Appuntamento lunedì prossimo con l’assessore Venturi (Sanità) e mercoledì con l’assessore Donini (Mobilità) sulla pagina Fb della Regione Emilia-Romagna. Nei giorni scorsi oltre 150mila accessi da parte degli utenti ai profili social regionali
Bologna – La Regione in diretta Facebook per rispondere alle domande di cittadini e utenti sulle ultime due decisioni in ordine di tempo che andranno a impattare direttamente sulla vita quotidiana di molti emiliano-romagnoli: l’abolizione dal 1^ gennaio 2019 del superticket sanitario su farmaci e prestazioni specialistiche – la tassa aggiuntiva rimarrà solo per i redditi familiari superiori ai 100mila euro annui per finanziare l’azzeramento anche del pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite per genitori e figli di nuclei familiari numerosi, con 2 o più figli – e l’autobus gratis per chi si abbonerà al servizio ferroviario regionale dal prossimo 1^ settembre in 13 città (i 9 capoluoghi di provincia più Carpi, Imola e Faenza). Con un risparmio di 22 milioni di euro l’anno per gli emiliano-romagnoli nel primo caso, e 330mila famiglie interessate allo stop al ticket base per le prime visite, e un risparmio medio di 150 euro l’anno per circa 60mila pendolari nel secondo.
Gli assessori regionali Sergio Venturi (Sanità) e Raffaele Donini (Mobilità) risponderanno via web ai cittadini, dopo che le due notizie hanno suscitato un grande interesse sui profili social istituzionali della Regione, registrando complessivamente su Facebook e Twitter oltre 150mila accessi, fra persone raggiunte dai post e visualizzazioni dei video.
Gli appuntamenti sono dunque con gli assessori Venturi (lunedì alle ore 18,15) e Donini (mercoledì alle 18) sulla pagina Fb della Regione Emilia-Romagna, dove gli utenti, se credono, possono già inviare le domande: https://www.facebook.com/RegioneEmiliaRomagna/
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REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
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