Coronavirus, l’aggiornamento: 17 nuovi positivi, di cui 14 asintomatici individuati attraverso screening regionali
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Da: Regione Emilia Romagna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.073 casi di positività, 17 in più rispetto a ieri, di cui 14 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.
I tamponi effettuati sono 6.137 che raggiungono così complessivamente quota 407.039, più altri 1.213 test sierologici, fatti sempre da ieri.
Le nuove guarigioni sono 102, per un totale di 22.232. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.637 (–90 rispetto a ieri).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.431: -89 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 14 (- 1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 192.
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.232 (+102): 388 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 21.844 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 5 nuovi decessi: tre uomini e due donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.204. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 2 decessi si sono avuti in provincia di Parma e 1 in quella di Reggio Emilia, 1 decesso in provincia di Ravenna e 1 in quella di Rimini. Nessun decesso nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Forlì-Cesena, Piacenza e da fuori regione.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.523 a Piacenza (nessun nuovo caso), 3.606 a Parma (+7), 4.970 a Reggio Emilia (+ 2), 3.932 a Modena (nessun nuovo caso), 4.700 a Bologna (+5); 402 a Imola (+ 2); 1.007 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.933 (+1), di cui 1.035 a Ravenna (+1), 948 a Forlì (nessuno nuovo caso), 782 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.168 a Rimini (nessun nuovo caso).
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
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