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Da: Agenzia Stampa Giunta Regionale Emilia-Romagna

L’assessore Patrizio Bianchi: “Anche quest’anno una risposta ampia, diversificata e di qualità da parte degli operatori pubblici e privati”

Mostre, concorsi, seminari, spettacoli: via libera dalla Giunta all’assegnazione di 280mila euro complessivi per il 2019 (+40mila euro rispetto allo scorso anno). Obiettivo del bando: avvicinare i cittadini ai valori dell’Europa, rafforzare la partecipazione degli enti territoriali alle politiche comunitarie e la loro capacità di intercettare le risorse comunitarie

Bologna – Spettacoli, mostre, concorsi, seminari, ma anche attività per rafforzare la capacità degli enti territoriali di partecipare alla programmazione europea e di intercettare nuove risorse.
Prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna per sostenere progetti finalizzati alla promozione della cittadinanza europea: 280mila euro per il 2019 (40 mila in più dello scorso anno) sono stati assegnati dalla Giunta regionale, in base alla legge 16/2008, per finanziare sul territorio 23 progetti di soggetti pubblici e privati selezionati attraverso uno specifico bando. I contributi erogati dalla Regione coprono il 65-75% della spesa prevista, pertanto ad essi vanno aggiunti i fondi propri dei soggetti vincitori, per circa 140mila euro. Risorse maggiori sono state previste per favorire la partecipazione delle aree regionali più svantaggiate, come i Comuni montani, quelli derivanti da fusione e quelli delle aree interne.
Obiettivo del bando era appunto quello di avvicinare i cittadini ai valori dell’Europa, promuovere la conoscenza delle radici storiche e di pensiero del progetto europeo e le tappe del processo di integrazione, rafforzare la partecipazione degli enti territoriali alle politiche comunitarie e la loro capacità di intercettare i fondi disponibili.
“Portiamo avanti e rafforziamo l’impegno della nostra Regione per sostenere la progettazione sul tema importante e variamente declinabile della cittadinanza europea- commenta l’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi-. Anche quest’anno possiamo rilevare una risposta ampia, diversificata e di qualità, segno della vivacità del nostro territorio e dell’interesse per questo argomento, la valorizzazione dell’identità europea degli emiliano-romagnoli e l’importanza di appartenere all’Europa, che è uno dei fattori chiave per lo sviluppo dell’intero territorio regionale”.

I progetti finanziati, per provincia
Nel bolognese arrivano oltre 63 mila euro per i seguenti progetti: “Promuovere la cittadinanza europea attiva in tempi di crisi”, presentato dall’Università di Bologna, “EU Think-in Community”, presentato dal Comune di San Giovanni in Persiceto, “#essereuropei”, presentato dal Comune di San Lazzaro, “Creare capacità organizzativa e migliorare la partecipazione dell’area imolese ai progetti europei”, presentato dal Comune di Imola, ”L’Unione è Europea – Percorso di rafforzamento della capacità istituzionale dell’Unione Valli del Reno, Lavino e Samoggia per elaborare politiche di sviluppo territoriale in vista della programmazione 21-27 dei Fondi Europei”, presentato dall’omonima Unione, e “Avantour di “Oltralpe, l’avventura degli adolescenti per scoprire l’Europa”, presentato da Radio Immaginaria Hub.

Nel ferrarese sono previsti fondi per circa 22 mila euro per i progetti “Genius loci. Ri-conoscere il territorio attraverso l’Europa” presentato dal Comune di Argenta, “Re/Ecap – Rete Europa/Enti, Cittadini, Associazioni Partner”, presentato dal Comune di Ferrara e “Le politiche ambientali europee, palestra sperimentale di Federalismo: ambiente e sviluppo – tre casi in provincia di Ferrara”, presentato dall’Associazione di promozione culturale C.D.S. Centro Ricerche Documentazione E Studi Economico Sociali.

In provincia di Forlì-Cesena andranno quasi 34 mila euro per i progetti “Alfabeto Europa – Historytelling musicato e raccontato alla scoperta dell’Europa e delle sue identità” presentato dall’Unione dei Comuni della Valle del Savio e “A scuola d’Europa” dall’Unione Rubicone e Mare.

Nel ravennate circa 40 mila euro vanno a premiare i progetti “EuRoPe_2019 – Attraverso il Muro” presentato dal Comune di Ravenna, “#Europe No More Fake. Europa e Informazione” presentato dal Comune di Russi e “Mauerspringer cittadini d’Europa. Teatro e incontri per conoscere la cittadinanza europea e i valori dell’integrazione europea” presentato da Teatro Due Mondi.
Nel riminese è di oltre 50 mila euro il contributo per i progetti “Diritti e doveri della cittadinanza europea nella sfida al cambiamento climatico” del Comune di Misano Adriatico, “Comunicare l’Europa” presentato dal Comune di Santarcangelo e “L’UE e il mare: una nuova narrazione per rafforzare la cittadinanza europea” presentato dalla Fondazione Cetacea Onlus.

Nel modenese circa 19 mila euro sono destinati a due progetti: “Vista sull’Europa – Maranello Fiorano Modenese 2019” presentato dal Comune di Maranello congiuntamente a quello di Fiorano Modenese e “Europa Fake – Come le fake news sull’Europa influenzano le nostre vite” presentato dal Comune di Formigine.

Nel piacentino/parmense è di oltre 45 mila euro il contributo per il progetto “Appennino Resiliente – Ricerca intervento per azioni di contrasto al cambiamento climatico in Alta Val Nure e nel territorio della Strategia Appennino Smart (Snai) in raccordo con le politiche regionali e dell’Unione Europea” presentato dall’omonima Unione; “Promuovere la cittadinanza nell’Unione Europea attraverso una maggiore partecipazione alla progettazione europea” presentato dal Comune di Borgo Val di Taro;“Europe in a Blink” presentato dall’Università di Parma e “Ideas for a creative young Europe” dell’Associazione Sciara Progetti.

Nel reggiano, infine, andranno 6 mila euro a sostegno del progetto “#GoEurope!” presentato dal Comune di Scandiano in partnership con i Comuni di Casalgrande, Castellarano, Rubiera e con Impresa Sociale base.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

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