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Vinyloop di Ferrara chiude e licenzia. L’ira di Regione e Comune: “Un’assoluta mancanza di rispetto e considerazione per i lavoratori, le istituzioni e il territorio”

Messi in mobilità 19 dipendenti dell’azienda, specializzata nel riciclo di materiale plastico. La comunicazione della cessazione di attività avvenuta al di fuori del tavolo di salvaguardia attivato in viale Aldo Moro

Bologna – “Certo non ci aspettavamo che venisse ignorato l’impegno preso al tavolo regionale, denotando un’assoluta mancanza di rispetto e considerazione per le istituzioni, il territorio e i lavoratori. Ora eserciteremo la nostra funzione all’interno della procedura di legge con l’obiettivo, se non sarà possibile impedire la messa in liquidazione dell’azienda, di valorizzare quel sito produttivo anche in prospettiva futura all’interno del polo industriale del petrolchimico di Ferrara, per permettere ai lavoratori un percorso che riconosca la loro professionalità e che ne consenta la ricollocazione il prima possibile”.

E’ stata immediata la reazione dell’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi e dell’assessore comunale di Ferrara, Caterina Ferri, dopo la comunicazione da parte dell’amministratore delegato di Vinyloop, Francesco Tarantino, ai rappresentanti sindacali riguardo la decisione presa dalla proprietà, di cessare l’attività con la conseguente messa in liquidazione dell’azienda, avviando la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 19 dipendenti.

La Vinyloop è insediata nell’area industriale ex Solvay di via Marconi a Ferrara, ed è specializzata nel riciclo degli scarti di Pvc.

“Lo abbiamo appreso dopo che- proseguono gli assessori Costi e Ferri- in sede di tavolo di salvaguardia occupazionale regionale, l’azienda si era impegnata a comunicare nella stessa sede le decisioni che avrebbe adottato. Agendo diversamente da quanto concordato, oltre a non aver rispettato l’impegno preso si impedisce alle istituzioni di esercitare ogni intervento possibile prima dell’avvio delle procedure di legge. Avevamo già sperimentato in precedenza difficoltà di interlocuzione con questa azienda, che ci ha negato la possibilità di confrontarci direttamente con i soci proprietari, Inovyn Italia Spa e il Gruppo francese Serge Ferrari”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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