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Da: Regione Emilia Romagna

Ambiente. Le città dell’Emilia-Romagna protagoniste della prima Conferenza Nazionale delle Green City a Bologna. Bonaccini: “La lotta all’inquinamento una priorità della Regione. Aumenteremo i fondi destinati alla rigenerazione e recupero di spazi urbani”

L’assessore Gazzolo: “Le città hanno un ruolo determinante nel rispondere alla sfida del mutamento climatico”. Presentate in Regione le Linee Guida per le green city articolate sui principali temi ambientali. Ferrara, Forlì, Parma, Ravenna, Rimini e Bologna intervenute per presentare progetti innovativi per città sempre più sostenibili

Bologna- L’Emilia-Romagna dice sì alle città del futuro che mettono al centro lo sviluppo sostenibile puntando su ecoinnovazione e rigenerazione urbana per contrastare il cambiamento del clima. Ferrara, Forlì, Parma, Ravenna, Rimini e Bologna le città della regione protagoniste della prima Conferenza nazionale delle Green City che oggi ha presentato le Linee guida per le Green City in Italia: in 15 punti tutte le misure per rendere più verdi e sostenibili le città, migliorare la qualità ecologica, il benessere dei cittadini, l’inclusione sociale, promuovere sviluppo locale e nuova occupazione.
All’iniziativa, organizzata a Bologna dal Green City Network, rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dalle Regioni Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo e il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi.
“La lotta all’inquinamento- afferma il presidente Bonaccini- rappresenta una scelta prioritaria per la nostra Regione, solo pochi giorni fa a San Francisco entrata nel direttivo di vertice di Under2Mou, l’alleanza internazionale di oltre 200 Paesi e governi territoriali che si batte contro i cambiamenti climatici e per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera. Una scelta a salvaguardia della salute delle persone e del pianeta, ma anche, voglio essere chiaro, e penso alla green economy, occasione di sviluppo e crescita sostenibili e innovazione. Vanno in questa direzione le misure che abbiamo varato: incentivi per la mobilità elettrica, su ferro e il trasporto pubblico locale, col bus gratis per i pendolari abbonati al servizio ferroviario regionale, così come il consumo di suolo a saldo zero con la legge regionale sull’urbanistica. In particolare- conclude il presidente-, vogliamo aumentare di molto i fondi destinati alla rigenerazione e recupero di spazi urbani, cui abbiamo destinato quest’anno 38 milioni di euro ma che ritengo vadano portati a oltre 100 milioni, anche attraverso l’utilizzo dei fondi europei, che in Emilia-Romagna spendiamo tutti e bene, fino all’ultimo centesimo”.
“Le città hanno un ruolo determinante nel rispondere alla sfida del mutamento climatico: devono farsi il vero motore della transizione ecologica verso un modello di sviluppo più sostenibile- sottolinea l’assessore Gazzolo-. Le Linee Guida delle Green City sono una bussola puntata verso il futuro che fa leva sulle buone prassi già diffuse anche in tante aree urbane, anche nella nostra regione, e ambisce a diffonderle per farne un vero patrimonio collettivo a disposizione di tutti. Solo con il contributo delle città- prosegue Gazzolo- si possono raggiungere gli obiettivi fissati dell’agenda 2030 dell’Onu: per questo, grazie alla collaborazione avviata dalla Regione con la Fondazione dello Sviluppo sostenibile, mettiamo a disposizione di amministratori locali, professionisti e anche dei singoli cittadini uno strumento utile per valutare scelte e politiche dal punto di vista della sostenibilità e tracciarne una sorta di marchio di qualità ‘green’”.
“Le linee guida- precisa Ronchi- vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle città le priorità della qualità ecologica, della sostenibilità, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. Puntare sulle green city, oggi più che mai, è dunque la scelta decisiva non solo per il benessere dei cittadini ma per avere città in grado di attrarre e mantenere attività economiche, investimenti, ricerca e per generare nuova e buona occupazione, in particolare per i giovani”./Eli.Co.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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