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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Campi tendati e mezzi di soccorso, prove di evacuazione, unità cinofile all’opera. Su tutto il territorio regionale quasi 30 iniziative per vedere da vicino cosa succede e cosa fare in caso di emergenza

Bologna – Prove di evacuazione, campi tendati e mezzi di soccorso in mostra, unità cinofile, simulazioni di interventi in emergenza; e ancora, incontri nelle scuole, momenti di formazione e sensibilizzazione per i cittadini, banchetti informativi per diventare volontari.
Prende il via venerdì 20 maggio la Settimana regionale della Protezione civile, che proseguirà con un ricco calendario di eventi fino al 12 giugno su tutto il territorio regionale.

Per la provincia di Ferrara la rassegna prevede un’iniziativa a Formignana, sabato 28 maggio. Nella scuola primaria e secondaria di primo grado dalle ore 9 alle 11,30 si svolgerà un incontro informativo sulle attività di sicurezza e la gestione delle emergenze, con la simulazione di un’evacuazione. L’iniziativa è promossa dall’Istituto comprensivo “Don Chendi” di Tresigallo in collaborazione con le associazioni di volontariato locali.

Giunta alla terza edizione, la Settimana regionale della Protezione civile è organizzata dalla Regione tutti gli anni simbolicamente nello stesso periodo, tra maggio e giugno, per ricordare il terremoto del 2012. L’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare i cittadini, in particolare i più giovani, sul tema della sicurezza del territorio e di diffondere, al tempo stesso, una maggiore cultura della prevenzione e del rischio. Anche attraverso la possibilità di vedere da vicino cosa succede e come lavorano operatori e volontari in caso di calamità naturali.

Sono quasi 30 le iniziative che per tre settimane animeranno piazze e strade di 25 comuni dell’Emilia-Romagna, grazie al coinvolgimento di tutti gli Enti che operano sul territorio per fronteggiare le emergenze: oltre a Regione e Protezione civile, Province, Comuni, Prefetture, Forze dell’ordine e mondo del volontariato.

Il calendario degli eventi, suddiviso per provincia, è consultabile sul sito della Regione, dove è possibile anche avere le informazioni necessarie per diventare volontario di Protezione civile.

Il sistema di volontariato dell’Agenzia regionale di Protezione civile
Sono 328, con oltre 15.000 volontari, le Associazioni di volontariato di Protezione civile presenti in Emilia-Romagna. Molteplici sono le forme di intervento, che si concretizzano in più fasi – previsione, prevenzione, soccorso, superamento dell’emergenza, esercitazione – ed in più forme, diversificate per specializzazione e caratteristiche operative delle singole associazioni. Il servizio fornito dal volontariato è ingente e prezioso: solo per il terremoto del 2012 sono stati 21.000, di cui 7.000 emiliano-romagnoli, i volontari intervenuti, mettendo in campo un impegno pari a 200 mila giornate/uomo.
Per favorire e regolamentare l’accesso al sistema di volontariato, la Regione ha istituito un apposito elenco, nel quale possono iscriversi le Associazioni e i Gruppi comunali – e di conseguenza i volontari che ne fanno parte – che intendono operare in ambito di Protezione civile.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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