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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Ai 7 milioni già stanziati (di cui 6 della Regione e 1 di Aipo) se ne aggiungono altri 2 dal bilancio regionale 2016. E arrivano i 10 milioni per le emergenze dal Governo. Firmata ieri l’ordinanza
Cresce ancora il “pacchetto” di risorse per far fronte ai danni causati dall’alluvione nel piacentino: sei milioni di euro sono già stanziati dalla Regione, più altri due in aggiunta che verranno impegnati nel bilancio regionale 2016, che si sommano ai 10 milioni liberati nelle scorse ore dal Governo. E agli interventi che saranno finanziati da Aipo.
“Confidiamo di giungere complessivamente a oltre 20 milioni di euro per le emergenze tra Governo, Regione, Provincia e Comuni. A ciò si aggiunga il provvedimento del Governo che, nell’ambito della Legge di stabilità, prevede un miliardo e mezzo di euro a livello nazionale da destinare a fondi per i privati, in cui potranno essere comprese le emergenze che hanno interessato l’Emilia-Romagna, tra cui quella del piacentino”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha sintetizzato lo stato delle risorse, già disponibili e previste, ai sindaci del territorio colpito dall’alluvione dello scorso settembre. L’occasione è stato il secondo Comitato istituzionale sull’alluvione, che si è svolto stamani a Piacenza nella sede della Provincia, dopo la prima riunione dello scorso primo ottobre a Farini, uno dei comuni più colpiti dall’eccezionale evento atmosferico. Presenti, oltre gli amministratori del territorio, l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, il presidente della Provincia Francesco Rolleri e i vertici della Protezione civile regionale. Bonaccini, per la quarta volta in un mese nella zona interessata dalle emergenze, ha espresso soddisfazione “per la concretezza con cui si sta procedendo, anche grazie a un gioco di squadra che sta funzionando”.
Il presidente ha specificato come “con l’ultimo nostro assestamento di bilancio, abbiamo impegnato 1 milione di euro per agevolare il credito. Dopodiché, agli oltre 6 milioni complessivamente già stanziati dalla Regione per gli interventi di somma urgenza, cui se ne aggiunge quasi 1 dell’Aipo, si sommeranno altri 2 milioni sul bilancio regionale 2016. Ora si apre la fase di impegno dei 10 milioni di euro che il Governo ha stanziato per la fase di emergenza ed è già stata avviata la ricognizione dei danni dei privati, per cui si spera che nel prossimo anno si possa accedere al fondo di 1,5 miliardi che il Governo ha messo nella Legge di stabilità”.
“Ieri pomeriggio – ha annunciato ai sindaci l’assessore Gazzolo – il Capo dipartimento della Protezione civile ha firmato l’ordinanza 292, che ci consente la piena disponibilità dei 10 milioni di euro stanziati dal Governo per la fase di emergenza. Ora, nel giro di 15 giorni al massimo, e cioè la metà del tempo che il Governo mette a disposizione, sarà varato un piano di utilizzo, per programmare guardando alle priorità. La tabella di marcia – ha aggiunto Gazzolo – , grazie all’impegno di tutti, è più che rispettata: andiamo avanti non solo per il ritorno alla normalità e per il ripristino urgente ma per entrare nella terza fase, quella della ricostruzione, per cui è già stato convocato un comitato istituzionale che si riunirà il mese prossimo”.
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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
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