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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Alluvione, l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli: “Anche con il nuovo Governo dovrà proseguire il confronto sulle misure necessarie. Non si prescinde dalla specificità dell’evento alluvionale che ha colpito parte dei territori già interessati dal sisma del maggio 2012”

Bologna – «Deve proseguire con il nuovo Governo il costante confronto per definire le misure necessarie per superare l’emergenza e per il ritorno alla normalità delle popolazioni colpite dall’alluvione. E questo partendo dalla specificità dell’evento alluvionale che ha colpito parte dei territori già interessati dal sisma del maggio 2012». È questo quanto evidenziato dall’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli per superare la crisi dei comuni modenesi interessati dagli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014.
«È stato fatto un confronto approfondito con il Governo uscente – ha aggiunto Muzzarelli – in merito ai contenuti dei provvedimenti che comprenderanno disposizioni per superare l’emergenza. Tra questi l’istituzione di un Fondo per gli interventi pubblici – danni e messa in sicurezza idraulica – nonché le modalità per il riconoscimento dei contributi per ripristino e riparazione danni a favore di soggetti privati e imprese, ribadendo che ciò è necessario per la peculiarità di questa alluvione che si sovrappone al terremoto appena subito e, dunque, occorre un impegno e soluzioni che siano coerenti con quelli messi in campo per i danni del sisma, anche per ciò che riguarda le percentuali di copertura dei danni».
La Regione ha riproposto, come per il terremoto, il meccanismo del prestito agevolato per il pagamento dei tributi sospesi e vengono istituite delle zone franche per favorire la rivitalizzazione dei centri storici agevolando i piccoli imprenditori e commercianti tramite un alleggerimento fiscale, misura allargata anche alle zone rosse dei centri colpiti dal sisma del maggio 2012.
«Siamo impegnati – conclude l’assessore – ad aprire subito il confronto con il nuovo Governo per riportare a quel tavolo le richieste che, come sempre, saranno condivise con l’insieme delle rappresentanze istituzionali ed economico-sociali».
Le tappe raggiunte
Con decreti del presidente della Regione è stato dichiarato lo stato di crisi regionale mentre con il decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2014 sono stati sospesi i pagamenti di tributi e contributi nelle aree colpite. Inoltre con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2014 si è ottenuta la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e sono stati stanziati 11 milioni di euro per i primi interventi di somma urgenza.
È in fase di approvazione l’ordinanza del capo dipartimento della protezione civile che stabilisce le prime misure conseguenti alla dichiarazione dello stato di emergenza tra cui quelle relative all’assistenza alla popolazione, alla gestione dei fanghi e rifiuti, alla quantificazione dei danni e stima del fabbisogno da parte del commissario.
Le popolazioni colpite sono esentate dal pagamento dei ticket sanitari. Il provvedimento è in vigore fino al 30 luglio 2014 a beneficio dei residenti nei territori comunali colpiti dall’esondazione del fiume Secchia e dei lavoratori residenti in altri comuni ma che svolgono attività professionali nelle zone colpite. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali la Cassa integrazione guadagni, la Cig, sarà attivata con procedure semplificate.
È stata inoltre garantita l’attività di assistenza alla popolazione. La Protezione civile dall’inizio dell’emergenza ha assistito oltre 1.500 persone dai Centri comunali e di accoglienza, a fronte di migliaia di persone evacuate. Negli ultimi giorni gli sfollati sono scesi ad una ottantina, quasi tutti alloggiati in albergo. A questi si aggiungono una cinquantina di anziani che erano in casa di riposo e tuttora ospitati nell’ospedale di Baggiovara o in strutture private.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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