Regione supporterà questi investimenti ad alto impatto occupazionale, non solo attraverso l’erogazione di incentivi, ma anche facilitando il rapporto con le istituzioni, enti locali e altri soggetti interessati che operano sul territorio.

Il primo nel 2016: 1.200 posti di lavoro
Per quanto riguarda il primo bando del 2016, pensato non per la sola Industria 4.0, sono stati 13 i progetti finanziati e in corso di realizzazione. Tra questi figurano anche quelli di Lamborghini, Ducati Motor, Ynap, Teko Telecom, Avl Italia, B.Braun Avitum Italy, Hpe e Ima. L’investimento previsto è di oltre 126 milioni di euro, di cui circa 41 milioni di finanziamento pubblico, e produce 1.200 nuovi posti di lavoro.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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