Benessere e Austerità. Ad ognuno il suo, come sempre. Parliamone insieme mercoledì prossimo
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da: Gruppo Cittadini Economia Ferrara
L’Austerità che ci viene propinata vuol dire meno spesa pubblica e drenaggio delle risorse dai privati e dalle aziende attraverso un aumento generalizzato delle tasse
Il sistema viene venduto come più sacrifici per tutti dopo che tutti hanno goduto. In realtà l’Austerità è solo una grossa ingiustizia. Non è vero che tutti hanno goduto perché chi viveva del proprio lavoro e della propria umanità prima della crisi continua, nei casi più fortunati, a vivere del proprio lavoro oggi. Chi invece ha goduto in maniera sproporzionata prima, accumulando denaro attraverso la speculazione finanziaria, continua a godere delle rendite accumulate. La grande maggioranza delle persone ha lavorato un po’ per se e molto per alimentare il sistema.
Da tempo siamo chiamati all’austerità.
Ma chi è che ancora una volta si deve sacrificare? Chi è che ha servizi sempre peggiori, che è costretto ad aspettare un posto letto in un ospedale, a mandare i propri figli in aule sempre più affollate, a ridursi le vacanze e gli ingressi al supermercato? Io credo sempre gli stessi.
Una massa di persone sempre più escluse dai diritti perché il mercato lo richiede. Ma il mercato può e deve essere controllato e l’unica entità che possa farlo è lo Stato. Uno Stato che funziona e pensa al benessere dei suoi cittadini, fatto di amministratori capaci e volenterosi che debbono rendere conto ai loro cittadini.
Uno Stato migliore, che funzioni, che viva di regole certe e giuste per tutti è possibile. Non smettere di crederci è il primo passo.
Mercoledì 22 Aprile 2015 ci vediamo in Via della Resistenza, Centro Sociale “La Resistenza”. All’Ordine del giorno:
- Organizzazione serate di Maggio in piazza
- Moneta complementare
- Varie ed eventuali
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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it