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da: Consorzio Visit Ferrara

Viaggio nella cultura dell’ebraismo tra scrittori, giornalisti, teatro e musica, dal 26 aprile al 1°maggio 2014. Itinerari turistici con il consorzio Visit Ferrara.

La capitale dell’ebraismo italiano, dal 26 aprile al 1° maggio 2014, è Ferrara. La città estense dà vita alla 5a edizione della Festa del Libro Ebraico in Italia che solo lo scorso anno ha visto la presenza di oltre 10mila persone. Un viaggio nella cultura dell’ebraismo che comincia con la 4a Notte Bianca Ebraica d’Italia, nel chiostro di S. Paolo, dove sarà allestita una libreria con oltre 5mila testi a tema di circa 150 case editrici, e dove si svolgeranno incontri con autori, spettacoli di teatro, concerti e degustazioni di piatti della cucina ebraica e ferrarese. Un’occasione per conoscere da vicino la storia degli ebrei attraverso la musica, la filosofia, le testimonianze, e per commemorare il ricordo della Shoah. Tanti gli scrittori e giornalisti come Gad Lerner e Mario Luzzatto Fegiz, storici e filosofi, personaggi del mondo contemporaneo come Piero Dorfles e Gioele Dix che prenderanno parte alla grande manifestazione, durante la quale sarà consegnato il premio di cultura ebraica Pardes alla carriera ad Enrico Mentana. Tanti anche gli eventi a contorno della rassegna, come la mostra “Vita, colore, fiabe. Il mondo ebraico di Lele Luzzati” allestita nella sede del Meis (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), fino al 27 luglio in via Piangipane.

Durante la Festa del Libro Ebraico in Italia, con il consorzio Visit Ferrara – che raggruppa gli operatori turistici della Provincia ferrarese – si può seguire un percorso nell’universo ebraico tra la città estense e Venezia, con il pacchetto Gold di 2 notti e 3 giorni: hotel a 4 stelle, visita guidata dal Museo Meis e “Ferrara Ebraica”, dalle Sinagoghe di Venezia all’Antico Ghetto ferrarese, per deliziarsi poi con una cena tipica nel cuore della “capitale dell’ebraismo”. Prezzi da 220 euro. Il pacchetto Silver include invece un pernottamento e visite a Ferrara, a partire da 190 euro. Il pacchetto Green solo notte in hotel e colazione da 64 euro.
Per chi arriva dalle terre israeliane, da Tel Aviv ci sono voli diretti per Venezia, Verona e Bologna, da cui raggiungere in meno di un’ora di treno Ferrara. Da Bologna comodo il servizio Bus & Fly: una navetta parte 8 volte al giorno dall’aeroporto Marconi fino a Ferrara, con un biglietto di 15 euro.

La Festa del Libro Ebraico in Italia è organizzata dalla Fondazione Meis, con il supporto di Ferrara Fiere Congressi e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ferrara, dell’Università degli Studi di Ferrara, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Ferrara. Il programma completo è sul sito www.meisweb.it.

MEIS – Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah
0532 769137 • info@meisweb.it • www.meisweb.it
334 9138981 • comunicazione@meisweb.it

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

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CONSORZIO VISIT FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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