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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Incontro con il ministro Galletti. L’assessore ribadisce l’impegno della Regione per uscire dalla procedura di infrazione europea aperta verso l’Italia. Per Bologna 1 milione e mezzo per piste ciclabili e mobilità leggera

Bologna. “Un passo avanti importante, con risorse certe e spendibili in tempi brevi per un primo piano di azioni per un’aria più pulita, a cui si aggiungeranno fondi per la rottamazione di veicoli commerciali fino agli euro 3: proprio per i veicoli diesel euro 3, come previsto dal Piano integrato dell’aria regionale in vigore, scatterà il divieto di circolazione dal 1^ ottobre prossimo ”.
L’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo, esprime soddisfazione per l’incontro svolto ieri a Roma con il ministro Gian Luca Galletti e i rappresentanti delle altre Regioni per fare il punto sullo stato di attuazione del Protocollo anti-smog sottoscritto il 30 dicembre scorso da Governo, Conferenza delle Regioni e Anci.
“Dal prossimo autunno sarà disponibile oltre 1 miliardo di euro su scala nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria, l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati e la mobilità sostenibile nei percorsi casa-scuola o casa-lavoro nelle città”, ha continuato Gazzolo. In particolare, il Comune di Bologna sarà destinatario di un finanziamento di 1,5 milioni per la realizzazione di un circuito di piste ciclabili e supportare la mobilità “leggera” degli studenti universitari.
“Con il pacchetto di finanziamenti messi a disposizione, il Governo mantiene gli impegni assunti: dal canto suo, l’Emilia-Romagna è disponibile a fare la propria parte partecipando alle trattative con Bruxelles sulla procedura di infrazione aperta verso l’Italia per il superamento delle soglie per la concentrazione di Pm10 in tutta la Pianura Padana”, ha detto ancora l’assessore. “Insieme agli enti locali del territorio, intendiamo raccogliere la sfida mettendo in campo progetti concreti ed efficaci per ridurre la concentrazione degli inquinanti: fondamentale è l’impegno assunto dal Governo per appositi incentivi ministeriali ai privati destinati alla sostituzione dei veicoli commerciali diesel euro 3 in circolazione con veicoli a basse emissioni”.Sempre al fine di migliorare la qualità dell’aria, dal 1^ ottobre riprenderanno sul territorio regionale le misure di limitazione alla circolazione previste dal “Piano aria integrato regionale”, in vigore fino al successivo 31 marzo 2017 in 30 Comuni emiliano-romagnoli.
Le limitazioni alla circolazione trovano applicazione dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 18.30, oltre che nelle domeniche ecologiche (previste la prima domenica di ogni mese, con sospensione dal 1° dicembre al 6 gennaio).

Le misure del Piano integrato dell’aria regionale

I provvedimenti di limitazione alla circolazione riguardano i veicoli a benzina fino all’Euro 1, diesel fino all’Euro 3 e ciclomotori fino all’Euro 0. Come previsto dal Piano, il divieto di circolazione scatterà anche per i veicoli commerciali diesel Euro 3 di categoria N1, lo scorso anno oggetto di deroga.
Specifiche deroghe sono individuate per l’accesso ai parcheggi scambiatori, alle strutture ospedaliere e ad alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee bassa e i veicoli per l’accompagnamento degli alunni a scuola.
Sono esclusi dai provvedimenti gli autoveicoli gli autoveicoli elettrici e ibridi, i ciclomotori e motocicli elettrici, gli autoveicoli per trasporti specifici e a uso speciale e quelli che effettuano il car pooling, ossia trasportano almeno tre persone a bordo.
Restano infine in vigore le misure emergenziali già adottate lo scorso anno, in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero di Pm10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell’aria. Se – in seguito alle verifiche effettuate da Arpae nella giornata del martedì, individuato quale giorno di controllo – si dovesse evidenziare che nei 7 giorni precedenti si è avuto lo sforamento continuativo del valore limite giornaliero di 50 µg/m3 di PM10 nel territorio di una o più province, le limitazioni al traffico adottate dal lunedì al venerdì varranno anche la domenica successiva (domenica ecologica straordinaria) nelle aree urbane dei Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti della Provincia nella quale si sono verificati i superamenti.
Qualora i superamenti dovessero perdurare per ulteriori 7 giorni consecutivi nella stessa o in un’altra provincia, ci sarà un’ulteriore domenica ecologica straordinaria nelle aree urbane dei Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti dell’intera regione e si darà attuazione ad altre misure, fino alla verifica del martedì successivo: riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati; divieto di utilizzo di biomasse (combustione a camino aperto con legna, pellet, cippato); potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti.

I Comuni interessati dalle limitazioni alla circolazione

Sale a 30 il numero dei Comuni in cui si applicheranno, dal 1° ottobre prossimo e fino al 31 marzo 2017, le misure di limitazione della circolazione previste dal “Piano aria integrato regionale”.
Oltre alle città capoluogo di provincia (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Ferrara, Forlì, Cesena e Rimini) e ai Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti (Carpi, Imola e Faenza), le disposizioni interesseranno anche gli enti locali con popolazione compresa fra i 30.000 e i 50.000 abitanti (Castelfranco Emilia, Formigine, Sassuolo, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Cento, Lugo, Riccione) e i Comuni appartenenti all’agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano, Pianoro, Sasso Marconi, Zola Predosa).

Le informazioni sulle misure previste dal “Piano aria integrato regionale” (Pair) sono disponibili sul sito dedicato www.liberiamolaria.it e sono inoltre attivi i profili social Facebook (@liberiamolaria.er) e Twitter (@Liberiamolaria).

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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