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Approvato in Comune il progetto del ponte sul Canale Pallotta

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il comune di Comacchio dice sì alla realizzazione di un ponte per l’attraversamento viario del Canale Pallotta. Il progetto rientrava in una convenzione urbanistica che, in attuazione del Piano Particolareggiato, prevedeva l’impegno della società realizzatrice dell’ampliamento dell’edificio Coop a realizzare anche questo collegamento. Presentato da Coop Estense lo scorso 18 novembre, il progetto da 175 mila euro, ha, quindi, in breve tempo ricevuto il via libera sia dagli uffici competenti che dalla Giunta Comunale.
Attualmente i veicoli che dal parcheggio limitrofo alla Coop vogliono immettersi sulla via Marina devono raggiungerla necessariamente ripercorrendo la via Fattibello, immettendosi in via Trepponti, per poi prendere la prima uscita sulla relativa rotatoria. Il nuovo ponte fungerebbe da “circonvallazione” permettendo ai veicoli l’attraversamento del Canale Pallotta da via dello Squero direttamente in via Marina. Ciò consentirà di migliorare notevolmente la viabilità nel centro cittadino in quanto, oltre che funzionale alla circolazione dei veicoli, la realizzazione del ponte permetterà il transito in sicurezza anche ai pedoni e ciclisti. È prevista, infatti, una carreggiata con due corsie di marcia e due piste ciclo-pedonali in entrambi i lati. Il progetto sarà completato anche con il relativo impianto di illuminazione composto da 2 pali e 5 corpi illuminati della medesima tipologia e grandezza di quelli già esistenti nell’area d’intervento.
“Per il centro cittadino significherà un notevolissimo miglioramento della circolazione – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Parmiani – La viabilità in via Trepponti diverrà molto più agevole, ma oltre a questo, l’intervento consentirà di dare continuità alla ciclabile che da Porto Garibaldi porterà fino ai piedi dei Trepponti, consentendo ai ciclisti e ai pedoni di poter percorrere in tutta sicurezza il percorso che dalla costa porta alla Città”.

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COMUNE DI COMACCHIO



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)