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Approvati 36 progetti da Piacenza a Rimini. L’assessore Corsini: “Centri storici più attraenti e vivi. Quest’anno oltre ai 18 progetti per la promozione, anche 18 interventi per nuove piazze e arredo urbano per favorire una rete commerciale ricca e strettamente legata al territorio”. A Bologna interventi nel centro storico; gli altri progetti a Casalecchio di Reno, Casalfiumanese e Mordano

Bologna – Ricostruire la rete delle botteghe diffuse, potenziare le zone del commercio all’interno dei quartieri enelle aree storiche delle città. Sono i centri commerciali naturali delle città, presìdi importanti della qualità urbana e socialeche la Regione Emilia-Romagna vuole promuovere e incentivare. E lo fa grazie anche a un finanziamento complessivo di 3 milioni 430mila euro per 36 progetti (quattro per ciascuna provincia) da realizzare nel 2018 per qualificare e rendere più attraente il sistema commerciale locale.
Sulla base della legge regionale 41/97 che regola gli interventi di valorizzazione nel settore del commercio, la Giunta regionale ha stanziato un milione 430mila euro per 18 interventi di valorizzazione e riqualificazione delle aree commerciali, mercati, spazi e arredi urbani (contributo del 37% rispetto alla somma richiesta) e un milione di euro per 18 progetti di promozione e marketing del territorio da parte degli enti locali (contributo del 57%) rivolti allo sviluppo di reti commerciali qualificate e alla valorizzazione delle eccellenze.

“Un provvedimento per rendere i centri urbani sempre più attraenti e vivi- spiega l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini-, frutto anche di un percorso di concertazione territoriale. Oltre a un reale contributo ai progetti di qualificazione urbana dei centri della nostra regione, diamo un segnale concreto agli enti locali. Quest’anno- prosegue l’assessore – oltre ai 18 progetti per la promozione, abbiamo finanziato anche 18 interventi strutturali per nuove piazze e arredo urbano in aree con numerose attività commerciali, a conferma dell’importanza che attribuiamo alla rete delle strutture commerciali tradizionali che costituiscono un aspetto importante non solo dell’economia, ma anche della tenuta sociale delle nostre città.La Regione intende così promuovere i centri commerciali naturali delle piccole e medie città, valorizzandone peculiarità ed eccellenze”.

In particolare, in provincia di Bologna sarà realizzata una piazza Agorà a Casalfiumanese, a Mordano viene riqualificata piazza Cassani e riordinata la viabilità ciclopedonale. Per quanto riguarda gli interventi di promozione, proseguono le azioni di marketing urbano a Casalecchio di Reno e la valorizzazione del centro storico di Bologna.
I contributi regionali assegnati agli enti locali ammontano a 262.575 euro per la provincia di Bologna; 461 mila euro per la provincia di Ferrara; 494.265 euro per la provincia di Forlì-Cesena; 477.330 euro per la provincia di Modena; 350.370 euro per la provincia di Parma; 338.963 euro per la provincia di Piacenza; 341.063 per la provincia di Ravenna; 379.499 euro per la provincia di Reggio Emilia; 324.082 per la provincia di Rimini.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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