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Da Regione Emilia Romagna

Apre i lavori l’architetto Cucinella, chiude la lectio magistralis di Alberto Melloni. Gli eventi in programma il 28 e 29 maggio: convegni, momenti di raccoglimento, musica nelle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. Lunedì a Cavezzo la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alle persone che si sono distinte nella fase di soccorso e supporto alla cittadinanza durante l’emergenza post- sisma

Bologna – Dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012, in meno di cinque mesi, vengono ripristinati 285 edifici scolastici e costruite 60 nuove strutture scolastiche. Il 17 settembre, giorno di inizio dell’anno scolastico 2012/2013, le lezioni riprendono regolarmente anche nell’Emilia colpita dal sisma. Mentre alcuni cantieri ancora lavorano a pieno ritmo per la consegna degli edifici, le istituzioni scolastiche del territorio si attrezzano anche “fuori dalle aule” e si fa scuola nelle tensostrutture, nelle palestre, nei ristoranti, nei campi da tennis, dando vita ad un grande cantiere della didattica.
A cinque anni dal sisma che ha colpito l’Emilia, dopo un investimento di 344 milioni di euro, che ha prodotto 569 interventi, tra cui 118 nuovi edifici scolastici e universitari, la Regione Emilia-Romagna ha organizzato un incontro per condividere le esperienze legate alla ricostruzione del patrimonio scolastico emiliano, per confrontarsi sul rapporto tra progettazione architettonica e innovazione didattica, ma anche per riflettere sul fare scuola per generare comunità.

Di questo siparlerà lunedì 29 e martedì 30 maggio a Mirandola (Mo) al convegno “Fare scuola, tra ricostruzione e innovazione didattica”, aperto con una cerimonia alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui interverranno il presidente Stefano Bonaccini e l’architetto Mario Cucinella.
All’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune di Mirandola, parteciperanno, oltre all’assessore regionale alla Scuola e università, Patrizio Bianchi e al sindaco di Mirandola, Maino Benatti, architetti e insegnanti per approfondire quanto e come la progettazione degli spazi incida sulla qualità dell’insegnamento.Tra gli altri parlerannoil giornalista Giangiacomo Schiavi, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari, lo scrittore e maestro elementare, Franco Lorenzoni, il rettore dell’Università Iuav di Venezia, Alberto Ferlenga e Laura Galimberti della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei ministri.

La seconda giornata del convegno, il 30 maggio, sarà focalizzata sull’investimento realizzato, oltre che sugli edifici, sul rafforzamento dell’intera filiera educativa e formativa dei territori colpiti per accompagnare le comunità. Dopo l’apertura dell’assessore regionale alla Ricostruzione post-sisma, Palma Costi, interverranno, insieme ai dirigenti scolastici del territorio, Giorgio Zanetti, direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Aldo Tomasi,responsabile scientifico di Tpm Tecnopolo di Mirandola, Giovanna Guerzoni,del Dipartimento di Scienze dell’Educazione ‘Giovanni Maria Bertin’ dell’Università di Bologna. L’iniziativa sarà chiusa dalla lezione magistrale di Alberto Melloni, segretario della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, sulla figura di Don Milani.

Gli appuntamenti di domenica 28 e lunedì 29 maggio
Domenica a S. Possidonio (Mo), alle ore 10.30, sarà celebrata la Santa messa davanti al piazzale della Chiesa (adiacente a Piazza Andreoli), a seguire il pranzo presso il Palazzurro del Polo Scolastico di via Focherini. A partire dalle 14 la consegna di riconoscimenti da parte dell’amministrazione comunale a chi si è distinto nella ricostruzione, tra cui l’assessore regionale Palma Costi.
Lunedì 29 maggio, nel quinto anniversario della seconda scossa del 2012, alle ore 9, a Medolla (Mo), presso le scuole medie, e a Concordia (Mo)si terranno dei momenti di raccoglimento in memoria delle vittime.
A Cento (Fe), alle ore 14 presso la Sala Zarri del Palazzo del Governatore (Piazza Guercino, 39), si svolgerà il convegno “Dalla Commissione Congiunta al progetto: il ruolo delle istituzioni nel processo di ricostruzione”. L’appuntamento è organizzato dal Segretariato regionale per l’Emilia-Romagna del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
A Rolo (Re) si svolgerà, in mattinata, la visita ai cantieri interessati dalla ricostruzione delle opere pubbliche. Nel modenese a Mirandola (ore 18,30), Medolla (ore 18) e Cavezzo (ore 18,30) saranno celebrate delle Sante messe in memoria delle vittime. Ancora a Cavezzo si svolgerà una cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alle persone che si sono distinte nella fase di soccorso e supporto alla cittadinanza durante l’emergenza post- sisma. Riceveranno il riconoscimento: Antonio Ciallella, (nel 2012 coordinatore Protezione civile dell’Associazione nazionale alpini sezione Abruzzi), Antonio Iezzi (nel 2012 capo squadra della Protezione civile dell’Associazione nazionale alpini sezione Abruzzi), Silvio Liberatore (nel 2012 responsabile ufficio emergenze della sala operativa Protezione civile Regione Abruzzo), Luciano Bagli (presidente del Coordinamento associazioni di volontariato Protezione civile di Rimini) e Giangiacomo Schiavi (giornalista del Corriere della Sera, tra i principali sostenitori e promotori del progetto Learning Garden di Cavezzo).
La musica sarà protagonista della serata a Concordia, con un concerto alle ore 21 al cinema Splendor, a Medolla con l’esibizione alle ore 21 della “Banda John Lennon” e a San Felice sul Panaro, dove alle ore 20.30 in piazza Fellini si esibirà il “Gruppo bandistico U. Pallaro”.
Le immagini del film “La notte non fa più paura”, opera prima del ferrarese Marco Cassini da un’idea di Samuele Govoni e Stefano Muroni, chiuderanno invece la serata a San Prospero (Mo). /Gia.Bo.-B.M.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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