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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Questa mattina la firma dei Protocolli d’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni. L’assessore Paola Gazzolo: “L’Emilia-Romagna metterà a disposizione il proprio bagaglio di professionalità per affrontare la sfida della carenza idrica, sempre più attuale per i fenomeni di cambiamento climatico in corso”

Bologna – Al via gli Osservatori permanenti sugli utilizzi della risorsa idrica nei bacini idrografici del Po e del Tevere. Questa mattina, a Roma, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha sottoscritto due Protocolli d’intesa con l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, che istituiscono altrettante strutture operative con funzioni di supporto tecnico alle scelte in materia di contrasto alla siccità. In particolare, favoriranno la raccolta sistematica e unitaria delle informazioni sugli scenari climatici e idrologici, assicureranno il monitoraggio in tempo reale delle disponibilità e dei consumi dell’acqua e avanzeranno proposte sulle linee strategiche di impiego stagionale delle risorse idriche.

“L’obiettivo- spiega l’assessore Gazzolo- è quello di un reale governo integrato dell’acqua, con la partecipazione delle varie amministrazioni competenti nell’ambito dei bacini idrografici dei due fiumi e dei diversi portatori di interesse, per definire modelli di gestione della risorsa idrica che ne favoriscano un uso sostenibile e condiviso”.

La cabina di regia attivata dall’Autorità di Bacino, dalla Regione Emilia-Romagna e dalle altre Regioni attraversate dal Po, in seguito agli eventi siccitosi del 2003, si è dimostrata uno strumento efficace per gestire la crisi. Un modello che il Ministero, nel 2015, ha deciso di estendere ai principali bacini idrografici del Paese con la creazione di una rete di osservatori, tra i quali i due attivati stamattina con la sottoscrizione dei Protocolli d’intesa.

“Una volta a regime- conclude Gazzolo- ricopriranno un ruolo importante per condividere esperienze, conoscenze, metodi e buone pratiche utili per un’efficace azione di governo dell’acqua. L’Emilia-Romagna metterà a disposizione il proprio bagaglio di professionalità per affrontare in modo condiviso la sfida della siccità, sempre più attuale in considerazione dei fenomeni di cambiamento climatico in corso”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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