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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Accordo con il Comune di Bologna per 317 alloggi al Quartiere Navile. La vicepresidente Gualmini: “Forte segnale di presenza dell’istituzione pubblica nel rispondere alle esigenze abitative di una fascia della popolazione che non ha i requisiti per rientrare nelle graduatorie Erp ma al tempo stesso non può accedere ai prezzi di mercato”

Trecentodiciassette alloggi di Edilizia residenziale sociale (Ers) al Quartiere Navile, che verranno realizzati con un contributo di 10 milioni da parte della Regione (costo complessivo dell’intervento, 54 milioni circa). Lo prevede un accordo con il Comune di Bologna, che attua un precedente protocollo in tema di Housing Sociale. Il contributo regionale è destinato, in particolare, ad abbattere il costo di realizzazione delle infrastrutture necessarie per l’erogazione del servizio (alloggi, e opere di urbanizzazione) e ridurre quindi in modo significativo per i destinatari i prezzi di vendita e i canoni di locazione rispetto a quelli offerti dal libero mercato.
“Come Regione, vogliamo dare un forte segnale di presenza dell’istituzione pubblica nel rispondere alle esigenze abitative di una fascia intermedia della popolazione che si è anche impoverita per gli effetti della crisi” ha spiegato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Politiche abitative, nel corso della conferenza stampa con Riccardo Malagoli, assessore ai Lavori pubblici, Politiche abitative e Sicurezza del Comune di Bologna. “L’Edilizia residenziale sociale rappresenta un secondo stadio di intervento della Regione sul tema della casa. Appena insediati, abbiamo lavorato su altri due versanti: primo, cambiando il regolamento per l’entrata negli alloggi Erp. Adesso c’è la parte dell’uscita: stiamo acquisendo i dati relativi alle nuove dichiarazioni dei redditi, sulla base della riforma dell’Isee, dopodiché vorremmo fissare una nuova soglia entro giugno. Tutto questo naturalmente – ha sottolineato Gualmini – verrà preceduto da un confronto con i Comuni e da un dibattito in Assemblea”. Oltre a lavorare sull’Erp, nel primo anno di mandato si è voluto “aiutare i giovani ad acquistare un appartamento e, al tempo stesso – ha ricordato la vicepresidente –, dare uno stimolo a un settore, quello della casa, particolarmente colpito dalla crisi. Il bando ‘Una casa per le giovani coppie’ ha avuto molto successo e per questo si è deciso di stanziare un altro milione di euro rispetto ai 12 inizialmente messi a bando”.
Il progetto Navile
L’operazione prevede la concessione in locazione di 317 alloggi realizzati secondo tre formule: il 26% (circa 83 alloggi) in locazione a 8 anni con patto di futura vendita, altrettanti in locazione a 15 anni, il 48% (circa 153 alloggi) in locazione di lungo termine (20 anni). Diverse le tipologie che verranno realizzate: 142 unità da 1 o 2 persone, 144 unità da 3 o 4 persone, 34 unità per 5 persone o più. I beneficiari sono le famiglie della cosiddetta “zona grigia”, ovvero nuclei che non hanno requisiti per rientrare nelle graduatorie dell’Erp (Edilizia residenziale pubblica) ma al tempo stesso non hanno i mezzi per accedere ai prezzi di mercato. Un’attenzione particolare andrà a chi esce dagli alloggi Erp.
Il protocollo Regione – Comune di Bologna
Risale al settembre 2012 l’approvazione di un protocollo di collaborazione tra Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna per promuovere la programmazione e l’attuazione di misure innovative nel campo dell’Edilizia residenziale sociale e della valorizzazione urbana. Il protocollo impegna, tra l’altro, la Regione a destinare al progetto risorse proprie – non escludendo risorse economiche aggiuntive statali e/o europee – e il Comune a conferire aree proprie, in diritto di proprietà, anche promuovendo o incentivando forme di partenariato pubblico – privato. Il Comune di Bologna ha destinato una cospicua quota di “capacità edificatoria” all’interno del comparto R5.2 Navile, lotti – H e N all’Edilizia residenziale sociale.
Per verificare l’interesse degli operatori del settore edile e finanziario nel gestire questo servizio, il Comune di Bologna ha avviato un’indagine conoscitiva pubblicando un apposito avviso. Hanno manifestato interesse tre aziende qualificate. Il 24 novembre scorso il Comune, con propria delibera di Giunta, ha indicato la proposta di Investire SGR d’interesse pubblico: è questa la società che ha assunto il ruolo di promotore della finanza di progetto per l’operazione di Housing Sociale al Navile. In base alle scadenze temporali richieste, si è stilato in tempi brevi l’accordo attuativo del Protocollo di collaborazione tra Regione e Comune in tema di Edilizia residenziale sociale, in modo da garantire gli atti necessari entro l’anno in corso, per poter procedere poi al bando di gara entro il mese di febbraio 2016. I lavori del cantiere inizieranno in primavera-estate.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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