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Da: Consorzio Visit Ferrara

Dal 7 al 9 dicembre 2018, il Castello Estense si trasforma in un percorso fantastico, tra giochi, animazioni, laboratori e l’incanto del Natale. Con Visit Ferrara pacchetti per le famiglie.

Un castello di balocchi, sogni e magia in cui immergersi con i bambini tra ambientazioni fantastiche, percorsi animati e l’incanto del Natale. Non si tratta di un castello qualsiasi, ma del maestoso Castello Estense di Ferrara, simbolo e storia della città dal centro Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dal 7 al 9 dicembre 2018, per il ponte dell’Immacolata si trasforma in un maniero incantato: attraversando il ponte levatoio sul fossato che circonda la fortezza si entrerà in un percorso magico della durata di 90 minuti. Un’esperienza da vivere grazie al Consorzio Visit Ferrara che propone per l’occasione pacchetti turistici per le famiglie, da prenotare direttamente sul sito www.visitferrara.eu

Si comincia sotto il porticato del Castello Estense, dove ogni bambino potrà lasciare un pensiero sull’albero dei desideri. Poi, entrati nella fortezza ci si inoltra nel mondo del Polo Nord, fra pupazzi di neve e paesaggi innevati che conducono alla slitta di Babbo Natale. Nel piccolo teatro realizzato nel secondo Imbarcadero del Castello dei Balocchi, i bambini assisteranno ad uno spettacolo a tema, per poi divertirsi con giochi, intrattenimenti e cantastorie. Ci sarà anche il laboratorio di Mastro Geppetto e la Fabbrica dei Giocattoli per costruire fantasticherie con gli elfi. È il momento di incontrare la Regina delle Nevi, che vestirà le piccole principesse e i piccoli cavalieri per prepararli all’incontro con Babbo Natale, a cui consegnare la propria lettera dei desideri. Per entrare nel Castello dei Balocchi, il costo per gli adulti è di 10 euro, per i bambini 8 euro. Orari: dalle 10.00 alle 20.00. Inoltre, la sera dell’8 dicembre, nella sala dell’Imbarcadero 1 sarà allestita un’emozionante cena a tema per tutta la famiglia, con l’animazione natalizia de “I Muffins Spettacoli”. Il costo della cena è di 30 euro per gli adulti e di 20 euro per i bambini.

La proposta del Consorzio Visit Ferrara per il “Ponte dell’Immacolata a Ferrara e nel suo territorio” comprende un soggiorno di 4 giorni dal 6 al 10 dicembre 2018 tra la città del Castello Estense, Comacchio e il Delta del Po. Il primo giorno si visita l’Abbazia di Pomposa con sosta in azienda agrituristica per degustare vini e prodotti tipici. Il secondo giorno si passeggia tra i canali e i suggestivi ponti di Comacchio per poi scoprire le sue affascinanti Valli tra specchi d’acqua ed uccelli rari. Il terzo giorno c’è la visita guidata della città di Ferrara e della mostra “Courbet e la natura” a Palazzo dei Diamanti. L’ultimo giorno, visita al mercatino di Natale, shopping e tempo libero nel centro storico. È inclusa una notte nella zona del Delta del Po e 2 notti a Ferrara, un light lunch nella Caffetteria del Castello, cena tipica a Ferrara e ingresso alla mostra. Prezzo a partire da 255 euro a persona.

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CONSORZIO VISIT FERRARA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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